Discussione:Ultras

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Volevo solo specificare che descrivere i "fedelissimi sampdoriani" come primo gruppo ultras è assolutamente sbagliato, il fatto che negli ultimi anni siano diventati un gruppo con valori ultras non vuol dire che lo siano sempre stati, seguendo la logica dell'articolo allora i primi dovrebbero essere i fedelissimi granata. Chi conosce realmente il mondo ultras sà che il primo gruppo con questa mentalità a esporre uno striscione col proprio nome è la Fossa dei Leoni nata nel 1968, per cui la voce sarebbe da correggere.




Sto provando a "npovvizzare" la voce. Ho pensato di mantenere la definizione iniziale in un box laterale poichè esprime bene il sentimento vissuto da molti ultras e dà un tocco di colore alla voce che credo sia utile. Bisognerebbe ancora controllare e riscrivere la parte riguardante la storia... --Lucas 05:01, 6 mag 2006 (CEST)[rispondi]

mi sono permesso di modificare qualcosa, ad esempio l'origine del termine e il riferimento al terrorismo. direi che più di ispirarsi agli hooligan e al terrorismo (che era scritto pure tra virgolette) si ispirano a certe forme di guerriglia urbana verificatesi negli anni 70 quando il movimento ultras vedeva la luce.

Fil

Bravo, bravo ;-) Appena ho un minuto leggo un po' tutto il tuo lavoro. --Lucas 22:00, 9 mag 2006 (CEST)[rispondi]

Togliere l'avviso NPOV[modifica wikitesto]

Mi pare che ora l'avviso NPOV si possa togliere (è datato 19 aprile 2006 ed è stato seguito da una trasformazione radicale della voce soprattutto grazie agli interventi di Fil). -- Pakdooik 21:11, 22 set 2006 (CEST)[rispondi]

yep. --Lucas 02:58, 25 set 2006 (CEST)[rispondi]


SCONCERTANTE[modifica wikitesto]

Trovo questa pagina un'apologia ed una esaltazione del fenomeno ultras. assolutamente allucinante e totalmente contrario a Wikipedia.

viene presentato come positivo un fenomeno che è all'origine della devastazione del calcio e degli stadi deserti. senza nemmeno citare il fatto che le curve sono luogo di spaccio, che i capi ultras nella quasi totalità dei casi sono criminali pluripregiudicati, senza citare i terrificanti curriculm di violenza continua degli ultras, senza citare le costanti devastazioni di treni, autogrill, bar , auto eccetera, sena soppesare minimamente il costo sociale di questi inutili ultras e sopratutto senza menzionare il businness che gira intorno al mondo ultras. i capi ultras prendono biglietti dalle società che rivendono, e lucrano ampiamente sui gadgets e sui costi delle trasferta, tanto che non pochi di essi hanno fatto l'essere capo ultras la loro professione!

altro che valori deliranti scritti probabilmente da un ragazzino di 16 anni! semplicemente gli ultras andrebbero PROIBITI negli stadi di tutto il mondo.

si va a vedere lo sport, non 5000 rincoglioniti che sbentolano le loro bandierine come all'asilo, spacciano fumo, tirano sacchetti pieni di piscia in campo, si massacrano di botte con la polizia o tra di loro e NON HANNO MINIMAMENTE CAPITO COSA SIA LO SPORT!!!!

VERGOGNA.

  • A me pare più semplicemente che l'esaltato ed il delirante sia tu

Gian77

cos'è sconcertante?[modifica wikitesto]

guarda, era mio intento inserire un paragrafo sulla violenza, solo che non ho in mano dati o materiale adeguato. volevo aspettare piuttosto di scrivere un banale "gli ultras si macchiano di episodi di violenza frequentemente ribaditi dai detrattori del movimento". per violenza intendo proprio le risse fuori e dentro gli stadi o gli autogrill, i treni devastati (devastazioni sempre meno frequenti rispetto agli anni 80, cosa che tu non sai ma pontifichi, mentre io non avendo dati aspetto prima di scrivere).

se sei in grado di scrivere un paragrafo sulla violenza, equilibrato, non dettato dall'emotività del momento puoi farlo benissimo: è questo lo spirito di wiki. ma se devi scrivere cose basate sul luogo comune o sugli strali antiultras di biscardi, astieniti pure.

dato che a parer tuo nel testo "viene presentato come positivo un fenomeno [...]", potremmo iniziare le modifiche... potresti iniziare proprio tu ad elencare qui nella pagina di discussione quelle frasi che ti sembrano un'apologia del fenomeno ultras e dunque da cambiare poichè io non ne vedo.

i capi curva che hanno fatto dell'essere ultras la propria professione mi sembra un tuo parere fuori luogo. pensa a quante squadre ci sono tra a, b, c1, c2, d ecc. (specialemtne al sud sono diffuse tifoserie ultras anche al di sotto della serie d) e quanti sono i capi curva (considerando che ogni curva ne ha più di uno) che vivono grazie alla curva. arriviamo a 5 in tutta italia? se ne conosci 5, cosa rappresentano cinque persone in un fenomeno che raccoglie adepti in tutta italia?

sostieni poi che i capi ultras siano pluripregiudicati. per scrivere una simile informazione in un'enciclopedia ci vorrebbero dei dati, delle prove (non un'articolo scritto alla cazzo su qualche giornale il giorno dopo un episodio increscioso, con toni forti al fine di aumentare la tiratura) che suppongo tu non abbia.

dove ho parlato di valori è nell'abbozzo di un paragrafo sugli ultras considerati come sottocultura dalla sociologia (non dal sottoscritto o dall'altro utente che ha avviato e scritto parte della pagina) che non ho mai finito per mancanza di tempo. "Gli ultras sono considerati come cultura o sottocultura giovanile da una parte della sociologia. Hanno un proprio sistema di valori e una propria ritualità, oltre ad un peculiare modo di vivere lo stadio che non è lo stesso del tifoso comune." come vedi è contestualizzato ed è scritto che hanno un proprio sistema di valori da loro condiviso, non che questi valori sono universali come quelli delle tre grandi religioni o come quelli di ogni persona di buon senso. c'è scritto che per loro sono valori. se poi ti riferisci al box presente alla destra della voce, è stato inserito da un altro wikipediano proprio con l'intento di mostrare il punto di vista di un ultras, mi sembra chiaro. c'è anche un titolo: "L'idealisimo ultras nelle parole di un ultras". ripeto, la voce può sempre essere modificata e quindi anche le parole dell'ultras che, appunto, sono evidenziate come tali possono essere rimosse.

gli ultras che lucrano o che hanno canali preferenziali con le dirigenze delle squadre non rappresentano la totalità dei gruppi, non vedo quindi perchè dire che è comune a tutto il movimento (aspetto questo delle agevolazioni, citato nel testo).

sullo spaccio e consumo di droga, invece eviterei di fare aggiunte alla voce: dimmi tu al giorno d'oggi in quale ambiente non cirola droga, marijuana o cocaina che sia. hai sentito che il programma televisivo le iene ha trovato parlamentari che fanno uso di droga?. eppure qualcuno lo è andato ad aggiungere alla voce "parlamento italiano" o viene citato l'uso di droga nella pagina riferita alla scuola? no.

se massacrano di botte la polizia o se è la polizia a volte giustamente, a volte ingiustamente a massacrare loro di botte (compresi bambini, ragazze e persone estranee agli episodi di violenza) spesso può risultar difficile da stabilire. dovremmo vagliare tantissimi filmati provenienti da fonti diverse per stabilire l'oggettività e l'obiettività del punto di vista. un unico filmato preso dalla tv, a fronte di migliaia di episodi non filmati, non so fino a che punto possa rappresentare l'intera casistica. tu dici che massacrano la polizia, io potrei dire che è la polizia a massacrare loro, la tua parola contro la mia, il tuo punto di vista contro il mio... io ti chiedo: come fa uno "armato" di asta della bandiera di plastica o di cintura a massacrare un agente protetto da ginocchiere, gomitiere, gambaletti, anfibi rinforzati, imbottiture nell'uniforme ignifuga, casco con visiera, scudo, maschera antigas e dotato di manganello che speso viene usato al contrario (cioè colpendo con l'impugnatura)? sono punti di vista, forse. ma un'enciclopedia non è fatta da punti di vista! a tal proposito vatti a leggere la voce ultras nella wiki inglese e vedi com'è strutturata. come c'è una lista di ragazzi morti uccisi da altri ultras, ce n'è un'altra di persone morte per mano della polizia in occasione di incontri calcistici, ma non ce n'è una di poliziotti morti per mano degli ultras. dove sono i poliziotti massacrati? forse in quegli articoli di giornale (in gergo "coccodrilli") già pronti per l'evento, molto spesso basati su pezzi più vecchi, a loro volta copiati da testi di qualcun altro anch'egli non presente ai fatti. questa parte sui rapporti tra ultras e polizia è di complessa analisi su wiki poichè si entrerebbe nel merito di quello che alcuni sociologi, tra cui il recentemente defunto valerio marchi, definiscono "sapere di polizia", quindi un discorso sui metodi polizieschi (gli stessi usati nel corso di manifestazioni d'altra natura quali quelle politiche) piuttosto che sulla realtà degli scontri tra tifosi e forze dell'ordine.

sarebbe anche interessante inserire un paragrafo sui provvedimenti disciplinari (diffide o DASPO) che colpiscono a casaccio certi ultras che magari invece di partecipare agli scontri con l'opposta tifoseria erano a letto con la febbre o al mare con la fidanzata, ma ho evitato perchè un simile paragrafo avrebbe dato adito ad un dibattito troppo acceso in mancanza di fonti certe da citare.

non mi sembra di leggere nessuna esaltazione alla violenza (comunque citata, marginalmente per i motivi già detti, ma citata in due paragrafi) o apologia degli ultras dove e quando si parla di come si è sviluppato il fenomeno ultras o di come sono organizzati i vari gruppi.

se a te piace andare allo stadio e guardare la partita, non "5.000 rincocoglioniti che sventolano bandierine", sei liberissimo di farlo dato che non penso nessuno t'abbia mai obbligato a rivolgere lo sguardo verso una curva.

può anche essere vero (ma è sempre un parere tuo personale) che gli ultras "non abbiano minimamente capito cosa sia lo sport", ma qualcuno potrebbe risponderti che nemmeno moggi & company l'abbiano capito (altro punto di vista personale).

per il resto, non ho niente di cui vergognarmi contrariamente a quanto tu suggerisci alla fine del tuo messaggio.

--Fil 13:09, 12 ott 2006 (CEST)[rispondi]

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Arricchire la voce con foto[modifica wikitesto]

Potrebbe essere utile arricchire la voce con alcune foto ultras, su http://www.fototifo.it/ ce ne sono molte e sono sotto licenza Creative Commons. Si veda la voce http://en.wikipedia.org/wiki/Tifo per come è organizzata.


Conosco Fototifo. Ma non sono mai riuscito ad allegare foto alle voci di Wikipedia. Non so se per handicap mio o per quale altra ragione. Puoi farlo tu? --Fil 15:27, 12 dic 2006 (CET)[rispondi]

Per inserire una foto si deve
  1. Verificare la licenza e che sia compatibile con wikipedia
  2. Cliccare su "Carica un file" nella colonna qui a sinistra in basso.
  3. Caricare il file
  4. Modificare la voce in cui si desidera inserire l'immagine inserendo questo testo: [[Immagine:nomeimmagine.jpg|thumb|right|200px|Breve didascalia]]
nient'altro. Ciao. --Lucas 03:57, 23 dic 2006 (CET)[rispondi]
Io possiedo alcune foto di tifo senza grossi problemi di licenza, ma ho paura che mettendo foto di "questa" o "quella" tifoseria prima o poi si generino delle discussioni. Si potrebbe pensare a qualche foto del tifo per la Nazionale, però purtroppo in Italia il seguito "Ultras" a riguardo è di scarsa rilevanza rispetto alle squadre di club. Forse la cosa migliore (secondo me, eh) sarebbe quella di trovare qualche foto ad esempio di ultras in corteo e/o con manifestazioni tipiche (es. accensione di torce), senza particolari segni identificativi. Saluti. --Icarus83 11:28, 23 dic 2006 (CET)[rispondi]


appena ho un attimo di tempo allora provo a inserire qualche foto. icarus, non farti problemi e inserisci pure le foto della tifoseria che vuoi. certo se metti solo foto degli ultras del real cuccurano è ovvio che ci siano delle lamentele, ma se metti una foto dei doriani, una dei nocerini, una dei baresi e una di una portoghese, tanto per dire, non credo ci siano guerre interne.

--Fil 14:52, 1 gen 2007 (CET)[rispondi]

COPYRIGHT: Tutte le immagini sono a disposizione per chi volesse utilizzarle, purché con scopi non commerciali. Se volete quindi utilizzare una foto scattata da me per una pubblicità. . . . . allora c'è il copyright!

Questa è la premessa del sito asromaultras.org, che è pieno di foto sul fenomeno ultras dagli anni 30 fino a TUTTE le partite della Roma degli ultimi 6-7 anni. Ci sono foto della tifoseria della Roma e di quelle avversarie. Non essendo molto bravo a caricare qui le foto pensavo che comunque poteva essere utile segnalarvelo. ;)Utente:Lilgioz/Firma 11.38, 12 Giu 2007

Neutralità della voce[modifica wikitesto]

vedo che la voce è stata segnalata come non neutrale in quanto troppo favorevole agli ultras. andrebbero indicate le parti non neutrali in modo da modificare la pagina. da parte mia, ho aggiunto una parte relativa all'estremismo politico e ho intitolato un paragrafo alla violenza e al teppismo. il nuovo annuncio indicante una faziosità del testo è comparso solo dopo gli eventi di catania-palermo in cui è morto l'agente filippo raciti. sembra quasi che la segnalazione abbia una connotazione o un interesse più emotivi che enciclopedici. si veda il paragrafo "Episodi Recenti" appena introdotto (non ho capito da quel utente): [...]il decesso avvenne per uno "spappolamento del fegato" (parole recitate con sdegno dal medico legale);la lega calcio (frettolosamente scritto minuscolo) [...] Le dichiarazioni dei vari dirigenti della lega (minuscolo) sconcertano l'opinione pubblica la maggiore per scandalo (frase oltretutto sconnessa) quella del presidente Matarrese «il calcio non può chiudere, i morti sono parte del sistema. La Fiat per rilanciarsi non si è certo fermata. Noi siamo addolorati, ma lo spettacolo deve continuare»...Pensiero che verrà poi criticato da tutti i Big (scritto maiuscolo) di politica e sport e che di certo interromperà o comprometterà la sua carica di presidente

più che parlare di voce che "si spinge fin troppo a favore dei movimenti ultras non rispettando la neutralità di wikipedia" come compare nell'avviso, direi che si tratta di una voce incompleta, mancando di un'analisi del fattore teppistico e violento. per qusto ho intitolato quel paragrafo. ripeto, chi è in grado di trattare l'argomento si faccia avanti. voglio però citare alcune frasi in cui si evince che non c'è l'intenzione di sostenere a priori la fazione ultras:

  • qualche volta si arriva alla rissa con la tifoseria avversaria (leggere il contesto della frase)
  • Lo sviluppo dei gruppi ultras negli anni '70 coincide con un periodo piuttosto tempestoso della società italiana, toccata a più riprese dalla violenza di gruppi estremisti, sia di destra che di sinistra. Le azioni dei tifosi si ispirano sia a quelle della guerriglia urbana, sia a quelle degli hooligan, le frange estremiste dei supporter della Gran Bretagna.
  • I gruppi ultras degli anni '70 erano fortemente influenzati dalla politica e dalle tensioni sociali dell'epoca. Tutto ciò era riscontrabile nei cori spesso presi in prestito dalle manifestazioni e dai cortei, nell'abbigliamento paramilitare, nella simbologia riproposta sugli striscioni e nei nomi dei gruppi.
  • L’importanza degli ultras cresce sia all’interno dello stadio, dove diventano i veri padroni delle curve, sia all’interno delle società di calcio, che sempre più spesso devono accontentarne le richieste.
  • Inoltre gli ultras, che dall'inizio del movimento contemplano la violenza e ne ricorrono fuori e dentro gli stadi, inasprirono il modo sempre più cruento di fronteggiarsi (cominciava a diffondersi l'uso dei razzi e dei coltelli) in risse frequentissime che col passare del tempo coinvolgono un numero in crescita di partecipanti. Frequenti erano le devastazioni di treni, stazioni, autobus e automobili in sosta operate da una massa che appariva come incontrollabile. Le forze di polizia faticavano ad arginare gli episodi di teppismo a causa anche delle mancanza di prevenzione.
  • Negli anni '90 si ha un aumento della repressione da parte dello Stato, ma il problema della violenza nel calcio resta molto grave, soprattutto perché degenera in atti di ribellione contro le forze dell'ordine. Il 29 gennaio 1995, poco prima dell'incontro Genoa-Milan, un ultras genoano viene accoltellato a morte da un milanista diciottenne. Fu l'ultimo di una serie di persone decedute in seguito alla violenza degli stadi, sia per mano degli ultras che in seguito a decise cariche delle forze dell'ordine
  • condanna costante da parte dei media
  • credibilità completamente minata
  • Diversi gruppi ultras hanno usufruito, nel corso degli anni, di finanziamenti e aiuti di vario tipo dalle società calcistiche.
  • le società [[...] aspramente un fattore importante del movimento ultras dal quale prendono le distanze: quello della violenza. Per i tifosi organizzati è semplicemente una delle tante componenti della loro realtà [...]
  • La rivalità, oltre all’astio e ai tafferugli che ne conseguono, possono avere diversa origine.
  • Nonostante la violenza che può sfociare nel caso in cui si fronteggino tifoserie rivali[...]
  • precisa connotazione ideologica, quasi sempre votata all'estremismo (sia di sinistra che di destra).
  • L'estremismo politico, di destra quanto di sinistra, presente in molte curve, ha portato alla comparsa di striscioni condannati dall'opinione pubblica, dai mezzi di comunicazione e dalle istituzioni poichè riconducibili all'antisemitismo, a festeggiamenti intorno a figure dittatoriali quali Stalin e Adolf Hitler, all'apologia del nazismo e alla derisione dei martiri delle foibe. In Italia le autorità hanno regito vietando i messaggi politici sugli striscioni e impedendo la riproduzione di qualsiasi simbolo politico su ogni tipo di vessillo, onde evitare quegli eccessi che potrebbero indurre allo scontro fisico due tifoserie ideologicamente contrapposte.

tutto questo è apologia del fenomeno ultras? o forse dire che ultras e hooligan non sono la stessa cosa è spingersi troppo dalla parte degli ultras?

--Fil 16:11, 5 feb 2007 (CET)[rispondi]

  • Fil ha ragione, la voce rispetta il punto di vista neutrale descrivendo la storia del "movimento ultras" italiano e i codici comportamentali del tifo "acceso", non mancando di citare gli aspetti controversi del fenomeno. Trovo invece prematuro (oltre che mal scritto e arricchito da dettagli non pertinenti) il paragrafo "Recenti Episodi": è infatti opportuno attendere lo sviluppo degli eventi e le conseguenze che l'episodio avrà sugli ultras italiani prima di aggiungere un paragrafo dedicato ai fatti di Catania (vedi discussione sulla voce Filippo Raciti, spostata in Wikinotizie). -- Pakdooik 17:21, 5 feb 2007 (CET)[rispondi]

sinceramente la trovo parziale e propensa ad uno scopo pubblicitario verso il movimento ultras--Sandrino.14 15:57, 6 ago 2007 (CEST)[rispondi]

una volta per tutte dite quali sono le frasi che o sono parziali o vogliono fare pubblicità agli ultras. --Fil 15:42, 9 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Ultras e ultrà: disambigua[modifica wikitesto]

Propongo di spostare la voce ultras (i tifosi) a ultrà, con nota disamb al film e e la voce ultrarealisti a ultras, con nota disambgiua verso i tifosi. --Pequod76(talk) 14:36, 12 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Cfr. Discussioni_aiuto:Disambigua#Due_note_disambigua. Al massimo si può spostare questa voce a ultrà, ma poi bisognerebbe comunque mantenere le disambigue, perché gli ultrarealisti sono chiamati anche semplicemente ultrà. Quindi non è un problema di disambiguazione. --Nemo 18:36, 15 ago 2008 (CEST)[rispondi]

le tifoserie organizzate al seguito delle squadre di pallavolo, pur avendo imitato il modello coreografico e l'incitamento degli ultras, non sono di tipo ultras. --Fil (msg) 20:28, 4 set 2008 (CEST)[rispondi]


La gente è pregata di non mettersi a piangere sfogando le proprie frustrazioni su Wikipedia, grazie. Lilgioz (msg) 04:19, 7 gen 2009 (CET)[rispondi]

Croci celtiche???[modifica wikitesto]

Nella voce è scritto che: " In questa sua ultima metamorfosi, fuori dal terreno prettamente politico, la croce celtica rivela la sua natura intrinsecamente inafferrabile e la sua vocazione libertaria nei confronti dell’utilitarismo e del razionalismo". Non scherziamo e togliamo questa affermazione che è una, quanto meno inopportuna, divinizzazione del simbolo della croce celtica, che invece rappresenta semplicemente gruppi ultras di estrema destra. Anche gli ultras livornesi credono nella "natura intrinsecamente inafferrabile e nella vocazione libertaria nei confronti dell’utilitarismo e del razionalismo" dei loro valori, ma non esporranno mai croci celtiche, esprimeranno questi sentimenti con falce e martello. Saluti


è da togleire tutta quella parte. primo per le ragioni espresse qua sopra, secondo perchè non è un simbolo di recente introduzione nelle curve e terzo perchè allora dovremmo discutere anche di altri simboli politici, come ad esempio l'effigie di che guevara. --Fil (msg) 01:19, 28 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Noi accettiamo un lungo elenco di nomi? Penso di no. Rollbacko --DomyinikMe ne ricorderò in testamento... 20:58, 12 mag 2009 (CEST)[rispondi]

nascita del tifo organizzato[modifica wikitesto]

"Il fenomeno del tifo calcistico nasce in Italia negli anni '50" - falso.

In Ungheria, nel 1929, i tifosi del Ferencváros inventarono il "Fradi-szív" (Cuore-Fradi; Fradi è il diminutivo del nome della squadra). Per cinque corone mensili ci si poteva unire ai tifosi della tribuna B (ancora oggi le curve in generale in Ungheria si chiamano "B-közép" - "B-centrale"). Chi pagava in cambio delle cinque corone riceveva una spilla che doveva portare sopra il cuore. Coloro che la indossavano andavano alle partite assieme (in trasferta) e tifavano in maniera uniforme. Da qui, appunto, si è sviluppato il concetto conosciuto in Ungheria col nome "Cuore-Fradi". http://hu.wikipedia.org/wiki/A_Ferencv%C3%A1rosi_Torna_Club_szurkol%C3%B3i


Da Aggiungere[modifica wikitesto]

potresti aggiungere nella parte relativa a "La repressione del fenomeno",questo pezzo se riesci a sintetizzarlo adeguatamente ,ciao


Finalmente una trasferta...finalmente Roma! Sembra essere finito il tempo degli stupidi divieti, inaspettatamente abbiamo la possibilità di recarci nella capitale!Affrontare questa trasferta al meglio è la parola d'ordine,Noi Ultras abbiamo il diritto e,soprattutto,il dovere di gestire e di guidare la spedizione partenopea all'olimpico!Nessuna iniziativa personale ,nessun atto di vandalismo,soprattutto nessun tentativo di viaggiare o di entrare allo stadio sprovvisti di biglietto...QUESTE LE NOSTRE REGOLE...chiunque abbia intenzione di non rispettarle "RESTI A CASA"...dobbiamo viaggiare uniti e con una sola linea di condotta!Ci muoveremo "TUTTI" in treno, macchine,bus organizzati, ed altri mezzi privati li sconsigliamo vivamente...dobbiamo fare quadrato ed essere un solo blocco umano che invaderà la capitale...nel nome di Napoli e della nostra curva !L'appuntamento è per le ore10. 00 in Piazza Garibaldi. curva "a" compatti e fieri! questo e' il volantino distribuito durante la settimana per napoli e provincia a tutti i tifosi del napoli. fino alla domenica mattina era stato elogiato da tutti i media, pubblicato su tutti i giornali, parlato nelle radio ed emittenti private e nazionali, compreso il giovedi sera a sky durante la partita di coppa uefa. da lunedi tutto e' cambiato, quella maturita' tanto elogiataci e' stata decisamente contrariata... da ultras maturi ed intelligenti siamo diventati...delinquenti, mafiosi. drogati, teppisti,sequestratori e dirottatori di treni e passeggeri...e chi piu ' ne ha piu’ ne metta....le verita' su cio’ che e’ accaduto minuto per minuto le conoscono bene...il questore, la digos, la polfer...e soprattutto i dirigenti di trenitalia ! sapevano perche ’ c'erano! c’erano, quel venerdi mattina, in cui, mentre allo stadio si vendevano biglietti e noi ci occupavamo di mantenere l’ordine (operazione palesemente riuscita) ,ci siamo recati nel grattacielo della stazione per l'esattezza sesto e undicesimo piano negli uffici organizzativi di trenitalia... conoscono bene quali erano le nostre intenzioni diorganizzare un viaggio corretto con tanto di biglietti andata e ritorno...soprattutto conoscono molto bene quale fu la risposta secca di trenitalia...”con questi non ci vogliamo parlare neanche”...e fu dal quel momento che capimmo che quella domenica sarebbe diventata una catastrofe...onestamente credevamo andasse peggio...perche ' molto peggio poteva andare, se non ci fossero stati gli ultras a controllare tutto. passiamo al racconto attimo per attimo.. quando trenitalia si rifiuto’ di avere un colloquio con noi, erano presenti i dirigenti della polfer a loro volta in contatto telefonico con la digos, neanche loro si aspettavano questa risposta ed informarono subito il questore... li, inizio' il fallimento di chi dovrebbe mantenere l'ordine pubblico, perche ' vedendo che erano stati venduti nel frattempo quasi 2000 biglietti della partita fecero finta di nulla.. tanto il problema era nostro, solo nostro...come lo e' ora che siamo stati puniti da chi non sa un briciolo di verita',vietandoci di seguire il nostro napoli in trasferta per tutto l'anno. giunti alla stazione alle 7:00 di domenica, noi ultras avevamo in tasca 390 biglietti acquistati gia ' il venerdi mattina verso le ore 12:00 in un’ agenzia di viaggi sita in qualiano...la nostra piccola spesa per 390 biglietti di andata e ritorno dell'intercity con tanto di prenotazione obbligatoria, e' stata di 15.600 euro... oltre a noi erano stati acquistati quasi altri mille biglietti,ed e’li che e’ nato il casino. trenitalia , nonostante ben sapesse che i posti fossero esauriti … udite udite.,ha continuato imperterrita a vendere altri biglietti attraverso i distributori automatici preposti in tutte le stazioni ,quindi tutti gli altri, anche non facendo parte della lista dei 390 biglietti avevano i tickets intercity quelli validi 24 ore e logicamente tutti volevano e potevano viaggiare insieme agli ultras su queltreno che sarebbe dovuto partire per le 9.24... noi ultras abbiamo organizzato il filtraggio almeno dei nostri 400 tickets, ma ci tenevamo a fare questa cosa da noi mai fatta per far si non accadessero scaramucce che poi per i media sarebbero diventati " atti di guerra al binario 24" abbiamo dapprima lasciato passare per una fila alternativa tutti gli altri 250 passeggeri non tifosi e li sfidiamo a testimoniare il contrario aiutandoli anche per velocizzare i tempi a farli accomodare nelle loro carrozze. finiti i 250 passeggeri siamo passati alla nostra lista... nel frattempo il treno porta 2 ore di ritardo e ci sono ancora altri circa 700/800 tifosi in fila ma che per l'80% erano tutti muniti di biglietti e le casse di trenitalia lo sanno bene...molto bene...una signora arrabbiata scende dal treno vedendo alcuni dei nostri responsabili parlare con il questore e i responsabili di trenitalia inizia a gridare ad alta voce : "siete voi che non sapete organizzare, voi istituzioni e trenitalia sapevate bene che c'era la partita e che arrivassero i tifosi non potevate organizzarvi prima con un treno solo per loro o aggiungendo le carrozze? "vergognatevi tutti questa e' l'italia".... a questo punto uno dei nostri sfortunatamente e' colpito da un malore e per accompagnarlo fuori la stazione dove lo aspettava un ambulanza il filtraggio della polizia e' costretta ad aprirsi e qui tutti gli altri ne hanno approfittano per salire in treno, ma ripeto erano in fila da diverse ore ed ognuno col biglietto singolo, questo e' sicuro...i giornalisti a quel punto presenti e nascosti nei pressi dei binari ,colgono "giustamente" l’occasione di far rimbalzare la notizia degli "assaltatori"...del binario 24, non conoscendo un minimo dei fatti...vedono bene pero' che un imbecille tifoso del napoli con il treno fermo attua il freno d'emergenza a quel punto gli ultras lo prendono per l'orecchio e per lui "espulsione" ! trasferta finita in tempo record! tutto questo davanti agli occhi del questore e di tutti i presenti! siamo pienamente consapevoli che facciamo parte di una citta' con alto tasso d'ignoranza e condanniamo quei piccoli danni fatti al treno; anche se c'e' da dire che la massa in quel treno non ci permetteva di respirare e piu ' volte quell 'intercity ha fatto 5/6 minuti di sosta sotto gallerie scure, veramente era impossibile muoversi e controllare tutte le carrozze , ma cmq condanniamo quell 'unico vetro rotto perche se rivedete attentamente le immagini quello e' sempre lo stesso vetro...non capiamo come si arrivi a quota 500.000 euro di danni...(tra l’altro comunicato dopo un’ora e mezza , di domenica 31 agosto……) condanniamo anche quei cretini che per aprire le porte dei bus nel tragitto stadio abbia stracciato i fili elettrici all'interno. noi ultras come si legge nel volantino, "odiamo" gli atti di vandalismo, chi ci conosce lo sa bene.. dopo l’inconveniente del nostro amico, tutti occupano posto sul treno ed il filtraggio della polizia si richiude: in fila rimangono ancora circa 150/200 tifosi tutti muniti di biglietti! arriva il questore, ci sono due ore e mezzo di ritardo ed intelligentemente su nostro consiglio si decide di far scendere quei 250 passeggeri non tifosi, per farli salire sull'eurostar delle 12...finalmente si parte con tre ore di ritardo siamo gia ' stanchi ma la voglia di andare all'olimpico e' piu ' forte di tutto si arriva a roma termini dove le immagini hanno fatto il giro del mondo si scende dall' intercity come dicono in corteo cantando come avrete notato con aste di bandiere per una coreografia mai fatta...si decide di avanzare il passo come vedete nelle sole ed uniche immagini video perche ' purtroppo era gia finito il primo tempo . arriviamo fuori la stazione come avrete visto nelle solite immagini senza sia successo un minimo di danno ,minimo di scontro, senza che nessuno torcesse un capello ad un passeggero, a roma termini ci aspettano 25 pulmann... e la polizia di roma dobbiamo dire per la prima volta e unica credo, capisce che non si poteva piu ' perdere tempo e ci permette senza controllare nessuno di farci andare velocemente all'olimpico dove pero' all'entrata qualcosa fallisce perche ' ci ritroviamo difronte un po' di romanisti all'interno della curva nord che provocano e inizia un piccolo lancio di oggetti ma li non c’e’ stata nessuna guerra, nessuna sparatoria, nessun morto...al contrario di quanto si e’ voluto far credere .inizia il secondo tempo il napoli perde e noi entriamio tutti e 3000, il tifo e incessante i cori e tutto il calore trasformano il napoli...che prima pareggia poi prova a vincere , per poco non si fa il colpaccio contro una dellecompagini piu ' forti d'europa... finisce la gara tutti stanchi e felici ricevono le maglie dei guerrieri.. azzurri. si ha tanta sete non c'e' da bere all'olimpico, tranne una fontanina in campo che e' "assaltata" come dicono i media dai partenopei che in 2 ore soli nello stadio con circa 25/30 stewards in campo non recano minimo danno oltre al consumo d’acqua ...ci saranno le prove tv per questo? si esce dallo stadio alle 19, i bus ci riportano alla stazione e i poliziotti inferociti dalle notizie che per tutta la giornata hanno visto di napoletani camminare e far tutto cio ' che si voleva a roma. iniziano a comportarsi male anzi come da 20 anni a questa parte e violentemente,immotivatamente questo perche ' non lo fanno vedere i video ? arresti alla cieca di brava gente che stava avanti col biglietto singolo per salire sul treno del ritorno, dove pian piano suddivisi in 3 treni , facciamo ritorno a napoli verso mezzanotte il risultato?...notizie stravolte e trasferte vietate per tutto l'anno... un poliziotto gridava “siete caduti in una grande trappola...” si puo’ pensare che era stato tutto studiato a tavolino...infine teniamo a precisare che questo non e' nessun atto di vittimismo per gli errori che senz’ altro ci sono stati ,siamo pronti a pagare con le nostre faccie come da anni siamo abituati ...ma che pagassero tutti...compresi colletti bianchi...e alte cariche...dirigenziali in primis quelli che per mestiere si curano del disordine...scusate dell'ordine pubblico... sono anni che gli ultras partenopei perseguono con estremo impegno la possibilita’ che napoli ed i napoletani abbiano una grande squadra per una grande tifoseria ! la nostra citta non ci giudichi !!

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Alexander Stille, giornalista e scrittore statunitense, dichiarò che “se una cosa non appare in televisione, non esiste”. Forse è stata questa frase a spingermi a vederci chiaro sulle vicende di domenica scorsa, quelle riguardanti l’ormai noto viaggio dei tifosi napoletani dal capoluogo campano alla capitale. O forse Adolf Hitler e il suo “più grande è la bugia, più la gente la crederà”. Fatto sta che credo e sono fermamente convinto della capacità critica dell’essere umano e del suo obbligo morale di sollevare, quando necessario, ogni ragionevole dubbio.

Il dubbio è alla base di ogni futura certezza.

Durante questo articolo, si analizzeranno fatti, si porteranno prove e alla fine si tireranno le somme, cercando di rispondere ad alcune domande:

Sono davvero avvenuti episodi di “guerriglia urbana” domenica scorsa?

E’ stata sensata la scelta di giocare a porte aperte una delle partite più a rischio di tutto il campionato?

E’ giusto punire un’intera tifoseria per i presunti fatti occorsi in stazione e fuori all’Olimpico di Roma?

Se complotto è stato, perché c’è stata una così forte connivenza da parte dei media?

In ultimo, a cosa mirerebbe tutta questa destabilizzazione dell’ambiente partenopeo (inteso come città e squadra)?

Tutto ciò a dimostrazione del corollario di Jost, secondo cui realtà e finzione ormai si intrecciano a tal punto che non è possibile più definirne i confini. E di come i media italiani se ne approfittino.

Domenica 31 agosto è di scena la prima giornata del campionato di Serie A. Inspiegabilmente e sorprendentemente, il Viminale decide di far giocare a porte aperte tutte le partite, senza divieti di trasferta, adducendo a questa scelta motivazioni di tipo fideistico. Suonano un po’ come “ve lo facciamo fare per vedere se fate i bravi”. Come la maestrina dopo la tiratina d’orecchie all’alunno irrequieto.

Una scelta dalle risonanze bibliche. Gesù Cristo tentato dal demonio. Vediamo di quanta fede sei dotato se ti offro denaro, successo, potere.

Che Roma – Napoli fosse una partita a rischio, lo sapevano anche i fili d’erba del campo. D’accordo con le iniezioni di fiducia ma, soprattutto dopo i precedenti degli ultimi anni, la scelta appariva un tantino azzardata. Altro che Gesù e Satana. Qui si tratta di mettere un pedofilo appena scarcerato dopo una condanna per stupro di minore, a lavorare in un asilo nido.

Così ti chiedi: quante misure di sicurezza adopereranno? Chissà quanto la macchina statale farà valere la sua efficienza…

Dopo la partita col Vllaznia di Coppa Uefa, il tifo organizzato partenopeo fa sapere che si muoverà verso la Capitale in treno, ritenuto il mezzo più veloce e sicuro. Infatti, convogliando tutti i tifosi in un’unica direzione, sarebbe stato più semplice anche per le forze dell’ordine tenerli sotto controllo, evitando così scontri con gli ultrà romanisti.

Il venerdì precedente alla partita, gli stessi gruppi organizzati cercano un incontro con i rappresentati di Trenitalia per predisporre un treno speciale per soli tifosi. Misura adottata tante volte negli anni passati, ma che stavolta l’azienda dei treni si rifiuta di accettare. In più, viene diramato un comunicato in cui si consiglia ai tifosi del Napoli di non viaggiare in treno per recarsi allo stadio.

Questa la situazione a quarantotto ore dal match.

Facciamo un balzo in avanti, a domenica 31 agosto, nelle ore successive alla partita. I media lanciano una serie di servizi infuocati in cui si parla di guerriglia urbana, scontri, devastazioni, addirittura sequestri. A quanto pare, il piano sicurezza (quale?) non ha funzionato. Per avere una prova di come i media abbiano trattato la notizia, basta dare un’occhiata ai seguenti link:

http://it.youtube.co...feature=related (Studio Aperto)

http://it.youtube.co...UA35esgjKc&NR=1 (Tg5)

Da notare come le notizie siano state confezionate ad arte. Nel primo servizio, a parlare di danni non è una figura istituzionale, ma il capo della sicurezza di Trenitalia. La figura istituzionale, ossia il questore di Napoli, Antonio Puglisi, dice che loro non andranno sul treno perché “non se ne ravvisa la necessità”. Dichiarazione contrastante con quanto sostenuto dal giornalista di Studio Aperto.

Nel secondo servizio sentiamo la voce fuoricampo dire: “…i cinque ultrà partenopei arrestati alla stazione Termini…”

Pur di forzare la mano contro i tifosi del Napoli, la giornalista falsa un’informazione. Dei cinque arrestati, infatti, tre ultrà sono romanisti e due napoletani. Ma, in quell’atmosfera da caccia alle streghe, accollare tutto alla parte sotto processo è un’occasione troppo ghiotta.

La linea mediatica, dunque, è questa. Il cittadino medio che si affaccia alla tv non potrà che condannare biecamente.

Domanda: dove sono gli scontri, la guerriglia? Strano che i servizi non mostrino scene del genere. Su questo punto torneremo più avanti.

Intanto, Trenitalia diffonde in fretta e furia una stima dei danni: si parla di almeno cinquecentomila euro. Tutto questo alle ore 15.00, quando il treno ancora non si era ancora fermato in stazione.

Domanda: chi ha quantificato la cifra? Se il treno era, a detta dei media, sotto sequestro, com’è stato possibile per il personale di Trenitalia circolare e fare una stima dei danni?

E le immagini dei danni?

A questo link è possibile visionare le foto che circolano in rete. Rari i filmati dell’Intercity Plus dopo la cosiddetta “devastazione”.

http://www.repubblic...ni-treno/1.html

Ad essere obiettivi, le condizioni del treno non si discostano molto dalle “solite” in cui versa un Intercity Plus. Sporcizia, cartacce, bagni luridi e sedili strappati non sono una novità. Proprio qualche tempo fa, il 18 agosto scorso, le precarie condizione igieniche della compagnia ferroviaria italica erano tornate alla ribalta. A questo link è possibile leggere integralmente l’articolo in cui si racconta dell’odissea di cinquanta passeggeri da Napoli a Torino e dell’incubo zecche:

http://www.lastampa....35711girata.asp

Interessante è l’incipit: “Indecifrabili macchie sui sedili, poggiatesta unti e finestrini talmente lerci da non riuscire a vedere fuori. Una mela marcia in un cestino, un paio di boxer sporchi tra i cuscini di una poltrona. E ancora una volta un brulicante carico di cimici”.

Nel marasma mediatico, le notizie si susseguono e si smentiscono. Si parla di cancelli forzati e poi di semplici disordini ai cancelli. Di tifoso napoletano accoltellato negli scontri con i romanisti che poi diventa un “auto accoltellamento”(notizia poi persa nel dimenticatoio).

I tifosi tornano a Napoli e intanto si scrive che hanno assaltato pullman, caricato la polizia e terrorizzato i viaggiatori presenti alla stazione Termini.

I media dedicano un’attenzione quasi morbosa all’evento, soprattutto in considerazione del fatto che, il giorno prima, alcuni interisti avevano devastato un autogrill e, nella giornata di domenica, i torinisti avevano assaltato un pullman di tifosi del Lecce e su questi accadimenti erano state spese pochissime parole.

Ma cosa è successo veramente domenica scorsa?

In base ai resoconti forniti da alcuni tifosi presenti ai fatti e rilasciati a “Notte Azzurra” su Radio Marte, al Tg1 e in molti forum dedicati, uniti ai filmati non istituzionali presenti su youtube, si può tentare una ricostruzione. E con la ricostruzione escono fuori le prime bugie.

Partiamo dalla stazione centrale di Napoli.

Secondo Sky Sport 24, una parte dei tifosi azzurri era presente in stazione già dall’alba, intorno alle sei e trenta. Ciò smonta la teoria secondo cui il treno sarebbe partito tardi perché orde di tifosi si sarebbero accalcate alla stessa ora in prossimità dei binari.

Altro punto su cui i media hanno marciato: i tifosi erano sprovvisti di biglietti. Il questore Puglisi, dopo la partenza treno, ha dichiarato: “I tifosi sono stati controllati da noi uno per uno, sia nella fase iniziale che in quella finale, tutti erano regolarmente muniti di biglietto. Un grande apporto è stato dato anche dai responsabili dei diversi gruppi organizzati. Ci auguriamo che il prosieguo della giornata sia buono e collegato solo ad un evento sportivo.”

Ed ecco crollare il terzo punto, ossia il sequestro del treno. Se Puglisi si è complimentato con i gruppi organizzati, vuol dire che nessuno ha usato violenza contro il resto dei passeggeri. Dai racconti della gente presente quella mattina in stazione, emerge che sono stati bensì i dipendenti di Trenitalia a consigliare di cambiare treno e sono stati persino aiutati a scendere dai suddetti tifosi. Proprio contro la compagnia ferroviaria, il tono del questore di Napoli è sembrato più critico: “Era una giornata particolare per Trenitalia che ha dovuto fare i conti con una disponibilità non immediatamente sufficiente. I numeri non ci hanno aiutato, la capienza non sufficiente subito ci ha creato qualche problema di gestione della folla".

Per motivi di ordine pubblico, a tutti i tifosi – anche a quelli con biglietti per le 9.24 – viene consigliato di partire con un unico treno, l’ormai noto Intercity Plus Modigliani delle 10.24. La capienza di un treno del genere è inferiore ai seicento posti. Nel treno fanno salire più di duemila persone. Si apprende dai telegiornali che vengono aggiunti dei vagoni supplementari, ma sempre troppo pochi in relazione all’incredibile numero di passeggeri. A Sky Sport 24 annunciano che le forze dell’ordine hanno invitato trecento tifosi muniti di biglietto a raggiungere con mezzi diversi la capitale.

Il caldo aumenta e il treno, stracarico, resta fermo per più di due ore nella stazione di Napoli Centrale. L’Intercity Plus Modigliani è ormai diventato un carnaio.

La gente all’interno si lamenta e soffoca. C’è chi sviene, chi chiede un po’ d’acqua. All’improvviso, anche l’aria condizionata va via e i finestrini chiusi fanno diventare l’atmosfera soffocante. Dai racconti rilasciati al Tg1, in ogni scomparto da sei sono chiusi circa quattordici tifosi. Nei bagni si affollano in cinque/sei unità. Gente che ha pagato il biglietto costretta a viaggiare in piedi sulle tazze delle toilette di Trenitalia.

Nitroglicerina a bordo di una vettura da motocross.

Qualcosa cede, si rompe. E’ come voler indossare a tutti i costi una maglia più piccola di parecchie misure. Prima o poi è normale che avvenga lo strappo.

Non si sa se per errore o necessità, ma qualcuno tira il freno d’emergenza in prossimità di una stazione. La gente scende per andare in bagno, abbeverarsi , respirare. Qualcuno ha sfondato dei vetri, l’aria si stava facendo irrespirabile.

Giunti a trenta chilometri da Roma, il treno resta fermo quindici minuti in una galleria. Arriva alla stazione Termini poco dopo le quindici. Chi è sul treno sa che perderà almeno il primo tempo della partita.

Di seguito riporto filmati amatoriali girati in stazione da turisti o osservatori occasionali. Da notare che non si intravede terrore nella gente che li osserva, né avvengono aggressioni o si verificano scene di panico. Ci sono i cori, qualche bengala e poche esplosioni:

http://it.youtube.co...h?v=h4KQ8mOTV-c

http://it.youtube.co...feature=related

http://it.youtube.co...feature=related

Le immagini montate ad arte sui Tg nazionali trasformavamo quegli stessi, pochi bengala in incendi devastanti. Notare al minuto 0.35 del seguente filmato:

http://it.youtube.co...feature=related

A riprova del fatto che si tratta di banali manifestazioni di tifo, notare l’atteggiamento dei tifosi veronesi giunti nella stazione di Napoli Centrale in una delle ultime sfide tra Napoli e Verona:

http://it.youtube.co...h?v=76UKBs2zws4

Da considerare che indossano elmetti, manco si preparassero ad una guerra, e stringono bastoni, intonando cori di odio contro la città. Nessuno, all’epoca, sollevò alcun tipo di disgusto moralista.

Il viaggio dalla stazione si trasforma in un’altra Odissea e, anche in questo caso, gli scontri latitano. Nessun Tg nazionale è in grado di documentare gli “assalti” ai mezzi di trasporto romano da parte dei tifosi partenopei. Dopo circa quaranta minuti di viaggio in pullman – dai racconti dei tifosi si presume fossero stipati come sardine e obbligati a tenere i finestrini chiusi – si giunge all’esterno dello stadio olimpico. Alcuni hanno pensato che sia stato fatto apposta. In effetti, la distanza tra la stazione e lo stadio è inferiore ai nove chilometri. Considerando che si tratta di un centro cittadino, con una media di 40km/h si poteva raggiungere la meta in poco più di dieci minuti. Anche questo resta un punto oscuro.

All’ingresso, alcuni Tg parlavano di cancelli forzati. Ancora, non esistono immagini a supporto della tesi. Con tante telecamere spianate, pare molto strano, soprattutto quando si è costretti a riprendere corse di alcuni tifosi verso gli autobus e spacciarle per assalti.

La gogna mediatica. Mi viene da pensare che un po’ tutti, dalle istituzioni ai mezzi di comunicazione di massa, si aspettassero la rissa. Scontri, coltellate, spranghe. Non c’è stato niente di tutto questo. Quando hai probabilmente pronto un intero palinsesto sugli scontri tra romani e napoletani, è dura cambiare tutto a un tratto programmazione. Soprattutto se – e a questo punto non è così assurdo pensarlo – ci sono secondi fini.

Perché i media hanno chiesto la testa dei napoletani senza neanche menzionare gli episodi – ben più gravi – che hanno coinvolto interisti, torinisti e leccesi? Perché quando, nel campionato scorso, un pullman di ultrà juventini investì un tifoso parmense nessuno parlò di responsabilità oggettiva, chiusura degli stadi e blocco delle trasferte? Perché la notizia fu subito accantonata? Qualche vetro rotto è più importante di una vita umana? Cos’ha l’Italia di così profondamente malato che la porta ad essere un paese cannibalizzato dalla bassa cultura e da un’informazione a dir poco vandalica?

Maroni ha parlato di pugno duro. Pugno duro per dei vetri frantumati. Qualche settimana fa sono avvenuti, in Italia, due episodi che rappresentano in tutto e per tutto la devianza di questo Paese. A Roma e a Torre Annunziata, due coppie di turisti tedeschi e olandesi hanno subito gravissime violenze da parte di delinquenti. A Roma furono due romeni. Picchiarono l’uomo, violentarono la donna – fracassandole la mandibola e i denti – e li derubarono entrambi. Per bastonarli, si sono serviti delle mazze usate per governare il proprio gregge di pecore. La tolleranza zero di Maroni in quel caso fu la minaccia di firmare un decreto di espulsione. Allontanarli dal Paese giusto il tempo per poi ritrovarceli di nuovo clandestinamente.

Cos’ha il Paese che non va? C’è da credere nel qualunquismo e nei cosiddetti “venti leghisti” per davvero? E’ possibile che Napoli non possa avere una rinascita che subito i media si apprestano ad affossarla di nuovo?

Il calcio a Napoli rappresenta più di un placebo. Secondo alcuni studi sociologici, negli anni ottanta la gente del capoluogo campano era più felice, nonostante i mille problemi. La squadra di calcio andava bene e rappresentava una piccola rivalsa per tutti quei napoletani sparpagliati in tutta Italia. Persino i crimini, gli scippi e le rapine erano in diminuzione. Il calcio ha un potere taumaturgico per questa città, perché cercare di stroncare forse una delle poche cose che ricomincia a funzionare?

Il governo Berlusconi ha cominciato bene, dando nuove speranze riguardo all’emergenza rifiuti. Perché permettere ai pregiudizi di rovinare ciò che di buono sta facendo?

L’Italia intera merita la verità. Da nord a sud, l’avvelenamento della cultura fa male e genera stupidi odi razziali. Basta con la vandalizzazione dell’informazione. Mi torna sempre in mente Pasolini e una sua frase, che mi piace citare in momenti come questo: “Non vi è dubbio che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte su cascinali di slogans mussoliniani fanno ridere. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano: il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e d'informazione, non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.”

Giuseppe Branca

_________________________________________________________________________________ Fonte: La Repubblica (Antonio Corbo)


Viaggia con 500mila euro di danni a bordo. Ma dov´è? Introvabile il treno che gli ultras del Napoli avrebbero distrutto. Dal 31 agosto, giorno di Roma-Napoli, i vagoni dell´Intercity Plus "Modigliani" sono inafferrabili. Come la verità di quella domenica. È l´ultimo mistero di una già nebulosa ricostruzione: per ora, pagano il Napoli e i suoi tifosi, penalizzati dalla chiusura delle curve per tre gare interne. Ma la vicenda promette un finale diverso: indaga la Procura di Napoli. L´inchiesta può dimostrare che i disordini furono enfatizzati, magari per coprire errori e responsabilità. Il dirigente della Digos Antonio Sbordone ha consegnato una informativa al pm Antonello Ardituro. Una relazione accurata, con foto e riscontri. Il magistrato, specialista di camorra e ordine pubblico, ha subito derubricato l´ipotesi di reato: da "devastazioni" al più lieve "danneggiamenti". Rintracciato dalla polizia il ferroviere "aggredito e ferito". Neanche un graffio. La Scientifica, diretta da Fabiola Mangoni, doveva esaminare il treno danneggiato. Impossibile. Solo quattro vagoni sarebbero a Napoli, gli altri in viaggio. Sono più veloci gli inventari che i treni. Il 31 agosto, i tg del pomeriggio riferivano già la stima dei danni: 500mila euro. Gli Ultras, in un reportage di "Repubblica" nel covo di via Venezia, promettono di risarcire con una colletta l´azienda. Neanche loro hanno più visto il treno. "Girano solo tre foto, sempre le stesse". Possibile che sia tornato a viaggiare un treno devastato per 500mila euro? Se lo chiede anche la Procura. Il conto di solito va allo Stato. Pagano i contribuenti. "Si indaga ad ampio raggio", osserva il procuratore capo, Giovandomenico Lepore. Sembra sorpreso, però. "Il treno è partito a mezzogiorno, con ampio ritardo. I tifosi aspettavano dalle 7. Qualcuno avrà perso la pazienza, comprensibile. E i benpensanti, vista la bolgia, sono scesi. Finora però non risulta un disegno criminoso della camorra. Molti camorristi sono tifosi. Difficile però cogliere nell´insofferenza di quella domenica un piano preordinato. Comunque, indaghiamo su tutto". Chiusura prudente, ma svanisce nelle equilibrate parole di Lepore l´ombra dei clan. Roberto Maroni ha invece rimarcato la presenza di 27 affiliati e 800 pregiudicati tra i tremila tifosi. Si sa c´erano tanti tifosi con precedenti penali. Ma nessuno sa che cosa abbiano davvero combinato. A Napoli niente, così sembra. Le spranghe viste in tv a Roma Termini erano asticelle delle bandiere. Di plastica. I primi resoconti dei tg hanno creato un clima di forte suggestione. Si riflette nei rapporti al giudice sportivo Tosel su quanto sarebbe accaduto allo stadio. Gli inviati federali all´Olimpico erano Carmine Rossi, funzionario civile dello Stato, e uno 007 per hobby. Un chirurgo. L´omonimia ha fatto pensare che fosse un ufficiale della Finanza, Francesco Mattana. È invece Claudio Mattana, 53 anni, nato a Vittorio Veneto, parente di Antonio Gava. Lavora al "Gemelli" di Roma, reparto Decimo L. con brillante curriculum: specializzato a Napoli alla scuola di Zannini, 2500 interventi a retto e colon negli ultimi 23 anni. Ma di camorra e ordine pubblico sente parlare solo in tv. Mattana e Rossi hanno ispirato prima Tosel, poi la Corte federale. Descrivono steward e carabinieri "leggermente feriti", petardi esplosi senza chiarire le traiettorie. È qui che il Napoli poteva attenuare la sentenza sportiva. Una "indagine difensiva" di bravi penalisti poteva dimostrare l´eventuale labilità dei rapporti. Ingigantire i dubbi. Il bolognese Mattia Grassani, avvocato dello sport, si è aggrappato ad un presunto "errore nella sentenza". Ma ha tentato di ridimensionare le accuse? Ha puntato sul diritto e non sul merito. Il Napoli paga un´atmosfera, non "gravi atti di violenza". Ma ora è troppo tardi, peccato.

_________________________________________________________________________________ Dal Manifesto di oggi :

BUFALA ULTRA-MEDIATICA

"Nel frattempo, a distanza di un mese, non si trovano i quattro controllori feriti. Non è stato arrestato nessuno e sopratutto non vi è più traccia dell'intercity Modigliani, con i suoi 500 mila euro di danni, che la Scientifica di Napoli avrebbe dovuto esaminare. Secondo quanto emerso finora, quattro vagoni si troverebbero ancora a Napoli, mentre gi altri sarebbero stati rimessi in servizio. Nell'inchiesta Rai, Delli Paoli( del sindacato di polizia di napoli ndr) avanza l'ipotesi che il treno mostrato nelle immagini televisive non sia quello "devastato dagli ultrà" , ma un altro. Su questo e su tutto il resto dovrà adesso far luce la procura napoletana."

_________________________________________________________________________________ Tanto fumo, niente arresti. Sul treno c'erano meno pregiudicati che in Parlamento di Marco Travaglio Tg e giornali annunciarono che ultras napoletani avevano assaltato l'Intercity "Modigliani" Napoli-Torino devastandolo, malmenando i controllori e sequestrando passeggeri. Fonte della presunta notizia: un comunicato di Trenitalia. 06.10.2008 20.44 di La Redazione articolo letto 3692 volte Fonte: L'Unità/voglioscendere.ilcannocchiale

Un sondaggio commissionato su 2 mila persone dall’Ordine dei giornalisti Lombardia rivela che gl’italiani hanno un’immagine pessima (32%) o cattiva (23%) dei giornalisti. Ma va? Il 31 agosto, prima giornata di campionato, tg e giornali annunciarono che un’orda di ultras napoletani in partenza per Roma avevano assaltato l’Intercity “Modigliani” Napoli-Torino devastandolo, malmenando i controllori e sequestrando decine di passeggeri terrorizzati. Unica fonte della presunta notizia: un comunicato di Trenitalia che parlava di “treno interamente vandalizzato, danni ingenti a 11 carrozze, azionato più volte il freno d’emergenza, prima stima dei danni circa 500 mila euro”. Meglio del Vangelo.


Tg1: “Intercity per Roma, a bordo solo ultras: danni per 500 mila euro”. Tg2: “Caos alle stazioni di Napoli e Roma: i tifosi partenopei assaltano treno”. Tg3: “Tifosi del Napoli padroni del treno, inferno nella stazione di Napoli, 300 passeggeri in ostaggio, devastate le stazioni”. Studio Aperto: “Guerriglia, panico tra i passeggeri cacciati dal treno, 4 ferrovieri feriti”. Corriere della sera: “Assalto ultrà ai treni: danni e caos”. La Repubblica: “Assalto ultrà al treno, passeggeri cacciati dai tifosi”. Il Mattino: “Napoli, assalto ultrà al treno”. La Stampa: “Gli ultras distruggono il treno”. L’Unità: “Il treno della paura: Intercity in ostaggio dei tifosi napoletani”. Il Giornale: “Ultrà napoletani ‘rubano’ il treno: c’è la partita, cacciati i passeggeri” (segue commento: “Gomorra pallonara”). Qualcuno parla addirittura di “bombe carta” esplose all’arrivo alla stazione Termini. Poi governo e Polizia, sommersi dalle critiche per non aver saputo prevenire un evento piuttosto prevedibile, buttano lì che gli ultras erano camorristi travestiti e dediti al “terrorismo”. Altri titoloni a fotocopia: “200 pregiudicati sul treno degli ultras”. “Non ultras, ma camorristi e terroristi”. “Che fanno i giudici?”. “Tolleranza zero”.”Certezza della pena”. Il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese propone di arrestarne qualche migliaio e recluderli direttamente negli stadi, come faceva il buon Pinochet.


Che ne è di quel po’ po’ di casino a un mese di distanza? L’ha spiegato l’altra sera, in un’illuminante inchiesta dal titolo “La bufala campana”, l’inviato di Rainews24 Enzo Cappucci sulla scorta delle conclusioni del pm che segue il caso, Antonello Ardituro. Tanto rumore per nulla. Nessun arresto, nessuna devastazione. Solo alcuni episodi di danneggiamento. Nessuna bomba carta, al massimo qualche petardo e bengala. Delle lesioni ai controllori, per ora, nessuna traccia: Rainews ha chiesto invano i referti medici. Delle 11 carrozze “vandalizzate”, Trenitalia ne ha messe a disposizione degl’inquirenti solo 4: le altre continuano tranquillamente a viaggiare. E i “danni per 500 mila euro”? Nemmeno l’ombra. Digos e Carabinieri parlano di 80 tendine danneggiate, qualche sedile tagliato, due vetri rotti e un water divelto (ma che abbiano fatto tutto gli ultras è da provare, viste le condizioni in cui versano i treni anche senza ultras): roba da qualche migliaio di euro, non di più.


E gli “assalti alle due stazioni?”. Altra bufala: normali immagini di ordinaria tifoseria domenicale. Rainews mostra le sequenze dei tifosi veronesi che lasciano Napoli un paio d’anni fa, insultando poliziotti e napoletani nella solita nuvola di fumogeni (allora, però, sui giornali non uscì nemmeno un trafiletto). Cappucci intervista alcuni testimoni oculari. Tommaso Delli Paoli, segretario generale del sindacato di polizia Silp-Cgil: “Gli ultras non sono angioletti, ma non è accaduto niente di quel che si è voluto raccontare. Normali tensioni tra gli ultras con biglietti e documenti, che volevano raggiungere lo stadio di Roma, e i responsabili di Trenitalia che han bloccato il treno prima in stazione e poi di nuovo in aperta campagna. Non credo che abbiano tirato il freno d’emergenza, avevano fretta di arrivare a Roma. Pare che il treno mostrato in tv non fosse quello vero”. Violenze sul personale, sugli agenti e sui passeggeri? Due giornalisti sportivi austriaci, anch’essi sul treno incriminato, non han visto “nessuna violenza o scontro. Devastazioni? No, il treno era troppo pieno perché qualcuno potesse muoversi. L’unica paura è stata quella di perderci la partita, visto che il treno non partiva”. E la camorra? E il terrorismo? Qualche decina di pregiudicati c’erano: meno comunque di quelli presenti in Parlamento. Magari finirà con Trenitalia che ringrazia gli ultras: i loro cori potrebbero aver messo in fuga le zecche e i pidocchi.

_________________________________________________________________________________ Archiviata l'inchiesta sull'assalto al treno dei tifosi del Napoli 13/03/2009 - di Rai News 24; Fonte: www.rainews24.rai.it La Procura di Napoli chiede l'archiviazione dell'inchiesta sui fatti del 31 agosto scorso, quando la Stazione Centrale di Napoli divenne il teatro di un presunto assalto al treno da parte dei tifosi del Napoli Calcio diretti a Roma per la prima partita di Campionato. La stampa parlò di devastazione e di violenze ai danni dei passeggeri del treno cacciati dai vagoni, mentre Trenitalia quantificava i danni in 500 mila Euro. Una tesi smentita da un'inchiesta di Rai News 24 dal significativo titolo di "La bufala campana", che sulla base di riscontri e testimonianze forniva una diversa ricostruzione dell'accaduto. Quella giornata costò ai tifosi napoletani l'accusa di "criminalità organizzata" da parte del Ministro dell'Interno Maroni, che vietò le trasferte per l'intero Campionato di Calcio a tutti i tifosi napoletani, indistintamente: bastava e basta essere residenti a Napoli per essere esclusi dalle trasferte. Divieto ancora in corso. Oggi il magistrato inquirente Antonello Ardituro ha posto il sigillo su quell'anticipazione di Rainews, chiedendo l'archiviazione per mancanza di presupposti, derubricando la "devastazione" a semplici danneggiamenti, quantificati in non più di 150 mila euro. Addirittura la polizia giudiziaria che ha potuto ispezionare 4 dei 15 vagoni del treno Napoli-Torino ha valutato i danni in appena 4.500 euro. Il Magistrato rileva "responsabilità organizzative" riconducibili a Trenitalia che ha rifiutato l'allestimento di un treno speciale, limitandosi ad indicare i normali treni in viaggio tra Napoli e Roma: "una condotta superficiale e deresponsabilizzante", scrive il PM Ardituro che parla anche di "miopia" da parte dell'Osservatorio sul calcio che ha autorizzato la trasferta, peraltro di una tifoseria tradizionalmente rivale di quella romana. Qui di seguito, oltre a riproporvi l'inchiesta filmata, ecco il documento che Enzo Cappucci ha ottenuto per Rai News 24 e che vale più di ogni altra spiegazione.

potete trovare la sentenza sul sito di Rainews. _________________________________________________________________________________

infine i due link dell inchiesta condotta da rainews

La bufala campana (RaiNews24) 1/2 http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=LUItACXfyT4

La bufala campana (RaiNews24) 2/2 http://www.youtube.com/watch?v=B1H56gmTX00 --Altro21 (msg) 12:23, 17 mar 2010 (CET)[rispondi]

ultime modifiche, luglio 2010[modifica wikitesto]

scusate volevo chiedere perchè è stata cambiata questa frase : " Nelle curve ultras esiste anche un "capo" che coordina i cori, il cosiddetto "lanciacori". Questa figura, che si colloca al centro del settore, è spesso coadiuvata da altre persone munite di megafono (situate in punti più periferici della curva). Tutta la strumentazione ERA vietata in Italia dal decreto anti-violenza " . E'stato cambiato E' ORA VIETATA in ERA VIETATA. La fonte scusate? A me risulta ancora vietata la strumentazione, non c'è stata nessuna modifica al decreto anti-violenza. Grazie--Santeria (msg) 12:21, 3 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Ultrà e ultras[modifica wikitesto]

Volevo chiedervi una cosa.non sarebbe interessante e corretto presentare una distinzione tra il modello ultras ed ultrà?Alla fine risultano essere due mondi diversi,e solo erroneamente vengono confusi come lo stesso movimento.

Ultras e Nazionale[modifica wikitesto]

Visto il rilevo mediatico che hanno avuto negli ultimi anni ho aggiunto un paragrafo relativo al seguito ultras della nazionale italiana. --Pietro Chiocca (msg) 12:21, 28 mar 2011 (CEST)[rispondi]

Rilievo mediatico a parte, non penso che gli Ultrà Italia meritino addirittura un paragrafo sulla pagina della Storia del movimento Ultras in Italia. A differenza di altre nazioni , che muovono per ogni partita 2-3 mila persone (almeno) gli ultrà Italia si presentano alle sfide europee in (massimo) 60-70 unità. Io cancellerei il paragrafo o comunque lo ridurrei. --Santeria (msg) 17:28, 21 apr 2011 (CEST)[rispondi]

DIFFERENZA TRA ULTRA' E ULTRAS[modifica wikitesto]

ORAMAI VENGONO IDENTIFICATI NELLO STESSO MODO MA ALL'INIZIO NON ERA COSI'... inizialmente chi cercava lo scontro oltre al tifo coreografie ecc. era ultras e invece chi si occupava di cantare coreografie suonare i tamburi ma senza cercare lo scontro fisico era ultra' ma ora ultra' e ultras e' la stessa cosa e' il termine usato in modo uguale l'ultra' era un ultra tifoso non violento l'ultras un ultra tifoso violento infatti alla parola ultra' viene aggiunta la S di sangue.

Affermazioni senza fonti e, così come sono espresse, infondate. La "s" finale della parola ultras, che dovrebbe significare "sangue" è un'assurdità che si commenta da sé... --Bologai (msg) 03:40, 1 nov 2014 (CET)[rispondi]

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primo gruppo di tifosi organizzato d'Italia[modifica wikitesto]

La nascita del tifo organizzato in italia avviene a Firenze nel 1931. Una recente ricerca/pubblicazione ha dimostrato, avvalendosi esclusivamente di fonti storiche coeve, che nel 1931 si costituì l'Ordine del Marzocco. I ragazzi dell'Ordine del Marzocco (varie centinaia di ragazzi), almeno dal 1931 al 1935, seguirono quasi ogni domenica la Fiorentina in casa e in trasferta. Nel volume sono riportate innumerevoli notizie in merito e perfino immagini degli striscioni, dei cartelloni di incitamento e delle bandiere dell'Ordine del Marzocco (queste 'ultime erano tante, ogni sezione rionale dell'Ordine del Marzocco ne aveva una propria). Il libro riporta anche i nomi dei presidenti succedutisi nonchè dei principali esponenti del gruppo (compresi i nomi di tutti i capigruppo rionali. Nel volume è riportato indicativamente (e talvolta anche precisamente) il numero dei tifosi al seguito per ogni singola trasferta (talvolta vengono fatti pure i nomi di molti tifosi presenti). Altre immagini mostrano i volantini distribuiti dall'Ordine del Marzocco per organizzare il tifo nonche' i volantini fatti per avvisare i tifosi che il gruppo aveva organizzato dei treni speciali. E' perfino pubblicato un biglietto di un treno viola allestito per andare a Bologna e sono più volte citati episodi di violenza allo stadio.

Tutte queste notizie sono tratte da svariati giornali coevi e ogni singola notizia (come si conviene a una ricerca storica seria) è testimoniata da note a pie' di pagina che rimandano agli stessi giornali certificando (cosa fondamentale) la veridicità del testo. Ritengo quindi che sia doveroso per ogni ultras riconoscere il primato ai tifosi dell'Ordine del Marzocco, togliendolo a quelli laziali della Paranza Aquilotti del 1932 di cui sarebbe bello scoprire molte altre cose dato che non conosciamo quasi nulla. La pubblicazione è: Filippo Luti, "L'Ordine del Marzocco", storia dei primi tifosi della Fiorentina dal 1926-1935", Geo Edizioni, 2020"

Stai spammando, se volessi cambiare la voce (se avessi tempo), sparisce anche quell'avviso là in alto, per favore, lascia perdere il "libro recente" che da quel che ho visto è assolutamente irrilevante, avevi solo peggiorato una voce già problematica.--Kirk Dimmi! 23:02, 27 gen 2021 (CET) P.S. E magari la prossima volta firmati.[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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Localismo e aneddotica secondaria[modifica wikitesto]

Sulla voce grava un avviso di localismo per un fenomeno che è prettamente italiano. Se però è vero che il movimento ultras è prevalentemente italiano per origini, sviluppo, natura ecc. è altrettanto vero che si è radicato in alcuni paesi e ha influenzato le tifoserie di altri ancora. L'avviso è forse un po' restrittivo ma non del tutto sbagliato. Eppure, invece di rimediare a questa mancanza (il localismo), almeno per quanto possibile, vi sono insistenze da parte di un utente nel voler inserire un'aneddottica secondaria che rafforza la prospettiva localista della voce: elencazioni di gruppi italiani e relativi anni di fondazione (quando sono già indicati i primi gruppi ultras sorti nelle grandi città del Nord nei tardi anni 60 e primi 70, poi nel Centro-Sud, al seguito delle tifoserie di pallacanestro e con riferimenti alle città medie e piccole), episodi celebrativi di questa o quella tifoseria che potrebbero spingere "utenti/lettori di passaggio" ad inserire ulteriori elogi delle proprie curve, dettagli marginali ecc. Ammetto che non è semplice trovare fonti, specie di taglio sociologico, sulla realtà ultras di altri paesi, ma nell'ottica di un'enciclopedia è sicuramente più importante aggiungere due righe sulla situazione della Germania, nelle cui curve si realizzano oggi scenografie d'impatto e un tifo imponente vista l'espansione del fenomeno ultras, piuttosto che snocciolare elenchi di gruppi italiani con il loro anno di fondazione. C'è poi modo e modo di esprimere concetti che possono comunque trovare spazio: invece di dire che "gli anni 80 in compenso sono ricordati per le innovazioni introdotte dai Nuclei Sconvolti di Cosenza" sottolineandone la nascita del 9 ottobre 1983, quali la prima fanzine e i primi raduni organizzati dal frate ultras, meglio inserire qualcosa sulle fanzine in genere, magari citando pure Cosenza, laddove si parla delle forme di comunicazione adottate dagli ultras (sarei poi molto cauto su definizioni come quella di frate ultras). E meglio inserire qualcosa sui raduni tout court. Ci sono poi altri aspetti da approfondire come, sempre riguardo le forme di comunicazione, l'impiego dei dialetti in chiave identitaria. E poi le iniziative umanitarie che da decenni coinvolgono le curve italiane, i legami emersi negli ultimi anni tra la criminalità organizzata e alcune curve metropolitane, i codici di comportamento ecc. Ma scrivere che in un'occasione gli Ultras Italia hanno insultato Balotelli, del primato dei pescaresi, del primato dei cosentini, dei vari anni di fondazione di un bel po' di gruppi e del "cappuccino ultras" non è enciclopedico. Non intendo ingaggiare una edit war con l'utente che ripetutamente inserisce questi aspetti, chiariti nell'oggetto delle modifiche e con lui in privato, ma se si ritiene che tali elementi siano così determinanti, lo si motivi qui. Per me, allo stato attuale delle cose, sono da rimuovere. --Fil (msg) 21:28, 8 nov 2022 (CET)[rispondi]

Localismo e aneddotica secondaria capitolo II[modifica wikitesto]

A distanza di un anno sono ritornate, per mano dello stesso utente, informazioni basate - come scrivevo un anno fa - su "un'aneddottica secondaria che rafforza la prospettiva localista della voce". Si veda il paragrafo sopra a questo. Nelle sezioni sugli anni 70 e 80sono già indicati i precursori del movimento, pertanto è inutile continuare ad inserire elenchi di gruppi e tifoserie, rivalità, trasferte e piccoli primati: è ingiusto rilievo e per di più sembra di scorgere un po' di enfasi. Rimuovo.

Quello che manca alla voce sono informazioni su paesi europei come Spagna, Germania, Portogallo, Svizzera ecc. --Fil (msg) 14:06, 22 nov 2023 (CET)[rispondi]