Discussioni portale:Crociate

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Dispersione d'informazioni[modifica wikitesto]

trovo che ci sia una dispersione enorme d'informazioni: c'e' una voce crociata, un portaleòò crociate, e tante schede quante sono le crociate. non si puo' riunire almeno la voce e il portale crociate?--S vecchiato (msg) 17:13, 22 mar 2008 (CET)[rispondi]

Il portale ha una funzione diversa. Le informazioni sono frazionate tra le voci ma collegate dai link.Franco TamTam 10:57, 22 mar 2009 (CET)[rispondi]

Template Regno di Gerusalemme[modifica wikitesto]

Ho elaborato questo template per riassumere i dati relativi al Regno di Gerusalemme e volevo sottoporlo all'attenzione degli utenti del portale in modo da valutare eventuali modifiche. Potremmo adottarlo per dare unità alle voci relative a questo argomento.


--FabioDeVivo Noio volevòn savuàr... 10:54, 14 lug 2009 (CEST)[rispondi]

errata la spiegazione in testata al portale delle Crociate, si propone questo testo[modifica wikitesto]

di Niccolò A. Eusepi - eusepinicco@hotmail.it

Le crociate furono causate dall'avanzata degli arabi in Europa, che avevano conquistato quasi tutta la spagna e minacciavano la Francia, quindi da una legittima difesa dei confini europei. Mentre si combattevano i 'saraceni' in Spagna, quindi, i nobili tuttavia si dilettavano principalmente con i loro giochi di potere, mentre il popolo francese e tedesco spaventato da questa pressione araba dentro i propri confini, reagì seguendo un predicatore improvvisato, non consacrato e di umili origini ma molto efficace, "...Pietro d'Amiens, meglio noto come Pietro l'Eremita (Amiens, 1050 ca. – Neufmoustier, 8 luglio 1115), che ...con la sua entusiasmante predicazione filo-crociata che spaziò da Bourges a Colonia,...fu il promotore della prima Crociata, nonché guida della cosiddetta Crociata dei pezzenti, promettendo tesori immensi da raziare nelle terre d'Oriente. L'eloquenza di Pietro (che peraltro era un uomo di scarsa cultura) sollevò l'entusiasmo di migliaia di cristiani (più di 12.000 persone) che - al grido di Deus le volt - si posero in marcia nel maggio 1096. Essi raggiunsero Costantinopoli alla fine di luglio, raccogliendo lungo la strada altri entusiasti, pur obbligati a subire le dure reazioni della popolazioni balcaniche da essi percorse, che non gradirono gli atti di requisizione forzata di viveri e altre violenze da parte di quei crociati ante-litteram."

Pertanto la Prima Crociata non fu quindi voluta dalla Chiesa e dai Re europei, ma fu da questi subita. Si concluse con un massacro ai danni dei circa 20.000 'crociati pezzenti' quando giunsero a Costantinopoli. Ma nel frattempo i pezzenti, passando dal sud della Germania, fecero in tempo a realizzare il primo progrom della storia europea, ripetutosi poi nel secolo successivo anche in Inghilterra, sterminando gli ebrei di una regione per il puro saccheggio e, forse, anche con la complicità della borghesia e nobiltà locale che vedeva cancellati i propri debiti. Le aristocrazie eurpopee e la Chiesa, trovandosi spiazzati e quindi in difficoltà, si attivarono dapprima per proteggere le comunità ebraiche da tale scempio, poi frettolosamente chiamarono a raccolta una crociata, cioè un levata alle armi della nobiltà cattolica, più per governare questo fenomeno politico popolare che non per convinzione. Fu solo con la seconda crociata, che scaturì dalla predicazione del ben più importante Bernardo di Chiaravalle, che si formulò una strategia militare di difesa europea anti-araba consistente nell'attacco in profondità nei loro territori, onde indebolire di conseguenza la loro posizione militare in europa. D'altr'onde il fenomeno politico era stato ormai innescato da un moto popolare, e non si potè disinnscare che alla fine del 1300, dopo innumerevoli fallimenti politici un medio oriente ma anche il ristabilimento dei confini europei in Spagna. La fine delle crociate, stabilite all'unisono dal Re Francese, dall'Imperatore tedesco e dalla Chiesa, videro anche lo scioglimento dell'Ordine dei Templari, per esaurimento dello scopo fondativo, con tanto di Concilio apposito, che ha un valore storico unico perché sancisce la divisione netta e definitiva tra il guerriero ed il religioso, tra mistica (del religioso) e scienza (del Re), tra il come immanente dei laici e dello spirito ed il fine ultimo della meditazione e dell'anima. Questo passaggio di cesura, così netto e sofferto, è avvenuto solo nella religione cristiana cattolica ed ha aperto la strade alla modernità che, pochi secoli più tardi, sviluppa le scienze laiche. Per inciso, contro i Templari fu addotta la scusa delle eresie da parte dell'inquisizione francese guidata dal Re di Francia, che li condannò al rogo ottenendo così anch'egli la liberazione dai sui debiti. Nel resto d'Europa i membri dell'Ordine furono processati ma assolti, e risalgono a quel periodo le prime tesi giuridiche contro la pena di morte, formulate dai Vescovi incaricati dei tribunali dell'Inquisizione. Il patrimonio fu spezzettato tra le varie congregazioni della Chiesa ed in parte disperso, un tesoro di cui si favoleggia ancora oggi.