Discussione:Universo in accelerazione

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Fisica
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Non è vero che la teoria, se corretta, porta necessariamente al big rip. dipende dal valore di w nell'equazione di stato della dark energy.


Sposto qui pezzo inserito da anonimo, non so giudicare se sia corretto ma non l'avevo mai sentito. Alfio (msg) 12:27, 5 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Sotto un altro punto di vista la continua accelerazione delle galassie potrebbe trovare giustificazione nel principio di conservazione dell'energia; infatti se esse per avanzare sono continuamente costrette a crearsi lo spazio entro cui farlo, e se ciò avviene a spese della propria massa, ecco che per la conservazione della quantità di moto la loro massa residua è soggetta ad una continua acccelerazione.



Secondo me è necessario modificare questa voce, dato che, come già osservato, il Big Rip non è affatto una conseguenza diretta dell'accelerazione dell'universo!. QUando ho un po' di tempo magari posso modificarla io stesso. Ciao

--Deltasun 11:25, 11 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Unire a Universo? Perchè?[modifica wikitesto]

La voce ha parecchi link in entrata, segno che la sua esigenza è stata sentita da chi ha scritto le voci. Inoltre la voce universo è organizzata in modo da riassumere i concetti e rimandare alla pagina specifica per approfondimenti. Perché fare diversamente per questa? --Starmaker 11:45, 25 nov 2007 (CET)[rispondi]

Ho aggiunto un {{vedi anche}} a questa sezione di universo che rimanda a questa voce. Skywolf 19:25, 30 nov 2007 (CET)[rispondi]

Universo stazionario[modifica wikitesto]

Vorrei esporre alcune argomentazioni riguardo l'universo in accelerazione ed al Big Bang. La teoria del Big Bang si basa sull'accelerazione dell'universo,o meglio sulla sua espansione, ma non tiene conto delle dimensioni delle galassie. Una galassia come quella in cui viviamo, a detta degli scienziati, è lunga circa 100.000 anni luce, ciò significa che se si spostasse nella sua espansione alla utopica e folle velocità della luce si sposterebbe nell'arco dell'anno di 1 anno luce, in pratica come se un treno della lunghezza di un chilometro si spostasse di un centimetro in un anno. Se la velocità di spostamento fosse la metà di quella della luce, e siamo ancora nell'utopia, la galassia si sposterebbe di 1/2 anno luce, nel paragone con il treno, esso si sposterebbe di mezzo centimetro all'anno. Se si spostasse a velocità ancora più basse sembrerebbe quasi ferma del tutto. L'impressione che deriva da queste osservazioni è la staticità della galassia anche se lo spostamento è pari alla velocità della luce. Questo dovrebbe far riflettere quanti ancora credono che ci sia stato un inizio così" scoppiettante".

limiti dell'accelerazione?[modifica wikitesto]

Mi sono venute delle domande imbarazzanti riguardo la teoria dell'Universo in accelerazione: Se l'Universo visibile sta in una costante accelerazione arriverà il momento in cui la velocità dell'espansione oltrepasserà la velocità della luce? Se la risposta è "sì" ci sarebbe una rivoluzione nelle legge della fisica oppure la scoperta di una nuova qualità della materia o dell'energia, visto che fino adesso non c'è niente "in natura" capace de oltrepassare la velocità della luce? E se la risposta è "no", c'è un paradosso, cioè, l'universo non starà eternamente in espansione, oppure, a certo punto dell'espansione l'universo non si espanderà più in una velocità crescente, in una accelerazione, però, raggiungerà una velocità costante, cioè, espansione eterna, ma non accelerazione eterna? --Censor (msg) 08:07, 7 dic 2009 (CET)[rispondi]

L'universo in espansione. La materia si genera dal nulla

Io credo che esista un errore alla base di tutte le considerazioni fisiche e che determina in modo altrettanto errato, le varie teorie dell’origine e del destino dell’universo. Il postulato, secondo me errato “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, è stato formulato con esperimenti che, per quanto precisi, non possono arrivare a cogliere la realtà poiché agiscono ad uno strato materiale in cui non si possono rilevare differenze. Basandosi su quel postulato, la scienza deriva che la quantità di energia cosmica, con le sue sfumature tra materia, antimateria e luce, deve essere fissa, cioè era quella dall’inizio, che fosse contenuta in un punto o no, e la stessa presente adesso. Perciò, l’espansione accelerata scoperta recentemente dovrebbe portare a un universo freddo essendo la stessa quantità che si spande in uno spazio maggiore. Oppure, con i dati precedenti a questa più recente scoperta, immaginava che esso fosse un continuo pulsare tra espansione e collasso. Io credo invece che l’universo si stia generando e che il postulato precedente vada corretto in “Nulla si distrugge, tutto si trasforma, qualcosa si sta creando” e che questo processo creativo avvenga ad uno strato al quale l’uomo non può accedere e quindi constatare.

Per lo stesso postulato errato, viene a determinarsi che la “sostanza” cosmica nelle sue svariate forme, e secondo la legge di Einstein E = MC2, dovrebbe restituire una quantità precisa di energia, quella che “non si crea, non si distrugge, ma si trasforma”. La forza di gravità dovrebbe rallentare il processo di espansione, ma il cosmo si espande addirittura accelerando. Hanno persino immaginato, oltre alle quattro già classificate, una quinta forza che lo risucchia dall’esterno! E se invece provassimo a immaginare che qualcosa dall’interno si stesse creando da quel nulla inconcepibile per l’attuale postulato, e che, comparendo, generi sostanza con il suo spazio-tempo?

Generandosi dall’interno, la somma in serie di nuove unità spazio tempo creerebbe proprio l’effetto accelerazione. Ma com’è possibile che qualcosa si generi dal nulla? Forse noi, attualmente, abbiamo un concetto errato di nulla. Il nulla, se esistesse, sarebbe qualcosa, e quindi un paradosso. L’unica possibilità è esistere. Il nulla quindi può essere solo inteso, con l’attuale postulato, come un luogo esistente con assenza di forma percepibile. Ma, con il nuovo postulato dobbiamo togliere anche la sostanza. Che cosa rimane?

Rimane un luogo privo anche di tempo e spazio, cioè, un luogo concettuale. Questo luogo rimane quindi un concetto adimensionale e da esso dovrebbe generarsi la sostanza. La base del cosmo non sarebbe la sostanza ma il concetto. Forse allora abbiamo un concetto errato della sostanza. Ma, se abbiamo postulato che il concetto è la base del cosmo, come invece Einstein con “E = MC2” postula che è l’energia apparente in diverse forme, forse la sostanza è solo una forma di concetto, una quantità di concetti che generano una forma.

Un concetto però, inteso come lo intendiamo noi, non genera nulla. È, ad esempio, solo un’immagine fissa. Per fare un esempio, nei nostri processi psichici noi generiamo concetti spinti da una volontà. In un luogo della psiche noi utilizziamo mattoni di concetti per realizzarne di nuovi come, ad esempio, le parole di un discorso che rappresenta un unico significato concettualmente più grande. Mediante la sostanza possiamo trasmettere questi concetti pensati a un’altra psiche, un altro luogo. La luce, che scientificamente parlando, è un’onda elettromagnetica, all’atto pratico è la trasmissione d’immagini che per noi hanno significato concettuale, sono concetti anche laddove non li comprendiamo. La luce è un mezzo di spostamento di concetti, informazioni. Io vedo una galassia larga centomila anni luce e nel mio pensiero essa è un concetto senza dimensioni fisiche ma concettuali.

La sostanza quindi è concetto in un luogo, ossia, se da un lato è sicuramente sostanza, dall’altro è sicuramente concetto. Ciò che percepisco è sempre concetto. La sostanza è concetto strutturato. Non è la sostanza che genera il pensiero e i suoi concetti, ma la forma più arcaica di volontà che genera concetti in strutture via, via più complesse, partendo da concetto di luogo, poi uno spazio-tempo che è la distanza unitaria tra due concetti di luogo adiacenti, quindi la direzione, il piano, il volume, la tensione, il solido ecc…

La matematica ci insegna che un segmento qualsiasi ha infiniti punti come un segmento più lungo, come uno più corto. Impossibile! Infatti, noi li percepiamo lunghi diversi perché il valore di concetti di luogo che i due segmenti contengono è diverso. Noi possiamo percepire le differenze perché abbiamo nella psiche le unità di misura per raccogliere valori diversi.

Se io chiedessi: Quanto vale la distanza tra due punti infinitamente vicini? Non può essere zero perché coinciderebbero. Non può essere “zero virgola” poiché sarebbe il rapporto tra due entità. La risposta è uno. Ma uno di cosa? Un’unità assoluta di spazio che nel percorrerla s’impiegherebbe un’unità assoluta di tempo.

In definitiva, la sostanza non necessariamente doveva esistere per forza sotto altra forma.

Tratti in inganno dall’incapacità nostra di distruggere l’esistente o a generare qualcosa, abbiamo postulato che l’energia non può generarsi dal nulla e nemmeno sparire in esso. Che esiste quindi il tutto con una quantità fissa. Che la sostanza, per esistere, debba avere un volume, uno spazio-tempo, invece essa proviene proprio da luoghi concettuali a-dimensionali. Il concetto è l’unità di misura a-dimensionale di tutta la sostanza, di tutte le strutture concettuali dell’universo. Noi comunichiamo mediante esso.

Ghedini Filippo (pensiero del 14/04/2009) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Daredevil665 (discussioni · contributi) 16:37, 19 ago 2010 (CEST) (CEST). Skywolf (msg) 14:28, 20 ago 2010 (CEST)[rispondi]


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Skywolf (msg) 14:22, 20 ago 2010 (CEST)[rispondi]

Omissione parola "accelerata"[modifica wikitesto]

Diverse volte sia nell'articolo che nella discussione, si scrive "Universo in espansione" invece di "Universo in espansione accelerata"; l'omissione della parola "accelerata" penso sia fuorviante. Ad esempio nell'articolo si legge: "Inoltre l'evidenza di un universo in espansione è stata corroborata ecc..", penso sia meglio sostituirla con: "Inoltre l'evidenza di un universo in espansione accelerata è stata corroborata ecc.." grazie. isidoro ghezzi --151.66.153.51 (msg) 01:31, 11 feb 2014 (CET)[rispondi]

Titolo giusto[modifica wikitesto]

Il titolo giusto dovrebbe essere Accelerazione dell'espansione dell'universo, "Universo in accelerazione" non significa nulla e non è neanche usato in termini divulgativi.--79.52.5.118 (msg) 00:46, 12 gen 2018 (CET)[rispondi]

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