Discussione:Stazione di Firenze Santa Maria Novella

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Fascio littorio in pianta[modifica wikitesto]

Domanda sbaglio o in pianta la stazione fu progettata per assomigliare a un fascio littorio ? Come mai il fatto non è menzionato? Sbaglio io? Ho una fantasia troppo fervida? 82.55.122.25 18:02, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

A me non sembra vedendo la pianta, in ogni caso si può inserire una menzione del genere se confermata da una fonte. --SailKoFECIT 18:52, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]
File:Firenze S.M.N. schizzo della forma.jpg
T'ho fatto un disegnino (a mano... per farlo meglio c'è sempre tempo...) per spiegare cosa intendo... (un'immagine vale 1000 parole...). Mi riservo di trovare qualche fonte libraria a sostegno della mia tesi. 82.55.122.25 21:14, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]
Beh, nel disegno che fai includi anche il Palazzo di Valfonda, che è una struttura molto più antica... dopotuttto anche termini ha una pianta simile, l'ascia si può intravedere, ma mi sembra un po' forzato... forse però l'hanno fatto apposta, guarda se trovi un libro che ne parli. ciao --SailKoFECIT 21:59, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]
Figurati per Termini ho sottomano una figurina che dice piano regolatore del 1931 e (guardacaso) le aree di intervento sono in un'area rettangolare a cui si aggiunge un triangolo... che sembra proprio l'ascia... purtroppo non è un libro di architettura e una sola figurina non è citabile... Cercherò delle conferme ai miei sospetti... 82.55.122.25 00:05, 1 mar 2007 (CET)[rispondi]
Ho frugato vari libri d'architettura. Non uno che dia qualche elemento a supporto della mia idea. Quindi ho corso troppo di fantasia... (ah 82.55.125.25 ero io...).  ELBorgo (sms) 14:26, 16 mag 2007 (CET)[rispondi]
Leggo solo ora questa interessante discussione. In realtà, Elborgo potrebbe avere ragione, anche se, al momento, neanche io sono in grado di trovare fonti specifiche sull'edificio in oggetto (né si deve contare molto se ne possano trovare facilmente dal 1943 in poi, visto che non sembra(va) conveniente ed opportuno - se volete "politicamente corretto " - sottolineare una forma come quella del fascio littorio come guida intenzionale formale tesa a informare il progetto). Ciò non toglie che la concezione dell'architettura e dell'urbanistica come creazioni da fruire dall'alto, anzi, esplicitamente per via aerea, utilizzando velivoli, è uno dei tratti fondamentali introdotti dagli architetti futuristi da Antonio Sant'Elia al prolificissimo Angiolo Mazzoni, che grande fortuna ed influenza ebbero sul gusto artistico ed architettonico durante il regime fascista.
In ogni caso, gli edifici ispirati nella forma ad oggetti sono persino comuni durante il ventennio: esemplari i casi del Padiglione del libro per le case editrici Bestetti, Tuminelli e Treves (1927) di Fortunato Depero, interamente concepito e costruito sulla base di caratteri tipografici, o il "Palazzo M", Casa del fascio nel "Foro Littorio" di Latina, concepito volutamente a forma di "M" in pianta con chiara e consapevole allusione a Mussolini.
Del resto, il Manifesto Futurista dell'architettura aerea del 1934 (stesso anno nel quale viene indetto il concorso per la Stazione di Firenze) dichiara, testualmente, "[...] l’urbanismo di Sant’Elia nutrendosi di ruralismo velocizzato, di aeropoesia, aeroscultura, fa nascere la Città unica a linee continue da ammirare in volo." ed ancora "Noi poeti, architetti e giornalisti futuristi abbiamo ideato la grande Città unica a lineee continue da ammirare in volo, slancio parallelo di Aerostrade e Aerocanali larghi cinquanta metri, separati l’uno dall’altro mediante snelli abitati rifornitori (spirituali e materiali) che alimenteranno tutte le diverse e distinte velocità mai intersecantisi. Le aerostrade e gli aerocanali (che uniranno i fiumi retificati in armonia con le linee aeree) muteranno la configurazione delle pianure delle colline e delle montagne." o anche "Noi poeti, architetti e giornalisti futuristi abbiamo ideato la grande Città unica a lineee continue da ammirare in volo, slancio parallelo di Aerostrade e Aerocanali larghi cinquanta metri, separati l’uno dall’altro mediante snelli abitati rifornitori (spirituali e materiali) che alimenteranno tutte le diverse e distinte velocità mai intersecantisi. Le aerostrade e gli aerocanali (che uniranno i fiumi retificati in armonia con le linee aeree) muteranno la configurazione delle pianure delle colline e delle montagne." e potrei continuare, per cui forse conviene leggere l'originale, per esempio qui... --Piero Montesacro 01:54, 9 ago 2007 (CEST)[rispondi]

I razionalisti sebbene inneggiassero all'inizio degli anni trenta al fascismo come il centro propulsore della loro architettura, si sbagliarono e furono poi, perdenti nel loro coinvolgimento con il potere. Vinse il neoclassicismo semplificato di Marcello Piacentini che inondò l'ambiente costruito delle nostre città di architettura monumentale, celebrativa della romanità passata. Fu questa architettura, molto più adatta con i suoi canoni a confacersi alle caratterisriche del regime fascista, a riempire di M e di altre figure simboliche l'architettura dell'epoca. Il razionalismo seguiva la logica della tesi forma-funzione, l'edificio disegnato in relazione alla migliore sua funzionalità. La stazione di S.Maria Novella è un capolavoro del Movimento Moderno internazionale in architettura, ed ha come simbolo solo la sua funzione.--ClaudioArch 00:49, 5 set 2007 (CEST)[rispondi]

Eccomi che torno dopo mesi e mesi sulla faccenda. Prima l'aneddoto (anche se non ve ne fregerà nulla): ero in biblioteca a S.Marta a fare incetta di materiale utile per la tesi, quando casualmene mi è caduto l'occhio sulla costola di Architettura in Toscana 1931 - 1968. L'ho subito guardato attentamente, dieci minuti di pausa fanno sempre bene, e ho scovato (nonostante l'abbia sfogliato in un lampo) un passaggio intressante. Ne riporto un bel pezzo, tanto è comunque molto poco rispetto al capitolo dedicato alla stazione:

«[...] il 10 giungo 1934 il Capo del Governo [Mussolini (n.d.R.)] in persona chiamò a Palazzo Venezia tutti i progettisti del gruppo toscano. I quali, partiti tamburo battente da casa, avevano indosso, assieme alla camicia d'ordinanza, anche una certa tremarella. Il pessimista Michelucci - come sempre - ricuorava, per così dire, i suoi amici ipotizzando per tutti il domicilio coatto, ed altri simili provvedimenti allora molto in uso per chi dava fastidi al regime.
Ma invece del confino, fu per tutti una cresima. Strette di mano (non ancora abolite), incitamenti a tirare diritto, lusinghe e plauso finale, compreso l'accenno a Leonardo Lusanna, che col suo sangue siciliano aveva riscaldato il gruppo toscano. Chi conosce Lusanna, siciliano per pura combinazione, figlio di un funzionario delle ferrovie colà trasferito, non può che sorridere; ma ben altre sciocchezze infiorettavano i discorsi del Capo, senza che nessuno facesse obiezioni. E non era certo il caso di farne, dato che Margherita Sarfatti, l'amica intelligente e bene imbeccata, aveva convinto il Gran Capo della bellezza della stazione, che, vista dall'alto, sembrava un fascio littorio. Un puro caso, giurano i progettisti ancor oggi, ma fu il colpo decisivo: la stazione si fece, senza più nessuna discussione.»

A questo punto mi pare inequivocabile che avevo ragione io a notare la somiglianza. N.B.: il corsivo non è mio è dell'autore... -- ELBorgo (sms) 16:21, 20 nov 2007 (CET)[rispondi]
Sai che ci avevo ripensato anch'io alla questione, quando quest'estate ho approfondito un po' l'articolo sul palazzo di Valfonda e scoperto che tutta la parte nord era stata rifatta negli anni '30... Secondo me è giunta l'ora delle integrazioni irrevocabili! Ci pensi tu (visto che hai anche trovato il quote)? Io farei proprio un paragrafo a parte, riportando anche qualcosa che scriveva pietro montesacro e perché no? Il tuo disegnino! (magari ritagliato). Ciao e grazie --SailKoFECIT 16:46, 20 nov 2007 (CET)[rispondi]
Ho scoperto solo ora questa discussione e mi interessa molto! Potremmo mettere un'immagine presa da Google Maps confrontata con il disegno di Elborgo? Voglio dire, uno screenshot di un'immagine satellitare di Google Maps può essere caricata su Wiki? --Patinho

Sottopassi[modifica wikitesto]

I sottopassi fino a via Panzani mi risulta che siano degli anni sessanta e non degli anni ottanta del Novecento. Gian Cosimo Grazzini

Bibliografia aggiuntiva[modifica wikitesto]

Per chi fosse interessato ad ampliare la voce, segnalo una bibliografia aggiuntiva:

  • AA.VV., La stazione di Firenze di Giovanni Michelucci e del Gruppo Toscano 1932-1935, Milano, Mondadori Electa, 2016, ISBN 978-88-918078-9-2.
  • Alberto Baratelli, Giovanni Michelucci. La stazione di Firenze, Firenze, Alinea Editrice, 2003, ISBN 88-8125-681-9.

--178.0.213.229 (msg) 19:50, 21 gen 2017 (CET)[rispondi]

Curiosità[modifica wikitesto]

Leggo fra le curiosità di questo album del gruppo "The Calling" intitolato "Camino Palmero", nella voce si asserisce che la copertina rappresenti una foto dei binari 5 e 6, a mio avviso i binari sono quelli di Santa Maria Novella, ma di sicuro non sono il 5 ed il 6. Infatti il 5 dovrebbe essere quello a sinistra, ma a Santa Maria Novella di fianco al binario 5 non c'è una pensilina, ma bensì un edificio (infatti nella voce stessa si dice che i binari 3 e 4 sono più corti in quanto partono al termine dell'edificio di cui parlo). Quindi quelli potrebbero essere i binari 7 e 8, quelli dal 9 al 12 no sicuramente in quanto binari singoli, oppure il 13 ed il 14, non il 15 ede il 16 sempre per il motivo dell'edificio, questa volta sulla destra. Ricapitolando le possibilità sono solo due: 7-8 oppure 13-14. E comunque non trovo nessuna fonte in merito. --Sanghino Scrivimi 23:07, 3 set 2017 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Stazione di Firenze Santa Maria Novella. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:06, 27 gen 2018 (CET)[rispondi]

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Ma prima (1943), anche un convoglio di 300 ebrei partito dal binario 16 con destinazione Auschwitz[modifica wikitesto]

In voce riportiamo esclusivamente il convoglio di oltre mille deportati politici partito dal binario 6 l'8 marzo 1944. Ma prima di quel convoglio, quattro mesi prima, precisamente il 9 novembre 1943 parti dal binario 16 un convoglio di oltre 300 ebrei per Auschwitz dove 1/3 di loro trovò immediatamente la morte al loro arrivo. D'altronde proprio due giorni fa si è svolta una cerimonia in memoria di quel trasporto ed è stato inaugurato un monumento, vedi qui, qui e anche qui. Integro "velocemente" :) --Fcarbonara (msg) 20:07, 10 nov 2019 (CET)[rispondi]

Dubbio sulla targa ANED[modifica wikitesto]

Nella voce (non c'è fonte) è scritto che la targa ANED venne collocata 8 marzo 1991. L'ANED poi qui, parla di "una nuova targa" (anche se fa riferimento al 47° anniversario e quindi il 1991 non è da mettere in dubbio),ri-collocata (?) l'8 marzo 2011 (venti anni dopo). Per cui una "nuova targa" "rifatta" come la precedente con la stessa "dicitura"? Dovrebbe essere così. Mi accerto entro domani telefonando all'ANED di Milano e nel caso specifico in voce.--Fcarbonara (msg) 22:21, 10 nov 2019 (CET)[rispondi]

Ho parlato con il presidente ANED di Firenze Alessio Ducci (grazie all'ANED di Milano) e infatti era come sospettavo: la targa in ottone messa nel 1991 fu sostituita da una nuova in marmo nel 2011. Specifico in voce--Fcarbonara (msg) 10:47, 11 nov 2019 (CET)[rispondi]
Mi accorgo ora rileggendo la voce che abbiamo fatto un po' di confusione sui monumenti e targhe della "Memoria" della stazione di Firenze Santa Maria Novella. I binari della Memoria sono a mio avviso due e non solo uno: Il binario 16 da dove partirono anche convogli di ebrei e il binario 6 da dove partirono anche i deportati politici, vedi la targa ANED, questa. Cara Susanna [@ Giaccai], puoi interessarti tu per favore, forse anche con un possibile sopralluogo e integrare opportunamente questo paragrafo rendendolo "preciso"? un caro saluto--Fcarbonara (msg) 05:35, 15 set 2023 (CEST)[rispondi]

numero binari[modifica wikitesto]

il testo dice che i binari all'interno sarebbero 16 ma il numero corretto e' 17, infatti a ovest del binario 1 c'e' l'1A, ex binario postale --2A00:23C8:A6C0:4001:D14:53F0:BC28:3990 (msg) 22:44, 14 set 2023 (CEST)[rispondi]

Caro IP, sia nel template che nella voce stessa qui è scritto che i binari della stazione sono 19 (diciannove)....dove leggi che sono 16?--Fcarbonara (msg) 04:45, 15 set 2023 (CEST)[rispondi]
I binari della stazione di Firenze sono 18. Non esiste un binario 19 per lo meno non esiste per passeggeri. --Susanna Giaccai (msg) 17:50, 17 set 2023 (CEST)[rispondi]