Dissociazione (psicologia)

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Dissociazione
Specialitàpsicologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM300.12
ICD-10F44{{{2}}}

Il concetto di dissociazione in psicopatologia e in psichiatria non ha una univoca definizione, in termini generali c'è accordo nel descrivere la dissociazione come una perdita più o meno significativa della capacità integrativa della coscienza.

Alcuni orientamenti teorici ritengono si possa descrivere la dissociazione e i disturbi dissociativi lungo un continuum[1], in questa prospettiva fenomeni dissociativi possono presentarsi nell'esperienza comune in modo lieve e transitorio e solo quando si manifestano in modo protratto, intenso e duraturo possono configurarsi come specifiche sindromi psicopatologiche, definite disturbi dissociativi.

Un'altra prospettiva teorica invece ritiene che ci siano differenze qualitative tra i diversi tipi di esperienze dissociative che presenterebbero delle caratteristiche peculiari e non assimilabili. In questa ottica solo i disturbi dissociativi veri e propri rappresenterebbero un fallimento delle capacità integrative delle funzioni mentali superiori[2].

Generalmente dissociazione e disturbi dissociativi vengono interpretati come meccanismi di difesa per cui appunto alcuni elementi dei processi psichici rimangono "disconnessi" o separati dal restante sistema psicologico dell'individuo: tale condizione si può ritrovare in molte reazioni psicologiche (ad esempio, davanti a situazioni traumatiche).

«[...] il termine dissociazione acquista il suo significato in base ai criteri prescelti per la sua delimitazione. In generale esso designa la distorsione, la limitazione o la perdita dei normali nessi associativi con conseguente incongruenza tra idea e idea, tra idee e risonanza emotiva, tra contenuto di pensiero e comportamento, dove è leggibile una separazione e nel contempo un allacciamento arbitrario tra i diversi elementi della vita psichica.[3]»

Ad esempio, nella prospettiva dell'antipsichiatria fenomenologica, Ronald Laing definisce la dissociazione come una

«accentuazione dell'insicurezza ontologica comune a tutti gli uomini, per cui anche in circostanze di vita ordinarie, un individuo può sentirsi più irreale che reale, letteralmente più morto che vivo, differenziato in modo incerto e precario dal resto del mondo, così la sua identità e la sua autonomia sono sempre in questione. Può mancargli la sensazione della continuità temporale; può fargli difetto il senso della propria coerenza o coesione personale. Si può sentire come impalpabile, e incapace di ritenere genuina, buona e di valore la stoffa di cui è fatto. Può sentire il suo io parzialmente disgiunto dal suo corpo.[4]»

Lo stesso argomento in dettaglio: Disturbo dissociativo.

La scala di misurazione più frequentemente utilizzata nel rilevare il grado di dissociazione è la Dissociative Experiences Scale. Il DSM-IV considera i sintomi come la depersonalizzazione, la derealizzazione e l'amnesia psicogena come caratteristiche fondamentali dei disturbi dissociativi[5]. Tuttavia, esperienze dissociative possono essere comuni anche nella popolazione sana e possono non essere clinicamente significative. In uno studio, il 60-65% degli intervistati ha indicato di aver avuto qualche esperienza dissociativa[6]. Un'altra scala utile nella diagnosi di dissociazione è la SCID-D, un'intervista clinica strutturata per i disturbi dissociativi del DSM-IV.

  1. ^ Eve Bernstein Carlson e Frank W. Putnam, Development, reliability and validity of a Dissociative Scale, in Journal of Nervous and Mental Disease, vol. 174, n. 12, dicembre 1986, pp. 727-735, DOI:10.1097/00005053-198612000-00004.
  2. ^ Kathy Steele, Onno van der Hart e Ellert R S Nijenhuis, Phase-Oriented Treatment of Structural Dissociation in Complex Traumatization: Overcoming Trauma-Related Phobias, in Journal of trauma and dissociation, vol. 6, n. 3, 2005, pp. 11-53, DOI:10.1300/J229v06n03_02.
  3. ^ Umberto Galimberti. Scissione, in Dizionario di psicologia. Torino, UTET, 1992. p. 849. ISBN 88-02-04613-1
  4. ^ R.D. Laing, L'Io diviso. Torino, Einaudi, 1969. p. 50. ISBN 88-06-15976-3
  5. ^ Dissociative Disorders, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fourth Edition
  6. ^ Waller NG, Putnam FW e Carlson EB, Types of dissociation and dissociative types: A taxometric analysis of dissociative experiences, in Psychological Methods, vol. 1, 1996, pp. 300–21.
  • American Psychiatric Association (2000). Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Quarta Edizione Rivista. Tr. it. Milano, Masson, 2001.
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  • Ellenberger H.F. (1970). La scoperta dell'inconscio (2 vol.). Tr. it. Torino, Boringhieri, 1976.
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  • Steinberg, M. (2023). SCID-D. Intervista clinica semi-strutturata per i sintomi e i disturbi dissociativi. Tr. it. Milano, Raffaello Cortina, 2023.

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