Discussione:Raif Badawi

Negli Stati islamici, che appunto non sono laici, l'attività politica deve essere favorevole alla esistenza degli Stati per essere accettata; in caso non lo sia, c'è l'accusa ma non esistono istituzioni penali, perciò le sanzioni eventuali sono tutte provvedimenti di emergenza comparabili ai provvedimenti militari in Occidente. Per apostasia si intende l'azione religiosa e politica contro lo Stato islamico e dunque anche l'apostasia è soggetta ad eventuali, possibili o certe accuse. Per uno Stato islamico non sono ammissibili scelte religiose vòlte a mettere in difficoltà od in crisi lo Stato, però la scelta religiosa particolare è cosa diversa dalla religione di appartenenza e dalle scelte ad essa relative, anche secondo le appartenenze future. Del cristianesimo sono possibili nella convivenza politica degli Stati islamici soltanto le forme del cristianesimo arabo, che spontaneamente in detti Stati si attua secondo la spiritualità dell'Islam; inoltre in detti Stati passare dall'islamismo al cristianesimo non arabo o ad altre religioni o religiosità parimenti differenti costituisce in pratica interruzione della politica islamica; da qui muovono le ragioni dello Stato nell'opporsi ai mutamenti radicali. In pratica il cristianesimo non arabo per la politica islamica ed araba risulta effettivamente una forma di dissipazione delle energie politiche che è stimata atto di fanatismo ed estremismo religioso, dato che non risulta politicamente ragionevole. Considerando tutto ciò anche per le altre religioni non citate, si consideri pure che negli Stati islamici le massime autorità possono essere religiose o possono non esserlo, a seconda delle differenze tra Stati e situazioni. Quindi a volte esistono contrasti con le massime autorità religiose e politiche ed a volte no. Per ciò che riguarda le divergenze, a volte estreme, tra giudizi della politica occidentale e giudizi della politica araba islamica, andrebbero annoverate le situazioni: in Occidente esiste un Diritto in gran parte attualmente non applicato neppure per gli stessi occidentali e nell'Islam esiste una cultura politica in gran parte misconosciuta negli stessi luoghi dell'Islam ma anche altrove. Fatti rassicuranti come il giudizio dello Stato francese che ha annullato l'imposizione (commisurata dal sindaco di Cannes e poi emulata da altri) del divieto del costume da bagno integrale arabo ed islamico, inducono a chiedere con maggiore indignazione ed insistenza a chi informa di specificare il contesto delle azioni politiche per informare davvero di qualcosa e non limitarsi soltanto a dare nomi e numeri senza senso. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 212.171.33.12 (discussioni · contributi).

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