Discussione:Pane carasau

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no, il pane guttiau è pane carasau imbevuto d'olio, sfregato con rosmarino o timo (ci sono molte varianti locali) e abbrustolito. --Fantasma (msg) 00:45, 21 nov 2009 (CET)[rispondi]

Cariare o Carasare?[modifica wikitesto]

Fantà.....mi stanno venendo alcuni dubbi e non ho il libro che citi per fugarli! Non vorrei che quando Blasco Ferrer parla di cariare («...Il termine sardo deriva dal verbo cariare, che indica la modalità caratteristica di lavorazione dell'impasto. .»), si riferisca non tanto al termine sardo (carasau), ma alla fase iniziale della lavorazione di qualsiasi impasto adoperato per la panificazione. Mi spiego meglio: cariare dovrebbe essere la fase successiva all’amalgama di acqua lievito e farina, ossia sa cariadura energica dell'impasto [1]. Ma questa fase iniziale è comune alla lavorazione di tutti i tipi di pane che esistono in Sardegna e non è per niente peculiare al pane carasau, anzi sa cariadura viene pure fatta per la lavorazione della pasta fresca per malloreddus e ateros macarones. Invece l’ultima fase della lavorazione del carasadu ossia sa carasadura è specifica e distintiva di questo prodotto e viene dopo la prima cottura e poi successiva carpidura (separazione delle due parti). Cariare, imho, si dovrebbe riferire a qualsiasi tipo di impasto per la panificazione, carasare dovrebbe essere invece peculiare solo al pane carasau. Sicuramente stò prendendo un granchio, ma non è che protresti controllare meglio quella citazione? ti ringrazio --Shardan (msg) 10:54, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]

Pane a trokeddu[modifica wikitesto]

Ehm!...mi incuriosisce questa affermazione che si trova nella parte iniziale della voce: conosciuto anche con il nome italiano di carta musica per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione....ma davvero si chiama così a causa della masticazione rumorosa ( ....su pane a trokeddu...)? Mi vien da sorridere e quasi non ci credo!, non è che ci sia qualche fonte a riguardo?--Shardan (msg) 15:58, 23 nov 2009 (CET)[rispondi]

"carta da musica.. [..] ...per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione"[modifica wikitesto]

Quest'affermazione mi pare un'assurdità del tutto campata per aria (in rete si ritrova varie volte ma... proviene da questa pagina di wikipedia). Tempo fa ho aggiunto il tag "citazione necessaria" ma sarei dell'idea di eliminarla del tutto in attesa di un minimo riscontro credibile. Io, personalmente, ho sempre ritenuto che derivi dal fatto che spesso sono presenti striature scure strette e lunghe (dovute alle griglie sopra il quale viene adagiato in certi forni) che assomigliano al rigo musicale ma ovviamente non ho intenzione di scrivere nella voce questa mia interpretazione... Paolo1 74 (msg) 19:24, 27 nov 2013 (CET)[rispondi]

Quest'affermazione l'ho sentita tanto tempo fa, quando ero piccolino, ed era diffusa un po' ovunque. Non credo sia facilmente documentabile, appare più come una tradizione orale, però escluderei che sia un'assurdità campata per aria. È solo che è difficile (forse impossibile) da documentare. --79.20.229.87 (msg) 12:01, 5 gen 2014 (CET)[rispondi]
Dicevo così perché io non l'ho mai sentita in vita mia e non ho trovato nessuno che l'abbia mai minimamente sentita (sono sardo, a scanso d'equivoci), poi non so. In ogni caso, vera o falsa, non si potrà mai porre come affermazione perentoria (com'era prima), quindi serve una nota o qualcosa del genere Paolo1 74 (msg) 00:42, 6 gen 2014 (CET)[rispondi]
precisiamo che "carta da musica" è un nome che non ha alcun riferimento a come i Sardi chiamano il pane. E' una locuzione continentale, sono i forestieri a chiamarlo così, i Sardi quando parlano italiano lo chiamano "pane" e non c'è nessuna "carta" nel loro lessico.
Ciò posto, in Sardegna si doveva a volte scrivere nel legno perché di carta e di alfabetizzazione ce n'erano poche, figuriamoci se c'è mai stata diffusione di pentagrammi; dunque la versione per cui somiglierebbe alla pergamena degli spartiti (e la musica tradizionale sarda non è neanche dodecafonica...), non ha legame concreto con alcunché di concretamente individuabile nella cultura e nelle tradizioni dell'Isola.
Questo mi rende più accettabile la versione che conosco anch'io sin da bambino (e forse in voce l'ho scritto io) per la quale lo scoppiettante masticare possa aver favorito questa "traduzione". Certamente, delle fonti che ho letto or ora in GBooks, molte parlano di spartiti, solo questa parla della croccantezza; si tratta un testo di sommelier professionisti e, senza nulla togliere agli altri mi pare attendibile. Certo più di questo, che se pur scritto da sardi, attribuisce la denominazione addirittura alla "forma" del pane. Il pane è tondo, e l'unica cosa tonda simile che conosca in musica son le pelli delle grancasse, che non è lo stesso che pentagrammi.
Se reputate che non sia abbastanza per fontare il testo, rimuovete pure. Anche la locuzione, in realtà, è talmente poco usata che quando qualcuno me ne parla fatico sempre qualche secondo a ricordare cos'è che mi stanno chiedendo. Quindi non si tratta di un dato essenziale, sul posto serve solo a un turista per farsi subito identificar per uno di quei viaggiatori che non sanno dove son capitati :-) Scherzi a parte, ipotizzo che potrebbe trovarsi qualcosa nel Lawrence (Mare e Sardegna), magari è uno dei suoi commentini, ma se non è lui la fonte è certo continentale e vai a sapere chi è. -- g · ℵ (msg) 01:39, 6 gen 2014 (CET)[rispondi]
PS:Ad ogni modo, mi sono appena controllato un testo che ricordavo ne parlasse e copio testuale: «su pane carasau [...] detto "carta di musica" perché crocante e senza mollica». Eduardo Blasco Ferrer, Ello Ellus, grammatica della lingua sarda, ed. Poliedro, 1994, pag. 437. Insomma, la diceria pare diffusa... ;-) -- g · ℵ (msg) 01:55, 6 gen 2014 (CET)[rispondi]
La questione del pentagramma infatti l'ho riferita dicendo che _io_ pensavo che fosse per quello (e che non l'avrei mai scritto, ovviamente). In Lawrence sono sicuro che non ci sia nessun riferimento alla questione, lo conosco bene e quando parla di pane lo fa solo per lagnarsi della rozzezza del pane rustico sardo, durissimo e scuro :). Secondo me il testo (recentissimo) dei sommelier non ha di per sé nessun valore probante (parere personale) mentre direi invece che Blasco Ferrer sia da prendere in considerazione senz'altro almeno come auctoritas, vista la caratura di studioso di linguistica sarda. Si potrebbe mettere in nota la citazione (grazie per averla trovata!) Paolo1 74 (msg) 03:05, 6 gen 2014 (CET)[rispondi]
non facevo riferimento a te, il pentagramma era in molte fonti trovate in GBooks :-) Concordo comunque sul resto, sarei anch'io per citare Blasco Ferrer (mi ero impuntato, lo dovevo trovare :-) -- g · ℵ (msg) 03:10, 6 gen 2014 (CET)[rispondi]

Ho reinserito il termine tostare in quanto durante sa carasadura il pane viene rimesso nel forno per la cottura finale. Mi dispiace per l'utente anonimo che ha voluto correggere, ma credo che abbia confuso sa carasadura con la fase precedente (fresare o carpire)--Shardan (msg) 20:24, 15 nov 2014 (CET)[rispondi]

IL pane come ditte voi (carasau, nome detto nel nuorese)è un pane prodotto nel goceano prima dei barbaricini.Un pane importato dai saraceni e noi logudoresi ne abbiamo copiato.infatti i migliori produttori di questo tipico pane e nel goceano.Anni addietro il pane fresa veniva prodotto in casa e i pastori lo portavano su in montagna dove rimanevano mesi e mesi,infati era chiamato pane di sopravivenza.CORDIALI SALUTI

                                 ANGELO

Vorrei ricordarLe, signor Angelo, che i moreschi attaccavano le coste, in particolare il sud (veda le numerose torri costiere erette nella parte meridionale dell'Isola) e sostenere che questi abbiano portato il pane e che i logudoresi abbiano appreso da loro a produrlo, è cosa priva di fondamento o tutta da dimostrare, perchè, così facendo, non solo si ignora la storia antecedente, ad esempio quella dei Romani e dei loro pani, ma persino i ritrovamenti archeologici in loco, cioè i bronzetti dei nativi (veda immagine sottostante) o anche i resti di pane nuragico privo di lievito ritrovato nell'Isola e studiato persino da eminenti ricercatori francesi.

Età del Bronzo
Offerente sardo con pane

--Jack2008 (msg) 09:23, 31 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Notamusica?[modifica wikitesto]

Ricetta en Wikibooks?.Sense lievito.

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