Discussione:Videoconferenza

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Spostato da sezione "Caratteristiche"[modifica wikitesto]

Sposto qui una lunga digressione che è stata aggiunta recentemente alla voce e che non c'entra nulla con le "caratteristiche" della videoconferenza (vedi anche Wikipedia:Localismo). Ho anche rimosso la seconda frase di questo edit ([1]) che era la base dell'ultimo ampliamento). --Rotpunkt (msg) 22:49, 6 ott 2013 (CEST)[rispondi]

Da "Caratteristiche"
Un esempio molto all'avanguardia è l'esperienza di teledidattica in videoconferenza dell'Università di Camerino portata avanti a partire dall'a.a. 1998/99 alla facoltà di Giurisprudenza. Per target di studenti raggiunti - soprattutto studenti-lavoratori - modalità organizzative e numero di sedi collegate rappresenta a tutt'oggi un esempio unico. Collegò per quasi 10 anni la sede centrale di Camerino con più sedi in tempo reale delocalizzate nel lazio (Roma) e in Umbria (Terni e per un breve periodo anche Orvieto). La lezione video-trasmessa rappresentava un sunto di circa due ore delle parti più ostiche delle una materie universitarie più complesse (procedura penale, civile, diritto pubblico e privato, economia politica, ecc.) e permetteva soprattutto l'interattività garantita dai tutor in aula, personale altamente qualificato composto da laureati nella materia in oggetto o in discipline, come sociologia che consentiva loro di sostenere i discenti sia dal punto di vista contenutistico sia relazionale: il tutor, monitorando l'aula remota da vicino, poteva interrompere la lezione ogni qualvolta notava segni di incomprensione da parte dei partecipanti. Allo stesso tempo il ruolo molto ampio dei tutor andava anche al di fuori dell'aula, creando e/o amalgamando gruppi e sotto-gruppi di apprendimento agevolando sia lo scambio e la collaborazione tra di loro sia, soprattutto, con i docenti durante la lezione ed ex-post. Dal punto di vista "informale" , spesso, il ruolo del tutor, rappresentava il punto di riferimento per incontri di gruppo tra i partecipanti alle lezioni. Per studenti-lavoratori particolarmente impegnati sul proprio luogo di lavoro, in famiglia e appunto negli studi, il ruolo di un tutor ad ampio spettro (ralazionale, contenutistico, organizzativo, ecc.) è stata la carta vincente dell'esperienza dell'ateneo marchigiano tanto che un sottogruppo che partecipò tra i primi all'esperienza di teledidattica in videoconfeenza, riuscì a laurearsi con un anno di anticipo dando luogo ad un precedente storico per l'ateneo di Camerino ovvero la richiesta formale al consiglio accademico di un permesso speciale per l'assegnazione della laurea in 3 anni accademici anziché i quattro canonici. Il corso di maggior successo fu quello di giursiprudenza con l'attivazione delle principali materie del curriculum svolte in videoconferenza con le modalità sopra descritte e delle materie dell'indirizzo "Tecniche investigative" cui parteciparono come docenti, tra gli altri il prefetto Alessandro Pansa, il Generale dei Carabinieri Goffredo Mencagli e della G.d.F. Lucio Macchia. Si portò avanti anche un progetto di esame in videoconferenza con i tutor nell'aula remota a garantire il corretto svolgimento dello stesso: l'esaminando indossava una cuffia attraverso la quale si isolava dall'aula attrezzata in cui erano presenti i colleghi di studio e i tutor e ascoltava le domande della commissione presente in tempo reale a Camerino: l'esperienza fu duramente ostacolata da parte della popolazione di Camerino, soprattutti le associazioni di commercianti che vedevano in questo ulteriore passo verso la virtualizzazione del piccolo ateneo un pesante colpo all'economia locale che ruota anche oggi per la quasi totalità intorno all'università (ricezione, ristorazione, materiali, ecc.) e in modo particolare ai suoi numerosi studenti fuori-sede. L'anno accademico successivo, infatti, dopo il successo ottenuto dai corsi di giurisprudenza che coinvolsero al loro apice fino a 400 studenti cioè quasi il 15% degli iscritti nell'a.a. 2001-02 , presso la sede di Ascoli, partirono in gran numero dei corsi in videoconferenza delle facoltà scientifiche. Ciò, pur rappresentando per l'ateneo di Camerino una speranza di sviluppo per il suo futuro sempre molto difficile in presenza di una concorrenza feroce tra atenei limitrofi (Perugia, Macerata, Ancona e le sedi distaccate in Umbria di vari atenei) non fu visto nella prospettiva futura anche integrata nella modalità della FAD in e-learning che peraltro si è successivamenteben sviluppata. I tutor che per quasi 10 anni seguirono ed animarono l'iniziativa furono il dott. Vanni Baldieri, il dott. Francesco d'Aquino, (presso la sede di Roma), il dott. Mirko Checcacci (sede di Terni), coordinati per alcuni anni dall'ideatore dell'iniziativa il dott. Stefano Bertoldi.