Discussione:Stefano Ianne

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Stile compositivo[modifica wikitesto]

Sposto qui l'intera sezione, che pare essere POV o RO. Nessuna fonte, e interpretazioni che sembrano essere pareri personali di chi ha scritto la voce. Sarebbero da cancellare in toto, ma sposto qui nel caso in cui qualcuno avesse fonti per poterle in parte ripristinare Moxmarco (scrivimi) 20:32, 28 dic 2021 (CET)[rispondi]

No, il testo non è frutto di interpretazioni personali. L'ha scritto tale Simone Ungaro (e io l'ho ripreso), critico musicale di sensorium.it, rivista critica di musica che purtroppo non esiste più. Ai tempi ricordo misi anche la nota. Grazie comunque del contributo --Hotgarrison (msg) 10:23, 31 dic 2021 (CET)[rispondi]
PS: aggiungo che l'ultima parte dell'intervento è da accreditarsi al professor Giovanni Scardovi, ex docente di plastica ornamentale alla Accademia di Belle Arti di Bologna. Il commento facilmente si evince dal sito ufficiale dell'artista. --Hotgarrison (msg) 10:25, 31 dic 2021 (CET)[rispondi]
Al momento non ho modo di appurare la rilevanza e la provenienza di tali fonti (anche in cronologia non mi pare siano mai state indicate fonti in questa sezione), se qualcuno ne avesse tempo e voglia è il benvenuto. Ovviamente oltre alle fonti, anche lo stile del testo sarebbe totalmente da rivedere --Moxmarco (scrivimi) 12:32, 31 dic 2021 (CET)[rispondi]
non ricordo esattamente se avessi messo il ref link ma credo di aver trovato il link (scaduto): era questo https://web.archive.org/web/2010*/http://www.sensorium.it/Recensioni_STEFANO%20IANNE.htm
e mi pare di ricordare che il contenuto completo fosse questo: “Infinite variazioni e microvariazioni rinnovano i temi musicali, attorno ai quali si sviluppano gli arrangiamenti, ora delicati, ora più incisivi. Ogni strumento ha il suo ruolo che risponde alla dottrina, forse banale ma raramente tanto azzeccata, del “poche note, ma al posto giusto”. Lo ha scritto tale Simone Ungaro (vado a memoria).
All'epoca pensai che un qualcosa sullo stile compositivo, che non fosse appunto una opinione personale, potesse chiarire meglio le caratteristiche di un artista. Sarebbe ovviamente meglio che fosse l'artista stesso a chiarire. Ma ricordo lucidamente che in un'intervista scritta qualche anno fa disse che un artista non deve proprio chiarire nulla dei significati della propria arte. Anche perchè "chiarire" può spesso significare "confondere" le emozioni che invece gli ascoltatori devono provare autonomamente. In parte sono d'accordo.
In ogni caso.... è nella natura di internet che i link possano anche scadere. Ripeto: io in questo momento ho altro a cui pensare, spero tu comprenda. Rinnovo i miei auguri per il nuovo anno --Hotgarrison (msg) 16:16, 31 dic 2021 (CET)[rispondi]

Testo spostato[modifica wikitesto]

La sua musica proviene da variegati generi che passano dalla musica sinfonica al progressive, fino all'elettronica ambient. In tutto ciò è comunque riconoscibile una ben definita e originale cifra stilistica.

In merito alla stile compositivo si può affermare che nella musica di Ianne la ripetizione di incipit musicali non necessariamente genera arte in essere: il divenire, in questo caso, scaturisce dalla propulsione del modello stesso (breve che sia). Pertanto lo sviluppo non dipende necessariamente dell'elaborazione del materiale bensì, prima di tutto, dalle caratteristiche degli elementi proposti.

Infinite variazioni e microvariazioni rinnovano i temi musicali, attorno ai quali si sviluppano gli arrangiamenti, ora delicati ora più incisivi.

La visione di mondi a tratti vicini, a tratti lontani ed enigmatici, che nell'ascolto porta a percepire un'armonia che passa dalla struggenza all'epos di un ritmo sostenuto e insinua nel sentire modalità atte a decifrare il nostro tempo.