Donato di Fiesole

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San Donato di Fiesole
Andrea del Verrocchio, Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Donato di Fiesole
 

Vescovo

 
NascitaIrlanda, VIII secolo
MorteFiesole, tra l'874 e l'877
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleDuomo di Fiesole
Ricorrenza22 ottobre
Donato di Fiesole
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Fiesole
 
NatoVIII secolo in Irlanda
Consacrato vescovo829
Decedutotra l'874 e l'877 a Fiesole
 

Donato di Fiesole detto anche Donato di Scozia o di Irlanda (Irlanda, VIII secoloFiesole, tra l'874 e l'877) è stato un vescovo e scrittore irlandese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'816 partì dall'Irlanda e, nella sua peregrinazione, arrivò a Roma. Nel viaggio di ritorno, si fermò in Toscana, a Fiesole, città che aveva subito un'incursione ed il saccheggio da parte dei Normanni nell'825[1]. Secondo la tradizione fu eletto vescovo (829) nella cattedrale di Fiesole, tra l'acclamazione unanime dei fiesolani e ricoprì questa carica per quasi quarantasette anni, dall'828 all'875. Nell'850 assisté all'incoronazione fatta da papa Leone IV a Ludovico II dal quale, nell'866, ottenne aiuti per la sua diocesi. Fu presente al Concilio Romano dell'861 indetto da papa Niccolò I per giudicare l'arcivescovo di Ravenna Giovanni VII accusato di abuso di potere dai suoi vescovi suffraganei.

Sotto il suo episcopato Fiesole si risollevò dai danni subiti dal saccheggio normanno. Nell'854, la contea di Fiesole venne fusa con quella di Firenze ma, pur perdendo la giurisdizione politica e fiscale sul territorio della ex contea di Fiesole, Donato riuscì a mantenere di competenza vescovile la sovranità sulla città e, in più, ottenne la contea di Turicchi in Val di Sieve. Pertanto Donato fu l'ultimo dei conti di Fiesole e il primo dei conti di Turicchi.

Fondò la chiesa di Santa Brigida a Piacenza, fra l'826 e l'850, per i pellegrini irlandesi, donandola poi all'Abbazia di San Colombano di Bobbio. Preparò lui stesso il proprio epitaffio, nel quale si dichiarò sangue degli Scoti (Irlandesi) e scrisse la Vita di santa Brigida di Kildare e un poema dedicato all'Irlanda.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Alla sua morte fu sepolto nella vecchia cattedrale, all'interno della cappella di san Romolo, e in questo luogo restò fino al 1817, allorché fu trasportato nel Duomo di Fiesole.

È commemorato il 22 ottobre.

Si ricordano di lui un ritratto in terracotta invetriata di Luca della Robbia presso il seminario di Fiesole e un suo busto alla Badia Fiorentina. Inoltre gli era dedicato l'oratorio omonimo accanto alla chiesa del Convento di San Domenico che era sede di una compagnia a lui intitolata e che poi si spostò presso la Badia Fiesolana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Cattani da Diacceto il Giovane, Vita di S. Donato di Scozia, Firenze, Manoscritto, 1578
  • Francesco Inghirami, Memorie storiche per servire di guida all'osservatore in Fiesole, Fiesole, Poligrafia fiesolana, 1839
  • Margaret MacNair Stokes, Six Months in the Apennines, or, a Pilgrimage in search of vestiges of the Irish Saints in Italy, London, G. Bell & Sons, 1892
  • Orazio Pucci, 12 itinerari dei dintorni di Firenze, Firenze, Rinascimento del libro, 1939
  • Andrea di Scozia in Dizionario biografico degli italiani a cura di Alberto Maria Ghisalberti, Massimiliano Pavan, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1960
  • Piero Bargellini, Mille santi del giorno, Firenze, Vallecchi Editore, 1997
  • Marco Corradi, Santi monaci e cavalieri scozzesi a Piacenza e nelle sue valli, Piacenza, Edizioni LIR, 2018

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Fiesole Successore
Grusulfo 829-875 Zanobi
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