Ditta Ing. Ippolito Cattaneo Genova

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ditta Ing. Ippolito Cattaneo Genova
Ditta Ing. Ippolito Cattaneo logo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione
Fondata daIng. Ippolito Cattaneo
Settorefotografico
Ditta Ing. Ippolito Cattaneo Fotocamera da banco degli inizi 900.

La Ditta Ing. Ippolito Cattaneo di Genova sita in Piazza 5 Lampadi n°17 è stata una storica ditta che nasce nell'Ottocento come rivenditore di prodotti per le belle arti. Agli inizi del Novecento la ditta inizia a commercializzare prodotti per fotografia, diventando presto questo il settore più importante della stessa. La ditta commercializzava le fotocamere firmandole con il proprio nome e nascondendo il nome delle aziende fornitrici o appaltatrici.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fotocamera da banco degli inizi 900 vista posteriore

Nel 1931 la ditta inizia ad importare come importatore unico i prodotti della Leitz tedesca; la storica sede di Piazza 5 Lampadi n°17 sarà mantenuta fino al 1954, quando si trasferirà in via Cesarea, 5 sempre a Genova. Successivamente aprirà una sede a Roma e poi a Milano. Nel 1979, dopo 48 anni, la ditta non commercializzerà più i prodotti della Leica.

La ditta è stata anche importatore per l'Italia dei prodotti Rolleiflex e Pentacon.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Durante tutta la sua esistenza la ditta dell'Ing. Ippolito Cattaneo si impegnerà a produrre informazione fotografica con opuscoli e libri dedicati alla fotografia.

La ditta genovese negli anni si impegnò anche nella produzione di macchine fotografiche per fotoamatori, queste sono state: la ICC N. 1 costruita in legno ricoperta in pelle nera formato 6,5 x 9, corredata con magazzino a 6 lastre, e il modello ICC N.2 corredata con magazzino a 12 lastre.

Nel catalogo del 1906 la Cattaneo presenta il modello Monitor simile alle già famose Klapp commercializzate dalla Ernemann e dalla Goertz.[2]

Inoltre, la ditta si contraddistinse per la costruzione di interessanti attrezzature fatte su commissione, che vennero commercializzate in tutta Italia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FOTOGRAFIA NADIR MAGAZINE - L'industria fotografica italiana 2, su nadir.it.
  2. ^ Alfredo Moreschi, Fotocamere da made in Liguria (PDF), su gruppocarige.it, www.gruppocarige.it. URL consultato il 15 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ando Gilardi, Storia sociale della fotografia, Feltrinelli Editore. Milano 1976. Paravia Bruno Mondadori Editori, Milano 2000.
  • Marco Antonetto e Mario Malavolti, Made in Italy, Edizioni Fotocamera Milano 1983.
  • Fotografia Italiana dell'Ottocento, Edizioni Alinari / Electa , Milano 1979.
  • Giuseppe Marcenaro, La fotografia ligure dell'Ottocento, Edizioni Cassa di Risparmio di Genova ed Imperia.
  • Luigi Gioppi, Il Dilettante di Fotografia - Giornale popolare illustrato, 1890
  • Mario Malavolti, La produzione delle fotocamere italiane.
  • Piero Becchetti, Fotografi e fotografie in Italia 1839-1880, Edizioni Quasar, Roma 1978.
  • Wladimiro Settimelli, Storia avventurosa della fotografia, Roma, Editoriale Effe, 1969.