Discussione:Tetraktys

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Tabella più legenda e incipit[modifica wikitesto]

Ciao, Achillu, ho proseguito nello sviluppo redazionale della voce però resta in sospeso quel problema grafico + legenda in parallelo, che mi sembrerebbe un ottimo strumento pedagogico ma che non ho le competenze tecniche per inserirlo da me. Buon lavoro/hobby. --82.51.4.207 (msg) 20:39, 15 gen 2010 (CET) (Mauro Lanari)[rispondi]

Ciao Mauro. Ho modificato Elementi (filosofia)#La tetraktys pitagorica in un modo che, da quello che ho capito, potrebbe coincidere con quello che mi sembra tu abbia proposto di fare anche qui.
Per quanto riguarda l'altra domanda che mi hai fatto in talk, c'è una convenzione più o meno scritta: Aiuto:Nomi stranieri che rimanda anche a Aiuto:Convenzioni di nomenclatura#Traslitterazione; nessuna di queste due pagine parla di "nomi comuni in greco antico", comunque mettendo insieme le due cose viene fuori che il termine nell'alfabeto originale va scritto "plain text" (non in corsivo) e la traslitterazione è quella scientifica (quindi in questo caso con la "ý" accentata). Io poi nel corpo della voce uso la traslitterazione senza accento e lo stesso faccio per il titolo della voce (vedi per esempio come ho scritto Tetrabiblos); quindi io personalmente l'incipit lo riscriverei così:

Per i pitagorici, la parola greca τετρακτύς (tetraktýs, talvolta translitterato come tetraktis) rappresentava la successione aritmetica dei primi quattro numeri naturali

e nel resto della voce userei tetraktys, sempre in corsivo e senza accento, senza ulteriori precisazioni. Toglierei "in italiano" perché con una rapida ricerca in google libri (che è più affidabile di google web quando "conta" le occorrenze per quanto riguarda le "convenzioni di scrittura") ho trovato anche traslitterazioni con la "i" anche in altre lingue.
C'è un'altra cosa: ho trovato anche "tetractis" e "tetractys", forse per le ulteriori grafie può essere utile una nota a pié pagina (ref). Grazie a te e altrettanto. --Achillu (msg) 11:22, 16 gen 2010 (CET)[rispondi]

Sei un grande, hai capito i problemi che mi e ti ponevo punto per punto. Pensa allora tu a sistemare la voce secondo il MdS, non ho mai alcunché da obiettare quando la voce viene arricchita d'informazioni invece che impoverita. Però è la prima volta in due anni e mezzo che vedo il termine nell'alfabeto originale in grassetto: sicuro pure di questo? Altrimenti a me l'incipit verrebbe così:

Per i pitagorici, la parola greca τετρακτύς (tetraktýs, translitterata anche come tetraktis, tetractis o tetractys) rappresentava la successione aritmetica dei primi quattro numeri naturali.

Sino a qualche tempo fa c'erano due fazioni (due "scuole di pensiero") sull'ordine da seguire nell'elenco delle voci correlate e dei portali: quello alfabetico o quello d'importanza. Da un punto di vista didattico avrebbe più senso il secondo, e per un certo periodo ho constatato che si lasciava libertà di scelta, così come per gl'ISBN con o senza trattini intermedi. Poi invece ho notato che addirittura i bot sono stati stati settati per la correzione quasi automatica in un unico senso. Insomma: se s'è deciso di dirimere qualche questione in modo univoco, mi piacerebbe sarebbe se esiste una pagina/bacheca apposita, tanto per restare aggiornati e poter editare di conseguenza, con cognizione di causa. In chiusura: ieri, prima d'intraprendere la stesura ampliativa della voce, ho fatto un giro sulle altre Wp e sciovinisticamente posso dire che non sono affatto così ricche e/o documentate. Strano, poiché il 90% stava già sul mio testo di liceo, che per motivi di copyright non ho potuto mai citare e che però ho potuto rimpiazzare come fonte con ciò che è disponibile online, come hai visto pure in inglese. Allora chissà perché non v'attingono pure loro. Ps: ricordati dei redirect se aggiungi pure la altre due grafie che, in effetti, hanno la loro significativa quota di ricorrenze. Ciao e complimenti. --82.51.4.207 (msg) 12:06, 16 gen 2010 (CET) (Mauro Lanari)[rispondi]

Titolo sezione[modifica wikitesto]

Lamentele ricevute.[modifica wikitesto]

"1) Come si fa a dire che 10=1+0 se i greci non conoscevano lo 0? Mah! 2) Più rileggo le fonti e più mi rendo conto che sparano idiozie: nella decade non sono contenuti in egual misura i numeri primi e composti, poiché c'è anche il 10 stesso, che va ad aggiungersi ai numeri composti. Per quel che riguarda i multipli, si sono dimenticati di conteggiare nuovamente il 10." --82.51.4.207 (msg) 13:20, 16 gen 2010 (CET) (Mauro Lanari)[rispondi]

Lamentele ricevute da chi e riguardo a cosa? Scusa Mauro ma non capiso questo intervento. Comunque il mio consiglio, quando ricevi delle lamentele, è quello di "non dare da mangiare ai troll" ;) Qui su Wikipedia si ricevono suggerimenti, non lamentele. --Achillu (msg) 09:01, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]
Ricevute da mio fratello che insegna fisica ed è schifato dalle fonti che affermano quelle cose senz'alcun valore né storico né matematico. Quindi niente troll. Sarà che vengono scritte non d'addetti ai lavori ma da filosofi ed esoterici. Tant'è che forse la cosa più giusta forse è il commento d'un ex ingegnere come De Crescenzo. Per ora ho messo in voce l'avviso che rinvia qui. Non m'è venuto in mente altro. Edito senza login (ma non nell'anonimato) come extrema ratio curativa all'edicountite che m'era venuta nell'ultimo trimestre. Anno nuovo, vita nuova, si spera. Ps: ma t'immagini che effetti devastanti può avere una fissazione cognitiva di tipo numerico sulla religione? Qualcosa del genere è stato sfiorato da Strindberg in Inferno (1897), ma pure d'Aronofosky in π - Il teorema del delirio (1998). Ciao. Mauro Lanari. --82.55.68.208 (msg) 10:03, 18 gen 2010 (CET)[rispondi]

Credo che il paragrafo "Altre caratteristiche" sia da eliminare completamente in quanto contiene parecchie affermazioni quanto meno dubbie. A partire dal già commentato "10=1+0", per arrivare al riferimento alla tavola pitagorica, inventata da Boezio [1], passando dalle considerazioni/illazioni sul sistema decimale. --Ancelli (msg) 11:20, 3 gen 2011 (CET)[rispondi]

Correzioni necessarie[modifica wikitesto]

Concordo, perché sono esperto di pensiero e tradizioni antiche (ho scritto anche varie pubblicazioni ed ho un canale su YouTube che mostra usi e costumi di popoli antichi), con chi dice che ci sono errori anche gravi. Posso aggiungere che per Pitagora la "somma teosofica" nominata in quarta riga del testo della voce principale, e poi ripetuta varie volte, non può esistere, ed in generale, nell'analisi dei numeri, la somma era considerata un grave errore, salvo un paio di eccezioni, che non sono però quelle accennate in quel punto. Per la tetractys si sommano i quattro numeri che corrispondono alle righe di punti che geometricamente formano un triangolo, non perché si tratti della cosiddetta "somma teosofica", che sarebbe inaccettabile per i pitagorici, ma semplicemente perché è una somma di punti, che totalizza 10, il numero che geometricamente rappresenta il completamento dell'opera... MA in genere la somma nella numerologia pitagorica, se usata dopo il numero 3, è un metodo sbagliato, da non usare mai. Purtroppo oggigiorno ci sono tante tendenze di sedicenti numerologi che continuano ad operare per somme ed hanno convinto un sacco di seguaci a scomporre i numeri nelle loro somme o addirittura a dividere un numero arabo composto come il 10, l'11 ecc. nella somma dei numeri semplici con cui è scritto, mentre questo tipo di scomposizione è assurdo in quanto un numero arabo è solo un modo di scrivere quel numero: infatti, ad esempio il 10 in numeri romani si scrive X, l'11 si scrive XI... e allora che senso ha spezzare la scrittura di un numero?! Non significa nulla. Il modo giusto di suddividere il 10, per i pitagorici, è per prodotto, cioè 5x2, mentre ad esempio l'11 non si può scomporre poiché è un numero primo, e così via. Quindi troppe inesattezze in questa voce principale a cui poi i lettori si affidano per imparare. Direi che si dovrebbe cancellare il termine "somma teosofica", la voce bibliografica relativa, che non è di scuola pitagorica, e le spiegazioni che attribuiscono ai pitagorici la scomposizione per somma. Grazie. Roberto Busceti.