Doria Landi Pamphili

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Doria Landi Pamphili
altiora peto
Interzato in palo: nel primo di rosso alla colomba d'argento avente nel becco un ramo d'ulivo verde; capo d'azzurro caricato di tre gigli d'oro separati da due verghette di rosso (Pamphili), nel secondo troncato d'oro e d'argento all'aquila di nero membrata e coronata d'oro (Doria), nel terzo inquartato nel primo e nel quarto palato di oro e d'azzurro, alla fascia d'argento attraversante; nel secondo e nel terzo fasciato increspato d'oro e d'azzurro (Landi).
Stato Stato Pontificio
Stato Landi
Regno d'Italia
Casata principaleDoria
Landi
Pamphilj
Titoli
FondatoreGiovanni Andrea IV Doria Landi Pamphili
Ultimo sovranoFilippo Andrea VI Doria Pamphili
Data di fondazione1763
Data di estinzionelinea agnatica: 1958
linea cognatica: 2000
Etniaitaliana
Lo stemma dei Doria Landi Pamphilj su di un arazzo nel Palazzo Doria-Pamphilj a Roma

La famiglia Doria Landi Pamphili, o Doria Pamphili Landi, o più semplicemente Doria Pamphili fu un'illustre famiglia di antica nobiltà genovese, napoletana e romana.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stato Landi.

Il cognome, composto da tre famiglie nobili di ascendenza secolare, è stato l'esito di due importanti matrimoni:

  • agli inizi del XVII secolo, Giovanni Andrea II Doria sposò Maria Polissena Landi, principessa di Val di Taro (Parma): in seguito a ciò, vennero acquisiti il patrimonio, il cognome e la blasonatura dei Landi (che potevano vantare una consanguineità con la dinastia imperiale di Svevia). Tali elementi araldici sono ancora oggi presenti nello stemma di famiglia.
  • Nel 1763, per volere di papa Clemente XIII, il cognome, gli stemmi ed i beni della famiglia Pamphili furono concessi a Giovanni Andrea IV Doria Landi (1705-1764), principe di Melfi, di Val di Taro e di Meldola (presso Forlì). Dopo la improvvisa scomparsa del cardinale Girolamo Colonna erede testamentario del patrimonio Pamphilj, la richiesta del principe Giovanni Andrea IV era fondata sul diritto acquisito a seguito del matrimonio tra Giovanni Andrea III Doria e Anna Pamphili (1671)[1], al fine di regolare la successione di Girolamo Pamphili che non aveva lasciato eredi maschi e la disputa insorta sul destino di Villa Doria Pamphilj a Roma. In onore del cardinale Giovanni Battisti Pamphili, futuro Innocenzo X, fu ampliata la villa dopo la sua elezione al soglio pontificio nel 1644.

A Roma[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1767, Andrea IV Doria Landi Pamphili, figlio di Giovanni Andrea IV, seguito dalla moglie Leopolda di Savoia-Carignano, si trasferì da Genova a Roma, in forza di un Decreto Pontificio che obbligava i titolari di ingenti patrimoni immobiliari di risiedere entro il territorio dello Stato. La nobile coppia prese quindi dimora nel palazzo, negli anni 2000 ancora abitato dagli eredi della famiglia.

I fratelli di Andrea, Antonio (1749-1821) e Giuseppe (1751-1816), abbracciarono la vita ecclesiastica, divenendo entrambi cardinali. All'apice di un crescendo di responsabilità, giunsero rispettivamente alle nomine di Maestro di Camera e di Segretario di Stato vaticano, al tempo di papa Pio VI.

Uno dei nove figli di Andrea IV, Luigi Giovanni Andrea V Doria Pamphili Landi (1799-1829), sposò, nel 1808, Teresa Orsini di Gravina, fondatrice delle Suore Ospedaliere della Misericordia e delle Dame Lauretane[2].

Nel 1870 Filippo Andrea V Doria Pamphili Landi (1813-1876), erede primogenito, divenne Assessore facente funzioni di Sindaco di Roma dal 21 dicembre 1870 al marzo 1871.

Estinzione[modifica | modifica wikitesto]

Il principe Filippo Andrea VI Doria Pamphili Landi (1886-1958), convinto antifascista, fu il sindaco di Roma dal 10 giugno 1944 al 10 dicembre 1946. Il suo mandato attraversò la Liberazione d'Italia e la transizione al nuovo ordinamento costituzionale repubblicano.

Nel 1958 fu celebrato a Londra il matrimonio fra Orietta Doria Pamphili Landi (1922-2000), ultima discendente in linea diretta della storica e blasonata famiglia, e Frank George Wignall Pogson (1922-1998), ufficiale della Royal Navy britannica[3][4], che, in seguito al matrimonio, aggiunse al proprio cognome anche quelli della moglie.

I coniugi Pogson Doria Pamphili, che non ebbero figli, adottarono, quindi, due bambini di origine inglese:

  • Jonathan, che presso l'ambasciata britannica della Svizzera ha celebrato la sua unione con il brasiliano Elson Edeno Braga[4] e tramite due maternità surrogate ha avuto i figli Emily e Filippo Andrea;
  • Gesine Margaret Orietta Mary che, unitasi in matrimonio con Massimiliano Floridi, storico dell'arte e diacono della Chiesa cattolica,[5] ha avuto da questi quattro figli: Anna, Elisa, Orietta e Irene[4].

Con la morte della principessa Orietta Doria Pamphili Landi il casato si è, dunque, estinto con i relativi titoli nobiliari in quanto (salvo provvedimento regio) gli stessi sono trasmissibili solo per linea maschile ai discendenti legittimi e naturali (e, quindi, non per linea femminile ai figli adottivi).

Nell'ottobre del 2009, Gesine ha citato in giudizio il fratello Jonathan Pogson in merito al diritto di successione patrimoniale dei suoi figli[5].

Nel 2010, il tribunale di Roma si pronunciò affermando che non sussisteva il diritto di presentare il caso davanti a tale tribunale[6].

All'epoca non era ancora stata approvata in Italia la legge sul riconoscimento delle unioni civili, fermo restando che per la legge italiana in materia di fecondazione eterologa il "donatore di gameti" non può far valere nei confronti del nato "alcun diritto né essere titolare di obblighi", mentre la madre naturale non ha "diritto all'anonimato" (l. 40/2004, art. 9), e il convivente con patti concludenti non può "disconoscere la paternità". L'art. 9 è stato dichiarato incostituzionale (al primo e ultimo comma) nel 2014[7].

Principi di Melfi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Principe di Melfi.

Cardinali Doria Pamphili[modifica | modifica wikitesto]

(tra parentesi l'anno della nomina)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Galleria Doria Pamphilj - Roma, su Doriapamphilj.it. URL consultato il 29 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  2. ^ Serva di Dio Teresa Orsini Doria Pamphili Landi Fondatrice, su santiebeati.it.
  3. ^ A. Hanley, Obituary: Frank Pogson Doria Pamphilj, su The Independent, Londra, 8 ottobre 1998.
  4. ^ a b c J. Reginato, How Prince Jonathan Doria Pamphilj disrupted Roman Aristocracy by having children with his male partner, su Vanity Fair, 26 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2015).
  5. ^ a b D. Willey, Adopted 'nobles' at war over vast fortune, su BBC, 13 ottobre 2009. URL consultato il 14 ottobre 2009.
  6. ^ Prince wins battle for his children's claim to wealth], Sydney Morning Herald, su smh.com.au, 17 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2014). Non si evince se sia trattato di una non-competenza del giudice del merito, fatto altrettanto discrimanante e ben diverso da una mancanza di legittimazione ad agire in giudizio
  7. ^ Fecondazione assistita, cade il divieto di eterologa. Corte Costituzionale: "Norma illegittima" - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Fecondazione-cade-divieto-eterologa-Corte-Costituzionale-Norma-illegittima-a1c1271e-9f2c-471e-b786-ad7d0cb91c04.html, su rainews, 4 aprile 2014.

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