Domenico Morelli (pittore)
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Domenico Morelli (Napoli, 4 agosto 1826 – Napoli, 13 agosto 1901) è stato un pittore italiano. Considerato uno dei più importanti artisti napoletani del XIX secolo, fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura.
Iniziò a frequentare l'Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1836 e i suoi primi dipinti furono improntati all'ideale romantico, con numerosi influssi medievali (fu ispirato in particolare dal poeta inglese Byron).
Nel 1848 vinse un concorso che gli permise di recarsi a studiare a Roma dove, dopo aver preso parte ai moti del 1848, fu incarcerato per un breve periodo.
Nel 1850 visitò Firenze dove ricevette il suo primo riconoscimento pubblico per la sua opera Gli iconoclasti. Nel 1855 partecipò, insieme a Francesco Saverio Altamura e Serafino De Tivoli, all'Esposizione Universale di Parigi e, di ritorno a Firenze, prese parte ai dibattiti dei macchiaioli sul realismo pittorico, ciò che lo condusse gradualmente ad assumere uno stile meno accademico e maggiormente libero, soprattutto nell'uso del colore; secondo i critici della pittura napoletana, la sua arte fonde verismo a tardo-romanticismo a modelli neoseicenteschi.
Negli anni sessanta, ormai tra i pittori italiani più conosciuti della sua epoca, fu nominato consulente del Museo di Capodimonte relativamente alle nuove acquisizioni di opere, portando così il suo contributo alla gestione delle collezioni d'arte.
Nel 1868 ottenne la cattedra d'insegnamento all'Accademia (dove aveva studiato), mutuando il suo interesse ai temi religiosi, mistici e soprannaturali; infatti, di questo periodo è uno dei suoi lavori più celebri, l'Assunzione del Palazzo Reale di Napoli.
Fu anche uno degli artisti che collaborarono alle illustrazioni della Bibbia di Amsterdam (1895) e dal 1899 sino alla morte (1901 fu direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Bibliografia
Primo Levi (L'Italico), Domenico Morelli nella vita e nell'arte, Roma-Torino, Casa editrice nazionale Roux e Viarengo, 1906.