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Discussione:Suffragio femminile in Italia

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Categoria:Deputate dell'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana

[modifica wikitesto]
f.c.: Discussione spostata qui da Discussioni categoria:Deputate dell'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana --Yuma (msg) 04:54, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]

Vorrei essere aiutata a capire. Ho creato la categoria per evidenziare il fatto che nel 1945 per la prima volta nella storia dell'Italia, ed in ritardo rispetto agli altri paesi europei, le donne hanno avuto diritto di voto politico attivo e passivo e che ne sono state elette 21 su 556.--Susanna Giaccai (msg) 15:08, 19 mar 2016 (CET)[rispondi]

Non c'era una discussione in corso sull'argomento? Comunque tutte queste non sono certo informazioni deducibili dalla categoria (né dovrebbero). --Superchilum(scrivimi) 15:14, 19 mar 2016 (CET)[rispondi]
Ammesso che, per creare una apposita categoria contenente persone di genere femminile che hanno rivestito una ruolo istituzionale (che non comporta alcuna distinzione di genere), sia valida la motivazione esposta da Giaccai, (e secondo me, non lo è): in quale modo tutto questo retroscena storico e politico si evincerebbe dalla categoria? --Euphydryas (msg) 15:52, 19 mar 2016 (CET)[rispondi]
Non ho proposto di fare una categoria Deputate del Parlamento italiano perchè dopo 70 anni dalla nascita della Repubblica italiana e dopo 70 anni che è stato dato il diritto di voto anche alle donne (tutti gli uomini avevano già avuto il diritto di voto nel 1918) la presenza femminile in parlamento, se pur non paritaria, è significativa. Nel 1945 invece le donne votano per la prima volta nella storia d'Italia e votano per l'Assemblea Costituente e solo 21 furono elette. Quindi mi pare importante che tale piccolo numero sia evidenziato senza costringere ad andare a contarle tra i 556 parlamentari. Di conseguenza mi pare una categoria oggettiva (non vi sono dubbi quali elementi contenga) e rilevante. --Susanna Giaccai (msg) 19:04, 30 apr 2016 (CEST)[rispondi]
Personalmente vedo un equivoco, l'informazione può essere rilevante, ma le categorie hanno eminentemente funzione sistematica piuttosto che informativa. Ossia il numero delle deputate all'Assemblea costituente rileva di certo nel contesto di una voce, mentre lasciarlo desumere dalle categorie suona improprio e anche un po' ambiguo, situandosi al di fuori di ogni contestualizzazione. A riprova, scorrendo la sola categoria non abbiamo nessuna di tutte le informazioni elencate testé da Giaccai per valutare il significato della piccola presenza femminile all'assemblea, che potrebbe teoricamente riconoscere una ragione qualsiasi, finanche il caso. --Erinaceus (msg) 13:35, 3 mag 2016 (CEST)[rispondi]
D'accordo con Erinaceus. Rispetto alla (giusta) problematica proposta da Susanna Giaccai, da questa categoria ricavo solo l'informazione: 20 deputate. Stop. Non riesco a desumere se in realtà fossero in totale 20, 21 o 200, né paradossalmente se questo numero (da qui comunque non ottenibile) fosse alto o basso, relativo alla prima apparizione di donne in parlamento o all'ultima... Credo che la tematica proposta debba essere evidenziata nelle voci, e non con lo strumento della categoria. Ad esempio può IMHO molto meglio essere dettagliata (e fruita dal lettore) in Assemblea Costituente, Condizione femminile in Italia o Suffragio femminile in Italia, solo per citare le prime voci che mi vengono in mente. --Retaggio (msg) 13:19, 16 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Le categorie dovrebbero anche permettere di trovare più facilmente le informazioni e, in questo caso, mi sembra che possa essere utile per il lettore avere una categoria che evidenzi i deputati donne. Mi pare un po' esagerato escludere a priori tutti le categorie di "genere". --Maria59 (msg) 19:45, 16 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Mi pare che sia utile, se non indispensabile, creare una voce sull'argomento in cui si riportino le considerazioni di Susanna Giaccai e l'elenco delle deputate, magari ragguppate per partito di appartenenza. --Antonio1952 (msg) 20:02, 16 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Sul fatto che il tema possa/debba essere trattato in una o anche più voci siamo tutti d'accordo, siano esse quelle che ho indicato io o eventualmente anche altre, anche di nuova creazione, se necessario. Se invece lo scopo, come dice Maria Martelli, è quello di "navigare" tra le deputate costituenti, allora personalmente reputo più utile e adeguato lo strumento del Template di navigazione, che fa risparmiare un "click" di mouse e che tra l'altro fornisce un elenco *completo* delle biografie in oggetto e non solo ristretto alle biografie presenti su Wikipedia, come la categoria. Ricordo inoltre che il template di navigazione potrebbe permettere anche altri ordinamenti rispetto a quello alfabetico: per partito politico, ad esempio. --Retaggio (msg) 09:36, 17 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Grazie @Retaggio, questa proposta potrebbe essere un compromesso anche se continuo a non capire perchè si accetti la Categoria:Calciatrici e non questa per le deputate. --Susanna Giaccai (msg) 09:00, 18 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Non ho partecipato a quelle discussioni, anche se posso immaginare "un perché" legato al fatto che lì uomini e donne gareggino in campionati diversi (anche se poi non capisco perché i categoria:cestisti o i categoria:Pallamanisti rimangano uniti...). Forse un unicum legato all'accecante amore degli italiani per il "dio pallone"? Non lo so, ma penso sia meglio discuterne nell'ambito dei progetti sportivi. --Retaggio (msg) 10:02, 18 mag 2016 (CEST)[rispondi]

Le biografie presenti nella categoria erano:

  1. Adele Bei
  2. Bianca Bianchi
  3. Laura Bianchini‎
  4. Elisabetta Conci
  5. Maria De Unterrichter Jervolino
  6. Filomena Delli Castelli
  7. Maria Federici
  8. Nadia Gallico Spano
  9. Angela Gotelli
  10. Nilde Iotti
  11. Maria Maddalena Rossi
  12. Angela Maria Guidi Cingolani
  13. Teresa Mattei
  14. Lina Merlin
  15. Angiola Minella
  16. Rita Montagnana
  17. Teresa Noce
  18. Ottavia Penna Buscemi
  19. Elettra Pollastrini
  20. Vittoria Titomanlio

--Yuma (msg) 05:13, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]

La 21ma dovrebbe essere Maria Nicotra --Yuma (msg) 05:23, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]

Caro [@ Yuma], non ti ho visto partecipare alla discussione; come mi sei intervenuto chiudendo il confronto e decidendo di cancellare la categoria? Quali sono le regole che regolano questo tuo comportamento? --Susanna Giaccai (msg) 07:57, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Io ho solo eseguito. La richiesta è stata fatta il 28 aprile, supponevo che tutti ne foste a conoscenza e che la discussione vertesse ormai su altro (creare un template di navigazione). Ho conservato e spostato qui appositamente la discussione per non perderla. Se ho compreso male me ne scuso. Non partecipo alla discussione perché non ho una opinione in merito. Ditemi pure come procedere. --Yuma (msg) 11:39, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Preferite tornare allo status quo ante e continuare a discutere? Per me nessun problema. --Yuma (msg) 12:01, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
[@ Giaccai, Superchilum, Euphydryas, Erinaceus, Retaggio, Maria.martelli, Antonio1952] ping! :) --Yuma (msg) 12:35, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Credo che Yuma non abbia fatto altro che applicare il consenso, con prudenza ma senza eccessi di scrupolo; anche Susanna del resto accettava il «compromesso» del template di navigazione proposto da Retaggio. Con una sola riserva sulle calciatrici, imho ingiustificata perché non pone le stesse questioni (non è che le donne nel calcio sono sottorappresentate rispetto agli uomini: giocano appunto in un altro campionato). Nulla in contrario al template, anche se penso che lo strumento giusto per la trattazione del tema sia eminentemente la voce, nel caso comprensiva di una lista che in questo caso rispetterebbe tutti i requisiti. Non mi sembra invece di vedere esigenze stringenti di navigazione tra le voci, rispetto alle quali d'altronde la cat è meno funzionale del tmp, dunque non erano soddisfatte neanche prima. Ma ripeto: nulla in contrario al tmp. --Erinaceus (msg) 13:01, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Non sarà tutto formalizzato a sufficienza, per cui magari esprimo più un mio parere che lo stato dell'arte delle linee guida. Dico però questo: sulle categorie vige un equivoco di fondo, che cioè debbano essere utili. Le categorie servono a sistematizzare, non ad informare, com'è stato già detto. Le categorie sono brute e devono quindi basarsi su criteri di inclusione "dimessi": esse non possono veicolare alcun contenuto "valoriale". Il significato di una cat di sole donne significa solo una distinzione cromosomica, a meno che non esista una separazione anche nella realtà, che la cat si limita a riflettere (com'è il caso degli sport femminili e maschili). Vanno bene le cat che riflettono separazioni "tecniche" nella realtà. Cat di sapore cromosomico sono da rifiutare, perché il fatto di essere cromosomicamente una donna o un uomo non dice nulla di per sé intorno a cosa farà una persona di enciclopedico e a come lo farà. Che un'assemblea abbia dei membri è un fatto generale e fisiologico. Che esista invece una certa condizione delle donne nella società di un dato tempo non è invece connaturato all'essenza di un'assemblea. Un criterio di inclusione di una cat non può valere solo per un dato tempo, deve valere per ogni tempo. Immagino che l'idea non sia quella di categorizzare per cromosoma tutti i membri di tutte le assemblee costituenti (o di altro genere) nel tempo e nello spazio. Ne consegue che si avrebbe un trattamento particolare per una data assemblea nel tempo e nello spazio, il che certamente si spiega da un punto di vista storiografico, ma la cat non è capace di dire tutto ciò. Anche il template mi sembra inadeguato, perché privo di un testo discorsivo. Una voce lista invece mi sembra fattibile, ma essa è bene che abbia un testo che spieghi anche ad un marziano perché esiste come tale. È già stato spiegato altrove che le calciatrici vengono distinte sul piano categoriale perché giocano un altro campionato. Una ragione del tutto "dimessa" per usare cat diverse. In definitiva: non chiediamo a strumenti lineari quali sono le cat di trasmettere contenuti non lineari. pequod Ƿƿ 13:57, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
[@ Giaccai], la regola (e il buon senso) prevede che sia appunto un utente che non sia intervenuto ad una discussione a valutare il consenso (e in caso di cancellazione, ad applicarlo in veste di admin). Quindi il comportamento di [@ Yuma] è stato ineccepibile. --Euphydryas (msg) 14:04, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Perdonate la brevità, ma al momento purtroppo vado di fretta: nulla da dire sull'azione Yuma. Ribadisco, IMHO la problematica può essere trattata meglio in una voce (tra Assemblea Costituente, Condizione femminile in Italia o Suffragio femminile in Italia o anche altre); secondariamente o in aggiunta, il template per la navigazione tra le voci. Mi convince i meno l'idea della voce-lista: alla fine dovrebbe comunque diventare per gran parte una voce discorsiva, e allora meglio le voci che abbiamo già, più il template, direi. --Retaggio (msg) 15:57, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
@Yuma, non vedo una data 28 aprile in cui sia stata fatta una richiesta di cancellazione. Forse è rimasta nella parte che stava nella vecchia collocazione prima che tu spostassi qui la conversazione?. Seconda cosa: se creassi una Categoria:Donne elette nella Assemblea Costituente della Repubblica Italiana?. In questo caso il contenuto della Categoria è chiaro ed inequivocabile; il criterio di inclusione chiaro perchè l'Assemblea Costituente ha avuto vita breve e non si è più ripetuta. Mi pare somigli alla Categoria: Donne nella Resistenza italiana--Susanna Giaccai (msg) 18:18, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
f.c: si, è l'ultimo edit della categoria, ora cancellata:
(diff) 06:53, 28 apr 2016 . . Mauro Tozzi (Discussione | contributi | blocca) (290 byte) (categoria da rinominare) --Yuma (msg) 00:42, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Mi sfugge la differenza tra "Donne elette" e "Deputate". (E mi sfugge anche il perché della categoria "Donne nella Resistenza Italiana", che è sottocategoria di "Persone legate alla Resistenza italiana", dove invece stanno gli uomini: boh, sarà che gli uomini sono persone e le donne no?)--Euphydryas (msg) 23:00, 24 mag 2016 (CEST)[rispondi]
La cat Donne nella Resistenza italiana ha paro paro gli stessi problemi denunciati per tutte le cat "cromosomiche". Sono tentato di pensare che, nonostante sia maschio, voglio veramente la parità tra sessi, perché per me donne e uomini che hanno o hanno avuto la stessa funzione dovrebbero essere categorizzati assieme, senza distinzioni. Se non fosse inadeguata per altri versi, potremmo avere una cat:Staffette partigiane. (Dico inadeguata perché immagino che non abbiamo biografie di persone enciclopediche in quanto staffette, ma magari mi sbaglio). Tornando al punto, nelle tre voci indicate da Retaggio (in particolare la prima) è possibile diffondersi sull'importante ruolo delle donne ed evidenziarlo proprio in relazione alla sua femminilità. Ma le cat, insisto a dire, funzionano in un'altra maniera. Dobbiamo cercare di intenderle come strumenti più "inerti". Proprio perché dovrebbero essere intesi come strumenti interti resta opportuna l'osservazione di Euphydryas: perché non dovremmo avere allora una cat:Uomini eletti all'Assemblea Costituente? Non che la voglia, eh, quindi non ditemi "creala pure"! :D Cmq se si vuole inserire una lista delle sole donne della Costituente nella voce dedicata alla Costituente stessa, ritengo che sia giusto farlo, dato che non è un mistero per nessuno che la cosa ha un valore storico non banale. ;) pequod Ƿƿ 00:19, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Mi trovo di nuovo d'accordo con gli intervenuti. Purtroppo l'analogia con Donne nella Resistenza italiana è il classico argomento che prova troppo: lungi dal salvare la categoria appena cancellata, dimostra che andrebbe cancellata anche Donne nella Resistenza italiana. Su Donne elette all'Assemblea costituente della Repubblica italiana idem: sarebbe solo un modo surrettizio di riammettere dalla finestra quanto è appena uscito dalla porta. Su Staffette partigiane invece ho meno riserve, ma è ot. Una precisazione sulla lista: intendevo esattamente quanto ha testé specificato pequod. --Erinaceus (msg) 06:34, 25 mag 2016 (CEST) P.S. A margine, come penso di aver già detto altrove, non credo che wp abbia problemi di parità di genere in ns0: lì si traducono WP:NPOV o più genericamente obiettività. In qualche modo abbiamo una forma mentis privilegiata (che sarebbe corretto applicare anche nella vita civile).[rispondi]

[ Rientro]Scusa @Yuma, allora se mentre alcuni si confrontano tranquillamente, passa uno e, se non ricordo male, dice sostanzialmente solo Cancellare, tu cancelli? --Susanna Giaccai (msg) 07:49, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]

No. Se vedo una categoria in cui è presente da molte settimane {{Categoria da rinominare}} e in discussione un consenso all'operazione, la faccio, tutto qui. Si tratta comunque di una operazione tecnica, non di una cancellazione, le categorie possono essere ricreate in qualsiasi momento, a patto che ci sia un minimo accordo fra chi si prende la briga di occuparsene. Le categorie si cancellano quando sono vuote, e si creano quando è necessario riempirle di voci. Le categorie sono strumenti, suscettibili di modifiche e aggiustamenti a seconda delle necessità, non portano in sé contenuto, perciò in genere non si va a procedura di cancellazione (anche se in qualche caso, molto impropriamente, è successo). Ho spostato qui la discussione (che altrimenti si sarebbe persa) e riportato (più sopra) l'elenco delle deputate (più una che non era mai stata inclusa) proprio perché, tranquillamente, chi ne sta discutendo decida che cosa farne, che sia una voce, una lista, un template, oppure di nuovo una categoria (ma non vedo consenso per quest'ultima opzione, perciò appunto ho proceduto al riversamento nella categoria superiore, come da richiesta ben visibile dal 28 aprile, e non per mia iniziativa). -Yuma (msg) 13:03, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Susanna, però, scusa, la discussione ha avuto questo tenore: finché la cat è stata ancora in vita, hai chiesto chiarimenti. Ti sono stati dati e tutti del tenore "la cat non va bene". L'unica ad esprimere un parere favorevole ad un suo "utile" delle cat è stata Maria59. A questo punto le discussioni devono evolvere: a) si avanzano controdeduzioni a ciò che è stato detto da svariati utenti e se la discussione sul caso specifico si arena si passa a b) ci si sposta ad una discussione più generale, in cui si vagliano le posizioni tue e di Maria59. Se non b), allora a) ma senza arenarsi: in a) trovi delle argomentazioni, condivisibili o meno: o le si "vince" (con controargomentazioni) o si cancella la cat e si vive ancora. Quindi, adesso, capisco l'esigenza di vagliare l'agire passato di Yuma, ma siccome se nel merito ci convinciamo che la cat va bene la ricreiamo... non è un po' inutile tutto ciò? Quando la discussione si è esaurita avevi ritenuto buona la proposta di Retaggio, con la riserva relativa alle calciatrici. A quel punto, che ragione c'era di tenere la cat, viste le proporzioni del consenso e soprattutto l'assenza di una linea guida definita su questa importante questione delle cat "cromosomiche"? O dobbiamo crearle in un "vuoto normativo"? Secondo me, al contrario, bisognerebbe NON crearle e prima discuterne, dato che è vistosa la controversia sulla loro creazione. E' infatti da un po' che ne discutiamo... Allora, cerchiamo di dare un senso generale alla discussione su categoria:Donne... Tanto è da lì e da qui che bisogna partire, il tutto innaffiato dalla mitologica assenza di un neutro nella lingua italiana. ;) pequod Ƿƿ 13:33, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Caro Pequod76, grazie. Chiudo la controversia. Ho qualche perplessità ad affrontare una discussione sulla categoria:Donne perché ancora non mi sono del tutto chiare le regole delle discussioni. Per questo mi sono irritata per l'intervento di cancellazione della Categoria e di spostamento della discussione. Tu sei stato molto chiaro, ma troppo spesso gli interlocutori si richiamano a situazioni precedente e discussioni passate, per stabilire una regola e francamente chi non è addentro da anni nelle discussioni si trova in una fitta nebbia. In più mettiamo anche la difficoltà che ho a comprendere a pieno il significato delle Categorie. Da bibliotecaria sono abituata a pensare a un sistema di classificazione, nello specifico la DDC, con ha una rigida struttura gerarchica, ogni classe è un contenitore semantico: le classi equivalgono a discipline e lor suddivisioni e il libro è classificato sulla base dell'argomento e della disciplina. Riportare questa mia impostazione nelle Categorie wikipediane è un po' faticoso. Quanto tu scrivi: "Le categorie servono a sistematizzare, non ad informare", per me si tratta di una frase che non capisco, dato che sistematizzare significa dare un ordine logico e quindi di conseguenza significa anche dare un significato alle cose sistematizzate, e quindi significa informare. E per finire aggiungo ancora che, spesso, nelle discussioni sfuggono toni maschilisi anche in chi ritiene di non esserlo; il linguaggio è spesso traditore ;-) e questo crea un indubbio fastidio ed un senso di scoramento. Il top dello scoramento è stato quando dopo lungo discutere è venuta la proposta di chiamare nel template BIO la professione femministi invece che femministe, perchè nella totalità delle donne c'era 1 uomo ;-(. Non abbandono però il campo e ritornerò sulla questione quando sarò un po' meno stanca. Ciao --Susanna Giaccai (msg) 16:21, 25 mag 2016 (CEST)[rispondi]
Cara, penso che il linguaggio sia traditore soprattutto nel senso che, dopo secoli di dominio maschilista, esso non può che riflettere la tara sociale. Chi ritiene di non essere maschilista semplicemente non lo è. Ma nessuno può dirsi "non maschilista" a tutti gli effetti, neppure coloro che badano innanzitutto alla proprietà di linguaggio (magari per motivi elettorali), a prescindere che si ritengano o meno maschilisti. In questa storia, che con tutta evidenza ancora non è finita, tutt'altro!, dobbiamo passare da una ferita e lasciare che sanguini. Lo spirito delle "quote rosa" è lo spirito più beceramente maschilista che, con scaltro paternalismo, confina le donne in un... 30%? 49%?
Sullo sviluppo della discussione su wp e su it.wiki segnatamente, la situazione è in via di evoluzione. Per quanto se ne parli sicuramente da anni, non abbiamo ancora definito uno standard. L'abitudine, su wp, è quella di raggiungere questi standard a forza di esperienze controverse. Ad un certo punto arriveremo ad un dunque. Il tema è senz'altro quello delle discriminazioni/rivendicazioni. Che rapporto devono avere queste istanze con le categorizzazioni? Se siamo d'accordo nel non attribuire nulla di biologico ("cromosomico") alle discriminazioni e alle conseguenti rivendicazioni, saremo anche d'accordo con il fatto che, se affidassimo ad un marziano il compito di categorizzare le nostre biografie, egli (o ella ;) dividerebbe uomini e donne o non li dividerebbe, ma dubito che distinguerebbe solo le donne. Per suggerirgli una tale mossa dovremmo informarlo di qualcosa di "coperto", che il puro cromosoma non dice. È in questo senso che il nostro alieno sistematizzerebbe - magari separando uomini e donne, semplicemente perché la morfologia dei nostri corpi glielo suggerirebbe; oppure non separando, nel caso non ravvisasse che le funzioni cambiano al cambiare il sesso. Ma ipotizzo che per lui un sindaco o una sindaca hanno la stessa funzione, quindi ardisco di dire che NON separerebbe. Sia come sia, gli mancherebbe comunque un'informazione, che nel sema [+femmina] in sé manca, e cioè che le donne sono state e sono oggetto di discriminazione, e che, specularmente, rivendicano un ruolo e la parità. Nei semi [+maschio] e [+femmina] troverebbe certamente certe distinzioni di ruolo in determinate funzioni (ad es. tra le api), ma questa differenza non appare sistematicamente (sono stato operato da un chirurgo, ma se fosse donna o uomo non importa). L'informazione che gli manca l'hai evidenziata tu: Non ho proposto di fare una categoria Deputate del Parlamento italiano perchè dopo 70 anni dalla nascita della Repubblica italiana e dopo 70 anni che è stato dato il diritto di voto anche alle donne (tutti gli uomini avevano già avuto il diritto di voto nel 1918) la presenza femminile in parlamento, se pur non paritaria, è significativa. Questa informazione viaggia ad un livello "soprasegmentale", per così dire. Per certi versi, è invisibile. Per fare un esempio, se qualcuno dice una qualunque frase che comincia per "Le donne...", scoprire se quel qualcuno è maschio o femmina cambia il significato della frase. Maschi che dicano "Le donne..." suonano sempre "discriminatori". Femmine che dicano "Le donne..." suonano sempre "rivendicative". Insomma, l'interrogativo, tutt'ora aperto, è: le cat devono stare ad un livello "bruto" (per cui il criterio di inclusione di ciascuna è limpidamente espresso dallo stesso titolo) o devono veicolare anche altro? Secondo me un sistema veramente "pulito" è quello che vede le cat come un sistema bruto, che non sistematizza qualunque cosa, ma solo carichi che è in grado di portare. Chiariamoci le idee: su it.wiki non c'è una decisione già presa, è qualcosa che dobbiamo costruire assieme, confrontando le idee e le ipotesi. Baci! pequod Ƿƿ 19:56, 25 mag 2016 (CEST) P.S.: molta della mia presunta chiarezza deriva anche da alcune illuminanti espressioni avanzate da altri prima di me in questa stessa discussione. ;)[rispondi]
Personalmente, continuo a preferire un sistema dove le categorie servono innanzitutto all'enciclopedia. In questo, donne e uomini hanno lo stesso valore, perché a noi serve raccogliere in un unico contenitore tutte le voci che trattano (in questo caso) di persone che hanno avuto un incarico parlamentare, prescindendo da partito, legislatura, sesso, precedente o successiva attività lavorativa, eccetera. Per eventuali analisi di questi dati, ci sono Wikidata e i tool di analisi dei dati (di fatto, Wikidata l'abbiamo fatta anche per questo).
Altra questione è come chiamare le categorie. Anche su questo, come regola generale direi che bisognerebbe trovare una soluzione che sia la più "generica" possibile, stante le regole della grammatica italiana e stante il fatto che stiamo parlando di un'area di servizio dell'enciclopedia. Lo scopo delle categorie è raccogliere a grana grossa quello che c'è qui sopra, utilizzando dei termini che siano il più scientificamente corretti nel fare le categorizzazioni. --Sannita - L'admin (a piede) libero 11:35, 26 mag 2016 (CEST)[rispondi]