Discussioni progetto:Forme di vita/Artropodi/Archivio2

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1 gennaio 2007 - 31 marzo 2007

Glossario entomologico 2[modifica wikitesto]

Si è verificato quello di cui avevo paura: la pagina comincia ad essere pesantuccia superando i 38 KB e ritengo che sia ancora alquanto poverella come glossario. Procedendo di questo passo nel giro di un paio di mesi potremmo arrivare ad una pagina di 380 KB! Il problema è che non riesco a vedere una possibile e unica soluzione alternativa, ma forse dovremmo parlarne un po' e stabilire un "protocollo d'intesa" prima di trovarci invischiati in un vicolo cieco a gestire un pacco ingestibile.
Butto alcuni input di riflessione su possibili sviluppi:

Prima considerazione.

Diverse voci del glossario hanno in realtà una voce di approfondimento corrispondente o sono suscettibili di esserlo. Ha senso mantenere queste voci nel glossario? E quale utilità possono avere? Dal momento in cui esiste la voce fitofago è più pratico scrivere negli articoli il rimando alla voce di approfondimento piuttosto che a quella del glossario. Mantenere un doppione dell'incipit nel glossario sarebbe del tutto inutile perché pochi o nessun collegamento punterebbe a Glossario entomologico#fitofago e dubito che qualcuno si legga per esteso il glossario a scopo di documentazione. Contemporaneamente mantenere Glossario entomologico#fitofago appesantisce l'intero glossario perché alla definizione della voce dobbiamo aggiungere anche il template Vedi anche, che ripetuto 10, 30, 50 volte incide in modo non indifferente sul peso della pagina.
La soluzione in questi casi è semplice: togliere tutti i doppioni dal glossario man mano che si sviluppano. L'incipit di una voce autonoma è in effetti una definizione introduttiva che svolge la stessa funzione di una voce di glossario. Per molte voci di glossario si può già ipotizzare una rimozione se si trasformano subito in stub da sviluppare poi con calma.

Seconda considerazione.

Altre voci del glossario difficilmente aspireranno ad essere voci autonome, ma si prestano con efficacia ad essere inserite come sezioni distinte all'interno di una voce comprensiva. Ad esempio, il testo della voce di glossario Glossario entomologico#olometaboli può essere trasformato benissimo nell'incipit di un paragrafo del tipo Sviluppo degli insetti#Olometaboli (il collegamento è attivo anche se in realtà la sezione non esiste nella voce Sviluppo degli insetti). In questi casi si migliora anche la funzionalità della documentazione perché una trattazione completa con una struttura schematica all'interno della voce Sviluppo degli insetti è più elegante di una serie di voci interne al glossario. Esempi analoghi si possono trovare per le voci di glossario carpofago, antofago, fillofago, ecc. che possono essere riuniti in un miniglossarietto indicizzato all'interno della voce fitofago. Idem per quanto riguarda obtecta, exaracta, ecc. che possono essere riunite nella voce pupa. E così via.

Terza considerazione.

Altre voci di glossario possono trovare un'esauriente trattazione all'interno di una voce specifica ma non sono facilmente indicizzabili. Ad esempio, termini come tergite sternite pleura possono essere spiegati in modo più che esauriente all'interno della voce esoscheletro o della voce Insecta ma difficilmente si possono definire in queste voci in un modo che possa surrogare la funzione di glossario. Che fare? lasciamo le voci di glossario oppure rimandiamo ad un articolo di più ampia portata che contiene la trattazione di questi termini?

Quarta considerazione.

Restano quelle voci di glossario che non si possono trasformare in voci enciclopediche perché resterebbero per sempre degli stub. A mio parere per questi termini c'è poco da fare, dovranno restare per forza nel glossario.

In ogni modo penso che le soluzioni della prima e della seconda considerazione siano fattibili. Certo, il glossario sarà incompleto, ma un disclaimer in testa alla pagina può sinteticamente spiegare che contiene solo le voci che non trovanno definizione nell'enciclopedia.

Ultima considerazione.
E' evidente che un adattamento ad una nuova filosofia non sarà mai definitivo ma richiede un continuo aggiornamento sia del glossario sia dei collegamenti di puntamento nell'enciclopedia, ma non la vedo una cosa proibitiva. Soprattutto se chi aderisce al progetto Artropodi si uniforma ad uno standard condiviso. In altri termini dovremmo preoccuparci di monitorare periodicamente le voci che ciascuno di noi crea per fare degli adeguati aggiustamenti nei link.

Fine del messaggio --Furriadroxiu 18:24, 2 gen 2007 (CET)[rispondi]

tracimazione[modifica wikitesto]

La proposta del Dott.Dessi giunge a proposito. Ho calcolato che saremmo intorno al 8% del lavoro di redazione del glossario. Se decidiamo di accogliere la proposta, dovremmo mettere un'avvertenza in testo e rimandare il lettore alle voci specifiche. Ad esempio rimandare alla voce "Insecta-Anatomia" tutta la terminologia di anatomia, magari redigendo un piccolo elenco dei termini in calce alla pagina. Dobbiamo sempre preoccuparci del lettore e del fatto che possa trovare facilmente l'informazione che cerca. Desidero sentire il parere del Dott.Esculapio e degli altri partecipanti.--Kalid 22:08, 3 gen 2007 (CET)[rispondi]

In effetti il problema sollevato è reale, ma anche le soluzioni prospettate mi sembrano praticabili.
Una alternativa potrebbe essere fare una pagina di mero indice e diverse sottopagine una per ogni lettera dell'alfabeto. --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 16:59, 4 gen 2007 (CET)[rispondi]

Quella di scorporare il glossario in più glossari tematici mi sembra buona almeno per risolvere in parte il problema. Come ambiti mi vengono in mente, oltre all'anatomia, la fisiologia, la riproduzione, l'etologia/ecologia, lo sviluppo. E' importante però stabilire uno standard per la voce che sia applicabile senza troppe macchinazioni. Es. Insecta-anatomia può andar bene, non certo "Glossario dell'anatomia degli insetti", altrimenti diventa un'impresa ardua realizzare i wikilink.
L'idea di Esculapio mi sembra più macchinosa perché costringe ad una sequenza di due collegamenti (per me che ho un ping piuttosto lungo è un vero tormento, con il satellitare è più funzionale una pagina di 300 KB che 10 pagine di 30 KB). Se è fattibile sarebbe preferibile più che un indice di termini una serie di sottopagine di una voce (es. glossario entomologico/a). In ogni caso resterebbe il problema di alcune lettere piuttosto corpose e altre ridotte al minimo. --Furriadroxiu 17:45, 4 gen 2007 (CET)[rispondi]

Pentatomidae[modifica wikitesto]

Facendo seguito al suggerimento del Dott.Dessi, ho introdotto in Pentatomidae a classificazione fino al genere. Pare che vada bene ma attendo pareri. Sarebbe bene aprire le pagine dei sottordini in modo da vedere come funziona il tutto, lasciando ala pagina generale dell'Ordine solo caratteri generali ed una idea indicatica della sistematica (numero di specie, sottordini, magari fino a famiglie).Inoltre vi ripropongo di inserire in calce alle voci i termini richiamati nella voce stessa e lasciare in glossario solo le generalità, magari ripartite per lettera ( per una lettera molto densa si può numerare una seco9nda o terza pagina con lo stesso titolo (Es. Glossario entomologico - L - 2 o anche aggiungere la seconda e terza lettera invece del numero) --Piero Sagnibene/kalid 14:46, 5 gen 2007 (CET)

Sicuramente per certi ordini, soprattutto uno eterogeneo come quello dei rincoti, conviene spostare la trattazione dei dettagli ad un taxon inferiore. Fra l'altro si prendono due piccioni con una fava: i taxa intermedi devono essere sviluppati, ma spesso non ci sono abbastanza informazioni riducendosi così a mere pagine di passaggio, mentre i taxa superiori rischiano di essere anche troppo corposi. Per fare un esempio, soffermarsi a descrivere le emielitre in Rhynchota appesantisce la pagina mentre si presta meglio il sottordine per questo scopo. --Furriadroxiu 16:41, 5 gen 2007 (CET)[rispondi]

Per quanto avventuroso, sembra che questo lavoro stia prendendo corpo solido e che si stia determinando una sinergia efficace fra i vari collaroratori. La sistematica dei Crostacei va bene; credo che qualche altro ritocco ci consenta di dire altrettanto per quella degli Insetti. Non è poco. Inoltre le voci in lavorazione vanno assumendo contenuti di ottima qualità. Dobbiamo continuare e rendere utilizzabile il Progetto ai lettori. Intanto sono interessato allo sviluppo della voce "Ali degli Insetti" curata dal Dott.Dessi, che deve chiarire il senso della sistematica da noi adottata. Ed occorre programmare, una volta concluse molte voci importanti, i paragrafi relativi all'entomologia agraria, che è forse la richiesta più pressante che possa venirci dal lettore.--kalid 18:48, 5 gen 2007 (CET)[rispondi]

Da parte mia mi sono preso una piccola pausa dalle ali per rimettere un po' in ordine i taxa che comprendono la mosca dell'olivo e la Ceratitis capitata. Quest'ultima fra l'altro era uno stub che avevo lasciato in sospeso da un po' di tempo perciò sto provvedendo al completamento della voce. All'entomologia generale ritornerò fra qualche giorno, sperando che il rientro a scuola (sic!) mi lasci abbastanza spazio. --Furriadroxiu 01:20, 6 gen 2007 (CET)[rispondi]


AVVISO: é in corso di redazione la sistematica dei paleartici europei. Prego chi si dovesse occupare gentilmente di sistemare la pagina o chi volesse apportarvi miglioramenti di lasciare in tutte lettere maiuscole il nome degli Autori (per norma zoologica).--Piero Sagnibene 18:47, 6 gen 2007 (CET)[rispondi]

è una norma tassativa dei manuali di zoologia che gli autori vadano scritti tutti in maiuscolo? Te lo chiedo perchè, come avrai notato, la nostra consuetudine sin qui è stata di scriverli in minuscolo. Se lo ritieni un punto qualificante sarebbe il caso di porre il problema, per omogeneità, a tutto il Progetto:Forme di vita. --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 04:19, 7 gen 2007 (CET)[rispondi]

Gent.mo Dott.Esculapio, alla voce Sistematica ho trascritto alcune norme del codice di nomenclatura zoologica al fine di orientare le scritture; ripeto si tratta di norme. Si può anche derogare, ma questa è un'enciclopedia, e penso che debba osservare le prescrizioni. Talvolta in molti lavori si deroga, ma, anche qui, si tratta di scegliere. --Piero Sagnibene 14:55, 7 gen 2007 (CET)[rispondi]

Fatta la scelta, il problema diventerebbe quello di uniformare alcune miglia di voci zoologiche in cui il nome degli autori è in minuscolo ... --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:09, 8 gen 2007 (CET)[rispondi]

Vi segnalo il sito della Walter Reed Biosystematics Unit (WRBU) http://wrbu.si.edu/index.html, ricco di immagini di artropodi di pubblico dominio che credo possano tornarci utili.

Per qualche esempio date una occhiata qui. --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 04:17, 7 gen 2007 (CET)[rispondi]

Diamine! Con Kalid ci stiamo dannando in merito a questo problema, peccato che siano limitate alle zanzare --Furriadroxiu 09:57, 7 gen 2007 (CET)[rispondi]
oltre alle zanzare c'è qualcos'altro --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:27, 8 gen 2007 (CET)[rispondi]

Ho provveduto a rettificare la sistematica della voce in riferimento a quella degli Auchenorrhyncha paleartici europei (Vedi Homoptera). La voce ha bisogno di un intervento, ma vorrei concordarlo con l'autore, il cui sfrozo di trattazione di un gruppo difficile va comunque apprezzato, e conoscere i pareri in merito.--Piero Sagnibene 16:50, 8 gen 2007 (CET)[rispondi]

Picnogonidi[modifica wikitesto]

In merito alla discussione sul gruppo in questione desidererei conoscere il parere di coloro che si stanno occupando dei crostacei e degli aracnidi. Si tratta di una questione molto seria rispetto ala quale dobbiamo decidere e che comporta la valutazione del criterio di subphylum o di ordine.--Piero Sagnibene 16:56, 8 gen 2007 (CET)[rispondi]

Posso darVi sicura conferma che la sistematica qui adottata è quella più accreditata a livello internazionale. Il parere non è, ovviamente mio, dato che non studio questo gruppo, ma viene da una fonte autorevolissima (che non posso qui citare). Altre sistematiche risultano essere troppo contraddittorie ed alcune contengono elementi deboli come caratteri di classificazione.--Piero Sagnibene 17:03, 8 gen 2007 (CET)[rispondi]

Sono state ultimate le redazioni delle voci in questione. Mancano solo immagini. Prego i redattori di volere operare un controllo e farmi conoscere eventuali critiche, obiezioni o altro. Inoltre bisogna elininare l'ordine diploghlossa, che in realtà è un sottordine di Dermatteri --Piero Sagnibene 14:52, 10 gen 2007 (CET)[rispondi]

inserito tassobox in entrambe le voci e iniziata wikificazione (ma resta ancora molto da fare).
Ho riportato da en:Zoraptera un elenco di una trentina di specie del genere Zorotypus: è possibile che alcune di esse non siano valide ? --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:50, 11 gen 2007 (CET)[rispondi]

Per il controllo delle specie di Zoraptera è indispensabile l'anno di pubblicazione. Grazie dell'aiuto.--Piero Sagnibene 12:17, 11 gen 2007

Per l'elenco delle specie è necessaria una ricerca sulle publicazioni originarie degli autori che le hanno descritte a confronto, perchè ho l'impressione che siano stati inclusi nell'elenco anche i sinonimi. Sarebbe utile conoscere la fonte di tale elenco.--Piero sagnibene 11:28, 10 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ultimata trattazione. --Piero Sagnibene 12:17, 11 gen 2007 (CET)[rispondi]

aggiunto tassobox e standardizzato incipit; andrebbero menzionate le famiglie --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 17:12, 11 gen 2007 (CET)[rispondi]

Aggiunta descrizione Xifosura. Sarebbe necessaria una revisione--Piero Sagnibene 15:29, 11 gen 2007 (CET)[rispondi]

Non trovo la voce! Qual è l'esatta formulazione? Ho provato Xifosuri Xiphosura Xifosura Xiphosuri. Mi portano tutti ad una voce vergine --Furriadroxiu 18:25, 11 gen 2007 (CET)[rispondi]

Gambero sconosciuto[modifica wikitesto]

Ecco qui il misterioso gamberetto

Ciao a tutti. Mi è capitato di acquistare questo gamberetto d'acqua dolce per il mio acquario, dall'aspetto molto particolare: si nutre con 4 zampe modificate. La parte terminale di queste zampe è composta da dita piumate con le quali filtra l'acqua. Chi, come me, si interessa di acquariofilia d'acqua dolce conosce molto bene il gamberetto Caridina japonica, ma questa specie mi è sconosciuta. Pensavo di creare la scheda per il progetto acquariofilia, ma ignoro il nome scientifico (perfino nel negozio dove l'ho acquistato sono stati piuttosto vaghi). Qualcuno mi può aiutare? --..::Marrabbio2::.. 12:39, 13 gen 2007 (CET)[rispondi]

per il riconoscimento di specie sconosciute ti segnalo questo ottimo sito, su cui ho dirottato la tua richiesta. --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 21:43, 20 gen 2007 (CET)[rispondi]
foto di Atyopsis moluccensis
mi si dice: "specie del genere Atya, o Atyopsis ... molto probabilmente Atyopsis moluccensis". Su commons c'è una foto di A.moluccensis : ti pare che gli somigli? --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 19:27, 22 gen 2007 (CET)[rispondi]
Grazie mille Esculapio! Si si, credo proprio sia questo! Presto metterò su la voce in it.wiki! --..::Marrabbio2::.. 21:30, 26 gen 2007 (CET)[rispondi]

Noto che la classificazione degli Heteroptera proposta da Kalid non contempla la famiglia degli Acanthosomatidae. Secondo en wiki e wikispecies è da considerare tra i Pentatomoidea. Che ne pensate? --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 16:39, 21 gen 2007 (CET)[rispondi]

E' una famiglia che non conoscevo per niente, nei miei libri non è neppure citata, dalle foto li avrei scambiati erroneamente per dei Pentatomidi! Ho cercato un po' in rete e in effetti la trovo sempre inserita fra i Pentatomoidei. In assenza di segnalazioni contrastanti direi che si può inserire. Il fatto che Kalid non l'abbia citata potrebbe anche essere una semplice svista, capita.
Da alcuni giorni mi sono preso una vacanza dagli insetti: ho visto i contenuti la voce Aratura e mi è scesa una sincope, perciò ho deciso di adottarla. Per non parlare di commons che fra gli aratri ci mette di tutto, dagli erpici ai ripuntatori alle trapiantatrici di riso! --Furriadroxiu 21:44, 22 gen 2007 (CET)[rispondi]

Altre immagini disponibili[modifica wikitesto]

L'owner di http://www.coloridellamurgia.it ha concesso l'uso delle immagini del sito (alcune di insetti molto belle) sotto GFDL (vedi Wikipedia:Autorizzazioni ottenute)--ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 19:22, 23 gen 2007 (CET)[rispondi]

Proposta di classificazione degli artropodi (e insetti)[modifica wikitesto]

Proposta di classificazione

Ringraziamo l'anonimo collaboratore per il contributo, che tuttavia non sembra tenere conto del dibattito in corso --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 10:51, 8 feb 2007 (CET)[rispondi]

Apparato secretore[modifica wikitesto]

E' in via di completamento il capitolo in oggetto. Prego gli addetti di farmi conoscere eventuali obiezioni ed integrazioni da concordare. --Piero sagnibene 12:54, 14 feb 2007 (CET) Aggiungo una benevola sollecitazione ai curatori dei Crostacei: disponiamo di immagini di grande pregio ed utilizzabili (vedi immagine Lysiosquilla)--Piero sagnibene 12:59, 14 feb 2007 (CET)[rispondi]

A V V I S O[modifica wikitesto]

Chiedo a tutti i collaboratori del progetto di visionare la bozza di voce Insecta e di pronunciarsi sulla seguente proposta o anche di formulare altre proposte di organizzazione dell'argomento:

  • sono dell'idea che la trattazione morfo-anatomica generale possa bastare e di rimandare il lettore alle voci che attualmente figurano come come paragrafi da redigere;
  • occorre la Vostra valutazione per quanto riguarda l'estensione della voce ed il suo eventuale frazionamento;
  • propongo di titolare le pagine anteponendo il termine "Insecta" (es. Insecta: riproduzione e sviluppo post embrionale, ecc.);
  • chiedo un parere definitivo sulla bozza di quadro sistematico ed eventuali (gradite) critiche e/o suggerimenti, in modo da disporre di un riferimento per il prosieguo del lavoro.

E' comunque indispensabile una consultazione permanente a proposito delle immagini illustrative in modo da offrire al lettore una visione chiara degli argomenti.
Propongo inoltre di bloccare le pagine, ad evitare vandalismi e di discutere di volta in volta eventuali miglioramenti (sempre possibili e sempre graditi): ciò al fine di assicurare al lettore la qualità delle trattazioni e la sicurezza delle consultazioni. Attendo riscontri, GRAZIE dell'attenzione. --Piero sagnibene 14:35, 15 feb 2007 (CET)[rispondi]


+1 sulle proposte di divisione delle pagine, -1 sulla proposta di blocco del risultato finale. --Tanarus 15:31, 15 feb 2007 (CET)[rispondi]


+1 per la suddivisione in pagine: la voce principale dovrebbe avere poche informazioni semplici accessibili e sintetiche e rimandare invece agli opportuni approfondimenti --Furriadroxiu 16:11, 15 feb 2007 (CET)[rispondi]
+1 per adottare uno standard di titolazione delle voci correlate. IMHO, al posto di anteporre il termine "Insecta: " prenderei in seria considerazione anche un eventuale suffisso più intuitivo come " degli insetti". Es. Riproduzione degli insetti invece di Insecta: riproduzione, Apparato circolatorio degli insetti invece di Insecta: apparato circolatorio. Il motivo è semplice: un utente potrebbe anche cercare direttamente la voce invece del link ricorrendo ad un titolo più intuitivo. --Furriadroxiu 16:11, 15 feb 2007 (CET)[rispondi]
astenuto per quanto riguarda la consultazione permanente a proposito delle immagini illustrative: non ho capito --Furriadroxiu 16:11, 15 feb 2007 (CET)[rispondi]
-1 per il blocco finale. Il criterio di protezione dai vandalismi dovrebbe valere per tutte le voci della Wikipedia perciò o si applica a tutte le voci oppure no. E' invece opportuno che di volta in volta si valutino le modifiche apportate e azzerarle nel caso non siano accettate. Insomma, tenendo gli occhi aperti il vandalismo si può contrastare. --Furriadroxiu 16:11, 15 feb 2007 (CET)[rispondi]


  • concordo con la proposta di suddivisione in sottopagine ma credo che il criterio debba essere: paragrafo di informazioni stringate e accessibili nella pagina principale, sottopagina specifica di approfondimentocon informazione più completa e specialistica. Per fare un esempio concreto: il paragrafo Apparato secretore andrebbe riscritto in forma più sintetica e generica e l'attuale versione del paragrafo potrebbe essere spostata in Apparato secretore degli insetti
  • concordo con la necessità di definire il consenso sulla bozza di classificazione sistematica: ritengo che il punto debole della attuale proposta sia l'introduzione del taxon sezione che mi sembra non sia definito univocamente nella sua posizione gerarchica. Se prendiamo come esempio la voce Aleyrodoidea se ne dedurrebbe che la sezione sia un taxon intermedio tra il sottordine e la superfamiglia (ed in questo caso non riesco a capire in cosa si differenzi dal taxon infraordine ...) mentre nella bozza di classificazione figura come taxon intermedio tra il superordine e l'ordine. In altre voci (vedi per esempio Muscoidea) la faccenda si complica con la comparsa dei taxon coorte e sottosezione.
    Ritengo che per poter procedere ad un aggiornamento del tassobox tutti questi taxon debbano essere definiti in maniera univoca, chiarendo le relazioni gerarchiche. Dobbiamo in tal senso fornire istruzioni precise a chi si dovrà occupare di aggiornare il template {{Tassobox}} --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 17:46, 16 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ottimo lavoro. Sono d'accordo per inserire, nella parte relativa all'anatomia, una spiegazione sintetica e se è il caso rimandare a una pagina più specialistica nella forma Apparato xxx degli insetti. Per la parte della sistematica direi di inserire nella pagina sugli insetti, o in una pagina ad hoc, la versione più completa, ma di preferire per quel che riguarda le voci una sistematica più stringata. Disapprovo anch'io il bloccare le pagine, in quanto andrebbe contro la filosofia del progetto. Anche perchè le pagine sono più che controllate da noi tutti contro eventuali atti di vandalismo. Siculo 18:38, 16 feb 2007 (CET)[rispondi]

Al Dott. GIancarlo Dessi[modifica wikitesto]

Gentilissimo Dott.Dessi, un bel contributo, benissimo. Grazie per le correzioni. Vaporariorum è i termine esatto. La foto è interessantissima e mi propongo di utilizzarla in futuro debitamente citandoLa (doverebbe però corredarla di data, ora, luogo e possibilmente essenza botanica). Naturalmente possiamo illustrare con foto, ma, come Lei sa, i disegni sono indispensabili (la camera lucida è insostituibile, almeno per il momento). Aspetto i pareri degli altri partecipanti a cui ho mandato richiesta di parere, ma già emergono argomenti interessanti, non fermiamo la discussione, assolutamente. Vorrei però che si pensasse innanzitutto al fatto che questa materia può rivelarsi, se ben trattata e non contraffatta da vandali, di grande utilità per gli studenti a cui penso innanzitutto. Il costo di un buon trattato è diventato proibitivo e, d'altronde, nei trattati si trovano uno o pochi gruppi per volta. Consideramo questa fatica come un servizio sociale di valore, e Le assicuro che lo è, avendo la soddisfazione, non piccola e non trascurabile, di essere di aiuto a chi studia queste materie. La saluto.--Piero sagnibene 19:11, 16 feb 2007 (CET)

Per dovere d'informazione verso gli altri utenti non vorrei che mi fossero attribuiti meriti non miei. L'immagine citata è Immagine:Calipter_g1.jpg, concepita per illustrare la posizione della caliptra, un importante e facilmente riconoscibile elemento morfologico che differenzia i Calyptratae (es. i veri Muscoidi e altre "mosche" simili ai Muscoidi) dagli Acalyptratae, altre "mosche" spesso chiamate comunemente "moscerini" (es. la Drosofila, le mosche della frutta, i ditteri fillominatori). L'immagine è un adattamento di una foto non mia che ho reperito su Wikimedia Commons e si prestava allo scopo. I crediti relativi alla foto originale sono naturalmente riportati nella pagina dell'immagine, che è rilasciata con licenza Creative Commons SA/BY 2.5 --Furriadroxiu 20:49, 17 feb 2007 (CET)[rispondi]

Diptera: stato dell'arte[modifica wikitesto]

Ho riordinato tutte le voci riguardanti i Ditteri Brachiceri e relative categorie apportando le seguenti modifiche:

1) Come concordato in precedenza, ho impostato per tutti i taxa dell'ordine, dai più alti fino alle singole specie, nei relativi tassobox, uno schema di classificazione coerente basato sulla tassonomia tradizionale:

Questo schema, pur comprendendo taxa artificiali (es. Orthorrhapha e Aschiza) e ritenuto ormai superato, è l'unico al momento che permetta di mantenere un "ordine" sistematico dicotomico. Il criterio è esclusivamente didattico, dal momento che tutti gli schemi alternativi sono ancora "provvisori" e oggetto di discussione. Con questa scelta ci siamo discostati sia da Wikispecies sia dalla Wikipedia internazionale che in ogni modo si porta addosso il fardello di un'ambiguità sistematica. L'affidabilità della Wikipedia italiana non è assolutamente compromessa: nella trattazione dei singoli taxa superiori ho citato l'evoluzione in atto dell'inquadramento sistematico con relativi rimandi agli schemi filogenetici e alle classificazioni adottate in alcuni autorevoli progetti di riferimento, nella fattispecie The Diptera Site e The Tree of Life. Con questa soluzione si prendono due piccioni con una fava: da un lato la nostra impostazione mostra una sua struttura interna coerente e priva di ambiguità, da un altro viene rispettato il principio basilare della completezza della documentazione, citando le diverse campane.

Il taxon Muscomorpha a mio parere genera più mal di testa che conoscenza quando si vuole raccordarlo con il taxon Cyclorrhapha perché i ranghi fanno a cazzotti. L'ho pertanto eliminato completamente dal tassobox, perciò resta citato come voce ai fini della documentazione ma al di fuori degli schemi sistematici del tassobox.

2) Categorizzazione: dal momento che avevo proposto una modifica dei criteri e che c'erano stati pochi pareri tutti favorevoli, ho uniformato i criteri di categorizzazione con quelli adottati nel progetto Forme di vita/Piante, usando il seguente albero:

  • Categoria:Ordine : comprende le voci relative ai taxa di rango superiore alla famiglia e tutte le sottocategorie
    • Categoria:Famiglia  : comprende le voci alle famiglie e a tutti i taxa di rango inferiore alla famiglia

3) Sono state create tutte le voci relative ai taxa intermedi dell'albero tassonomico dei Brachiceri fino al rango di superfamiglia (escluse queste ultime). Queste voci sono dei semplici stub, tuttavia contengono le informazioni essenziali: precisamente l'inquadramento sistematico e la suddivisione sistematica interna e la chiave dicotomica di identificazione.

Questo è quanto --Furriadroxiu 20:33, 17 feb 2007 (CET)[rispondi]

Benissimo. Complimenti e grasie al Dott.Dessi. Discuteremo in seguito della confusione sistematica dei Ditteri, confusione spesso pretestuosa. Approvo e sottoscrivo il Suo lavoro.--Piero sagnibene 20:57, 17 feb 2007 (CET)[rispondi]

Faccio innanzitutto presente la necessità di revisionare questa voce ( non è esatto affermare che la specie è il livello tassonomico obbligatorio più basso, ed altro). Per maggiore chiarezza, e allo scopo di aiutare la discussione sistematica, di cui la specie è l'elemento portante, riporto quì alcune considerazioni tratte dai miei appunti didattici. Sottolineo: se è problematico definire la specie, come vedremo, ancorpiù lo è definire entità superiori. (se pretendiamo di inscrivere gli organismi viventi in uno schema valido per tutti rischiamo di ricadere nello scientismo)


Il concetto di specie è nucleo essenziale delle scienze biologiche, poiché è la specie, nella sua irripetibile manifestazione fenotipica , l’attore dei processi mediante i quali si estrinseca la vita. Per tale evidente ragione, ogni semplificazione comporta l’elisione di contenuti importanti, e rende disorganica, e distorta, la visione d’insieme delle conoscenze che la biologia raccoglie ed organizza; d’altra parte, la complessità insita nel concetto di specie rende estremamente difficoltoso l’approccio conoscitivo. Il concetto di specie è intuitivo, ma difficile da definire e capire a fondo, tant’è che su questo argomento sono state scritte migliaia di pagine e nel mondo scientifico circolano non meno di una trentina di formulazioni. Darwin, che non credeva molto alla realtà delle specie, la definisce “varietà permanente” e più di un secolo dopo, Ernst Mayr, uno dei padri della teoria sintetica dell’evoluzione (teoria che, fondandosi sulla genetica di popolazione, ha bisogno di definire la specie), chiarisce il concetto biologico di specie nei termini seguenti:

Gruppo di popolazioni naturali che si incrociano effettivamente o potenzialmente, riproduttivamente isolato da altri gruppi simili” e da ciò discende il ben noto enunciato secondo il quale “due animali appartengono alla stessa specie quando, incrociati, danno una prole (a sua volta) feconda”.

Pur con i suoi pregi evidenti, la concezione di specie biologica presenta lo svantaggio di essere adimensionale, ossia avulsa dal contesto spaziale e temporale e, di conseguenza, difficilmente utilizzabile in analisi di tipo storico. Per queste si presta meglio una concezione che abbia connotazioni più evolutive, come, ad esempio, quella di E.O. Wiley:

Linea di popolazioni che mantengono una propria identità da altre linee simili, avente una tendenza evolutiva propria ed un proprio destino storico”.

Queste ed altre definizioni presenti in letteratura non sono comunque prive di difficoltà. Per esempio, certe specie affini di piante ed, in qualche caso, anche di animali, possono incrociarsi dando ibridi fecondi. L’ibridazione può così dare origine a nuove specie, e determinare, quindi, un modello evolutivo di tipo reticolare. Inoltre molti organismi (batteri, protisti, etc.) presentano fenomeni sessuali molto particolari, oppure appaiono completamente privi di sessualità. Oltre a ciò, risulta problematico parlare di specie in casi come quello, ad esempio, dei Rotiferi Bdelloidei, animali privi di maschi, che si riproducono costantemente per partenogenesi. Per i virus, inoltre, il concetto di specie è tutto da definire.

Possiamo ancora aggiungere che la definizione darwiniana di specie è criticabile, anche in quanto essa presuppone implicitamente la conoscenza del futuro, e l’idea del futuro sembra entrare, dal punto di vista logico, anche nella definizione di Mayr (incentrata sul “potenzialmente”) ed in quella di Wiley (“destino storico”).

Per parte sua, la prassi scientifica sembra sfuggire ad una definizione canonica di specie; ad esempio Uomo e Scimpanzé vengono giustamente considerati appartenenti a due specie diverse, pur avendo solo l’1% di differenza nei cromosomi; ma, altrettanto giustamente, i nuovi studi sulla classificazione dei batteri considerano della stessa specie organismi con ben il 70% di differenze. La difficoltà nel trovare una definizione di specie, compiuta e soddisfacente, valida in tutto il campo della biologia, discende da ciò che le specie sono nella realtà della natura, e, per quest’ultima, ogni definizione è, in ogni caso, restrittiva. La specie, infatti, è categoria biodinamica; essa è un’unità in evoluzione, come indirettamente ci dimostra la ricerca che, in maniera sempre più estesa, ricorre ad un numero crescente di unità sottospecifiche (sottospecie, forma, varietà, razza, ceppo, etc.). Queste unità, si badi bene, non sono affatto categorie sistematiche minori, ma indicano momenti nei quali si va attuando una nuova via evolutiva. Gli elementi richiesti affinché una definizione di specie soddisfi la descrizione di (quasi) tutte le entità specifiche che si incontrano in natura, porterebbe ad una formulazione di questo tipo:

complesso di popolazioni naturali la cui unità deriva dalla sua origine monofiletica . Tale unità si mantiene entro limiti spazio-temporali nel cui ambito le sottounità discrete che in ogni momento lo formano (gli individui) ne mantengono la coesione riproduttivo-genetica interna e l’indipendenza del pool genico; in conseguenza di ciò interagisce in modo unitario con l’ambiente.

Per quanto una tale definizione, comunque limitativa e che implica molte restrizioni, abbia caratteri abbastanza precisi, sul piano formale, essa non ha però alcuna validità didattica. Una siffatta definizione di specie, infatti, presuppone quelle conoscenze che debbono, invece, essere ancora acquisite mediante proprio, e non solo, il concetto di specie. Proprio perché non risulta d’altra parte possibile attribuire al termine specie un significato univoco (esso, infatti, copre realtà diverse, a seconda del gruppo di organismi considerato), sembra più corretto un approccio pluralistico ed una definizione nell’ambito del gruppo di organismi che si sta’ concretamente trattando, e di cui ci rende conto la sua storia e la sua dinamica evolutiva.

1 Fenòtipo è l’organismo vivente, frutto dell’interazione tra genòtipo ed ambiente.

2 Un gruppo monofiletico comprende tutti e soltanto i discendenti un antenato esclusivo. --Piero sagnibene 22:06, 17 feb 2007 (CET)[rispondi]

In lavorazione.--Piero sagnibene 18:06, 18 feb 2007 (CET) In completamento. Prego non rimuovere avviso per il lettore da me aggiunto per giustificare la mancanza di alcune informazioni essenziali che devo ricercare e che riguardano i trattamenti zootecnici di protezione. E' necessario dare al lettore le ultime informazioni disponibili in materia, dato che di questo gruppo si interessani sia allevatori, sia addetti alla protezione della fauna. Inoltre devo ricercare le informazioni relative all'influenza aviaria che qualcuno sospetta possa essere trasmessa amche da Mallofagi; devo accertare se è opportuno e corretto inserise questo riferimento, sia pure in via ipotetica, oppure se questa supposizione sia debole o destituita di fondamento. Comprenderete la responsabilità inerente.--Piero sagnibene 22:32, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Egg sticks ?[modifica wikitesto]

Lavorando su Opuntia ficus-indica ho fatto conoscenza con il (o dovrei dire la?) Cactoblastis cactorum cui ho dedicato questa uggiosa domenica pomeriggio (vedi Utente:Esculapio/Sandbox/Cactoblastis cactorum).
Ho un problema (derivante probabilmente dalla mia ignoranza in materia): non ho idea di come tradurre l'inglese egg stick - esiste un corrispettivo termine tecnico italiano? --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 20:16, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]

Non so, casco dalle nuvole. Magari l'autore voleva semplicemente intendere "uovo a bastoncello", ma provo a spulciare. --Furriadroxiu 22:07, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
Ops! guardando la foto ho visto che non si tratta di un uovo allungato bensì di una pila di uova a disco! --Furriadroxiu 22:31, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
Non sono riuscito a trovare nulla! Nei miei libri la specie non è neppure citata (e dire che è uno dei primi esempi di lotta biologica!) e sul Web ho trovato di tutto tranne quello che importava. Per il momento aggirerei la questione usando il termine "pila di uova" oppure, dopo averne descritto il significato, lo stesso termine inglese. Di più non so dirti --Furriadroxiu 22:59, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]
Grazie per il consiglio, messo in pratica -> Cactoblastis cactorum --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:10, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Finalmente l'ho completata. Che fatica, è la voce che mi ha dato più filo da torcere, speriamo ne sia valsa la pena. In effetti non mi convince ancora del tutto in alcuni dettagli. Specie odiosa sotto tutti i punti di vista, anche quando ne devi parlare su Wikipedia :D --Furriadroxiu 00:54, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]
PS:come si evince, questo messaggio è un banalissimo sfogo ;) --Furriadroxiu 00:54, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

ti avrà fatto uscire di testa ma ne è valsa la pena! Complimenti per la voce, la mettiamo al vaglio ? --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 14:28, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]
Io aspetterei 1-2 mesi, c'è ancora qualcosa da ritoccare nei contenuti e devo rifletterci a freddo. Sarei più propenso a proporre Bactrocera oleae che a mio parere è fatta meglio, ma prima voglio risolvere i link rossi. --Furriadroxiu 16:40, 19 feb 2007 (CET)[rispondi]

Sistemazione Insecta[modifica wikitesto]

Valutati i suggerimenti espressi, sono dell'idea che occorre istituire una voce-indice in cui comprendere tutti gli argomenti di carattere generale (sistematica della classe, morfologia esterna, anatomia, ecc.). Se c'è accordo su questo direi di procedere, anche perchè ciò renderebbe più agevole un ulteriore arricchimento delle voci ed eventuali aggiornamenti.In attesa devo passare alla trattazione dei feromoni, per i quali invito a fornire materiali illustrativi (disegni e foto.)--Piero Sagnibene 12:33, 21 feb 2007 (CET)[rispondi]

Calyptrata[modifica wikitesto]

“ Nei Calyptrata (Calitteri) sarebbe degna di menzione una struttura bulbosa (greater ampulla) sporgente sotto l’ala a livello del mesoepimero dorsale quale espansione subalare. Questa ampulla è però spesso presente anche in alcuni gruppi di Acaliptrata(Tefritidi, Silfidi, Sciomizidi, ecc.); nei Caliptrati essa è comunque una struttura costante. Anche per i Calyptrata riteniamo poco utili i raggruppamenti delle Famiglie in Superfamiglie. L’applicazione di tecniche di biologia molecolare, nel tentativo di chiarire i rapporti filogenetici in questo complesso gruppo (Vosbrinck & Friedman, 1999) ha conseguito risultati molto modesti. La nostra presentazione, comunque, è più vicina al’interpetrazione sistematica data da McAlpine (1989), il quale considera i Caliptrata suddivisibili nelle 3 superfamiglie; Muscoidea comprendente Antomiidi, Muscidi, Faniidi e Scatofagidi, Oestroidea comprendente Calliforidi, Sarcofagidi, Tachinidi, Rinoforidi, Estridi, Ipodermatidi e Gastrofilidi ( questi ultimi in due gruppi considerati anche sottofamiglie degli Estridi) e Hippoboscoidea ( o Pupipari) perché le femmine partoriscono larve mature che subito si impupano) a cui appartengono Ippoboscidi,Nicteribiidi, Streblidi e gli africani Glossinidi.” (Appunti da Tremblay)

Purtroppo si tratta di contenuti al di sopra delle mie competenze e delle mie fonti (del Tremblay ho a disposizione solo il primo dei tre tomi dedicati ai Ditteri). Se ha tempo per arricchire le informazioni relative a questi gruppi intermedi lo faccia senza indugio: nel caso di questo ordine è fondamentale citare tutte le campane. Io mi sono limitato a citare solo le chiavi dicotomiche della classificazione classica perché dispongo solo di quell'informazione. --Furriadroxiu 15:09, 24 feb 2007 (CET)[rispondi]

Siphonattera[modifica wikitesto]

Aggiunto paragrafo "Importanza patogena" a Siphonattera (che dovrebbero essere detti primariamente Aphaniptera). La trattazione della voce è insufficiente e va riorganizzata, anche in relazione all'importanza parassitologica. --Piero Sagnibene 13:12, 24 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ho integrato il paragrafo "Importanza patogena" con "Rapporti con l'uomo" --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 16:35, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

E' in lavorazione la voce Mecoptera. Chi può fornisca immagini.--Piero Sagnibene 14:12, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

Lavoro ultimato.--Piero Sagnibene 23:54, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ringraziamenti[modifica wikitesto]

Desidero ringraziare chi ha provveduto a dare a Mecoptera la sistemazione adeguata.--Piero Sagnibene 20:23, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

noncedichè (ti segnalo che ho creato anche lo stub Panorpidae) --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 22:08, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

Neuroptera[modifica wikitesto]

In merito alla richiesta del prof. Sagnibene, io non ho particolari preferenze. La mia formazione è basata sull'assembramento in un unico ordine, ma non ho preclusioni di sorta, anzi, se è adottata più diffusamente la distinzione in tre ordini sarebbe meglio adeguarci a questo criterio. Gli Entomologi agrari rappresentano pur sempre una parte. D'altra parte, come ho ribadito in precedenza, nel testo della voce si fa un riferimento anche a schemi tassonomici alternativi. --Furriadroxiu 19:25, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

Neuroptera[modifica wikitesto]

Credo sia meglio una trattazione unitaria ed una trattazione in dettagio nelle voci correlate. In relatà, a parte il campo sistematico dove le discussioni vanno avanti per decenni sul'importanza di questo o quel carattere, gli autori preferiscono la trattazione unitaria. Ciò è anche utile proprio da un punto di vista anche sistematico: i Neurotteri sono un punto d'origine di alcuni importantissimi ordini successivi. Propongo allora quanto segue: Ordine Neuroptera; Sottordini Megalopteri e Planipenni, rimanda do il lettore a queste trattazioni più dettagliate. Il Dott.Dessi si preoccupa della fruibilità della voce, ed anch'io, questo è il senso della proposta.--Piero Sagnibene 16:21, 1 mar 2007 (CET)[rispondi]

A V V I S O[modifica wikitesto]

Prego i collaboratori del Progetto di controllare SEMPRE i nomi scientifici apposti su Commons. Alcuni di questi sono pazialmente o anche totalmente errati (es. la Potosia morio FABRICIUS 1781 - Coleoptera Cetoninae - viene erroneamente nominata come Protaetia (Netocia)). Se necessario prego consultarmi prima di utilizzare le denominazioni.--Piero Sagnibene 17:05, 2 mar 2007 (CET)[rispondi]

La voce è in riscrittura--Piero Sagnibene 22:38, 2 mar 2007 (CET) Ultimata ed ultimata sezione Psocoidea --Piero Sagnibene 18:08, 4 mar 2007 (CET)[rispondi]

Template di navigazione degli Ordini[modifica wikitesto]

Per alcuni ordini sono stati predisposti dei template di navigazione che elencano le famiglie dell'ordine (es. Lepidotteri, Imenotteri, Coleotteri). Per la maggior parte degli ordini non sono invece previsti. Fin qui nulla di male, si possono comunque predisporre quelli mancanti, tuttavia ho dubbi sull'utilità di questi template per i seguenti motivi:

  • La maggior parte dei link portano a voci ancora da elaborare
  • Per certi ordini l'elenco è lunghissimo e sarebbe poco usabile (tempo fa mi accingevo a farlo per i Ditteri ma ho desistito)
  • Appesantisce eccessivamente la pagina quando si inserisce nella voce relativa ad una specie
  • La funzione di navigatore interno è assolta in modo efficace dal tassobox
  • Causa facilmente incoerenza (vuoi perché i template esistono solo per alcuni ordini, vuoi perché ci si dimentica facilmente di inserirli)

La mia proposta è di rimuoverli. Pareri? --Furriadroxiu 19:13, 4 mar 2007 (CET)[rispondi]

Rimuovere--Piero Sagnibene 19:39, 4 mar 2007 (CET)[rispondi]

Più che rimuoverli del tutto limiterei il loro uso alle pagine relative alle famiglie (la utilità principale è per l'appunto quella di consentire spostamenti da una famiglia all'altra, cosa che il tassobox consente ma con una certa macchinosità) --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 22:30, 4 mar 2007 (CET)[rispondi]

A livello di famiglia la possibilità di fare un salto è sicuramente più utile --Furriadroxiu 01:25, 5 mar 2007 (CET)[rispondi]
allora concordiamo sul fatto di rimuovere i template di ordine dalle voci di specie e generi e di inserirli nelle voci di famiglie ? --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 01:04, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]
Sì, io lo sto mettendo nelle voci delle famiglie che sto redigendo. Stasera mi occupo delle altre voci. Se vogliamo dividerci il lavoro posso per ora occuparmi degli Hymenoptera --Furriadroxiu 07:53, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]

E' in corso la riscrittura di Isoptera. Il tassobox indica 7 Famiglie, secondo una sistematica più moderna, ma su ciò non vi è ancora pieno accordo, come indicato nella voce. Direi di lasciare inalterato il tassobox, poichè, nel caso il lettore può facilmente rendersi conto che si tratta di una discussione sistematica in itinere --Piero Sagnibene 13:27, 6 mar 2007 (CET) P.S. sarà obbligatorio trattare specificamente almeno le due specie che vivono in Italia. Domanda: voci separate o in calce all'ordine?--Piero Sagnibene 19:21, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]

Separate. In calce all'ordine si possono semplicemente citare come specie più importanti (da un punto di vista locale), però meglio rimandare una trattazione esaustiva (anche se temporaneamente a livello di abbozzo) in voci specifiche. --Furriadroxiu 19:34, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]

Sono d'accordo. Vorrei sentire anche Esculapio--Piero Sagnibene 19:40, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]

d'accordo per separate (come regola generale: un taxon=una voce )--ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 20:10, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]
ho creato i due stub Reticulitermes lucifugus e Kalotermes flavicollis --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 20:27, 13 mar 2007 (CET)[rispondi]

Gentilezza[modifica wikitesto]

Abbiamo un qualche modo di ricambiare la gentilezza dell'Utente:Luisa ? E' già la seconda volta che mi fornisce informazioni indispensabili per il Progetto. Se non vi è altro modo, Vi prego di mandarLe un Grazie.--Piero Sagnibene 19:45, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]

Mah... al limite si potrebbe inserire questa immagine in un messaggio di omaggio a nome del progetto. In ogni caso dare una mano qua e là è ordinaria amministrazione per il wikipediano, i ringraziamenti sono sempre impliciti anche se non manifestati. --Furriadroxiu 21:01, 6 mar 2007 (CET)[rispondi]
OK, la rosa è stata recapitata --Furriadroxiu 07:54, 7 mar 2007 (CET)[rispondi]

Dubbi a proposito di immagini dell'USDA di dominio pubblico[modifica wikitesto]

Nella pagina del Progetto Artropodi vedo citato il Systematic Entomology Laboratory dell'USDA come possibile fonte di immagini di pubblico dominio. Siamo sicuri che siano tutte di Pubblico Dominio? Ad esempio, le immagini disponibili su The Chalcidoidea Site sono pubblicate su un sito governativo dell'USDA, ma in realtà non si capisce se sono prodotte dal Systematic Entomology Laboratory, mentre esiste un'apposita collezione fotografica esplicitamente di pubblico dominio. Quelle immagini sarebbero utilissime dal momento che Commons è poverissima per i Calcidoidei, ma ho il fermo sospetto che non siano libere da copyright. Infatti nella wikipedia inglese gran parte delle voci relative ai Calcidoidei sono prive di immagini. A chi possiamo chiedere? --Furriadroxiu 01:36, 8 mar 2007 (CET)[rispondi]

A mio parere, salvo quando sia esplicitamente dichiarato il contrario, le immagini provenienti da un sito governatico USDA vanno considerate {{PD}} (e taggate {{PD-USGov|USDA}}). Se hai dubbi su una specifica immagine prova a chiedere consiglio al Village pump di Commons. --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 13:02, 8 mar 2007 (CET)[rispondi]

Sì, in effetti dovrebbe essere esplicitato il copyright dal momento che la norma prevede il rilascio nel pubblico dominio. Grazie per la segnalazione, farò la richiesta su Commons. Comunque ho trovato anche qualche tavoletta sul sito del SIRC, mancano ancora delle immagini in certe famiglie, ma cercheremo di venirne a capo in qualche modo --Furriadroxiu 14:50, 8 mar 2007 (CET)[rispondi]

Template {{Diptera}}[modifica wikitesto]

Ho completato il template di navigazione per i Ditteri. A causa dell'elevato numero non ho messo le famiglie estinte: penso che passeranno lustri prima che si arrivi a compilare quelle voci. Personalmente le eliminerei anche dagli altri template. --Furriadroxiu 18:08, 8 mar 2007 (CET)[rispondi]

Complimenti. La faticata è stata ardua; speriamo che la compilazione si concluda prima dell'estinzione di quello di cui stiamo trattando. Sono per eliminare. Possiamo cercare immagini utilizzabili per Isoptera ? Gradirei qualche parere sulla voce perchè contiene impostazioni problematiche.--Piero Sagnibene 13:46, 12 mar 2007 (CET)[rispondi]

Già, anch'io vedendo il vuoto di certe categorie sistematiche mi faccio cogliere dallo sconforto. Il fatto è che siamo decisamente pochi. E' da diversi giorni che sono alle prese con le famiglie dei Chalcidoidea, mi restano ancora 5 famiglie, ma non finiscono mai!!! Per gli Isoptera provo a cercare in alcuni siti che contengono immagini di pubblico dominio. Qualche Calcidoide sono riuscito a trovarlo lì, non è molto ma sempre meglio di niente. Per ora le immagini presenti su commons sono pochine: Isoptera --Furriadroxiu 18:12, 12 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ci occorrerebbe un'immagine che mostr il polimofismo funzionale--Piero Sagnibene 19:22, 12 mar 2007 (CET)[rispondi]

Aiutate la mosca tse-tse/Save the Glossina[modifica wikitesto]

È stata richiesta la cancellazione della voce Glossina. Ho inserito il tassobox per salvarla dal crudele destino, ma forse bisognerebbe fare qualcosa di più ...--ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:08, 14 mar 2007 (CET)[rispondi]

Lavoro completato al 60%- Revione ed aggiornamenti in corso. - Mancano indispensabili immagini. (Polimofismo funzionale e Strutta interna del termitaio, almeno).--Piero Sagnibene 15:58, 14 mar 2007 (CET) PS.di seguito si passerà alla trattazione delle due specie presenti in Italia.[rispondi]

Fatto --Furriadroxiu 18:12, 14 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ulteriore: trasferimento termini tecnici al Glossario. Domanda; ritenete opportuno inserire un piccolo glossario specifico in calce alla voce per agevolare il lettore?--Piero Sagnibene 14:46, 15 mar 2007 (CET) PS.Le revisioni degli altri ordini dovrebbero seguire questo tracciato. --Piero Sagnibene 14:48, 15 mar 2007 (CET)[rispondi]

Dipende dal contesto. In ogni caso un glossario in calce alla pagina è sconveniente: il glossario sarebbe disponibile solo per quella pagina, ma poi tutte le altre voci che contengono quei termini sarebbero senza glossario. D'altra parte creare un glossario per ogni voce è deleterio perché si appesantiscono le voci con contenuti ridondanti. Secondo me le soluzioni migliori sono le seguenti:
1) Se il termine fa riferimento ad un contenuto che può essere elevato al rango di voce allora conviene trasformarlo in un wikilink e creare la specifica voce. Temporaneamente questa voce può essere anche ridotta ad un semplice stub che porti la definizione del termine. Faccio un esempio: in diverse voci relative ai Ditteri ho menzionato il pupario, il ptilinum (o lo ptilinum? a dire il vero non so quale articolo è corretto), la caliptra. Le definizioni potevano stare nel glossario, tuttavia ho ritenuto opportuno creare delle piccole voci che offrissero qualche informazione in più. A quel punto chi sa cos'è un pupario può continuare a leggere, chi invece non lo sa ha a disposizione il collegamento per colmare la sua lacuna.
2) Se il termine fa riferimenti a contenuti stringati che non possono costituire una voce (es. una mera definizione) allora è meglio riportare la definizione in Glossario entomologico. --Furriadroxiu 21:36, 15 mar 2007 (CET)[rispondi]

Immagini di insetti[modifica wikitesto]

Vi invito a considerare questa fonte di immagini:
http://www.legambientearcipelagotoscano.it/biodiversita/invertebratiterrestri/insetti/specie.htm

È li che ho trovato questa:

Reticulitermes lucifugus
A-operaia B-soldato


--ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 21:45, 15 mar 2007 (CET)[rispondi]

Ci sono voluti parecchi giorni, ma sono lieto di annunciare che ho terminato la redazione di tutte le voci relative alle famiglie dei Chalcidoidea (eccetto Agaonidae che esisteva già). Alcune dispongono anche di relative immagini che con un po' di pazienza sono riuscito a scovare nel Web. Alla fine ne esce fuori una sezione che per documentazione fa invidia alla stessa wikipedia inglese, la sola che ha sviluppato queste famiglie ma solo a livello di stub. Faccio presente che questa superfamiglia è fra le più importanti fra gli Imenotteri dal momento che comprende una parte considerevole degli Imenotteri parassitoidi impiegati nella lotta biologica. --Furriadroxiu 20:26, 16 mar 2007 (CET)[rispondi]

sia lode a Furriadroxiu per l'ottimo lavoro svolto! --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:33, 17 mar 2007 (CET)[rispondi]

E' una faticaccia non da poco, per la scrittura e per le meningi. Benissimo. In premio sto preparando al Dott.Dessi informazioni per la voce "Ala degli Insetti". I Calcidoidei sono un gruppo importantissimo. Per qualunque miglioramento credo si debba rivolgersi innanzitutto all'autore prima di apportare modifiche. Cercheremo immagini fruibili.--Piero Sagnibene 19:49, 17 mar 2007 (CET)[rispondi]

REvisione biologia--Piero Sagnibene 21:29, 21 mar 2007 (CET) Fatto[rispondi]

Non pensavo di riuscirci, ma grazie all'aiuto di Brodo sono riuscito a fare un template condizionale da usare per gli insetti ausiliari (concepito per le singole specie). Chiaramente si tratta di un work in progress, perciò l'uso è, per così dire, sperimentale. Saranno necessari dei ritocchi e degli adattamenti in itinere secondo le esigenze che verranno fuori di volta in volta. Ad esempio non ho previsto per il momento l'adattabilità a casi come gli acari predatori (necessario qualche campo in più), i funghi e i batteri entomofagi e, soprattutto, i vertebrati insettivori. Alcune applicazioni sono già disponibili:

Ho dei dubbi sulla posizione: per ragioni d'impaginazione sarebbe opportuno inserire il template in calce alla voce, d'altra parte trattandosi di un template riepilogativo andrebbe bene in una posizione immediatamente visibile (che non faccia a cazzotti con il tassobox), perciò ho pensato all'inserimento nella testata. In alternativa si potrebbe pensare un template come il tassobox ma impaginato a sinistra, tuttavia scarto a priori questa opzione perché l'impaginazione della voce sarebbe poco accessibile con basse risoluzioni dello schermo. --Furriadroxiu 22:05, 21 mar 2007 (CET)[rispondi]

interessante, ma nella versione arttuale mi sembra un po' troppo ingombrante per stare in testa alla voce; proverei una versione in verticale da accodare al tassobox --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 12:57, 22 mar 2007 (CET)[rispondi]
In effetti le mie intenzioni erano quelle di fare una sorta di appendice al tassobox, ma non ci sono riuscito perché il template si affianca al tassobox a sinistra. A questo punto l'unica soluzione che resta è quella di metterlo in calce alla voce. Stasera faccio le modifiche, ora vado un po' di fretta. --Furriadroxiu 15:30, 22 mar 2007 (CET)[rispondi]
OK, ho spostato il template alla fine della voce, è sicuramente meno pesante. --Furriadroxiu 16:43, 22 mar 2007 (CET)[rispondi]

E' in riscrittura la voce Diplura. Credo sarebbe da valutare l'opportunità di inserire la bozza sistematica e le pagine di Insecta in sandbox.--Piero Sagnibene 10:43, 24 mar 2007 (CET)[rispondi]

Personalmente sono d'accordo, ma è meglio che l'operazione la faccia Esculapio. --Furriadroxiu 19:24, 24 mar 2007 (CET)[rispondi]
Voce wikificata --Furriadroxiu 20:47, 24 mar 2007 (CET)[rispondi]

Dimorfismo sessuale (sensu lato) negli Insetti[modifica wikitesto]

Dimorfismo sessuale (sensu lato) negli Insetti- voce in lavorazione--Piero Sagnibene 18:35, 27 mar 2007 (CEST)[rispondi]


Taxa: facciamo il punto della situazione?[modifica wikitesto]

Schema inopinabile in quanto adottato in tutte le fonti:

  • Regno
    • Phylum (o Divisione)
      • Classe
        • Ordine
          • Famiglia
            • Genere
              • Specie

A questi si applicano poi i suffissi super- (per ranghi intermedi superiori) e sub- e infra- (per ranghi intermedi inferiori).

Spulciando nel Web ho trovato poi altri ranghi che trovano una collocazione intermedia per classificazioni complesse:

Branca: fra Coorte: fra classe e ordine Sezione: fra genere e specie Serie: fra genere e specie (di rango inferiore a Sezione)

Sezione è usato anche da alcuni autorevoli classici di Entomologia (Zangheri, Servadei, Masutti - Entomologia generale e applicata, Viggiani - Lotta biologica e integrata) per classificare alcuni taxa di rango intermedio fra Ordine e Famiglia. Questi taxa sono considerati obsoleti se fanno riferimento a raggruppamenti non monofiletici (es. Orthorrhapha, Aschiza, Acalyptratae, Terebrantia, fra quelli che ho curato). I raggruppamenti monofiletici sono ancora usati ma con posizioni che non collimano con la classificazione adottata dagli autori che ho citato. Ad esempio l'ITIS (Integrated Taxonomic Information System) considera gli Aculeata come un infraordine.

C'è un riferimento bibliografico on line dal quale estrapolare gli schemi tassonomici tradizionali?

In alternativa potremmo adottare la convenzione di en.wiki: i vecchi taxa sono trattati nel tassobox ma definiti come unranked. A mio parere sarebbe la soluzione migliore perché evita ogni forma di ambiguità e la necessità di ricorrere a citazioni bibliografiche. Però dovremmo trovare un termine italiano corrispondente a unranked. --Furriadroxiu 19:28, 22 feb 2007 (CET)[rispondi]

Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica[modifica wikitesto]

Titolo I (Nomenclatura Zoologica): Art.2

"La Nomenclatura Zoologica è indipendente da tutti gli altri sistemi di nomenclatura. Il nome di un'entità tassonomica animale non può essere invalidato per omonimia con una unità tassonomica appartenente ad altro regno della natura. ecc.

(International Code of Zoological Nomenclature - International Commission on Zoological Nomenclature by the Trust for Zoological Nomenclature - London, 1961).

Spero sia compreso. Se non è possibile 'scientizzare' in uno schema prefissato tutto il materiale conoscitivo che la biologia raccoglie ed organizza, ciò dipende da ciò che la natura è. Se poi qualcuno disponesse di un criterio in base al quale sia possibile predeterminare il contenuto effettivo di ciascun singolo clado, imparerò volentieri e sostituirò nel mio studio il ritratto di Darwin con il suo. Si tratterebbe semplicemente di riconoscere il cosiddetto "disegno intelligente", una superstizione che sta avvelenando il dibattito biologico, volendo conferire un contenuto teleologico all'evoluzione ed anche un contenuto schematico al lavoro del Dio in cui i suoi sostenitori dicono di credere.--Piero Sagnibene 12:36, 23 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ma io non volevo imbrigliare la natura, avevo solo bisogno di capire  :) --Furriadroxiu 20:21, 23 feb 2007 (CET)[rispondi]
Sinceramente non mi pare che la ricerca di uno schema tassonomico coerente e condiviso ci debba portare, sic et simpliciter, ad un riconoscimento del cosidetto disegno intelligente ! Va da sé che la suddivisione in taxon è opera che l'uomo esercita a posteriori sulla natura, spesso con qualche forzatura, ma nel nostro caso risponde alla sacrosanta esigenza di trovare un criterio che aiuti nella catalogazione enciclopedica delle singole forme di vita. In questo senso ritengo che il ritratto di Carl von Linné possa tranquillamente trovare posto accanto a quello di Charles Darwin! --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 16:34, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

Domande lettori sulla bozza di classificazione[modifica wikitesto]

Riporto quì alcune risposte date a lettori che avevano visionato la bozza in questione; essendo il maggiore colpevole per eventuali insufficienze od imperfezioni, ho ritenuto di assolvere al dovere di rispondere. Eventuali critiche o obiezioni devono ovviamente essere addebitate a me, ma, a quanto pare, il nostro lavoro è apprezzato e condiviso. Ho aggiunto un invito ai lettori a contribuire al perfezionamento ed agli aggiornamenti delle voci sub condizione di registrarsi e di esporre eventuali aggiunte su questa pagina per una discussione preventiva.

- E’ pur vero che la divisione degli Pterigoti nelle due Coorti Esopterigoti ed Endopterigoti risale a Sharp, 1898 (che modificò la vecchia dizione di Brauer, 1885, fondata sulla metamorfosi: Homomorpha ed Heteromorpha) e che la suddivisione proposta da Börner, 1904, in Emimetaboli (Eterometaboli) ed Olometaboli è successiva. Tuttavia, intorno agli anni ’60 il criterio dicotomico di Sharp (lo sviluppo alare) fu ritenutio più decisivo, dal punto di vista filogenetico, grazie all’approfodirsi degli studi sull’istolisi e l’istogenesi (i processi mediante i quali l’insetto olometabolo, nel corso della metamorfosi, ‘riarrangia’ organi e tessuti per formare la morfologia dell’adulto). (Per l’entomologia italiana allora intervennero, per onore di cronaca, Renata Vandini Zunarelli, Marcello La Greca e Cesare Conci). Gli Ordini compresi sono praticamente gli stessi, ma il criterio è profondamente diverso in quanto implica una diversa valutazione delle relative importanze evolutive.

- In realtà gli ordini fossili accreditati di Paleotteri sono 5 come abbiamo esposto. La discussione sulla paleontologia degli Insetti è ancora aperta e lontana da punti conclusivi.La specie richiamata (Meganeura monyi) è accreditata nel problematico Ordine fossile dei Megannisotteri insieme a specie provviste di 3 espansioni alari. Sottolineo, la riduzione del numero di ali è una tendenza evolutiva funzionale (si pensi ai meccanismi di aggancio, gli hamuli, tra ali posteriori ed anteriori, ed all’evoluzione dei Ditteri). La voce "Odonata" è programmata per una revisione; proporrò al gruppo di lavoro del Progetto la sistematica proposta da Cesare Nielsen (Accademia Nazionale Italiana di Entomologia & Unione Zoologica Italiana) che mi sembra il meglio. Mi faccia conoscere il Suo parere.

- E' vero che i Mirientomati furono istituiti da Berlese, 1909, (ved.Redia,Vol.VI, Firenze, 1910) come Classe a sé. Il loro nome richiama la loro duplice affinità con Insetti e Miriapodi. Successivamente Tuxen S.L. (The Protura, Ed.Hermann, Parigi,1964, ed Alexander Klots li classificarono sottoclasse di esapodi. - I Polinetomata (o Entotrofi) vengono effettivamente considerati il gruppo più vicino alle forme ancestrali dalle quali si sarebbero sviluppati gli Insetti, ma non ancora Insetti perfetti. Non posso pronunciarmi su quanto afferma Vincent.H.Billeci in quanto la mia competenza per questo gruppo non è comparabile a quella del maggiore specialista del gruppo. (Poichè me lo chiede, suo nonno, Vincenzo Billeci, di Partanna, era cugino di mia nonna, Marianna Billeci) (ometto i titoli nobiliari che non interessano).

- Gli Oligoentomati sono il gruppo più problematico dei Paraentoma per il fatto che hanno uova telolecitiche la cui segmentazione è combinata, vale a dire che comincia come nelle uova oloblastiche e prosegue superficiale, caso unico tra gli esapodi. Inoltre hanno non pochi punti di contatto con i Chilopodi.

- Guido Grandi classifica Esopterigoti ed Endopterigoti come Coorti (e Subcoorti Paleotteri, Polineotteri, Paraneotteri ed Oligoneotteri). Abbiamo preferito specificare meglio certe differenze volendo aiutare il lettore a comprendere differenze importati, già contenute nel ragionamento sistematico di Grandi, riportando alcuni elementi presi da Scudder.

- Il raggruppamento eterogeneo Paraentoma NON HA, ovviamente, valore sistematico. Abbiamo preferito non utilizzare il vecchio termine Entognata in quanto in molti testi è indicato come sottoclasse, cosa errata. Si tratta di un contenitore (Tremblay) che indica vie evolutive diverse ma, in qualche modo, ricollegabili all’ipotetico protoesapodo primitivo, utile per indicare una posizione non del tutto assimilabile ad Euentoma ma non sufficientemente autonoma per elevare queste entità a classi, com’era in passato.

- (Dott. Alterio)Lei ha ovviamente ragione nello scrivere che “ gli entomologi aggirano il problema dell’evoluzione dei Proturi per non confrontarsi con gli studi e le formulazioni della scuola di A.B. Klots”, lo ammetto senza problemi, ma chi può farlo? Da 40 anni abbiamo questa ipoteca sulle scienze evolutive ( l’evoluzione è un processo reversibile?). Non ne sappiamo ancora abbastanza per azzardare una generalizzazione. Abbiamo assegnato ad essi la posizione più condivisa (ma, comunque, sempre provvisoria).

-Non possiamo introdurre anche i Sottordini nello schema senza dilatarlo in maniera inconsultabile.

-La distinzione dei Neurotteroidei in tre ordini distinti non interessa molto gli studi agrari. L’abbiamo qui mantenuta per l’interesse evolutivo ed ecologico che essa comporta. Per quanto riguarda lo scorporo degli Strepsiptera dai Coleoptera, alla voce Strepsiptera troverà certamente buone ragioni per questa scelta.In questo seguiamo la valutazione datane da Grandi.

Intervengo senza cognizione di causa. Non ho espresso a suo tempo il mio parere per quanto riguarda l'inquadramento e la suddivisione sistematica degli Insecta perché, come ho detto altre volte, non ha (per i miei interessi) molta importanza, soprattutto per quanto concerne la filogenesi. Come agronomo mi interesso di entomologia applicata e riservo un limitato peso all'entomologia come branca della biologia e della zoologia, perciò il mio contributo agli inquadramenti sistematici sarebbe da incompetente.
Ho sempre ribadito, da quando stiamo discutendo di inquadramenti sistematici, che a mio parere dovremmo adottare uno schema che sia coerente nella sua globalità e che faciliti l'orientamento del lettore di Wikipedia, dal momento che non tutti s'interessano di filogenesi ed evoluzionismo. Questo non significa che dobbiamo trascurare tali aspetti, anzi, nella trattazione delle specifiche voci si dovrebbero riportare gli orientamenti e i criteri proposti per differenti schemi tassonomici: un'enciclopedia non sposa una teoria o una fazione, ma le espone in modo obiettivo tutte in modo da lasciare al lettore la scelta di optare per un indirizzo o un altro.
L'unica scelta obbligata che si deve fare è quella di adottare un criterio univoco nel tassobox, più per ragioni di usabilità che per ragioni scientifiche. E' chiaro che nella voce Insecta o, meglio, in una voce specifica dedicata alla sistematica degli Insetti, è lecito fare una trattazione approfondita e comparata dei diversi criteri adottabili per l'inquadramento sistematico. Solo in questo modo si possono dare delle risposte certe e condivisibili senza suscitare dubbi o perplessità.
Un bel lavoro sarebbe scorporare la sistematica dalla voce Insecta e collegarla come approfondimento. Un esempio potrebbe essere Sistematica degli insetti. Questa voce potrebbe contenere
  • uno schema dettagliato che sarebbe quello da noi adottato per ragioni di navigazione e coerenza tematica
  • un'esposizione dei diversi criteri d'inquadramento sistematico in apposite sottosezioni; in altri termini si tratterebbe di aggiungere altri schemi di classificazione semplificati per ragioni d'impaginazione (senza ricorrere cioè all'elenco di tutti gli ordini per ogni schema)
  • qualche cenno storico
--Furriadroxiu 20:43, 27 feb 2007 (CET)[rispondi]

Facciamo il punto ?[modifica wikitesto]

Dopo l'arrivo di Piero Sagnibene il progetto Artropodi ha avuto un notevole impulso (per rendersene conto basta dare una occhiata alla sempre più lunga lista di nuove voci). In questo operoso cantiere tuttavia ci sono tutt'ora molte voci in via di definizione, su cui secondo me sarebbe il caso di concentrarsi un attimo.

In primo luogo bisognerebbe secondo me completare la nuova versione della voce Insecta, per molti versi ancora incompiuta. In particolare vorrei chiedervi di concentrarci, in primo luogo, sulla sezione Sistematica, per valutare un attimo i pro ed i contro della nuova versione proposta da Piero Sagnibene e discutere di come concretamente implementarla in tutte le voci relative agli Hexapoda.

Premetto che il principio ispiratore, una classificazione cioè che tenga conto della evoluzione filogenetica, mi trova perfettamente d'accordo ed anzi esprimo la mia riconoscenza a Piero per avermi aperto nuove chiavi di comprensione di questo affascinante mondo.

Cercherò però di evidenziare alcuni punti critici per cercare di addivenire a soluzioni condivise su ciascuno di essi

Novità[modifica wikitesto]

Secondo lo schema proposto:

si introducono due importanti novita:

Considerato che tale modifica andrebbe estesa al tassobox di alcune centinaia di voci, prima di procedere a tale ingrato lavoro siamo convinti al 100% di tale riclassificazione? --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:20, 28 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Mah... se ci dividiamo il lavoro la cosa si può fare. In ogni modo io sono per la conferma della modifica, per me non fa nessuna differenza. Certo che se potessimo chiedere aiuto ad un esperto di bot ci risparmieremmo un bel po' di lavoro. Si può fare? con PERL non vado per niente d'accordo --Furriadroxiu 00:45, 28 mar 2007 (CEST)[rispondi]
indubbiamente l'operazione di aggiornamento andrà condotta da un bot; benso che Tatobot ce la possa fare ...--ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 20:04, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Taxa "non ortodossi"[modifica wikitesto]

vedi anche sopra

La introduzione di taxa non ortodossi (intendendo con questo termine quelli non contemplati dalla sistematica tradizionale) crea,come abbiamo visto, qualche problema di compatibilità con i tassobox.

Il template Tassobox gruppo generico può essere una buona soluzione per la gestione di questi taxon (vedi a titolo di esempio le voci Terebrantia e Agaonidae), a patto però che i taxon utilizzati siano definiti univocamente

Quando possibile inoltre sarei per sostituire questi taxa con quelli tradizionali equivalenti: per esempio per Palaeoptera e Neoptera se possibile al posto di SubCoorte (taxon intermedio tra Sottoclasse e Superordine) utilizzerei il taxon equivalente Infraclasse (e mi pare che su questo Piero fosse possibilista).
--ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 00:05, 28 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Ho definito Sezione specificando il ruolo che occupa questo taxon in zoologia e in botanica. --Furriadroxiu 00:41, 28 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Il Dott. Dessi ha risolto il problema. La sola ortodossia abilitata sarebbe quella delle Norme Zoologiche, dove il termine "Sezione" risulta definito come partim di due cladi, senza alcuna specificazione di questi ultimi, purchè consecutivi. Comunque un nome non cambia la sostanza, se collocato al posto giusto (sono convenzioni); l'importante è che gli organismi compresi abbiano esatta conseguenzialità filogenetica. Mi sono attenuto alle classificazioni più accreditate nell'indicare "sezione" che vorrebbe dire, completo, "sezione o parte di quello che c'è prima". Infraclasse indicherebbe una differenza dicotomica un pò più forte....--Piero Sagnibene 21:59, 28 mar 2007 (CEST)[rispondi]

però la definizione di gian_d dice:

«In Zoologia è usata in Entomologia, nei vecchi schemi tassonomici, come taxon intermedio fra il sottordine e la famiglia (o alla superfamiglia se esistente). Il rango corrisponderebbe all'infraordine che, invece, è usato negli alberi tassonomici più recenti.»

se accettiamo questa definizione sarebbe da preferire Infraordine ... --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 11:21, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Il problema è che l'uso dell'"infraordine" sarebbe una scelta arbitraria dal momento che la letteratura classica usa la "sezione". L'infraordine, che io sappia, è adottato in casi differenti da quelli che al momento ci riguardano. L'unico problema riguarda la classificazione interna ai Brachiceri perché c'è molta confusione in proposito. Gli autori italiani (e diversi autori internazionali) usano suddividere i Brachiceri in sezioni e i Ciclorrafi in sottosezioni (Schizophora e Aschiza). Trattandosi di testi basati sulla classificazione classica sarebbero secondo me i più attendibili. Banche dati internazionali (ad esempio l'ITIS) e diversi autori internazionali usano l'infraordine, ma il tutto è condito da una certa ambiguità dal momento che spesso si rifanno ad una classificazione basata su criteri filogenetici: i Ciclorrafi sono un raggruppamento monofiletico pertanto l'uso di questo raggruppamento è ancora tollerato nei nuovi schemi tassonomici, con tutte le conseguenze del caso, talvolta arrivando a vere e proprie contraddizioni. Inoltre c'è un altro problema: adottando l'infraordine, che rango attribuiamo ai raggruppamenti degli Schizophora e degli Aschiza? Sarebbe un po' azzardato usare il "sottoinfraordine" e d'altra parte sono raggruppamenti di rango superiore alla superfamiglia. Come ho sempre ribadito, non è importante quale convenzione usare, quanto la coerenza della convenzione. Io opterei per la "sezione", ci permette di evitare parecchi problemi, oppure semplicemente evitiamo di attribuire un rango nominale. --Furriadroxiu 21:08, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Voce ultimata. Seguirà "Dimorfismo e polimorfismo unisessuale, stagionale e regionale", "Autotomìa, Autopsalizìa, Autospasìa, Autofagìa" tutte voci integrative di Insecta e ne restano ancora moltissime--Piero Sagnibene 21:50, 28 mar 2007 (CEST)[rispondi]

A mio parere andrebbe tolto dal titolo (facendo un redirect) quel (sensu latu) da Dimorfismo sessuale (sensu latu) negli insetti perché poco intuitivo. --Furriadroxiu 17:59, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]
PS: come volevasi dimostrare non riesco a scrivere il titolo corretto di Dimorfismo sessuale... perché quello attuale è poco intuitivo. Dimorfismo sessuale degli insetti mi sembra più naturale. Lo rinominiamo? --Furriadroxiu 18:03, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]
Ehm... stendiamo un velo pietoso su quella "U" finale in sensu latu. Un refuso da sardo... :D --Furriadroxiu 18:06, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]
In effetti il titolo non risponde agli standard. Ho rinominato la voce Dimorfismo sessuale negli insetti --ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 19:50, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Pagina simboli sessuali scienze naturali[modifica wikitesto]

Gent.mo Sig. Jalo, da una scorsa ad altre enciclopedie è risultato che nessuna di esse contiene una voce in cui siano riportati ed illustrati questi simboli, sebbene si tratti di una forma di rappresentazione sintetica molt utilizzata nelle scienze naturali. Sarebbe certamente meritorio introdurre queste informazioni in Wikipedia, per cui propongo a Lei e ad Esculapio la redazione di un'apposita voce che potremmo corredare di esempi illustrativi. Occorrerebbe disegnare una tabella nella quale, a sinistra fossero esposti i simboli ed, a destra, almeno due esempi, uno per la botanica, l'altro per la zoologia. Se Lei ha tempo e può curarne l'impostazione grafica al resto provvederemmo noi. Le sottolineo che sarebbe un servigio da rendere agli studiosi della materia, anche in correlazione al Codice Internazioale di Zoologia ed all'analogo per la Botanica. Mi faccia sapere, se possibile, se è d'accordo e se ha disponibilità per per realizzarla. Saluti e grazie per l'attenzione.--Piero Sagnibene 10:57, 29 mar 2007 (CEST)

Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_utente:Jalo"

L'ottimo Sig. Jalo ha già provveduto ad istituire la pagina in oggetto, utilissima (si pensi, ad esempio, alla possibilità di corredare i quadri sinottici delle Térmiti di questi simboli). La parte botanica non è di mia competenza diretta. Discuteremo gli esempi per la parte zoologica.--Piero Sagnibene 12:51, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Mi spiace fare il guastafeste, ma personalmente andrei con i piedi di piombo nell'uso dei simboli sessuali perché pongono problemi di Web accessibilità ai disabili. Come immaginavo, i simboli non sono accessibili con l'uso dei browser testuali o in contesti simili. Per fare una verifica ho disattivato il caricamento delle immagini dal browser e la frase in Dimorfismo sessuale (sensu lato) negli Insetti appare così formulata:
PAUL ha mostrato che un istoblasto di Orgyia OCHS, trapiantato da larva a e poi estirpato, rigenera un'ala .
Questo significa che un non vedente che usa un browser vocale o un qualsiasi screen reader o chiunque per qualche motivo non abbia la fruibilità delle immagini è impossibilitato a interpretare il significato compiuto di qualsiasi frase che utilizzi un simbolo sessuale. Dal momento che l'era dei geroglifici è stata superata da parecchio tempo credo che sarebbe ragionevole usare parole di senso compiuto (maschio/maschile, femmina/femminile, ecc.) al posto dei simboli. --Furriadroxiu 18:16, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]
l'obiezione di Furriadroxiu mi pare pertinente; riconsiderei un attimo l'utilizzo dei simboli--ESCULAPIO (scrivimi, se vuoi) 19:46, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Se mi riesce, è in preparazione una tavola sinottica di descrizione (sommaria) degli apparati boccali degli Insetti (allegato di Insecta). Sono graditissimi suggerimenti tecnici.--Piero Sagnibene 15:23, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]

Ottimo. Una voce sugli apparati boccali faceva parte delle mie buone intenzioni, di quelle che restano nel cassetto per un tempo infinito. D'altra parte è un lavoro che secondo me si dovrà prevedere per tutte le regioni morfologiche (Antenna degli insetti, Zampe degli insetti, ecc.). Una proposta in termini di usabilità/accessibilità: come titolo andrebbe scelta una forma standard e che sia naturale (nel senso di facilmente intuibile). Secondo me un titolo più adatto è Apparato boccale degli insetti per i seguenti motivi:
  1. Non compaiono caratteri speciali (i trattini o altri caratteri di formattazione sono infatti poco usuali e poco intuitivi per chi digita direttamente un indirizzo)
  2. La frase è "naturale" e si può trasformare semplicemente in un collegamento quando è inserita in un testo.
  3. Usa la stessa logica di Ala degli insetti. Se usiamo un criterio uniforme chiunque può intuire che esistano voci come Antenna degli insetti, Zampe degli insetti, Torace degli insetti, ecc.
  4. E' conveniente evitare - quando è possibile - i caratteri maiuscoli all'interno del titolo: la risoluzione dei collegamenti discerne fra maiuscole e minuscole (ad eccezione del carattere iniziale che è automaticamente convertito in maiuscolo). Ad esempio, Ala degli insetti porta ad una voce esistente, Ala degli Insetti ad una inesistente perché insetti è scritto con l'iniziale maiuscola.
    --Furriadroxiu 18:03, 29 mar 2007 (CEST)[rispondi]