Domenico Chiodo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Domenico Chiodo
Monumento a Domenico Chiodo
di Santo Varni (1878)
La Spezia
NascitaGenova, 30 ottobre 1823
MorteLa Spezia, 19 marzo 1870
voci di militari presenti su Wikipedia

Domenico Chiodo (Genova, 30 ottobre 1823La Spezia, 19 marzo 1870) è stato un generale e architetto italiano, ufficiale del Genio militare, che progettò gli arsenali navali della Spezia e di Taranto e curò l'ampliamento di quello di Venezia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da Giovan Battista (* Savona, 5 novembre 1779 † Genova, 3 febbraio 1855),[1] maggior generale del genio marittimo e fratello maggiore di Agostino),[2] e da Teresa De Simoni[2], frequentò la Scuola di marina di Genova come allievo esterno, uscendone con il grado di guardiamarina nel settembre 1838[2].

Nel 1857 venne incaricato da Cavour dello studio di fattibilità per un cantiere navale nel golfo della Spezia. Invece di un'opera di modeste dimensioni, Chiodo propose la realizzazione di un grande arsenale di cui anche Cavour aveva intuito la grande utilità. Gli fu pertanto conferito l'incarico di stendere il progetto per la realizzazione dell'Arsenale Militare Marittimo e di dirigerne i lavori per i quali il governo stanziò 36 milioni di lire (in valuta dell'epoca).

Per il suo lavoro Chiodo si avvalse anche dei contemporanei studi compiuti dal geologo spezzino Giovanni Capellini che, nel 1863, redasse e pubblicò la carta geologica del territorio della Spezia, e che ad essa fece seguire il volume Descrizione geologica dei dintorni del golfo della Spezia.

I lavori dell'Arsenale, iniziati il 21 aprile 1862, terminarono il 28 agosto 1869[3].

Nel 1863 si recò anche ai cantieri della Senna e a Marsiglia; tuttavia alle sue progettazioni vanno riconosciute autonomia e un originale gusto neoclassico.
Si occupò del progetto preliminare per la trasformazione e l'ammodernamento dell'antico Arsenale di Venezia.

Incaricato di rappresentare l'Italia alla cerimonia dell'inaugurazione del Canale di Suez, si spinse nel Sudan dove contrasse la malaria, malattia di cui morì poco dopo il suo ritorno in patria.

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

La città della Spezia lo ha voluto ricordare con un monumento, opera dello scultore genovese Santo Varni, nella piazza antistante l'Arsenale da lui progettato[4].

Alla sua memoria sono intitolate strade a La Spezia, Genova e Roma.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Archivio di Stato della Spezia.
  2. ^ a b c “Chiodo, Domenico” in Dizionario biografico degli italiani.
  3. ^ Arsenale della Spezia, su lasprugola.com. URL consultato il 26 gennaio 2009.
  4. ^ Il monumento, eretto nella piazza prospiciente l'Arsenale, fu dedicato il 10 luglio 1878. Tra i suoi promotori fu anche la Fratellanza artigiana della città.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN81234845 · CERL cnp01159961 · GND (DE13697984X · WorldCat Identities (ENviaf-81234845