Discussione:Motore Bourke

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Monitoraggio effettuato nell'ottobre 2016

Domanda: Ma gran parte delle critiche poste in fondo non sono semplicemente problemi comuni a quasi tutti i motori a combustione interna (specialmente nei due tempi)?

Non proprio, perché se è vero che questi problemi si possono verificare in qualsiasi motore (specialmente in caso di mal regolazione o usi particolari), ma date le caratteristiche di questo motore, questi problemi sono più quotidiani, dato che ha struttura, situazioni/fenomeni che nei altri casi sono evitati.

Il bilancio dei rendimenti, consumi, e malfuzionamenti possibili fanno la differenza tra un progetto di successo e un progetto fallito, quindi correttamente fatti possibili vengono messi in luce. Sia nel confronto tra motori simili (due tempi), sia con tipi diversi (a combustione interna), sia sui criteri generali della termodinamica. I criteri innovativi sono quelli che spesso possono inciampare in semplici principi fisici.

Olio di foca?

Un mattacchione ha messo che la lubrificazione è mediante olio di foca. No comment; l'ho tolto.--Scarlin2 (msg) 20:02, 24 ott 2017 (CEST)

Rimaneggiamento

Ho messo mano su alcune indicazioni che erano errate, o meglio mal tradotte (ad esempio l'albero motore che invece è l'asta del pistone), ed inoltre ho tolto dai lati positivi / negativi alcune cose del tutto incomprensibili o ovvie, che hanno originato tra l'altro la osservazione di cui sopra, come il problema delle perdite di lavaggio del due tempi. E' chiaro che si tratta di un motore del 1930, quindi alcune scelte, come la dimensione dei condotti per flussi, e velocità di rotazione modeste, o quella di optare per un motore a detonazione sono palesemente infelici rispetto ai parametri di oggi. Le valutazioni vanno fatte rispetto alla situazione del 1930. Il fatto poi che il motore sia stato ben poco definito per le sue caratteristiche, non bene provato e perfezionato sul campo, (fatti solo prototipi) è già scritto nel testo.--Scarlin2 (msg) 21:20, 31 ott 2017 (CET)

"O" ring, e Testacroce trasversa

Il desiderio, poco enciclopedico, di far vedere come è efficiente un motore, senza sapere la storia e regole di meccanica, porta a definizioni surreali.

Le tenute "O ring" erano coperte da brevetto fino in epoca della seconda guerra mondiale, ma a parte ciò non si comprende perché debbano essere state previste, dato che nel 1930 erano pressoché sconosciute, e non sono mai state (e non lo sono neppure adesso) adatte a giunti scorrevoli o in rotazione. Sono infatti adatte solo a giunti statici di fluidi ad elevate pressioni. Le tenute su aste scorrevoli sono state (e sono) comunque un fatto banale.

La realizzazione nel motore di un "Giogo Scozzese" (Testacroce trasversa) incompleto (mancante di una parte fondamentale) è palese in tutte le descrizioni del motore Bourke, in rappresentazioni e (soprattutto) in disegni e documenti originali. La mancata realizzazione di tale parte (il pattino di scorrimento per il trasferimento dei carichi, evidentissimo in una testacroce di qualsiasi locomotiva a vapore), rende possibili semplificazioni che con la realizzazione corretta vengono in gran parte a mancare. Per mezzo dell'utilizzo di materiali "attuali" di alta tecnologia, con limitati di aumenti di masse e dimensioni, si è provata la soluzione completa (pare con poco esaltanti risultati) con altri motori, diversi dal Bourke, ma questo è un altro discorso.--Scarlin2 (msg) 10:40, 9 nov 2017 (CET)

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