Discussione:Votazione elettronica

La parte sui problemi di sicurezza è completamente insensata. È spiegata male, contiene alcune informazioni false, alcune inutili, alcune tendenziose.

Alcune valutazioni dell'autore sulla sicurezza sono decisamente discutibili, come l'assenza di masterizzatore e hard disk.

A volte confonde usando l'espressione "voto via internet" la comunicaz del voto dall'elettore al seggio e la comunicaz dal seggio al server centrale.

Alcuni dettagli sono decisamente inutili (usb 2.0, monitor 20 pollici, gprs/edge/umts, vpn).

Si parla come se si trattasse di cose diverse di pen drive, chiavetta usb, chiave usb, chiavina usb, memory pen.

Non si da alcuna stima del rapporto tra 10^35 e 2^128 (neanche, per dire, maggiore o minore di uno).

Si parla di eliminare fisicamente le interfacce di rete, quando è ampiamente sufficiente e meno nehandertaliano impostare un firewall.

Contiene molti errori tipografici e grammaticali.

olmo bulmo

Favorevole, Propongo di cancellare e revisionare significativamente la parte sui problemi di sicurezza Tutta la parte così come descritta nell'articolo riguarda considerazioni originali e personali dell'autore che meritano una significativa revisione, possibilmente allineando il contenuto alla versione in inglese dell'articolo che è molto piu' aggiornata e ponderata

Gielpa

Argomenti mancanti

In tutta la discussioone manca un argomento fondamentale in Italia: la precisa identificazione personale del votante e la assoluta segretezza del voto. Il voto elettronico via Internet non risponde ad entrambi i requisiti: se l'elettore non è prima identificato (carta di identità, parametri biomedici etc.) e con la garanzia che dopo l'identificazione non vi possano essere intromissioni (sostituzioni di persona) - come avviene per l'elettore in cabina - l'identificazione è sostanzialmente nulla. Discorso analogo vale per la segretezza: come si garantisce che nessuno osservi (o addirittura minacci) il votante durante l'esercizio del voto? Si potrebbe dire che il problema è lo stesso per il voto postale ma si sa che l'incidenza di questi voti è minima e quindi, al di là degli aspetti giuridici, la relativa inaffidabilità può essere tollerata. Credo che al di là delle problematiche tecniche del voto (consci che non esistono sistemi perfetti e che quando si migliora la segretezza migliorano anche le tecniche degli hackers) siano questi due problemi che dovrebbero essere discussi in dettaglio. Prof. Ing. Giovanni Neri Professore Ordinario di Calcolatori Elettronici Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi “ Viale Risorgimento 2 40136 BOLOGNA

Affermazioni senza fonte

Come previsto dalle linee guida, trasferisco qui l'intero contenuto della sezione «Aspetti economici», che è del tutto sprovvista di fonti ed eventualmente potrebbe configurarsi come ricerca originale (anche se naturalmente presumo la buona fede).

«I sostenitori del voto elettronico giustificano la sua adozione in particolare per i costi della macchina elettorale nei Paesi democratici.

Una votazione e uno scrutinio completamente elettronici, privi di schede cartacee, permetterebbero di occupare meno persone e meno tempo per le attività elettorali. I benefici si manifestano all'inizio e alla fine delle votazioni.

Oltre al contenimento della spesa, l'eliminazione delle schede cartacee porta ad una riduzione dell'impatto ambientale causato dalla votazione stessa, sia per la mancata necessità di produrre schede, sia per l'eliminazione del trasporto delle stesse nelle varie sedi di voto.

Per le votazioni con l'utilizzo di seggi presidiati, la verifica e l'autenticazione delle schede sono le fasi che richiedono pie' tempo nel periodo antecedente al giorno delle votazioni, per l'allestimento dei seggi. Non viene più fornita la matita copiativa, né è necessario verificare che la scheda sia piegata correttamente e metterla nell'urna.

Le operazioni di routine che riguardano l'invio della tessera elettorale, la verifica dell'identità dell'elettore, timbro della tessera elettorale, e aggiornamento dei registri, verrebbero gestite mediante procedure informatiche che ne snellirebbero lo svolgimento, e ridurrebbero la quantità di risorse e di tempo necessari per l'evento elettorale.

Il voto elettronico potrebbe consentire una gestione più efficace e funzionale delle operazioni di voto e di scrutinio e permetterebbe di ridurre il numero dei seggi o dei suoi componenti.

Sarebbe anche ridotto il tempo di permanenza dei membri all'interno del seggio elettorale, e del servizio d'ordine incaricato di sorvegliarlo.

Complessivamente, il personale coinvolto resterebbe sostanzialmente invariato, mentre il risparmio di schede cartacee e matite copiative non è nemmeno confrontabile con il costo di Notebook portatili, modem, penne USB, eventuali server di plesso per la raccolta-dati, e della banda larga per la trasmissione dei voti dato che sono ammortizzabili.

Il voto via Internet consentirebbe di superare parte dei problemi dovuti all'accessibilità delle postazioni di voto. Elettori o membri di un'assemblea potrebbero partecipare alle decisioni da casa, utilizzando, in caso di bisogno, le tecnologie assistite che hanno già adottato. I portali web per il voto via Internet devono essere progettati in modo da consentire l'integrazione con dispositivi che garantiscano l'accesso al voto anche a persone con disabilità.

Il voto via internet permette un risparmio sia per quanto riguarda produzione ed invio di materiale cartaceo, sia per quanto riguarda la gestione di scrutatori ed altro personale al seggio. È anche stato verificato un aumento della partecipazione dei votanti sia in termini di numero sia in termini di coinvolgimento. Alcune associazioni che permetto il voto solo a chi è in regola con il pagamento della quota annuale di iscrizione all'associazione hanno verificato un aumento dei rinnovi delle quote in concomitanza con le comunicazioni per l'invio delle credenziali.»

-- Étienne 21:06, 8 apr 2015 (CEST)

Contenuti di sospetta natura promozionale

Come previsto dalle linee guida in materia («Chiunque può rimuovere un contenuto non neutrale, dandone spiegazione nella pagina di discussione e nel campo oggetto»), trasferisco qui alcuni contenuti di sospetta natura promozionale, già segnalati circa sei mesi fa senza alcun riscontro successivo. Le porzioni di testo trasferite dalla voce sono riportate fra virgolette, sotto forma di citazione, corredate dal titolo della sezione (o sottosezione) in cui si trovavano e da un eventuale commento. Naturalmente mi rimetto al giudizio della comunità. Grazie per l'attenzione. -- Étienne 18:37, 16 set 2015 (CEST)

Principali piattaforme di voto elettronico italiane e internazionali

«

• BigPulse americana, opera anche in Australia
• Eballot americana, prevede il voto ibrido e si occupa anche di associazioni, corporazioni, fondi...
• Eligo italiana, sviluppata da ID Tech, prevede anche soluzioni di voto ibrido, prevalentemente usata da Ordini, Fondi, Casse e società private
• Scytl, spagnola, fortemente orientata alle votazioni politiche, opera a livello globale
• U-Vote italiana, sviluppato da Cineca per l'ambito pubblico universitario
• Woto italiana, sviluppato da ottoeotto usato prevalentemente da associazioni
• Il movimento politico 5 Stelle utilizza un proprio sistema di voto elettronico che al momento non è disponibile sul mercato.»

Con quale criterio sono state selezionate? Sono inserimenti promozionali? -- Étienne 18:37, 16 set 2015 (CEST)

Analisi del voto elettronico

«Nel 2011 il Garante della Privacy ha stabilito che alcuni sistema di votazioni on line possono avere un livello di sicurezza e di tutela della privacy superiore a quelle tradizionali; in particolare, la prima piattaforma di cui è stata verificata la compliance dal Garante della Privacy è stata Eligo, sviluppata da ID Technology e utilizzata da oltre un milione di votanti nel periodo 2005-2014. Nella verifica fatta sulle votazioni elettroniche di EPAB il Garante ha dichiarato “le misure descritte da ID Technology si valutano adeguate per impedire l’identificazione diretta e indiretta dei votanti e dei voti espressi, con la conseguenza che possono considerarsi insussistenti i paventati rischi di identificazione del votante” Successive sentenze hanno confermato la validità delle votazioni on line effettuate.»

-- Étienne 18:37, 16 set 2015 (CEST)

Il voto elettronico

«Anche la Provincia autonoma di Trento sperimenta il voto elettronico. In questo video, viene dimostrato il funzionamento del sistema ProVotE: http://it.youtube.com/watch?v=gh8e46oMLDw. Nell'anno 2013 la cittadinanza dei comuni di Martignano e Melpignano (Provincia di Lecce) sarà chiamata a rispondere, tramite l’uso dell’urna elettronica sviluppata presso lo Stato di Jalisco (Messico), al seguente referendum consultivo:“Vuoi tu la fusione del tuo Comune di residenza con altri Comuni aventi popolazione fino a 5.000 abitanti?” . La sperimentazione ha ottenuto specifico nulla osta da parte del Ministero dell'Interno - Dipartimento Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale dei Servizi Elettorali con nota n. prot. 4829 del 29 novembre 2012. Considerata l'assenza in Italia di una specifica disciplina in tema di voto elettronico, la sperimentazione sarà condotta nel rispetto della normativa vigente in materia di referendum in modalità analogica (cartacea) per una verifica certa e concreta dell'usabilità dell'urna elettronica messicana nell'ordinamento italiano e della possibilità organizzativa di operare un voto con strumentazione elettronica su scala territoriale. Il progetto di ricerca e trasferimento tecnologico "Salento eVoting" è realizzato dal LeG (Laboratorio di eGovernment - Università del Salento) ed è diretto dal Responsabile scientifico Prof. Marco Mancarella. http://www.salentoevoting.it/»

-- Étienne 18:37, 16 set 2015 (CEST)

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• Correzione formattazione/utilizzo di http://www.repubblica.it/esteri/2014/06/27/news/norvegia_stop_voto_elettronico-90175156/
• Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20060613064003/http://www1.acm.org/classics/sep95/ per http://www.acm.org/classics/sep95/

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 22:41, 4 nov 2017 (CET)

Fatto. -- Étienne 12:28, 5 nov 2017 (CET)

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 09:36, 23 mag 2018 (CEST)

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• Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20090422003623/http://www.openrightsgroup.org/2008/07/02/org-verdict-on-london-elections-insufficient-evidence-to-declare-confidence-in-results/ per https://www.openrightsgroup.org/2008/07/02/org-verdict-on-london-elections-insufficient-evidence-to-declare-confidence-in-results/

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