Discussione:Nicolò Lipari

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Visti anche i libri pubblicati, cambio il template con {{w}} --Francisco83pv 14:24, 3 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Lipari non è morto.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Angelo balzano (discussioni · contributi).

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Nicolò Lipari (Trapani, 12 aprile 1934) è un giurista italiano, che è stato anche senatore della Repubblica nella IX e X legislatura.

Biografia Nicolò Lipari, emerito di istituzioni di diritto privato alla Università di Roma La Sapienza è uno dei maggiori civilisti italiani. Laureatosi in giurisprudenza all’Università di Roma è stato allievo di Francesco Santoro Passarelli e di Rosario Nicolò. Ha conseguito la libera docenza in diritto civile nel 1963 e ha vinto il concorso a cattedra nel 1966. Ha insegnato (prima come incaricato e poi come titolare) istituzioni di diritto privato nella facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Bari (dal 1964 al 1973), dove ha retto per alcuni anni anche l’insegnamento di sociologia del diritto, ed è stato poi chiamato alla facoltà di giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma, dove ha insegnato diritto privato dal 1973 al 2009, quando è stato collocato in riposo conseguendo il titolo di professore emerito. Ha tenuto seminari e corsi di lezione in varie altre università italiane. I civilisti italiani gli hanno dedicato due volumi di Studi in onore di Nicolò Lipari (2008). Lipari ha contribuito allo sviluppo degli studi in molti campi del diritto (teoria generale, persone e famiglia, successioni, obbligazioni e contratti, responsabilità civile). In particolare i suoi scritti hanno inciso sulla teoria del negozio giuridico (con le due monografie del 1964 sul negozio fiduciario e del 1970 su autonomia privata e testamento), sulla riforma del diritto di famiglia (alla cui formulazione ha concorso redigendo il progetto di legge firmato dall’on. Falcucci), sul c.d. “terzo settore” e sulla rilevanza del mondo del volontariato nell’esperienza giuridica, sui problemi dell’interpretazione giuridica (a partire dallo scritto sul “diritto civile tra sociologia e dogmatica” in cui si pongono le premesse del fondamento sociologico del procedimento interpretativo fino ai più recenti scritti in tema di certezza del diritto o di principi generali del diritto) nonchè sul raccordo tra il diritto e il sottostante tessuto di valori (Diritto e valori sociali, 2ª ed., 2005). Ha, fra i primi, affrontato il problema dei rapporti del nostro ordinamento col sistema comunitario (curando un Trattato di diritto privato europeo in tre volumi, 2ª ed. 2003) e, più in generale, si è occupato della teoria delle fonti (Le fonti del diritto, 2008) e della necessità di rivedere tutte le tradizionali categorie ordinanti (Le categorie del diritto civile, 2013). Ha concorso in maniera decisiva al rinnovamento della didattica del diritto privato curando un manuale (considerato all’epoca rivoluzionario) in cui si rompevano tradizionali paradigmi educativi (Diritto privato: una ricerca per l’insegnamento, 1974, volume che è stato tradotto anche in lingua spagnola), tentando di rileggere l’intera disciplina del codice civile alla luce dell’art. 3 cpv. cost. In coppia con il collega Pietro Rescigno ha curato un Trattato di diritto civile in dieci volumi (uscito nel 2009). Il contributo scientifico di Lipari si coglie fondamentalmente nel tentativo di raccordare (con riferimento alle più diverse tematiche) il procedimento interpretativo dei testi legislativi al più complessivo contesto di una realtà sociale valutata nella complessità delle sue componenti (istituzionali, assiologiche, comportamentali) ed assunta secondo parametri di segno non formalistico ma sociologico. Ciò naturalmente implica una radicale revisione dei tradizionali paradigmi sui quali si è, nella nostra tradizione giuridica, fondata la c.d. sistematica del diritto civile. E’ stato condirettore di varie riviste: “Rivista trimestrale di diritto e procedura civile”, “Rivista del diritto commerciale”, “Le nuove leggi civili commentate”, “Trusts e attività fiduciarie”. E’ iscritto all’Albo degli avvocati di Roma dal 1960 e svolge sistematicamente corsi di aggiornamento per magistrati ed avvocati ad iniziativa del Consiglio Superiore della magistratura e del Consiglio nazionale forense. Nel 1969 ha ricevuto dall’Accademia dei Lincei il Premio Borgia per le scienze giuridiche. Nel 1973 è stato insignito dal Presidente della Repubblica della medaglia d'oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Chiarelli per le scienze giuridiche. Il prof. Lipari ha anche svolto un significativo ruolo politico. Consigliere di amministrazione della RAI dal 1976 al 1983 si è impegnato nel processo di rinnovamento del sistema dei partiti. Insieme con Pietro Scoppola e con altri autorevoli rappresentanti della cultura cattolica ha concorso alla fondazione della Lega democratica, un movimento politico che si è battuto per il rinnovamento della Democrazia cristiana e, più in generale, del sistema dei partiti nonchè per una forma di democrazia che non si esaurisse nel momento dell’investitura elettorale. In rappresentanza dei c.d. “esterni” ha presieduto l’Assemblea degli esterni organizzata dalla Democrazia cristiana nel 1981 e intesa a rompere antiche sedimentazioni per raccordare il sistema istituzionale alla società civile. Nel 1983 è stato eletto, come indipendente nelle liste della Democrazia cristiana, al Senato per la IX legislatura ed è stato riconfermato anche nella X. Vicepresidente della Commissione giustizia ha concorso alla redazione della riforma della legge sul divorzio, della legge sul volontariato, della riforma del codice di procedura civile, della legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Ha fatto parte della Commissione Bozzi sui primi tentativi di riforma costituzionale. Uscito dal Senato nel 1992 ha continuato ad essere considerato punto di riferimento per una serie di iniziative politiche di segno non partitico, volte a valorizzare la partecipazione dei cittadini.

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Vorremmo capire il motivo di questo accanimento da parte di un utente anonimo. Qual è di preciso il problema del testo esistente? --Civvì ¿? (parliamone...) 16:14, 22 feb 2016 (CET)[rispondi]