Discussione:Via Aemilia in Hirpinis

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Sposto qui una parte, in quanto mi pare una posizione del tutto minoritaria oltre che non chiaramente argomentata.
Forse varcava l'Appennino all'altezza dell'oppidum di Vescellium[1] circa 13 km a nord-nordovest.
Altri, invece, ipotizzano che la via Aemilia servisse soprattutto ad agevolare i collegamenti tra i numerosi insediamenti rurali (essenzialmente di piccole o medie dimensioni) in fase di edificazione a seguito dell'entrata in vigore della Lex agraria (133 a.C.), fortemente voluta dal tribuno della plebe Tiberio Gracco benché duramente osteggiata da senatori e latifondisti "ref name=iter/". E poiché le centuriazioni interessarono quantomeno gli attuali territori di San Bartolomeo in Galdo (nei cui pressi erano forse stanziati i Liguri Corneliani) e Celenza Valfortore (laddove sono stati rinvenuti diversi cippi graccani)[2], non è da escludere che l'arteria si limitasse a penetrare a fondo nei monti della Daunia senza discendere nel tavoliere delle Puglie.[3]
3knolls (msg) 18:02, 10 mag 2022 (CEST)[rispondi]

  1. ^ Tale tratta montana, contrassegnata da diverse evidenze archeologiche (ivi compresa una grande villa romana presso Fontana la Noce), è nota in letteratura come "Via Trasversale".
    Maria Luisa Marchi, Anna Castellaneta, Michele Laurenzana e Giuseppe Ferlazzo, Fra Daunia ed Irpinia: nuovi dati dal territorio di Biccari e Roseto Valfortore (PDF), Convegno di Preistoria, Protostoria e Storia della Daunia - San Severo, 15 e 16 novembre 2015, 36ª ed., 2016, pp. 300-308, ISBN 978-88-96545-71-3 (archiviato il 25 dicembre 2020).
  2. ^ Gianluca Soricelli, La romanizzazione nella valle del Fortore (PDF), pp. 95-99 (archiviato il 20 gennaio 2021).
  3. ^ Giuseppe Ceraudo, Puglia, Archeologia delle regioni d'Italia, Bologna, Bradypus Editore, 2014, p. 238, ISBN 978-88-98392-04-9, ISSN 2037-8300 (WC · ACNP).