Discussioni progetto:Antica Grecia/Archivio/05

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04 06

Secondo voi questa voce può essere utile? Io la metterei in cancellazione, Leostrato è indicato in questo elenco e non ha fatto nulla, quindi quella menzione basta e avanza. --Epìdosis 22:52, 1 set 2014 (CEST)

Se non c'è materiale per ampliare, non vale la pena lasciare un abbozzo di voce che dice le stesse cose che già ci sono nella pagina Arconte eponimo. Ok per la cancellazione. --Libens libenter 14:31, 2 set 2014 (CEST)
Ok. --L'inesprimibilenulla 16:30, 2 set 2014 (CEST)
La pagina «Leostrato», il cui argomento rientra nell'area tematica di questo progetto, è stata proposta per la cancellazione.
Dato l'ambito specifico, è benvenuta la partecipazione degli utenti del progetto alla discussione. (Se la pagina fosse già stata cancellata per errore, ci si può rivolgere agli amministratori chiedendone il ripristino)
--Epìdosis 23:34, 3 set 2014 (CEST)

Cercasi un padrone per il cane di Alessandro Magno, Peritas! La voce è già in buono stato, ma un'ulteriore ampliamento (vedi en:Peritas) potrebbe renderla adatta alla rubrica Lo sapevi che. Mi rivolgo in particolare [@ Nungalpiriggal], che si è sempre interessato voci sulla Macedonia. --Epìdosis 23:09, 1 set 2014 (CEST)

Bella voce, purtroppo ho già altri impegni --L'inesprimibilenulla 16:31, 2 set 2014 (CEST)
Anch'io ho già preso tanti impegni, che purtroppo a causa delle vacanze e della RL che mi ha sopraffatto finite le vacanze non sono riuscito ancora ad onorare... Quanto ai cani, sarebbe interessante approfondire, se ci fosse altro da scrivere, anche la storia di Ircano. --Nungalpiriggal (msg) 21:06, 2 set 2014 (CEST)
Attualmente in LSC si sta discutendo un po' sul fatto che due voci simili possano esser presentate nella rubrica o meno. Considerato che l'esito di questa discussione è per il momento incerto, forse è meglio concentrarsi su un articolo alla volta, al quale affiancarne poi un secondo. --L'inesprimibilenulla 15:58, 3 set 2014 (CEST)

Luogo di provenienza nel bio

Quando si ha una persona come Clearco di Sparta, dove proponete di collocare il luogo di nascita all'interno del {{bio}}? Ecco le opzioni possibili:

  1. Nome=Clearco di Sparta e LuogoNascita=Sparta
  2. Nome=Clearco e PostCognome=di Sparta e LuogoNascita=Sparta
  3. Nome=Clearco e PostCognome=di Sparta e LuogoNascita=Sparta
  4. Nome=Clearco e LuogoNascita=Sparta

Ricordate che "nome" dà automaticamente il grassetto, "PostCognome" invece no. Dunque, al momento sono diffuse un po' tutte queste opzioni: a me personalmente la seconda non piace come stile e di solito uso la terza, dato che non mi sembra giusto indicare come parte del nome il luogo di nascita (come si fa nella prima), ma anche la quarta non mi sembra male. Cosa ne pensate? --Epìdosis 10:07, 4 set 2014 (CEST)

Io sarei per la quarta poiché il nome del soggetto oggetto della voce non comprendeva, almeno nell'antichità, anche l'identificazione secondo la provenienza. --L'inesprimibilenulla 14:13, 4 set 2014 (CEST)
[@ L'inesprimibile nulla] Questo secondo me non è del tutto vero: ad Atene si usava indicare una persona X come "X figlio di Y del demo di Z"; ciò valeva non solo per gli Ateniesi, ma a volte anche per gli stranieri. --Epìdosis 14:23, 4 set 2014 (CEST)
Va benissimo. Sto scrivendo sulla questione sotto e quindi ti chiederei gentilmente di non conflittarmi. Era una cosa che sapevo già, ma non credevo che fosse attestata anche per i Peloponnesiaci (potresti citarmi un testo greco?). --L'inesprimibilenulla 14:35, 4 set 2014 (CEST) ([@ Epìdosis] Mi sembra che l'opzione da me sostenuta sia quella in uso anche alla principale nostra fonte per le biografie (DGRBM). --L'inesprimibilenulla 14:42, 4 set 2014 (CEST))
Per me è indifferente la prima o la terza, dato che entrambe danno Clearco di Sparta, indipendentemente dal fatto che la specificazione sia nel campo "Nome" o "PostCognome". Le altre due opzioni non mi convincono, dal momento che ritengo che le parole dell'incipit uguali al titolo debbano essere grassettate. --Libens libenter 10:31, 5 set 2014 (CEST)
Dato che [@ Epìdosis] si è espresso come favorevole alla terza o alla quarta opzione, che il sottoscritto ha affermato di preferire la quarta e che [@ Libens libenter] sostiene sia meglio che il titolo corrisponda a quanto riportato in incipit, direi che le opzioni da prendere in considerazione siano le ultime due, che attualmente mostrano tra gli utenti che si sono espressi un maggiore ma pari tasso di gradimento. Risulta necessario attendere qualche altro parere. --L'inesprimibilenulla 10:46, 5 set 2014 (CEST)
Sono lieta che discutiate di questa cosa! Perché io per esempio mi sono ritrovata a leggere una cosa simile su Ermocrate; dove nel suo PostCognome è stato scritto che egli è Ermocrate figlio di Ermone... ma questa cosa qui non si usava solo nel Medioevo?! Non sapevo che anche in epoca classica si dovesse dire di chi era figlio il guerriero o il personaggio... mi ha lasciato sorpresa e dubbiosa ma non l'ho toccato poiché non sapevo come vi foste organizzate a tal proposito. Già che si discute del PostCognome sul luogo di nascita potremmo anche discutere quello del "Figlio di"... --Stella (msg) 22:19, 5 set 2014 (CEST)
[@ Stella] Davo per assodato che avessimo stabilito di indicare il padre con "PostCognomeVirgola=figlio di X", ma effettivamente non era mai stato discusso. Comunque ti confermo che in epoca classica ad Atene (sia in iscrizioni sia in testi storici) si usava indicare una persona come "X figlio di Y del demo di Z". --Epìdosis 22:28, 5 set 2014 (CEST)
Ok ma questo vale per tutti i personaggi greci. Allora dovremmo dire "Archimede figlio di Fidias" o "Dionisio figlio di Ermocrate" o ancora "Platone figlio di Aristone" ... insomma questa è una regola che allora dovrebbe valere per tutti, Perché Ermocrate si e gli altri no? Posso anche comprendere, e sono pure d'accordo, che vi sia un lato estetico da rispettare, ma allora dovremmo ponderare sull'eventualità di adottare, e fare adottare, queste regole nel bio della Grecia. --Stella (msg) 22:41, 5 set 2014 (CEST)
Verissimo. Per i personaggi di cui si conosce il padre, io sono Favorevole all'introduzione a tappeto di questa forma nell'incipit. --Epìdosis 23:25, 5 set 2014 (CEST)
Sarei pure io favorevole ad inserire questa dicitura nel PostCognomeVirgola. --L'inesprimibilenulla 08:42, 6 set 2014 (CEST)
No ragazzi, io non sono favorevole! Non mi va di leggere in tutti gli incipit di chi sono figli i grandi personaggi della storia... non è un dato primario da mettere nell'incipit, anzi da mettere proprio all'inizio dopo la prima parola. Lo possiamo benissimo scrivere nella loro biografia o dopo il luogo di nascita. Lasciamo il mondo com'è: nelle altre wiki Archimede o Platone non vengono descritti come "figli di" nel loro cognome. Lasciamo Ermocrate così, ma evitiamo di portare anche gli altri come lui. --Stella (msg) 11:03, 6 set 2014 (CEST)

[Rientro]: Cito: "il nome del soggetto oggetto della voce non comprendeva, almeno nell'antichità, anche l'identificazione secondo la provenienza". Grosso errore di fondo. Questa è wikipedia in lingua italiana, se le fonti in lingua italiana lo danno come "Clearco di Sparta" noi lo indichiamo così, come lo chiamavo i suoi contemporanei non conta.--MidBi 13:02, 6 set 2014 (CEST)

[@ Midnight bird] Poi dipende dai casi: a volte (es. Callimaco di Afidna) le fonti indicano prevalentemente la forma comprendente anche il luogo di provenienza, altre volte (es. Archedemo di Atene) invece ricorriamo al luogo di provenienza nel titolo per distinguere da un'altra persona, anche se magari il luogo di provenienza è poco attestato nelle fonti. --Epìdosis 13:09, 6 set 2014 (CEST)
Il mio era un'osservazione generale sul fatto che "come lo chiamavano all'epoca" non è metro di valutazione per il titolo ne per il nome da usare nel bio. Poi può essere già specificato nell'incipit che il nome in lingua italiana è diverso dall'originale, ovviamente, però ripeto di base bisogna vedere caso per caso cosa dicono le fonti. Non si possono fare regole troppo generali.--MidBi 13:13, 6 set 2014 (CEST)
Data questa osservazione, è legittimo anche domandarsi se le fonti di riferimento per la scelta del nome della pagina debbano essere quelle italiane (un po' scarse, talvolta) o quelle inglesi. --L'inesprimibilenulla 13:42, 6 set 2014 (CEST)

Categorizzazione dei demi

Nuova questione che mi è venuta in mente: è preferibile sottocategorizzare la Categoria:Demi dell'antica Attica o no? Si potrebbe lasciare così oppure categorizzare solo per tribù (Categoria:Demi della tribù Eretteide), solo per trittia (Categoria:Demi della Mesogea / Categoria:Demi dell'interno / Categoria:Demi interni), per tribù e per trittia (Categoria:Demi della tribù Eretteide e Categoria:Demi della Mesogea / Categoria:Demi dell'interno / Categoria:Demi interni) o per tribù e per trittia incrociate (Categoria:Demi della Mesogea della tribù Eretteide / Categoria:Demi dell'interno della tribù Eretteide / Categoria:Demi interni della tribù Eretteide). Dato che ogni opzione ha i suoi vantaggi, vorrei prima sentire i vostri pareri (in particolare di quelli che si sono occupati con me di creare demi: [@ Libens libenter, L'inesprimibile nulla]). --Epìdosis 12:47, 4 set 2014 (CEST)

Prima di rispondere, vorrei inserire una piccola nota tecnica per rendere più chiara e lineare la questione, che è veramente complessa e rimane in mia analisi tale anche per chi ne abbia una conoscenza mediamente profonda. Demi (circa 160) --> 1 o più demi formano una delle trittie (che erano 30) --> tre trittie costituiscono i possedimenti di una delle tribù (che tradizionalmente sono 10, dalla cui cosa 10 tribù x 3 trittie/tribù= 30 trittie) --> dieci trittie formano una delle "grandi aree" (che sono tre e che sommate costituiscono l'Attica classica). Da ciò è evidente che nasce un conflitto, poiché apparirebbe naturale che una categoria "generica" sui demi attici fosse sia divisa per tribù (e quindi in 10 sotto-reparti) sia per area d'appartenenza delle varie entità geografiche (e quindi in 3 sotto-reparti). Dopo un'attenta analisi e dopo aver notato come sia comunque opportuno per la classificazione attenersi, almeno per il momento, alla suddivisione clistenica, arrivo alla conclusione secondo la quale la via più sia quella che prevede la classificazione dei demi tramite l'accoppiamento di tribù ed area geografica, coordinate che permettono di identificare in modo univoco una trittia, che a sua volta andrà classificata e per zona d'appartenenza e per tribù d'appartenenza. Dato che non son certo di esser stato abbastanza chiaro, faccio un esempio pratico, usando come campione il demo di Besa (demo) e affermando che in linea di massima mi atterrei quindi all'ultima opzione, proponendo però una ulteriore classificazione: il demo in analisi dovrà esser inserito secondo me in una categoria chiamata "Trittia della tribù Antiochide nella Paralia", a sua volta classificata in Categoria:Trittie della tribù Antiochide, dove saranno presenti tre voci, e in Categoria:Trittie della Paralia, dove ne saranno presenti, se non erro, 10. --L'inesprimibilenulla 14:39, 4 set 2014 (CEST)
[@ L'inesprimibile nulla] Io alla dicitura "Trittia della tribù Antiochide nella Paralia" preferirei "Demi della trittia della Paralia della tribù Antiochide". A margine: i demi riconosciuti da Trail sono 142, compresi quelli doppi (superiore/inferiore) che noi abbiamo unito in una sola voce. --Epìdosis 15:45, 4 set 2014 (CEST)
[@ Epìdosis] Grazie per la precisazione! Per rendere la formula un po' meno ridondante, potremmo sostituirla, ammesso che tu non ti sia già lanciato nella categorizzazione :-), con Demi della trittia della tribù Antiochide nella Paralia o, meglio ancora, Demi della trittia della tribù Antiochide sita nella Paralia, dato che, se la formula deve essere necessariamente lunga, è in mia analisi meglio che sia anche facilmente leggibile? --L'inesprimibilenulla 16:21, 4 set 2014 (CEST)
Io a "Demi della trittia della tribù Antiochide nella Paralia" continuo a preferire "Demi della trittia della Paralia della tribù Antiochide"; sentirei quindi altri pareri. Grazie mille per il tuo, --Epìdosis 20:14, 4 set 2014 (CEST)
In tal caso, a meno che qualche altro Utente non esprima un proprio parere a favore dell'opzione da me avanzata, comincerò la categorizzazione con la dicitura da te proposta nel pomeriggio. --L'inesprimibilenulla 10:41, 5 set 2014 (CEST) [@ Epìdosis] --L'inesprimibilenulla 15:14, 5 set 2014 (CEST) Nelle voci sui demi non sarebbe meglio indicare anche un collegamento al portale geografia? --L'inesprimibilenulla 15:15, 5 set 2014 (CEST)
Prima di procedere con categorizzazioni e portali attenderei un altro parere. --Epìdosis 15:24, 5 set 2014 (CEST)
In tal caso, dato che si è già occupato molto approfonditamente della questione, chiamo in causa [@ Libens libenter]. --L'inesprimibilenulla 15:30, 5 set 2014 (CEST)
Riconosco la complessità della questione e non mi lancio alla ricerca di altri metodi per aggirare il problema della lunghezza dei titoli delle categorie, quindi sono Favorevole alla soluzione proposta qui sopra. --Libens libenter 18:26, 5 set 2014 (CEST)
Benissimo, allora procedo colla ricategorizzazione sullo stile "Categoria:Demi della trittia della X della tribù Y". --Epìdosis 18:28, 5 set 2014 (CEST)
Prima, però, una domanda ([@ Libens libenter, L'inesprimibile nulla]): i demi che hanno cambiato tribù dopo il 307/306 a.C. li categorizzereste solo per tribù originale o anche per tribù post-clistenica? --Epìdosis 18:34, 5 set 2014 (CEST)
Intanto ho creato l'impianto di base, come potete vedere in Categoria:Demi dell'antica Attica. Attendo una risposta alla domanda qui sopra per procedere. --Epìdosis 18:48, 5 set 2014 (CEST)
Per completezza secondo me è meglio inserire anche la tribù successiva. --Libens libenter 19:23, 5 set 2014 (CEST)
Io inizierei con la classificazione clistenica, per poi passare alle seguenti. L'accordo conclusivo è quindi sulla formula Categoria:Demi della trittia della X della tribù Y. Direi quindi di cominciare. --L'inesprimibilenulla 19:41, 5 set 2014 (CEST) [@ Epìdosis] Demi dell'asty o della città? --L'inesprimibilenulla 19:44, 5 set 2014 (CEST)
[@ L'inesprimibile nulla] Asty, manteniamo la denominazione greca. In che senso "inizierei con la classificazione clistenica, per poi passare alle seguenti"? Già che modifichiamo le categorie, sarebbe meglio sistemarle tutte in una sola volta, se un demo ha cambiato tre tribù gli affibbierei subito tutte e tre le categorie. Non trovi? --Epìdosis 19:46, 5 set 2014 (CEST) Ok. --L'inesprimibilenulla 19:47, 5 set 2014 (CEST)
✔ Fatto tutto. Grazie per i pareri, --Epìdosis 20:44, 5 set 2014 (CEST)
[@ Epìdosis] Grazie di aver concluso il lavoro "in solitaria": ho avuto un po' da fare. Questo non è dell'asty, però? --L'inesprimibilenulla 20:50, 5 set 2014 (CEST)
✔ Fatto, corretto. --Epìdosis 21:09, 5 set 2014 (CEST)

Avviso FdQ - settembre 2014

Messaggio automatico generato da Botcrux (discussioni · contributi)

Carissimi "cugini" dell'Antica Grecia, avremmo bisogno di un vostro intervento riguardo ad alcune località geografiche antiche: es. Siria. Si trattava della Siria seleucide? Che fare? Creare Siria seleucide oppure un semplice REDIRECT a Dinastia seleucide, o altro? Grazie mille. Vale! --Cristiano64 (alla taberna del Civis Romanus Christianus) 08:37, 6 set 2014 (CEST)

Personalmente metterei un redirect a Impero seleucide che attualmente a sua volta è un redirect a Dinastia seleucide perché la pagina specifica purtroppo non esiste. Prima o poi andrebbe infatti creata la pagina sullo stato seleucide (non solo sulla dinastia), come su en.wiki (en:Seleucid Empire) e su de.wiki (de:Seleukidenreich). Ciao, --Nungalpiriggal (msg) 08:50, 6 set 2014 (CEST)
Stavo per farlo ieri sera, ma così avrei creato un redirect doppio, quindi errato. Non resta che aspettare il volenteroso/volenterosa che s'incarica di scrivere/tradurre la pagina sullo stato. :-) --Er Cicero 09:02, 6 set 2014 (CEST)
[@ Cristiano64] Segnalo l'articolo del DGRG riguardante la geografia dell'antica Siria. --Epìdosis 10:27, 6 set 2014 (CEST)

Miniere del Laurio

Vorrei (almeno cominciare a) tradurre le Miniere del Laurio dal Francese, le mie conoscenze del francese non sono avanzatissime, A2 del CEFR o poco più, quindi data l'enormità della pagina mi servirà sicuramente della collaborazione, inoltre, è meglio editare la pagina principale direttamente o lavorare in Sandbox? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Zorro1024 (discussioni · contributi).

[@ Zorro1024] Ottima idea. Meglio che lavori in sandbox. Io ho preso il B1 due anni e mezzo fa, ma da quel momento non mi sono più esercitato, quindi non so quanto aiuto potrò darti; in ogni caso, mi offro per la revisione della traduzione (ma non subito, più avanti). --Epìdosis 12:59, 6 set 2014 (CEST)
Prima di cominciare, però, potresti finire N. G. L. Hammond? Grazie, --Epìdosis 13:01, 6 set 2014 (CEST)
N. G. L. Hammond:✔ Fatto, ho ✔ Fatto anche il capoverso mancante del Oxford Classical Dictionary.--Zorro1024 (msg) 13:20, 6 set 2014 (CEST)

Wikificata ad articoli presi dal DGRBM

Per quando avrete tempo (queste righe valgono come promemoria), sarebbero un po' da wikificare quattro articoli recenti su degli antichi medici creati dall'utente Nicka1 (vedi contributi) e vari articoli meno recenti dell'utente Sdrumma (alcuni forse mancano addirittura del {{bio}}); in particolare bisognerebbe inserire il {{SmithDGRBM}} e tentare di disorfanare gli eventuali articoli orfani. --Epìdosis 19:44, 6 set 2014 (CEST)

Antioco IV e Tolomeo VI

Ciao fantastico Progetto! Vi segnalo due voci dove andrebbero controllate le ultime modifiche e il format: Antioco IV e Tolomeo VI. Non so se poi volete monitorarle con il solito template {{monitoraggio}}. Ciao. --Cristiano64 (alla taberna del Civis Romanus Christianus) 20:59, 7 set 2014 (CEST)

[@ Cristiano64] Diciamo che, eccetto l'utente:Nungalpiriggal (aiutaci!), noi di solito ci occupiamo di avvenimenti/persone ben anteriori (indicativamente fino ad Alessandro Magno, 323 a.C.), quindi non penso che potremo aiutarvi. --Epìdosis 17:38, 8 set 2014 (CEST)
Nessun problema :-) Vale! --Cristiano64 (alla taberna del Civis Romanus Christianus) 17:43, 8 set 2014 (CEST)
Ci do un'occhiata io appena ho un attimo di tempo. Purtroppo non sono le uniche voci del periodo ellenistico che andrebbero riguardate!!! :-) --Nungalpiriggal (msg) 18:50, 8 set 2014 (CEST)
Grazie mille e buon lavoro, --Epìdosis 13:58, 10 set 2014 (CEST)

Sto procedendo alla richiesta di rimozione dalla vetrina. La discussione in pagina di discussione della voce. Grazie. --Xinstalker (msg) 17:01, 8 set 2014 (CEST)

Questo il paragrafo. --Epìdosis 17:12, 8 set 2014 (CEST)
✔ Risolto il problema. --Epìdosis 13:56, 10 set 2014 (CEST)

Decreti ateniesi

Dunque, ad Atene esistevano i decreti (al singolare ψήφισμα). Dato che non abbiamo (il plurale si riferisce non solo a it.wiki ma anche a tutte le Wikipedie) ancora alcuna voce su di essi (ma sarei interessato alla trattazione del decreto di Eucrate, 336 a.C.), colgo l'occasione per sottoporvi alcune questioni:

  1. La voce sui decreti dell'antica Atene la intitoliamo "Decreto (Atene)" o "Psephisma"? Auspico la sua creazione a breve, almeno in forma di stub, traducendo da de:Psephisma e magari integrando un po' col DGRA.
    1. Di conseguenza, le voci sui singoli decreti le intitoliamo "Decreto di X" o "Psephisma di X" (forma, quest'ultima, che mi sembra molto brutta)?
  2. Nel caso in cui il proponente X del decreto sia noto e il decreto abbia un certo valore, siete favorevoli alla creazione sia della voce su X sia della voce "Decreto di X"/"Psephisma di X"?
  3. Nel caso in cui il proponente X del decreto sia noto ma sul decreto ci sia poco da dire, siete favorevoli alla creazione della voce su X con redirect da "Decreto di X"/"Psephisma di X" (agii in questo modo con Dracontide)?
  4. Nel caso in cui il proponente X del decreto sia molto poco noto (es. Demomele, Eucrate), al di là dell'importanza del decreto, creereste la voce su X con redirect da "Decreto di X"/"Psephisma di X" o viceversa?

Grazie a tutti per l'attenzione, --Epìdosis 14:25, 10 set 2014 (CEST)

Allora, andando per punti: 1) Io preferirei Decreto (Atene) o anche Decreto di Atene; 1.2) Decreto di X; 2) Favorevole; 3) Tendenzialmente favorevole, ma non è il massimo in quanto in una voce si può scrivere il link così: Decreto di [[X]]; 4) Dipende dall'importanza del decreto: se è piuttosto conosciuto creare la voce sul decreto con redirect dal proponente, se è poco conosciuto anche il decreto, creare la voce su X con redirect da Decreto di X. Spero di essere stato sufficientemente chiaro, --Libens libenter 14:33, 10 set 2014 (CEST)

Hypomnemata 2 (agosto-settembre 2014)

Ecco il secondo numero. --Epìdosis 13:17, 12 set 2014 (CEST)

Hypomnemata 2 (agosto-settembre 2014)

Voci al vaglio:

  1. Prima guerra persiana
  2. Seconda guerra persiana

Voci vagliate:

  • Nessuna

Voci segnalate per riconoscimenti di qualità:

  • Nessuna

Voci che hanno ricevuto riconoscimenti di qualità (elenco completo vetrine e VdQ):

Voci che hanno perso riconoscimenti di qualità:

  • Nessuna
Concludiamo con una citazione inserita di recente su Wikiquote: "Il sublime è l'eco di un alto sentire" (Trattato del Sublime). Grazie a tutti coloro che collaborano al progetto (o che decideranno di collaborare in futuro), --Epìdosis 21:09, 13 ago 2014 (CEST)

Ancora sulla formattazione e il plurale di polis

Non c'è alcun accordo su come presentare il termine polis quindi per favore non stiracchiamo le conclusioni, grazie. :) Ripeto per quanto mi riguarda ognuno è libero di rendere come meglio crede tale termine non ci sono regole stabilite. Se qualcuno mi fa vedere il consenso raggiunto che io non vedo per niente, mi ricredo. Ma non stiracchiamo le conclusioni per come più ci aggrada. Tra l'altro non è nemmeno urgente o importante. Grazie --Xinstalker (msg) 13:49, 12 set 2014 (CEST)

L'ultima conclusione è questa: Dico la mia, riprendendo in parte Tino: polis senza corsivo, libertà di scrivere polis o poleis, nel caso in cui si scriva poleis metterlo in corsivo. con cui Epidosis si dice subito d'accordo (Mi sembra la proposta migliore, +1. così come Stella), ma poi ora qui sopra riporta come conclusioni: Di utilizzare il termine polis senza corsivo e invariato al plurale: Con quale posizione Epidosis delle sue due si dice d'accordo? Non ci sono conclusioni mi sembra. Riparliamone... ;-) --Xinstalker (msg) 14:05, 12 set 2014 (CEST)
Oltretutto la conclusione riportata da Epidosis oltre che in contraddizione con le sue stesse ultime conclusioni della discussione mi sembra quantomeno affrettata. Epidosis sostiene che ciò è quello che riportano numerosi dizionari, vediamo:
Il Treccani per caso ci dice che con il termine si indica una città dell'antica Grecia? Non mi sembra, il Treccani ci dice che è una "traslitterazione" in uso presso gli storici. Semmai è il Devoto-Oli che lo indica propriamente come termine in lingua, derivato dal greco antico, ma il Treccani no, ci dice che è una traslitterazione che diviene termine nel suo significato allargato nell'uso moderno.
Poi come prescrivono numerosi dizionari..., dove i dizionari prescrivono che non vada usato il plurale per la traslitterazione del greco polis, quindi poleis? Da quando in qua i dizionari prescrivono il sistema di traslitterazione? Sbaglio qualcosa? Infine che uso, ovvero che stile adottano le nostre fonti? Una lettura dei dizionari prodotti da lessicografi può prevalere rispetto alle fonti scritte da esperti in materia, per le nostre voci?, richiamo infine alla imho convincente recente osservazione di Utente:OrbiliusMagister.. parliamone.--Xinstalker (msg) 14:18, 12 set 2014 (CEST)
Per me va benissimo, riapriamo la questione. Di conseguenza l'ho rimessa tra quelle in corso; l'avevo considerata archiviata perché c'erano 6 pareri ([@ L'inesprimibile nulla, Libens libenter, Vituzzu] [@ Castagna, Nungalpiriggal, Bramfab]; direi 7, visto il ragionamento di [@ OrbiliusMagister] nella discussione che hai indicato) a favore della prima opzione contro 4 pareri a favore di quella di Tino ([@ Tino, Patafisik, Stella] e io) e non c'erano interventi da più due settimane. Contentissimo di riaprire la questione, che era rimasta un po' in sospeso (l'avevo considerato tacito consenso, ma forse non era passato un "tempo ragionevole"). Non mi risulta neanche che sia passato un bot a sostituire poleis con "polis", che infatti ricorre ancora in 199 voci. Ho riconvocato gli utenti coinvolti, riprendiamo le consultazioni! --Epìdosis 16:03, 12 set 2014 (CEST)
Scusami Epidosis ma io ho letto che la tua conclusione era in carattere tondo (quindi non corsivo) e solo al singolare, così: polis, il che esclude le ultime conclusioni che prevedevano anche il plurale su cui ti eri trovato d'accordo. Il ragionamento di Orbilius Magister è esattamente l'opposto alle tue conclusioni, egli preferirebbe usare il corsivo utilizzando sia il singolare che il plurale ( mi ritrovo a preferire polis e poleis corsivo e differenziato). Mi domando come valuti il consenso... leggi meglio! --Xinstalker (msg) 16:25, 12 set 2014 (CEST)
In un confronto in cui non emerge un chiaro ed evidente consenso su una opzione vuol dire che non c'è consenso. --Xinstalker (msg) 16:30, 12 set 2014 (CEST)
Dunque, provo a riepilogare le proposte. --Epìdosis 16:35, 12 set 2014 (CEST)
Le proposte
  1. Polis senza corsivo e invariabile
    • Polis è un sostantivo femminile italiano attestato per la prima volta nel 1918.
    • Polis è un sostantivo femminile italiano invariabile.
    • ([↓↑ fuori crono] La forma poleis è di difficile comprensione, o potrebbe esserlo, per quanto non hanno studiato greco. --L'inesprimibilenulla 08:59, 13 set 2014 (CEST))
      • Linee guida: Aiuto:Corsivo#Quando usare il corsivo consiglia di usarlo per "2: parole di lingue diverse dall'italiano (usando il buonsenso e consultando un dizionario)" o per "3: prestiti linguistici sentiti ancora come estranei", ma nessuno dei due punti sembra corrispondere a questo caso.
      • Fonti: Devoto-Oli 2013, Dizionario del Corriere (che menziona anche poleis), Hoepli, Sapere.it, Wordreference, Zingarelli 2013.
      • Dato aggiuntivo (riconosco che è assolutamente empirico): su Google "le polis" è più diffuso di "le poleis" (55.500 risultati a 10.100 risultati).
  2. "Possibità" di usare anche polis e poleis
    • Polis può essere considerato un sostantivo greco antico traslitterato, quindi non un sostantivo italiano. Se polis è un sostantivo greco antico traslitterato, allora come suo plurale si può usare anche il plurale greco antico traslitterato.
    • Anche se polis venisse considerato un sostantivo italiano, volendo si potrebbe comunque usare il plurale greco antico traslitterato.
      • Linee guida: Aiuto:Corsivo#Quando usare il corsivo consiglia di usarlo per "2: parole di lingue diverse dall'italiano (usando il buonsenso e consultando un dizionario)", quindi se polis è un sostantivo greco antico traslitterato va scritto in corsivo
      • Fonti: Treccani (sul fatto che sia una traslitterazione), Crusca, Lingua comune di Luca Serianni, Valeria Della Valle, Giuseppe Patota e Donata Schiannino e Treccani (sul plurale dei forestierismi)
      • Dato aggiuntivo (riconosco che è assolutamente empirico): su Google Books "le polis" è più diffuso di "le poleis" (8.390 risultati a 2.340 risultati).

Si riporta Polis è un sostantivo femminile italiano attestato per la prima volta nel 1918 prego prendere nota e verificare l'asserita e certa asserzione... --Xinstalker (msg) 16:53, 12 set 2014 (CEST)

Le fonti dell'affermazione sono Devoto-Oli 2013, Dizionario del Corriere e Zingarelli 2013; che fonti abbiano usato loro, non mi è dato saperlo. --Epìdosis 16:56, 12 set 2014 (CEST)
Mi riporti cosa esattamente scrivono? Comunque qui controlliamo l'uso di polis nei testi che si occupano di Grecia antica perché questo è quello che ci preme non il suo utilizzo in urbanistica o architettura. Ti ricordo che polis fu usato nella prima volta da Burckhardt alla fine dell'800 e usato nella letteratura storica sempre come traslitterazione come spiegato, inutilmente, dalla Treccani. --Xinstalker (msg) 17:00, 12 set 2014 (CEST)
Devoto-Oli 2013, p. 2113: polis 〈pò-lis〉 s.f., invar. ~ Quel particolare tipo di città-stato che fu proprio dell'organizzazione politica greca in età classica. ♦ Dal gr. pólis ‘città’ • 1918.
Dizionario del Corriere: polis [pò-lis] s.f. inv. (o pl. poleis)
  • Nella Grecia classica, tipo di città-stato indipendente e autonoma
  • a. 1918
Zanichelli 2013, p. 1724: pòlis /gr. ˈpɔlis/ [vc. gr., pólis ‘città’, di orig. indeur. ✳ 1918] s. f. inv. (pl. gr. poleis) • struttura politica tipica dell'antica civiltà greca, caratterizzata dalla partecipazione di tutti i cittadini al governo della città
Ho riportato tutto esattamente, compresi i simboli che ho faticato a trovare. Sinceramente non mi trovo molto d'accordo colla definizione dello Zanichelli. --Epìdosis 17:24, 12 set 2014 (CEST)
Sono di fretta, scusatemi nel caso trovaste questo mio intervento troppo colloquiale. La questione di base secondo me è: vogliamo creare un progetto "esclusivista" ed "elevato"? Inseriamo polis e poleis col danno che molti lettori non riescano ad identificare se non empiricamente il secondo col plurale del primo. Questa è l'unica osservazione che porto a favore della scelta di polis invariato non corsivo. Se bisogna creare un qualcosa di larga diffusione, deve essere ben leggibile e non esclusivista (non ha connotazione negativa). Ovvio che mi piange il cuore a sentire le polis di Atene e Sparta... --L'inesprimibilenulla 17:29, 12 set 2014 (CEST) [@ Epìdosis] Io sì, la polis va oltre la semplice urbanistica, è un modo di vivere. --L'inesprimibilenulla 17:30, 12 set 2014 (CEST)
[↓↑ fuori crono] [@ L'inesprimibile nulla] Sì, la polis è un modo di vivere, ma la "partecipazione di tutti i cittadini al governo della città" non si verificava in caso di tirannide o di governi oligarchici, oltre al fatto che mi sarebbe piaciuto veder specificato che i cittadini erano una minoranza rispetto agli abitanti (venivano esclusi schiavi, donne e stranieri). Aggiungo la tua osservazione tra le motivazioni qui sopra. --Epìdosis 17:49, 12 set 2014 (CEST)
[↓↑ fuori crono][@ Epìdosis] Comprendo questa tua perplessità, ma ci terrei a ricordarti che la definizione parla di CITTADINI e non di ABITANTI. A Sparta, come benissimo saprai, il numero dei cittadini era ridottissimo, ma partecipavano tutti, pur non avendo grandi poteri, alla vita politica (facendo parte dell'assemblea - Apella, poi è ovvio che quanti erano parte della Gerusia o erano efori avevano poteri molto più vasti...). Nella stessa Atene di Pericle, molti non partecipavano alla vita politica, ma non erano cittadini. In quella soloniana c'era libertà di partecipazione all'Ecclesia per tutti i cittadini, qualunque fosse la loro classe sociale. Idem in Clistene. Ci terrei a dire che per Aristotele, Sparta era la più democratica delle città greche, e non aveva, per quanto detto prima tutti i torti. Anche i regimi dispotici, quali quello di Pisistrato e di Ippia, non eliminarono la formale partecipazione del popolo alle assemblee. Tucidide afferma che essi non divelsero la democrazia e le sue istituzioni. La partecipazione dei cittadini rimaneva. La tua obiezione, ossia "preferirei che..." è legittima, ma era impossibile da concretizzarsi poiché gli esclusi variavano da polis a polis. Non possiamo, anche non a torto, concentrare tutta l'attenzione delle definizioni su Atene. Con questo chiudo, buon lavoro. --L'inesprimibilenulla 08:55, 13 set 2014 (CEST)
(conflit) Quello del Corriere è il Sabatini-Colletti. E' impensabile che il termine polis sia stato introdotto come termine italiano nel 1918 pochi anni prima Burckhardt lo utilizzò in ambito greco per l'appunto come traslitterazione. Fu iniziato ad essere pubblicato in opere in lingua italiana di ambito storico come termine traslitterato. Ma se controlli le pubblicazione di storia antica utilizzano il corsivo... quello dovrebbe premerci. Si lo Zanichelli erra ma non puoi pretendere da un lessicografo di essere un enciclopedista: sono due cose assolutamente diverse!.
@Utente:L'inesprimibile nulla perché l'uso del corsivo spaventa gli utenti meno preparati e rende la cosa meno leggibile? --Xinstalker (msg) 17:36, 12 set 2014 (CEST)
[@ Xinstalker] Penso che L'inesprimibile nulla facesse riferimento soprattutto al plurale poleis. --Epìdosis 17:49, 12 set 2014 (CEST)
[↓↑ fuori crono][@ Epìdosis] Hai colto nel segno, dato che anche alcuni utenti che collaborano a questo progetto non sono usciti o non stanno studiano in un liceo classico. --L'inesprimibilenulla 08:46, 13 set 2014 (CEST)
Riporto anche quello che scrive il Garzanti 2008 (una fonte in più non fa mai male): "polis [pò-lis] n. f. invar. città stato dell'antica Grecia (secoli VIII-IV a.C.) ♦ Trascrizione della voce gr. pólis 'città'." C'è un po' di ambiguità, perché include la parola nel vocabolario ma la definisce come trascrizione. --Libens libenter 19:10, 12 set 2014 (CEST)
"Polis" è ormai un termine italiano ed essendo parola di origine straniera è indeclinabile, "poleis" è certamente attestato ma è assimilabile a errori come "tickets", "fans", "computers" etc. --Vito (msg) 11:34, 14 set 2014 (CEST)
Nella pregressa discussione pensavo che il plurale poleis fosse accettabile, io personalmente (forse per mia ignoranza) lo accomunavo con altri termini tecnici di cui il plurale in lingua originale è lecito (e attestato dai vocabolari). Stando alle fonti linguistiche sembrerebbe invece sia meglio considerarlo invariabile, sulle fonti storiche non sono competente e non mi pronuncio, quindi da profano che cerca di attenersi un minimo alla linguistica e non ha la possibilità di fare un corso intensivo di storiografia per verificare le asserzioni dei vocabolari (pure autorevoli, in questo caso), sarei portato a concordare con Vito. Quello che penso è che se si vuole giustificare l'uso del plurale greco, in una simile situazione, bisognerebbe osservarne la preponderanza nelle fonti settoriali autorevoli e recenti. A scanso di equivoci, personalmente non prendo parte per nessuna posizione in particolare, ma sono interessato a capirci qualcosa di più.
@L'inesprimibile: permettimi di dissentire in parte dal tuo primo intervento, ma qui si tratta di fare le cose giuste in accordo con le fonti, l'esclusivismo non c'entra. Se facciamo le scelte sulla base di una linea editoriale preconcetta (non essere esclusivisti o elevati) prima che sulle fonti stiamo sbagliando di grosso. Se il risultato sia elitario o meno, qualsiasi cosa significhi, non spetta a noi giudicarlo.E poi non serve aver fatto il classico per sapere che poleis è il plurale greco di polis, è una cosa che si trova comunemente pure nei sussidiari delle scuole elementari. --Tino [...] 19:10, 14 set 2014 (CEST)
[↓↑ fuori crono] [@ Tino] Insomma non saprei. Farei un sondaggio tra chi usa wikipedia come utente e come curatore per analizzare la situazione.... ma non è questo il punto. --L'inesprimibilenulla 16:02, 15 set 2014 (CEST)

(rientro) tutte La quasi totalità delle fonti che trattano di "materia" "greco antica" usano" il termine polis in corsivo. Se parliamo di fonti attestiamo il corsivo, se vogliamo parlare di altro.... tipo congetture personali, citazioni di dizionari che parlano del termine utilizzato in altri campi, etc., allora parliamo di carattere tondo. Perché nessuno verifica le fonti? Spiegatemi almeno questo così mi acquieto, grazie! Nel frattempo fatevi un giro nelle fonti che ho linkato domandandovi il perché di tutti questi accademici (controllate chi sono) sono così ignorantoni da non sapere che polis, essendo un termine italiano, va usato in tondo... sospirando ricordate che meno male che c'è wikipedia e i wikipediani. Sgrunt!!!! --Xinstalker (msg) 21:00, 14 set 2014 (CEST) La mia posizione è polis e poleis in corsivo, siamo un progetto che tratta di "materia" greco antica, ricordiamocelo!!! :) :) :) E comunque non dobbiamo "normare" tutto, non serve, non è utile, toglie tempo, crea dissidi. Facciamo così... facciamo che uno scrive come se la sente... non è mai morto nessuno per questo e Wikipedia ha degli obbrobri ben più notevoli di un corsivo, se non ci troviamo d'accordo... chissenefrega. :) :) :) tanto il lo scriverò sempre in corsivo (ok... fra un paio d'anni quando tornerò a scrivere su WP...) anche se non andrò di certo a correggere quello che scrivono altri... --Xinstalker (msg) 21:17, 14 set 2014 (CEST)

Sopra ho scritto che non ero contrario alla possibilità di lasciare che ogni utente scriva come vuole; riflettendoci, però, sono giunto alla conclusione che questo porta ad una spiacevole difformità all'interno delle nostre voci, magari anche all'interno della stessa voce. Si potrebbe trovare un compromesso come questo: decidere per uno dei due stili (polis e le polis vs polis e le poleis) e poi far passare periodicamente un bot che sistemi le voci. Per quanto riguarda la scelta tra la prima e la seconda possibilità, nelle fonti citate sopra (fonti al punto 2) trovo scritto che i plurali dei forestierismi si usano soprattutto in ambito specialistico, mentre in Wikipedia:Cinque pilastri si afferma che "Wikipedia è un'enciclopedia che comprende caratteristiche delle enciclopedie "generaliste", delle enciclopedie "specialistiche" e degli almanacchi". Penso di poter definire la Treccani un'enciclopedia "generalista" e, cercando il termine "polis", noto ricorrenze in corsivo (o coll'accento: "pòlis") e altre senza corsivo. Avendo letto molte pubblicazioni riguardanti l'antica Grecia personalmente preferirei la prima opzione (anche perché nelle fonti inglesi, che consulto molto spesso, trovo sempre polis e poleis), ma al momento sono indeciso. Attenderei altri pareri. --Epìdosis 22:27, 14 set 2014 (CEST)
Di nuovo? Sarà la mia memoria che fa cilecca, ma mi pare che questa discussione sia già stata fatta...--CastagNa 00:25, 15 set 2014 (CEST)
sì ma non aveva raggiunto un consenso sufficiente per stabilire una linea guida. A questo punto o si lascia alla libera scelta degli utenti, oppure si ripropone la discussione, epidosis ha preferito la seconda scelta.--Xinstalker (msg) 07:07, 15 set 2014 (CEST)
@Epìdosis, la Treccani non usa il corsivo nemmeno per gli altri termini greci, la Treccani usa sempre e comunque il tondo. Se controlli le fonti, anche le fonti non specialistiche usano il corsivo. Uniformità è meno importante dei contenuti e lì ci sono non molte, ma infinite urgenze. Se normiamo, quello che sembra oggi evidente domani potrebbe non esserlo più, ma intanto abbiamo la norma. Sui toponimi (geografia) abbiamo prodotto per questo delle enormi sciocchezze che a cui poi e a fatica, e solo in parte, abbiamo rimediato. Diamoci del tempo sulle norme, cinque anni, se siamo ancora qui con cinque anni di studio sul mondo greco possiamo parlare di norme dotate 'quasi' di senso. Epidosis non avere fretta! --Xinstalker (msg) 07:20, 15 set 2014 (CEST)
Grecia antica e modernità. Sisifo spinge il masso (VI secolo a.C.), dal santuario di Hera al Sele, conservato al Museo archeologico nazionale di Paestum. Il demone alato alle spalle di Sisifo intende rendere più dura la punizione del re di Èfira. Nell'Odissea (XI, 593 e ss.), Sisifo è tormentato nell'Ade dove viene obbligato a spingere per l'eternità un enorme masso fino alla vetta dove questo finisce per rotolare di nuovo giù a valle. Omero non ci dice nulla sui motivi della sua condanna da parte di Zeus, lo scoliaste (cfr. loc. cit.) lo relaziona al fatto di aver rivelato a Esopo il luogo dove Zeus gli aveva rapito la figlia Egina. Strabone (VIII, 6,2) ci parla di un suo sacrario, Sisypheion, sull'Acorinto; Pausania (II, 2, 2) ci dice della sua tomba sull'Istmo.
Il filosofo francese Albert Camus gli ha dedicato un importante saggio (Il mito di Sisifo. Saggio sull'assurdo) dove, negando qualsivoglia valore a un significato trascendente alla vita e al mondo, riconosce come assurda l'esistenza: senza un significato l'esistenza è irrazionale ed estranea a noi stessi. Resta dunque il suicidio, ma quello "fisico" non risolve il problema del senso; mentre quello spirituale (Kierkegaard con la "speranza" in Dio, e Husserl con la ragione portata oltre i limiti della propria finitudine) svia dal vero problema. La soluzione per Camus è la "sopportazione" della propria presenza nel mondo, "sopportazione" che consente la libertà; e la "protesta/ribellione" nei confronti dell'assurdità dell'esistenza, quindi contro il "destino", consegna alla vita il suo valore effettivo. Camus non cerca quindi più Dio o l'Assoluto, il suo obiettivo diviene "l'intensità della vita". Per Camus Sisifo è quindi felice perché nella sua condanna diviene consapevole dei propri limiti e quindi assume su di sé il proprio destino. Il testo di Camus è una sorta di "bibbia" della spiritualità atea, e ha un senso questa definizione in quanto l'ateismo propriamente detto non esisteva nella Grecia antica: "ateo" non era colui che non credeva negli dèi, quanto piuttosto colui che ne smarriva il favore, era privo della protezione degli stessi.--Xinstalker (msg) 13:12, 15 set 2014 (CEST)

[ Rientro] Mi scuso per essere troppo pragmatico ma sulla Treccani io sui primi 12 risultati vedo solo due corsivi. È una scelta editoriale degli autori dei singoli lemmi di enfatizzare o meno il termine. Forse mi sbaglio ma la Treccani, semplicemente, non fa la scelta editoriale (e due) di mettere in corsivo i termini stranieri (cercando qui "compact disc" e "digital versatile disc" non sono in corsivo) mentre noi l'abbiamo fatta. Sono scelte editoriali per l'appunto, scelte sostanzialmente arbitrarie di chi fa una certa opera. Ci si uniforma quanto più possibile a tecniche già sperimentate e d'uso per il lettore ma nessuno impone alle Garzantine di usare gli stessi colori per le enciclopedie tematiche che usa Gallimard. La questione quindi diventa non "cosa fanno le fonti coi corsivi" ma "le fonti considerano polis un termine italiano o greco?". --Vito (msg) 15:05, 15 set 2014 (CEST)

Allora la questione è diversa: le possibilità non devono essere, come sopra, invariabile o corsivo variabile. Devono essere: polis è una semplice traslitterazione o una vera e propria parola? --L'inesprimibilenulla 16:08, 15 set 2014 (CEST)
Nel nostro ambito è una traslitterazione del termine greco. --Xinstalker (msg) 16:10, 15 set 2014 (CEST)
Se diamo ciò per acquisito, allora ovvio che va il corsivo. Chi lo dà come tale? --L'inesprimibilenulla 16:57, 15 set 2014 (CEST)
Puoi suggerire traslitterazioni diverse per questo πόλις? --Xinstalker (msg) 17:03, 15 set 2014 (CEST)
Dizionario della civiltà classica volume II p. 1483 quello della Normale di Pisa edito dalla Rizzoli (per non citare il Dizionario di antichità classiche di Oxford edito dalla Paoline), molto meglio dei dizionari dei lessicografi adatti a Wikizionario, ne spiega le connotazioni. Se volete con Benveniste ed altri ne racconto l'origine, del termine greco ovviamente, e la corrispondenza con altre lingue indoeuropee. --Xinstalker (msg) 17:05, 15 set 2014 (CEST) [@ Xinstalker] Ovvio che no. Dico solo che per qualcuno il valore di traslitterazione potrebbe essersi perso. Oltre ad analizzare i dizionari "generalisti", passando a quelli specifici, che dicono? --L'inesprimibilenulla 17:18, 15 set 2014 (CEST) Per me va bene, sentiamo pure. --L'inesprimibilenulla 17:20, 15 set 2014 (CEST)
Come si fa a perdere una traslitterazione? mica è la patente! Esempio? «La città in senso urbanistico è in greco propriamente àsty, contrapposto a chòra ("territorio") ma talvolta, nel senso di "città bassa", anche alla stessa pòlis in quanto "città alta".» Ecco il resto fatevelo raccontare dal Devoto-Oli e dagli altri... --Xinstalker (msg) 17:28, 15 set 2014 (CEST)

[ Rientro] Comunque la pòlis è la «città sia nel senso materiale e topografico che in quello di "insieme dei cittadini" e "città-stato".» La voce quando utilizza il plurale scrive pòleis. --Xinstalker (msg) 17:33, 15 set 2014 (CEST) Ovviamente anche il dizionario delle Paoline utilizza il corsivo. --Xinstalker (msg) 17:34, 15 set 2014 (CEST)

Però l'accento mi sembra un po' eccessivo da riportare in un articolo... [@ Xinstalker] --L'inesprimibilenulla 17:46, 15 set 2014 (CEST)
Perché? Comunque non ne facciamo una questione di diacritici. Ognuno si regoli come crede. Io non penso che un accento grafico possa inibire o disturbare la lettura. --Xinstalker (msg) 18:14, 15 set 2014 (CEST)
Per uniformazione, riformulo la domanda: chi è favorevole alla versione polis/polis, chi a polis/polis, chi a polis/poleis, chi a pòlis/pòleis che comunque andrebbe scritto coll'acuto. (é, che non so come si digiti. È necessario complicarsi la vita per mettere pure l'acuto, dato che una traslitterazione con accento errato perde, in mia analisi, credibilità e valore? Che ne dici, [@ Xinstalker], sulla questione dell'accento?) Però uniformare è fondamentale. --L'inesprimibilenulla 18:31, 15 set 2014 (CEST) Posso poi domandarti che significato abbia l'immagine a fianco? Semplicemente cosmetico o meno? In ogni caso proprio una bella trattazione! --L'inesprimibilenulla 18:33, 15 set 2014 (CEST) E poi, [@ Epìdosis], non si potrebbe dividere questa discussione in paragrafi, ciascuno dei quali contenga quanto detto in un giorno, poiché così è molto dispersivo? --L'inesprimibilenulla 18:35, 15 set 2014 (CEST)
Be', le indentature mi sembrano sufficienti per arginare la dispersività. --Epìdosis 18:50, 15 set 2014 (CEST)
In ogni caso, [@ Epìdosis], viste le recenti considerazioni, che dici? Ri-pinghiamo tutti gli altri? --L'inesprimibilenulla 19:46, 15 set 2014 (CEST)
OK. [@ Libens libenter, Vituzzu, OrbiliusMagister] [@ Castagna, Nungalpiriggal, Bramfab] [@ Tino, Patafisik, Stella]. --Epìdosis 20:07, 15 set 2014 (CEST)

[ Rientro] Chi è per:

--L'inesprimibilenulla 20:21, 15 set 2014 (CEST)

(1) Corsivo si/no lo trovo secondario, assurdo il plurale alla greca, contro le regole dello scrivere in lingua italiana parole di origine straniera--Bramfab Discorriamo 21:54, 15 set 2014 (CEST)

Non credo assolutamente che utilizzare il termine polis al singolare e poleis al plurale comporti per i lettori alcun problema, anzi credo che sia preferibile utilizzare il plurale per una più facile comprensione, tantè che l'utilizzo degli articoli non lascia scampo ad interpretazioni. Comunque sia io sono per la polis e le poleis se poi sono da scrivere in corsivo questo è un altro discorso.--Ispy (msg) 22:21, 15 set 2014 (CEST)
Ancora? Ma non vi pare un po' troppo chiedere per la terza volta come si scrive una parola presente su qualsiasi dizionario? E votarci sopra, poi, che senso ha? Che a qualcuno possa non andar giù che sui dizionari ci sia scritto quel s.f.inv., posso anche capirlo; ma tre volte... Facciamo che el.wiki è da un'altra parte? Grazie, --CastagNa 23:34, 15 set 2014 (CEST)
Vedi Utente: Castagna anche io mi sto chiedendo l'utilità di questa discussione visto che in quest'ambito (greco antico) non si tratta di termine italiano ma di traslitterazione (come riportato nei dizionari di antichità classiche scritti in italiano da accademici italiani e di assoluta pertinenza di questo progetto, lamentati con i loro autori semmai), però mica mi lamento. Dobbiamo sopportarci Castagna... :) --Xinstalker (msg) 07:54, 16 set 2014 (CEST) Oltretutto persino il dizionario di lingua Sabatini-Coletti indica come corretto il plurale leggilo Castagna e ricrediti su quello che hai scritto. --Xinstalker (msg) 07:58, 16 set 2014 (CEST)

Comunque resta il vizio wikipediano di far decidere a 5-6 utenti del momento (secondo il loro relativo livello di cultura e di attenzione alle fonti) di come scrivere su Wikipedia, di costringere tutti coloro che vi si avvicineranno in futuro, pena polemiche e discussioni. Questa è una enciclopedia libera solo quando ci pare. Poi ci lamentiamo che qui non si affaccia nessuno... Ripeto lasciamo libera la cosa, mi sono impuntato perché vi ho dimostrato con dovizia di fonti che le fonti accademiche di pertinenza seguono ben altro percorso dal c.d. "termine italiano" i poveretti che studiano quelle fonti (guarda caso le uniche che ci occorrono) possono "violentarle" per le voglie e le opinioni del momento di sei utenti di oggi? pensateci su e pensate a loro e al futuro. --Xinstalker (msg) 08:33, 16 set 2014 (CEST)

Devo dire che Xinstalker non ha tutti i torti... eleggere un universale modo e obbligare tutti gli altri a seguirlo non è propriamente il massimo... la stessa cosa sta già succedendo con lo "stile delle note" dove probabilmente sarà cosa ardua sia il decidere che poi l'uniformare. Non sono intervenuta ulteriolmente perché mi sembrava che si fosse già discusso l'argomento e si fosse arrivati alla conclusione di lasciare liberi gli utenti di eleggere il modo che essi trovavano più consono. Per me non ci sono peoblemi; quando si sarà giunti ad una decisione ne prenderò atto e vi seguirò.
p.s. Per rispondere a chi afferma che è "elementare" sapere che "Poleis" è il plurale di "Polis", volevo solo dire che per me non fu tanto elementare... all'inizio non sapevo nemmeno cosa fosse il termine polis, e scrivevo il plurale per singolare e viceversa... fino a quano poi qualcuno non me l'ha spiegato. Perché forse vi sembrerà strano ma non tutti escono dal classico e quindi non tutti hanno studiato greco. Io per necessità - e passione (occupandomi dell'argomento Siracusa) - ho dovuto scoprirlo e approfondire, ma non date per scontato cose che elementari non sono per nulla. --Stella (msg) 09:04, 16 set 2014 (CEST)
L'acquisizione della cultura, come di qualsiasi altra cosa anche dell'andare in bicicletta senza rotelle, chiede sempre uno sforzo, un impegno, questo non ci deve spaventare. Qui occorre solo che tale sforzo non sia troppo impegnativo per il lettore. Io ho quasi sempre utilizzato i lemmi traslitterati al singolare (quindi come nozione che non richiede numero, alla Utente: Bramfab per intenderci) riportando i caratteri greci e sempre la loro traduzione in italiano. Se utilizzassi il plurale avrei cura di segnalarlo come tale con apposita traduzione in italiano. --Xinstalker (msg) 09:26, 16 set 2014 (CEST)

Conclusioni

Considerate le più recenti osservazioni, direi che per il momento possiamo adottare come regola lo scrivere seguendo in modo pedissequo le fonti che ciascuno di noi adotta come riferimento. Ringrazio [@ Libens libenter, Vituzzu, OrbiliusMagister] [@ Castagna, Nungalpiriggal, Bramfab] [@ Tino, Patafisik, Stella] [@ Epìdosis] della collaborazione e dell'attenzione. --L'inesprimibilenulla 14:33, 16 set 2014 (CEST)

Io credo che sia sempre importante discutere di queste cose; per aggiornarsi. Al momento, mia modesta esperienza, leggendo mi capita molto spesso - la quasi totalità delle volte - di leggere il termine polis scritto in corsivo. Non mi sembra dunque il caso di eliminarlo o di vietarlo su Wikipedia; sarebbe un voler rinnegare quel mondo accademico dal quale preleviamo il nostro sapere. Nel frattempo però non si può nemmeno negare l'esistenza di questo termine nel lessico italiano; dunque non è un errore non scriverlo in corsivo. Per cui non essendo errati - per lo meno a livello grammatico - né l'uno né l'altro modo, è a mio avviso ingiusto dirigerci - soprattutto adesso - in un'unica direzione. Libera scelta, grazie. --Stella (msg) 14:46, 16 set 2014 (CEST)
[@ Stella] Ritengo che la decisione presa 1) non equivalga all'anarchia, ma ci ricordi la necessità di usare la grafia adottata dalle fonti di nostro riferimento, affinché queste ci indichino che strada seguire, 2) impedisca a qualsiasi utente di modificare una formula non di suo gradimento 3) inviti altresì i curatori a analizzare quale grafia sia quella prevalente nell'articolo che si apprestano ad analizzare. --L'inesprimibilenulla 15:06, 16 set 2014 (CEST)
A mio giudizio è un grosso errore di metodo perché si basa sull'assunto che le scelte editoriali debbano necessariamente dipendere dalle fonti. È come se chiedessimo alla fonti che font usare o di che colore fare le didascalie. Al contrario l'uniformità in seno alla medesima opera (Wikipedia) è invece fortemente auspicabile. Dizionari alla mano "polis" è solidamente acquisito dalla lingua italiana, nasce come traslitterazione ma oggi è un vocabolo italiano. --Vito (msg) 15:53, 16 set 2014 (CEST)
Vito all'inizio la pensavo anch'io come te: polis essendo sul dizionario italiano è una parola ormai integrata nel vocabolario attuale e quindi utilizzabile senza corsivo. Ma ascoltando ciò che Xinstalker ha ripetuto due, tre volte, ho riflettuto e ho capito che sarebbe un grave errore ignorare la traccia - ancora molto compatta - che le fonti bibliografiche ci mostrano. È ancora attuale usare il corsivo per questa parola, e non credo che Wikipedia possa impedirlo o debba privarsene. Anche io come te credo che una linea uniforme per il termine polis sarebbe auspicabile per il progetto, ma credo anche che ciò al momento non sia possibile. L'utente inesprimibile nulla ha detto bene: in questo modo nessuno dovrà andare nelle voci già fatte ad aggiungere/togliere il corsivo al termine polis. --Stella (msg) 17:32, 16 set 2014 (CEST)
Le fonti bibliografiche (in minoranza per la verità) la mettono in corsivo per enfatizzarla, è una scelta editoriale come usare l'arial o il times o l'interlinea 1.5. --Vito (msg) 17:58, 16 set 2014 (CEST)
In minoranza? Scelta di genere tipografico? :-D Ho capito.... quindi siccome polis è un termine italiano per giunta senza plurale... questo che carattere tipografico è? Ecco verifica anche dentro i libri :-D --Xinstalker (msg) 18:26, 16 set 2014 (CEST)

Dal che, guardando le firme, deve essere sfuggito a un gruppone enorme di accademici italiani che il termine "polis" dal 1918 è italiano e invariabile.... o molto più banalmente stanno semplicemente traslitterando il termine greco e a quello si riferiscono con polis e poleis, disinteressandosi di quello che sostengono i lessici di lingua? Toh pure l'enciclopedia Treccani ha deciso di farla franca dai lessici... e lo decide come variabile quindi come traslitterazione, visto che il suo stesso dizionario lo dà invariabile.. Ma poi noi stiamo scrivendo un'enciclopedia o un dizionario? Per questo genere di questioni, storiche, filosofiche, etc.etc. Facciamo quindi riferimento alle fonti comprese quelle enciclopediche... e non ai lessici di lingua.... (discorso vecchio e purtroppo ancora attuale). --Xinstalker (msg) 18:41, 16 set 2014 (CEST)

@ Utente:Vituzzu: non "oggi" ma, stante cosa sostengono i dizionari di lingua, dal 1918. Ciononostante le fonti che utilizziamo si comportano diversamente. Quello che è fortemente auspicabile sono i "cinque pilastri", tra questi le info corrette, ben fontate e aggiornate. Per il resto abbiamo tanto tempo ancora. I "grossi errori di metodo" sono ben altri, che compiamo qui quotidianamente, piuttosto che un corsivo che per giunta si riscontra nella maggioranza delle fonti in lingua italiana. Infine l'uniformità in seno alla medesima è il VI pilastro? Perché la Treccani, che non è un progetto aperto e libero come abbiamo visto non si preoccupa più di tanto dei corsivi... Noi che siamo un'enciclopedia libera discutiamo per giorni per un carattere non corsivo che si vorrebbe imporre in barba alle fonti che quelli che scrivono studiano... bah... --Xinstalker (msg) 18:17, 16 set 2014 (CEST)

Perché rendere così pesante una discussione? A che pro scaldarsi? A che serve farne una questione personale?
La prima questione riguarda il corsivo. Ribadisco, il corsivo per le parole straniere lo usiamo noi, non è uno standard. Io nelle fonti ci vedo enfatizzazioni: sono sicuramente ignorante, ho una totale incapacità a infarcire le discussioni di iperbolici off-topic ma non ho visto colte smentite a questa mia osservazione.
La seconda questione riguarda il plurale. C'è una regola grammaticale che è certamente molto lasca (curricula spunta dovunque e sfugge pure a me) ma in questo caso si applica, poleis è comunque molto diffuso ma è una questione diversa e scambiare e mischiare le questioni è nella migliore delle ipotesi un pastrocchio.
In merito all'uniformità sarà mia cura costringere il board ad approvarla come settimo pilastro, contestualmente allo spostamento di una posizione degli altri cinque e alla sostituzione del primo con l'aureo motto "non prenderti troppo sul serio".
--Vito (msg) 21:24, 16 set 2014 (CEST)
Concordo con te sullo "scaldarsi", non ha senso... agitare gli animi con le parole rende solo più difficile una eventuale decisione. Spero che Xinstalker prenda nota di ciò. Ad ogni modo non si tratta solo di enfatizzazione... perché una storica come Marta Sordi avrebbe voluto enfatizzare ciò che scriveva nei suoi libri? E perché come lei farebbero la stessa cosa tantissimi altri scrittori? E poi non sono solo gli studiosi italiani ad utilizzarlo: guarda ad esempio Thomas Heine Nielsen e Nic Fields (ne ho presi due puramente a caso) qui e qui Fidati che il corsivo è usato grandemente dagli studiosi d'ogni epoca per quel che sto potendo constatare ultimamente. Io non sono contro l'uso normale del termine, ma non mi va nemmeno che si affrettino i tempi o che si sbagli totalmente escludendo una prassi che è attestata, diffusa e non dà molestia alcuna. --Stella (msg) 21:51, 16 set 2014 (CEST)

(rientro) Uffa a tutti e due! Non era ancora caldo che già vi sembro scaldato, mi stavo solo appena intiepidendo, mi farete morire di raffreddore...

  1. Il corsivo per le parole straniere non è uno standard solo di Wikipedia, ma diciamo Vito piuttosto [molto] diffuso, anzi se mi permetti generale, talmente generale che Wikipedia l'ha copiato dalla generalità. Due esempiucci [1], [2], mi fermo qui: Questo per una visione di insieme mo ci manca pure che wikipedia ci ha insegnato a usare il corsivo per le parole straniere...
  2. I dizionari di lingua sostengono polis non variabile.
  3. Gli studi e i dizionari di ambito classico utilizzano polis come traslitterazione così come poleis, non lo fanno per enfatizzare la parola italiana, utilizzando in tal senso il corsivo per rendere la traslitterazione di un termine greco antico.
  4. Chiarito questo siamo tutti d'accordo. :)
  5. Infine stiamo discutendo del nulla, finché Epidosis non ha sollevato il problema nessuno se lo era posto e si viveva tutti tranquilli, ognuno adottava quello che riteneva pertinente; senza che qualcuno gli suggerisse, ad esempio, che la professoressa Marta Sordi scriveva la parola italiana polis in corsivo per enfatizzarla... Vito come sai ti voglio bene. --Xinstalker (msg) 22:27, 16 set 2014 (CEST)

(rientro arbitrario) In sintesi, sottoscrivo tutto quanto scritto da Vito
Meno in sintesi: questa discussione era già stata fatta, e aveva già registrato una soddisfacente convergenza sull'opportunità di scrivere una parola italiana secondo le regole della lingua italiana (e d'altra parte il contrario sarebbe stato ben strano...). Poi però è accaduta una cosa che qui su Wikipedia capita molto spesso: il centro della scena è stato preso dall'Esperto (in questo caso interpretato dal caro Xinstalker, ma il dettaglio è del tutto secondario). Che cosa fa l'Esperto? Impugna il consenso generale, il consenso particolare, le regole e le convenzioni nel nome della Verità che detiene, appunto in quanto Esperto. Per farlo, utilizza vari artifici retorici; qui, per esempio, Xinstalker - oltre ad alluvionarci con interventi-fiume, punzecchiature, battutine e OT a go-go - si ostina a considerare polis non già la parola italiana (sostantivo femminile invariabile) che è, e che indica la città-Stato greca, bensì una traslitterazione, e come tale la si pretenderebbe sottratta alle regole della lingua italiana: un po' come se io pretendessi che film non fosse la parola della lingua italiana che significa pellicola cinematografica, ma un termine tecnico inglese relativo al supporto analogico di riproduzione di una sequenza di immagini, e quindi pretendessi di scriverlo in corsivo e, se al plurale, films. È una tendenza, quella qui incarnata da Xinstalker (ribadisco: dettaglio incidentale), che vediamo diffondersi in molti ambiti dell'enciclopedia: l'Esperto è sempre al nostro fianco, e di volta in volta ci spiega che non va bene scrivere Partito di Centro Estone, ma ci vuole Eesti Keskerakond; che anziché Aeronautica militare indonesiana bisogna scrivere Tentara Nasional Indonesia Angkatan Udara; che Azərbaycan Kuboku è meglio di Coppa d'Azerbaigian; eccetera... Saluti e baci, --CastagNa 00:24, 17 set 2014 (CEST)

(fc) Quoto Utente: Castagna aggiungendo l'aggravante che non sono un "Esperto". So che vi sembra una risposta anormale d'altronde mi aspettavo che prima o poi, in mancanza di altro, si scendesse sul piano personale, cosa che io non ho mai fatto..., e quando si scende sul piano personale o si risponde magari per le rime che spesso sembrano "attacchi personali" (notare che quelli di alcuni lo sono comunque sempre, quelli di altri non lo sono mai...) o ci si accoda. Quindi che fare? Mi lancio anche io una pietra da solo. Castagna grazie, ne puoi lanciare anche tu un'altra? Sono qui affettuosamente disponibile a prendermela, se insieme alle accurate descrizioni della mia persona riuscissi ad argomentare anche qualcosa rispetto alle fonti che, non solo io, ho segnalato ne risulteremo tutti ancora più arricchiti. Grazie! --Xinstalker (msg) 07:43, 17 set 2014 (CEST)P.S. aveva già registrato una soddisfacente convergenza la soddisfacente convergenza era un rapporto di 6 a 4 dove tra i sei c'eri tu e quindi, per l'appunto, era una più che soddisfacente convergenza...
Aggiungo una mia osservazione a fianco di quelle di Xinstalker per vedere se riusciamo a giungere a un ragionevole compromesso:
Come già scritto ho notato che la mia preferenza per il corsivo e il plurale poleis (senza accenti) deriva dal tipo di pubblicazioni da me frequentate. Ne deduco un criterio di tipo anomalistico secondo cui nelle voci di argomento specifico, tecnico relative all'antica Grecia (dove non si voglia usare direttamente il greco) si traslittera il termine greco con il corsivo e il plurale distinto senza implicare in tale corsivo lcuna enfasi, mentre in tutti quelle voci dove la parola è usata sporadicamente o isolatamente fuori da un contesto antichistico — voci di politica piuttosto che di architettura ecc. — essa è a tutti gli effetti parola italiana in tondo e invariabile come da dizionari. Non è un criterio inciso nel vanadio perché lascia un certo margine di soggettività nel definire una voce più o meno tecnica, ma mi auguro che il buon senso venga in aiuto in casi dubbi e che questi siano effettivamente molti meno di quel che si tema.
Questa mia conclusione scoccerà fortemente gli analogisti manovratori di bot ma ritengo che rispecchi una fotografia credibile della convenzione attualmente vigente nel mondo cartaceo, limitando il senso di anarchia evocato dall'ultimo intervento di Xinstalker. - OrbiliusMagister - εΔω 00:33, 17 set 2014 (CEST)
+1. Ottima soluzione, coerente con tutta la letteratura, compresa quella degli urbanisti, con i dizionari di lingua e quelli degli antichisti. Una sola aggiunta, nel caso dell'antichità, quindi della traslitterazione, offrirei in parentesi una traduzione del termine greco in lingua italiana (penso a poleis) per venire incontro alle evidenze sottolineate da Utente:Stella. Nel frattempo, se raggiungiamo un accordo, inserisco in pagina di discussione del lemma polis la etimologia e la corrispondenza con le altre lingue indoeuropee e le sue connotazioni in ambito greco antico. Poi potremo linkare il termine poleis al lemma polis. --Xinstalker (msg) 07:51, 17 set 2014 (CEST)
Io l'unica cosa che mi auguro, e alla quale tengo, è che su Wiki prevalga il buon senso e la ponderazione necessaria. Poi fate voi, più di quel che ho detto non saprei che altro dire. --Stella (msg) 08:12, 17 set 2014 (CEST)
Guarda Stella che "enfatizzare" in senso tipografico non è niente di male, si vuole sottolineare un particolare termine.
Ho personalmente fatto (dopo la precedente discussione) un bel po' di sostituzioni dal plurale all'indeclinabile e ho levato un bel po' di corsivi, chiaramente non si fa per una citazione, per un titolo, per una traslitterazione e similia.
--Vito (msg) 13:46, 17 set 2014 (CEST)
Scusami Vito ma il tuo "ho levato un bel pò di corsivi" (dalla parola polis?) non va contro l'attuale situazione di stallo di questa discussione? Non si era per ora stabilito di lasciare invariati i termini già scritti? --Stella (msg) 14:45, 17 set 2014 (CEST)

@Stella: Tranquilla, li rimetteremo, di volta in volta quando lo sentiremo necessario. E se Vito riparte col bot gli facciamo scrivere Wikipedia da solo Anche se temo che possa riuscirci..., non so come, ma qualcosa combinerebbe Vedi Stella Wikipedia non è come sembra. :) Benvenuta in real Wikipedia! :) abituati. Ora questo è il comando: chiaramente non si fa per una citazione, per un titolo, per una traslitterazione e similia.--Xinstalker (msg) 15:22, 17 set 2014 (CEST)

Xinstalker questo tuo modo di rapportarti con gli utenti wikipediani è errato... si può benissimo discutere senza provocare! Vito è un bravo utente e non penso che andrebbe mai contro il bene di Wikipedia. Tra l'altro mi scuso perché ho frainteso la sua frase; lui si riferiva alla "precedente" discussione dove effettivamente pareva essere nato un consenso e per cui ci eravamo diretti verso la soluzione di "niente corsivo" ... ma lo stesso Vito si è poi bloccato perché ha capito che il consenso era troppo poco (credo siano andate così le cose). Per cui calmiamoci un pò con i toni, per favore. --Stella (msg) 17:43, 17 set 2014 (CEST)
Non ho toni alti con Vito, ci conosciamo da tanto, e ogni tanto ci stuzzichiamo... niente di che... :) lui lo sa bene e mi restituisce di tanto in tanto il favore... :) credimi l'ultimo problema, davvero l'ultimo problema è il rapporto tra me e Vituzzu. Se leggi bene il tono è ironico, affettuoso... e volutamente mirato a una certa discussione in corso tra noi... :) --Xinstalker (msg) 18:12, 17 set 2014 (CEST)
Ho personalmente fatto (dopo la precedente discussione) un bel po' di sostituzioni: l'ho fatto nei due tre giorni dopo, avrei ricominciato se non ci fosse stato 'sta replica. --Vito (msg) 15:43, 18 set 2014 (CEST)
(f.c.) Grazie Vito per la precisazione. Scusami se ho sviato dagli argomenti di discussione per parlare di te: in effetti non serve, non è utile, è manipolativo, ci allontana dalla discussione anche se sembra proseguirla e crea un generale malanimo. Fortuna che Stella se ne è accorta e me lo ha fatto notare. Ciao, scusa e grazie ancora. --Xinstalker (msg) 11:21, 19 set 2014 (CEST)
Hai fatto bene a fermarti; perché non c'è sufficiente consenso a seguire un'unica linea. --Stella (msg) 18:29, 18 set 2014 (CEST)
Allora la questione è risolta? --L'inesprimibilenulla 21:36, 18 set 2014 (CEST)
È risolta in senso wikipediano: il consenso, che pure si era formato, è stato "affogato" e... ognuno continuerà a fare quel che gli pare. --CastagNa 14:46, 12 ott 2014 (CEST)

Euripilo

Posso chiedervi di dare un'occhiata ai puntano qui di Euripilo e aggiustarli? Avevo cominciato io ma probabilmente c'è un errore nella voce Euripilo (Eneide), che linka ad altre "figlio di Poseidone", "Cos" ecc., ma nella disambigua il figlio di Poseidone è indicato come un altro... --Superchilum(scrivimi) 12:03, 16 set 2014 (CEST)

Nonostante si stia discutendo sulla legittimità o meno del redirect Euripilo (personaggio), che secondo me andrebbe reso più chiaro e mutato in Euripilo (Divina Commedia), possiamo considerare la questione ✔ risolta. --L'inesprimibilenulla 15:00, 16 set 2014 (CEST)
grazie :-) --Superchilum(scrivimi) 15:05, 16 set 2014 (CEST)

Un nostro Wikilibro

Ecco il primo Wikilibro su un argomento del quale ci siamo occupati (o meglio, l'abbiamo sistemato solo in parte e gran parte è ancora in corso di vaglio): Wikipedia:Libri/Guerre persiane! --Epìdosis 22:12, 16 set 2014 (CEST)

Bellissimo! Un book in progress ;-) - OrbiliusMagister - εΔω 00:36, 17 set 2014 (CEST)
Mi piace questa cosa del wiki-libro^^ bravi. --Stella (msg) 08:13, 17 set 2014 (CEST)
Ottimo, se riesci a trasferirlo su Wikibooks avrebbe ancora più rilievo. --Xinstalker (msg) 15:50, 17 set 2014 (CEST)
Be', in realtà solo Milziade, Battaglia di Maratona, Battaglia delle Termopili e Temistocle (lì qualche ritocchino non guasterebbe) sono state sistemate, le altre sono ancora tutte da rivedere (Prima guerra persiana, Seconda guerra persiana, Battaglia di Salamina, Guerre della lega delio-attica e Battaglia dell'Eurimedonte) o da riscrivere in toto. Quando avremo finito il lungo lavoro, magari potremo riutilizzarlo da qualche parte, Wikibooks soprattutto. --Epìdosis 16:03, 17 set 2014 (CEST)
Si conviene sistemarlo prima e poi trasferirlo, averne due... esci matto....--Xinstalker (msg) 17:13, 17 set 2014 (CEST)
È un progetto a cui collaboro ormai da un po' di tempo.... anche se non sarà certo ultimato a breve, c'è ancora molto da fare. --L'inesprimibilenulla 16:57, 18 set 2014 (CEST)

Demi: nuova mappa

Mappa di 50 demi.

Abbiamo una nuova bellissima mappa comprendente 50 dei 139 demi più importanti e non vedo alcuna controindicazione al suo utilizzo nelle varie voci riguardanti i demi (e non solo, anche in Mesogea, Paralia, asty e qualche voce geografica); prima di partire, però, volevo chiedervi cosa devo fare dove è già presente questa mappa parziale: metto questa al posto di quella, le metto entrambe (se sì, quale va nell'infobox?) o lascio solo quella parziale? Grazie per l'attenzione, --Epìdosis 21:21, 20 set 2014 (CEST)

Io direi di abolire del tutto la mappa parziale, che ho sempre reputato poco chiara; si può tenerla solo se indica località non segnalate nella nuova mappa. --Libens libenter 21:43, 20 set 2014 (CEST)
Sì, indica anche demi non presenti in questa mappa, ma per quelli compresi confermo che secondo me si può abolire. --Epìdosis 21:46, 20 set 2014 (CEST)
Anche io sono Favorevole all'abolizione della vecchia, dal momento che questa è ben più leggibile. --L'inesprimibilenulla 15:38, 21 set 2014 (CEST) La mappa si può comunque inserire, ma, osservando meglio, noto che le varie aree (paralia, mesogea, asty) sono indicate come "trittie". È una correzione veloce, basta che mi diciate come definirle per evitare questo errore formale. --L'inesprimibilenulla 15:41, 21 set 2014 (CEST)
Una buona dicitura sarebbe "REGIONI", ancora meglio "REGIONI ISTITUITE DA CLISTENE". --Epìdosis 16:17, 21 set 2014 (CEST)
Bene, allora a breve procederò coll'inserimento della mappa nei demi (al momento ne abbiamo 80 su 139) in essa raffigurati e la rimozione della mappa parziale. Grazie per i pareri, --Epìdosis 19:26, 21 set 2014 (CEST)
[@ Epìdosis] Purtroppo con la mappa dovrai aspettare, perché c'è qualche problema.... ne parlo con Fulvio. --L'inesprimibilenulla 19:31, 21 set 2014 (CEST)
✔ Fatto, ho finito di inserire la mappa nei demi che hanno già la loro voce (mi pare 43 su 50). Quanto alle piccole correzioni ancora da apportare, tranquillo che verranno apportate! --Epìdosis 21:30, 21 set 2014 (CEST)
Difatti sono state apportate. --L'inesprimibilenulla 17:52, 22 set 2014 (CEST)

Non posso inserire arg "antica Grecia" alla O di Asclepiade di Mirlea, ma posso segnalarvelo. Penso che già creare en:Mirlea e citarvelo potrebbe aiutare. Fate vobbis.--Alexmar983 (msg) 11:29, 21 set 2014 (CEST)

Penso che intendessi en:Apamea Myrlea o es:Mirlea, comunque il concetto è chiaro; per chi vuole, sul DGRG l'articolo è Apameia (4). Per il titolo: su Google Books "Apamea di Bitinia" ha 787 risultati, "Apamea in Bitinia" 101, "Apamea Mirlea" 33, "Mirlea" semplice mi sembra poco diffuso; di conseguenza, io creerei Apamea di Bitinia con redirect da Apamea in Bitinia, Apamea Mirlea e Mirlea. --Epìdosis 12:49, 21 set 2014 (CEST)
Posso occuparmene io. --Libens libenter 11:08, 24 set 2014 (CEST)
[@ Alexmar983] ✔ Fatto, voce e relativi redirect creati. --Libens libenter 21:40, 24 set 2014 (CEST)

Uso del lang-el

Anche se si tratta di una questione riguardante la Grecia moderna, la pongo comunque qui perché è veloce: in molti incipit di frazioni/comuni/prefetture/regioni della Grecia nell'incipit trovo il nome della città seguito da (in [[lingua greca|greco]] X); a volte X è normale, altre volte è in grassetto, forse qualche volta l'ho visto anche in corsivo o corsivo grassettato. Sono comunque rarissime le volte in cui si incontra il {{lang-el}}, che a volte inserisco io quando passo. Sareste d'accordo se chiedessi il passaggio di un bot per uniformare tutti gli stili di cui vi ho parlato a ({{lang-el|X}})? Grazie per l'attenzione, --Epìdosis 13:10, 21 set 2014 (CEST)

Favorevole: lavoro necessario. --Libens libenter 14:22, 21 set 2014 (CEST)
Favorevole, anche se sarebbe auspicabile pure la traslitterazione, che ritengo difficile da ottenere via bot. --L'inesprimibilenulla 15:39, 21 set 2014 (CEST)
✔ Fatto, richiesta inoltrata e puntualmente soddisfatta! Grazie per i pareri, --Epìdosis 11:56, 19 ott 2014 (CEST)

Sticometria: traduciamo?

Segnalo la possibilità di tradurre la voce, dato che quella di en.wiki è stata notevolmente migliorata. --Epìdosis 14:36, 25 set 2014 (CEST)

Sarebbe buona cosa tradurla, dato che secondo me può ambire ad entrare in Lo sapevi che; io però, al momento, non posso farlo. --Libens libenter 16:18, 25 set 2014 (CEST)

Città dell'antica Sicilia

Segnalo. --Epìdosis 21:40, 30 set 2014 (CEST)

Reindirizzamento dai nomi in inglese

Internazionalmente (in inglese e in en.wiki) Euripide lo chiamano Euripides e cosí fa anche la Biblioteca europea di informazione e cultura. È solo una curiosità, ma guardando una lista di nomi mi chiedo se c'è un motivo per avere Euripides ma non Aristophanes o Aristoteles. --Federico Leva (BEIC) (msg) 16:18, 2 ott 2014 (CEST)

Personalmente, dato che questa è Wikipedia in italiano, riterrei fuori luogo il redirect Euripides più che l'assenza degli altri; al massimo, secondo me, sarebbero sensati i redirect dalle abbreviazioni degli autori (es. Tucidide = Thuc.; Erodoto = Hdt.; Pausania = Paus. ...). Questo, però, è il mio punto di vista. --Epìdosis 19:30, 2 ott 2014 (CEST)
Scusa, stai dicendo che secondo te è accettabile il redirect Thuc. ---> Tucidide (e analoghi)? --Er Cicero 21:30, 2 ott 2014 (CEST)
Beh, forse bastano come alias sugli elementi di Wikidata: li ho inseriti lì. --Epìdosis 11:55, 19 ott 2014 (CEST)

Mentre correggevo un link a disambigua in Diocleziano ho creato questo link rosso. Potrei standardizzarlo ma ora ho un dubbio: serve come voce autonoma? O lo posso trasformare in un link a Dydyma? Che dicono le fonti in merito: meglio prevedere una voce di approfondimento o i due concetti sono intricabilmente connessi e quindi è poco più di un duplicato separarli? Nel caso vi lascio fare il redirect.--Alexmar983 (msg) 15:25, 3 ott 2014 (CEST)

✔ Fatto, un redirect mi sembra sufficiente. --Epìdosis 15:29, 3 ott 2014 (CEST)
ok, rimuovo allora il doppio link in Diocelziano (alla città e all'oracolo), tanto è inutile.--Alexmar983 (msg) 15:33, 3 ott 2014 (CEST)

"Causa" ha accezione negativa?

Anche se non è strettamente di vostra competenza, segnalo. --Epìdosis 15:39, 8 ott 2014 (CEST)

In generale non credo si possa dire che "causa" abbia accezione negativa, ma in qualche caso forse sì. Esempio: "Abbiamo pareggiato a causa di quello che hai fatto" e "Abbiamo pareggiato grazie a quello che hai fatto" hanno in effetti un tono ben diverso tra loro. Comunque in generale la risposta che mi sento di dare è che no, "causa" non ha acceazione negativa. Si potrebbe però comunque modificare in "ragioni" o "motivi" come forma di mediazione. --Borgil (nin á quetë) 17:48, 8 ott 2014 (CEST)
✔ Fatto (già da un po'): ho messo "ragioni". --Epìdosis 11:54, 19 ott 2014 (CEST)

Titolo dei re dell'Epiro

Guardando la Categoria:Re dell'Epiro trovo che, dei 5 re non mitologici che abbiamo, solo 2 hanno il "d'Epiro" nel titolo; inoltre, guardando tra le 3 coniugi che abbiamo al momento, una ha il "d'Epiro", una "dell'Epiro" e una niente. Io uniformerei mettendo a tutti "d'Epiro", tranne Pirro, il quale a mio parere è più noto col nome semplice. Che ne dite? Convoco [@ Nungalpiriggal], che si sta occupando di quella zona. --Epìdosis 07:41, 9 ott 2014 (CEST)

Concordo per mettere "d'Epiro" ma solo in caso di disambiguazione, per esempio Antigone d'Epiro. Sicuramente non aggiungerei "d'Epiro" a Lanassa, che lascerei così non solo perché non ci sono sue omonime altrettanto note, ma anche perché Lanassa non è enciclopedica solo per essere stata la moglie di Pirro. Lascerei senza "d'Epiro" anche Eacide e Neottolemo I, perché non ci sono omonimi da disambiguare. --Nungalpiriggal (msg) 20:19, 9 ott 2014 (CEST)
[@ Nungalpiriggal] Al momento, però, i Categoria:Re di Macedonia hanno tutti "di Macedonia", a parte quelli con un nome particolare (es. Tolomeo Cerauno). --Epìdosis 20:39, 9 ott 2014 (CEST)
Credo che anche il "di Macedonia" possa essere omesso dal titolo della voce a meno che non ci sia ambiguità con un omonimo (vedi Progetto:Biografie/Sovrani#Titolo voce). Chiedo però conferma a [@ Castagna]. --Nungalpiriggal (msg) 06:55, 11 ott 2014 (CEST)
Confermo: la questione è stata ampiamente dibattuta (se serve vado a ripescare i link, sennò fidatevi) e si è convenuto che per i sovrani antichi l'aggiunta di quel "di Paese" sia inopportuna, anacronistica e WP:RO. Infatti la gran parte delle voci su sovrani fino al Medioevo incluso non hanno aggiunte di quel tipo, nemmeno in caso di ambiguità (sarebbe d'altra parte un disambiguante improprio). --CastagNa 23:49, 11 ott 2014 (CEST)
[@ Castagna, Nungalpiriggal] Allora, se vi sembra opportuno, preparo una lista di re di Macedonia da spostare e chiedo l'intervento di un bot. --Epìdosis 12:12, 12 ott 2014 (CEST)
Voi quali re di Macedonia riterreste utile spostare? --Epìdosis 12:14, 12 ott 2014 (CEST)
Semplice: tutti ("re di Macedonia" in caso di ambiguità). Non capisco però cosa possa fare di utile un bot...--CastagNa 14:39, 12 ott 2014 (CEST)
Può servire per correggere tutti i wikilink, una volta spostate le voci. A breve vedremo di spostarle. --Epìdosis 11:53, 19 ott 2014 (CEST)

Hypomnemata 3 (settembre-ottobre 2014)

Ecco il terzo numero. --Epìdosis 15:22, 11 ott 2014 (CEST)

Hypomnemata 3 (settembre-ottobre 2014)

Voci al vaglio:

  1. Prima guerra persiana
  2. Seconda guerra persiana

Voci vagliate:

  • Nessuna

Voci segnalate per riconoscimenti di qualità:

  • Nessuna

Voci che hanno ricevuto riconoscimenti di qualità (elenco completo vetrine e VdQ):

  • Nessuna

Voci che hanno perso riconoscimenti di qualità:

  • Nessuna

Si è lavorato principalmente su:

  • Le voci al vaglio
  • I demi attici (altre 3 voci create/sistemate/uniformate; contando che i demi divisi vengono trattati in voci uniche, abbiamo 85 voci e ne mancano 54)

Vi si propone di lavorare su queste idee:

Concludiamo con una citazione inserita di recente su Wikiquote: "Le Carite sono nude" (proverbio usato per dire che bisogna essere munifici in abbondanza e franchezza e, al tempo stesso, che gli ingrati perdono il proprio decoro). Grazie a tutti coloro che collaborano al progetto (o che decideranno di collaborare in futuro), --Epìdosis 15:22, 11 ott 2014 (CEST)

Segnalo. --Epìdosis 22:34, 19 ott 2014 (CEST)

✔ Fatto: voce spostata. --Epìdosis 20:09, 24 ott 2014 (CEST)

La voce avrebbe bisogno di una sistemata, ma a mio parere è abbastanza curiosa. Lascio questo promemoria per cui in futuro vorrà darci un'occhiata. --Epìdosis 20:39, 25 ott 2014 (CEST)

Italianizzazione

Premesso che, ove i nomi italiani sono attestati, noi tentiamo sempre di utilizzarli, vorrei chiedere il vostro parere riguardo a due casi su cui ho qualche dubbio: tra somatophylakes e "somatofilachi" mi sembra ovvio preferire la forma greca, mentre tra blakennomion e "blachennomio" quale dicitura vi sembra migliore? --Epìdosis 19:10, 28 ott 2014 (CET)

Piuttosto che chiedere a noi, perché non ci dici come gli strumenti, più recenti e affidabili, che utilizziamo per predisporle, riferiscono? --Xinstalker (msg) 09:23, 29 ott 2014 (CET)
"Somatofilachi" su Google Books risulta attestato solo in due libri del XVIII secolo, quindi è certamente datato. Quanto al blachennomio, mi rivolgo a voi appunto perché su Google Books non c'è alcuna attestazione in italiano né per "blachennomio" né per "blakennomion"; la nostra voce, infatti, non utilizza fonti in italiano. --Epìdosis 13:14, 29 ott 2014 (CET)
Io lascerei la forma greca anche per blakennomion, trattandosi di una parola non molto utilizzata in italiano. --Libens libenter 15:42, 30 ott 2014 (CET)
Io sarei per lasciare la forma greca. Meglio fare così che inventare neologismi o ripescare termini ormai estinti, magari prodotto di un'epoca in cui l'italianizzazione dei termini stranieri, greci e non, era dilagante e esasperata ai nostri occhi. --L'inesprimibilenulla 18:49, 30 ott 2014 (CET)
Greca anche io--Xinstalker (msg) 18:53, 30 ott 2014 (CET)
Bene, lasciamo la forma greca. --Epìdosis 18:58, 30 ott 2014 (CET)

Titolo delle liturgie

Al momento abbiamo due liturgie, cioè trierarchia e coregia, eppure hanno due titoli diversi (trierarchia, che fa riferimento alla liturgia, e corego, che fa riferimento a chi si prende carico della liturgia): io proporrei di uniformare alla liturgia (trierarchia e coregia) con redirect dalla persona (trierarca, corego), cosa ne pensate? --Epìdosis 22:12, 29 ott 2014 (CET)

Favorevole alla proposta di Epìdosis. --Libens libenter 15:44, 30 ott 2014 (CET)
Favorevole Un po' come per buleuta. --L'inesprimibilenulla 18:50, 30 ott 2014 (CET)
Favorevole --Xinstalker (msg) 18:54, 30 ott 2014 (CET)
✔ Fatto, spostato a coregia. Grazie a tutti, --Epìdosis 07:17, 31 ott 2014 (CET)

Nomi delle lettere greche

Segnalo. --Epìdosis 18:15, 30 ott 2014 (CET)