Distribuzione dei termini

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La teoria della distribuzione dei termini sostiene che in un sillogismo categorico se un termine è distribuito nella conclusione, deve essere distribuito anche nelle premesse; se il sillogismo segue questa forma è valido, altrimenti non lo è.

Tutti e soli i 19 sillogismi validi sono conformi a questa teoria (15 per Copi e Cohen)[1].

Un termine si dice distribuito se è il soggetto di una proposizione universale ("Tutti gli A sono B", "Nessun A è B") o predicato di una negativa ("Nessun A è B", "Qualche A non è B").

La teoria è stata formulata nel medioevo.

Un termine si dice distribuito quando fa riferimento a ciascun elemento della classe da esso riferito. Esempio: "Tutti gli U sono M": l'enunciato si riferisce a tutti gli U ma non a tutti gli M; al contrario "Qualche suocera è malefica" parla solo di qualcuno ma non di tutti i soggetti.

Distribuzione di un termine:

                             A -> Sd  P
                             E -> Sd  Pd
                             I -> S   P 
                             O -> s   Pd

Per controllare la validità di un sillogismo bisogna attenersi a tre regole fondamentali:

  • 1° Il termine medio deve essere distribuito almeno una volta.
  • 2° Nessun termine finale può essere distribuito soltanto una volta
  • 3° Se una delle premesse è negativa anche la conclusione lo deve essere.

Ogni sillogismo che soddisfi tutte e tre le regole è valido, ogni sillogismo che non soddisfi una o più di queste regole non è valido.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Irving M. Copi, Carl Cohen, Introduzione alla logica, Bologna, Il Mulino, 1999: Capitolo 8: "Sillogisimi categorici".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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