Discussione:Meilogu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Estensione e Comprensori[modifica wikitesto]

Prima dell'istituzione del Comprensorio N. 5 di Thiesi (1975-76), che ne ha ufficializzato l'attuale area territoriale (15 comuni), la sub-regione o regione storico-geografica del Meilogu non era ancora ben definita, se non altro a livello di coscienza popolare, o era limitata, per la maggior parte degli storici, ai confini della curatoria orginaria dei secoli XI-XIV (Banari, Siligo, Bonnanaro, Borutta, Torralba). Ecco perché, al giorno d'oggi, si può affermare che ci sia coincidenza tra l'ex Comprensorio N. 5 e l'odierna sub-regione logudorese del Meilogu. Un lustro prima della succitata istituzione, nell'opera di G. Struglia, La Sardegna: ambiente e storia, Cagliari, Fossataro, 1971, sezione denominata "Attraverso le regioni storico-naturali dell'Isola", e più precisamente per ciò che concerne "Il Meilogu ed altri centri del Logudoro" (pp. 167-68), possiamo leggere quanto segue: «[...] Il Meilogu fraziona, dunque, il Logudoro in quanto ne occupa la parte centrale. A sud troviamo Giave [...] e Bonorva [...]. A est, [...] troviamo Mores [...], mentre a settentrione è situata Ardara [...]. I centri del Meilogu sono ubicati all'incirca attorno al Monte Pelao. Sono, in ordine d'importanza [...]: Thiesi [...], il capoluogo. Bonnanaro [...]; Siligo [...]; Torralba [...]; Borutta [...]. Infine Cherèmule, Bànari, Bessùde, ecc.». Pozzomaggiore, Padria, Mara, Cossoine e Semèstene sono stati inclusi, invece, nel "Logudoro occidentale" (p. 165). Il centro di Ittireddu non compare... Confini del Meilogu non ancora del tutto ben delimitati, quindi... Di contro, alcuni anni dopo l'istituzione dei comprensori, nell'opera di G. Lecis, Guida per conoscere la Sardegna, Cagliari, 1982, pp. 133-34, possiamo leggere: «Comprensorio N. 5 - V.a Comunità Montana: corrisponde al Meilogu da pag. 40-41» ed il seguente elenco di 15 comuni: Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Mara, Padria, Pozzomaggiore, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba. I comuni di Ardara, Mores e Ittireddu sono invece annoverati nella «VI.a Comunità Montana: corrisponde al Monteacuto» (p. 134). Ad ogni buon conto, per una maggiore chiarezza, si consiglia di leggere attentamente le varie evoluzioni territoriali della sub-regione in esame, con la citazione delle relative fonti, in G. Deriu - S. Chessa, L'assetto territoriale dell'odierno Meilogu dal Basso Medioevo ai nostri giorni (vale a dire dall'XI al XXI secolo), Cargeghe, Documenta, 2011. Ora anche i versione ebook, Cagliari, Logus Mondi Interattivi, 2012. Variazioni che, ad onor del vero, avevo inzialmente spiegato nel dettaglio, ma che, a mano a mano, qualcuno ha, in parte, arbitrariamente rimosso (Giovanni Deriu)... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.23.81.123 (discussioni · contributi).

Il problema a mio modo di vedere è il voler modificare in maniera assoluta l'appartenenza o meno a una regione sulla base di una scelta amministrativa/politica, peraltro relativamente recente: frasi come "Dal 1976 in poi, quindi, la superficie territoriale del Meilogu si è ristretta ai quindici comuni del Comprensorio N. 5 del Logudoro" o come "A decorrere dal 1976, i comuni di Ardara, Mores e Ittireddu sono stati arbitrariamente aggregati alla sub-regione del Monteacuto" non mi sembrano sposarsi col fine della voce, che è quello di descrivere la subregione "storica" (a prescindere dalla precisione dei confini, problema che attanaglia molte delle subregioni sarde) e non amministrativa. Per quanto sotto certi aspetti la geografia si evolva, IMHO non credo che da un giorno all'altro un comune si sposti bruscamente da una subregione all'altra per una motivazione politica/economica/quant'altro che porta ad aggregarsi ad un comprensorio piuttosto che ad un altro. Sono sicuramente aspetti da sottolineare, ma con frasi un po' meno estreme. Dire qualcosa sulla falsariga, rispettivamente di "L'istituzione del 1976 del Comprensorio 5 del Logudoro ha portato spesso/raramente/alcuni ad identificare il Meilogu con i soli comuni di ... " e "I comuni di Ardara, Mores e Ittireddu, secondo alcune teorie/spesso/da taluni considerati come parte del territorio del Meilogu, sono invece confluiti nella Comunità Montana 6 del Monteacuto" mi sembra più equo dal mio personale punto di vista, soprattutto in un campo come quello delle subregione sarde che pullula di versioni contrastanti.
Sulla biografia i dettagli non li ho rimossi tanto per, semplicemente esistono delle convenzioni ben chiare in materia che devono essere rispettate da tutti (Aiuto:Biografia). In particolare testualmente "su Wikipedia viene seguito uno stile di citazione breve, che riporta gli elementi essenziali per individuare il testo cui si fa riferimento, rintracciabili di solito senza difficoltà nell'occhiello o nel frontespizio del volume. Eventuali aggiunte possono essere inserite seguendo le regole dettate dallo standard ISO 690." In parole povere dev'essere citato l'elenco dei testi con i dati essenziali, senza descriverne i contenuti o citare i siti dove è possibile acquistare le opere (cosa vietatissima WP:Link#Vietati), per cui esistono altri siti adeguati allo scopo in rete.
Grazie dell'intervento, un saluto! --Alex10 msg 19:09, 5 giu 2013 (CEST)[rispondi]
Dal 1442 al 1960 circa, per "Meilogu" s'intendeva soltanto l'area territoriale composta dagli attuali comuni di Torralba, Bonnanaro e Borutta. In seguito, e sino all'istituzione dei comprensori (1975-76), abbiamo assistito ad un considerevole dilatamento non istituzionalizzato (rispetto a tali ristretti confini), che ho stimato - in modo del tutto personale - alla superficie territoriale di 22 comuni, per farli coincidere con quelli delle vecchie curatorie riunite di Meilogu, Ardara-Oppia, Cabuabbas con Campulongu, Nurcara-Monteleone e Costa de Addes. Asserendo, però, che la parte occidentale di tale zona era considerata, da alcuni geografi, alla stregua di "Paese di Villanova" (più o meno l'odierna "Unione dei Comuni del Villanova"). L'istituzione del Comprensorio N. 5, invece, ha ufficializzato e divulgato i termini dell'attuale regione storico-naturale del Meilogu, anche e soprattutto a livello di coscienza popolare, facendoli corrispondere con i suoi. Il relativo capoluogo, vale a dire Thiesi, ne fa parte soltanto dalla seconda metà del XX secolo, dal momento che apparteneva, inizialmente, alla curatoria/incontrada di Cabuabbas, e poi al Marchesato di Montemaggiore, detto pure "Cabuabbas de Susu". Le cose cambiano nel corso del tempo: ciò che era vero ieri, non lo è più necessariamente oggi, e potrà cambiare di nuovo domani... Per ciò che mi concerne (sono un medievista), più che altro per non frantumare il discorso storico nell'ambito delle succitate curatorie medioevali, preferisco lavorare sull'area dei 22 comuni del "Grande Meilogu", anziché su quella dei 15 comuni dell'ex Comprensorio N. 5... Nell'opera curata dai docenti universitari G. Meloni e P. G. Spanu, ed intitolata Oschiri, Castro e il Logudoro orientale, Sassari, Delfino, 2004, gli attuali comuni di Ardara, Mores e Ittireddu sono stati accolti a pieno titolo come parte integrante della sub-regione logudorese appellata "Monteacuto", e non si tratta di una delle tante guide turistiche su tale zona, bensì di un rigoroso lavoro storico. Nella cartina che illustra l'articolo in discussione, peraltro non mia, i limiti territoriali della sub-regione del Meilogu sono esattamente quelli dell'ex Comprensorio N. 5 (Giovanni Deriu)... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.52.83.130 (discussioni · contributi).
Ci sono più versioni comunque sull'estensione "pre 1960", Vittorio Angius ad esempio comprendeva anche Siligo e Banari [1] (pagg. 278-279 del pdf), oltre ad altri villaggi scomparsi che non so se siano legati o meno ad attuali comuni del territorio, volendo presumibilmente considerare coincidente l'estensione della subregione a quella della curatoria medievale. Ma in ogni caso il punto non è quello, ma il voler ufficializzare il passaggio da una subregione all'altra di vari comuni in quella maniera: sia chiaro non metto in discussione l'estensione del Meilogu attuale di cui tratta la voce essendo state portate (anche quì) le fonti, ma il fatto che dall'oggi al domani si ufficializzi una subregione sulla base dei confini di un ente amministrativo: la legge ha ufficializzato i confini dei Comprensori, stop. Poi che tale suddivisione sia nel tempo diventata quella comunemente considerata come l'estensione del Meilogu ci sta, ma non è una cosa che viene fatta per legge come sembrerebbe trasparire dal contenuto attuale della voce. La geografia si evolve, ma con i suoi tempi, non dall'oggi al domani! :) Tirando le somme io renderei quelle frasi in questo modo, fammi sapere che ne pensi:
"Con l'istituzione nel 1976 del Comprensorio N. 5 del Logudoro, l'estensione territoriale della sub-regione del Meilogu si è quindi progressivamente associata a quella dei 15 comuni aderenti a tale ente(avente sede a Thiesi), col quale è ormai identificata..."
"A seguito dell'adesione dei comuni di Ardara, Mores e Ittireddu alla Comunità Montana 6 del Monteacuto nel 1976, essi sono oggi comunemente considerati parte dell'omonima subregione storica."
Per le cartine delle subregioni sarde è già stato proposto da altri utenti di rifarle senza alcun confine, proprio per le discrepanze che si trovano con le varie fonti (anche tra le stesse), quindi non va presa come riferimento assoluto. Infine: termini come purtroppo non rappresentano un punto di vista neutrale (WP:POV), per questo l'ho eliminato dalla voce. Buona serata! --Alex10 msg 21:48, 6 giu 2013 (CEST)[rispondi]
Angius, come gli altri storici, e l'ho già detto sopra, si riferiva, non proprio al Meilogu dei suoi tempi, ma piuttosto alla curatoria originaria di Meiulocu (secoli XI-XIV), con i cinque comuni moderni di Banari, Siligo, Bonnanaro, Torralba e Borutta, come pure i numerosi centri scomparsi pertinenti a quell'area territoriale, di cui ho trattato nelle mie opere citate in Bibliografia (Angius: "ricostruzione" dei distretti e degli abitati dell'epoca giudicale). Di contro, dal 1442 al 1840 all'incirca, il Meilogu delle fonti documentarie (detto anche baronia, contea, marchesato di Torralba, nonché marchesato di Valdecalzana) contemplò le sole tre "ville" di Bonnanaro, Torralba e Borutta. Tale angusta estensione territoriale caratterizzò il nostro Meilogu sino a oltre la metà del XX secolo. Diversamente da me, che sono del Meilogu, e che lo sto studiando a fondo sin dal 1972, le tue conoscenze di siffatta sub-regione mi sembrano ancora frammentarie, a prescindere dal tuo incontestabile metodo di lavoro. Concludo, pertanto, rimandandoti alla lettura delle opere segnalate nella Bibliografia che, a loro volta, contengono gli indispensabili riferimenti documentali, oltre ovviamente all'afferente "letteratura", per l'arco di tempo decorrente dalla seconda metà dell'XI secolo ai giorni nostri. Buona lettura e buon lavoro (Giovanni Deriu)... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 79.52.83.130 (discussioni · contributi).

[ Rientro]Senza dubbio le mie conoscenze in materia sono ben lontane dalle tue (infatti se vedi il template in voce cita una cosa ben precisa e recente), ma ciò non cambia una virgola del problema che ho sottolineato: nel 1975 sono stati definiti i confini di circondari/comunità montane. Perfetto. Il Meilogu odierno è considerato quello coincidente con quei confini: ottimo, ci sono anche le fonti (che alla fin fine sono le uniche che contano per Wikipedia). Ma com'è impostato adesso quel passo sembra che la Regione per legge abbia stabilito cosa definire per Meilogu (soprattutto quell' istituzionalizzare per me stona molto), mentre ha stabilito dei confini di un ente amministrativo. C'è sicuramente un nesso di causa-effetto come dici, e non è in discussione, ma è meno diretto, sono i geografi/gli studiosi/gli abitanti del luogo che hanno mutato la considerazione dei confini della subregione in seguito all'istituzione del Comprensorio, non è stata direttamente la Regione che ha imposto L'Interpetazione (maiuscole non casuali) sul BURAS. Concludendo, e auspicando che anche altri utenti intervengano per trovare la forma migliore per dare quelle informazioni ripeto il mio punto di vista: per me quelle due frasi sarebbero più realistiche se venissero sistemate come dicevo nel mio post precedente. Ricambio l'augurio di buon lavoro, un saluto! --Alex10 msg 21:35, 7 giu 2013 (CEST)[rispondi]

Anche i comuni hanno avuto la possibilità di scegliere l'Unione di appartenenza. Tutto sommato, come già accennato, l'odierno Meilogu è una sub-regione abbastanza recente, creata e voluta da storici, geografi e politici, in base a vari criteri più o meno accettabili. Le autentiche sub-regioni storiche erano, ad onor del vero, i distretti amministrativi dell'antico giudicato turritano (Logudoro) ora contenuti da tale ente sovracomunale, vale a dire le curatorie di Meilogu, Cabuabbas, Costa de Addes e Nurcara-Monteleone (quest'ultima solo in parte). Il Meilogu storico corrisponderebbe, dunque, alla sola curatoria omonima, formata pressappoco dagli attuali comuni di Banari, Siligo, Bonnanaro, Torralba e Borutta. La composizione delle stesse curatorie, ad ogni buon conto, fu stabilita dai sovrani logudoresi, e non proprio in base alle volontà delle popolazioni interessate. Dal punto di visto storico-religioso, il Meilogu potrebbe persino coincidere con l'ex diocesi di Sorres, detta parimenti - per l'appunto - diocesi del Meilogu: odierni quattordici comuni di Banari, Siligo, Bonnanaro, Torralba, Borutta, Mores, Ittireddu, Bessude, Thiesi, Cheremule, Giave, Cossoine, Bonorva e Semestene. D'altronde, come premesso nella prima frase della sezione in discussione, il mio discorso era afferente a "L'area geografica definita dal coronimo Meilogu attraverso i secoli" e non esclusivamente alla non ben delimitata sub-regione omonima dei giorni nostri. L'ultima parte (dal 1976 in poi) è stata comunque rettificata, posto che era diventata incomprensibile per i profani, a cagione dei progressivi tagli selvaggi effettuati dall'amministrazione della presente voce Meilogu-Wikipedia. Nondimeno, come arguiva Charles Baudelaire, La critique est facile, c'est l'art qui est difficile (Giovanni Deriu) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.6.23.203 (discussioni · contributi)..
Sulla prima parte concordo, ed era abbastanza intuibile che fossero i comuni a scegliere. Sulla seconda la forma della parte dal 1976 in poi adesso mi sembra ottima, per questo mi accingo a rimuovere il template di controllo. Aggiungo solo 3 cose, ringraziandoti ancora della collaborazione e della pazienza:
  • termini come "nostro" non vanno bene. Tu sei sardo, io sono sardo, ma questa versione di Wikipedia è indirizzata a persone di qualunque parte del mondo che parlino italiano. Per questo i localismi non sono ben visti su Wikipedia.
  • nessuna parte di quel blocco di testo post 1976 è stata rimossa in questi giorni: i miei interventi (PS: non sono un amministratore, gli admin di Wikipedia intervengono solo nei casi più complessi, per il resto per farla breve tutti controllano tutti) sono stati questo [2] (da li ho solo rimosso la tua firma, perchè le voci non si firmano, vedi WP:Firma) e altre cose che ti avevo già spiegato in precedenza (più altre che un altro utente stava arbitrariamente inserendo nelle voci sulle subregioni sarde senza seguire le convenzioni). Nel secondo ho tolto un purtroppo [3]. Come puoi vedere il senso della frase non è stato modificato da me o da terzi, o almeno non in epoca recente.
  • Concordo che criticare (la mia non era affatto una critica comunque, tantomeno personale, ma il notare un'imprecisione che dal mio punto di vista andava sistemata come molte altre che vengono segnalate quotidianamente nelle voci sui più disparati argomenti) sia più semplice che scrivere il testo, però visto che Wikipedia (secondo me giustamente) ha il fine che anche chi ha conoscenze zero sulla voce possa capire, è bene a volte sistemare anche questi piccoli particolari.
Grazie ancora, un saluto! --Alex10 msg 22:54, 9 giu 2013 (CEST)[rispondi]
Impostato sulle notevoli variazioni territoriali, attraverso un arco di tempo di circa mille anni, dell'area geografica designata dalle fonti documentarie mediante il coronimo Meilogu (curatoria, incontrada, feudo, etc.), il discorso iniziale non conteneva nessuna "imprecisione". E' stata rimossa, per esempio, la fase intermedia tra "Comprensorio N. 5 del Logudoro-Meilogu" e "Unione di Comuni del Meilogu", ossia quella concernente la "V.a Comunità Montana del Logudoro-Meilogu" (1979-2007), la cui sede era a Bonorva. Il che, con ogni evidenza, ha causato una certa confusione. Il termine "nostro/a" incriminato, che non è affatto un sardismo, è stato usato per evitare una ripetizione ("la nostra sub-regione" = "la sub-regione [del Meilogu] in oggetto" / "la precitata sub-regione [del Meilogu]", etc.). Potevi comunque esimerti da simile richiamo, se non altro per delicatezza, accontentandoti di cancellare il cosiddetto "localismo". Del resto, pur essendo di madrelingua francese, fra le quattro lauree che ho conseguito, e scusami se è poco, c'è anche quella in lettere italiane. I compiti scolastici, per ben 35 anni, li ho sempre corretti io. Ho cercato di coinvolgere nella discussione altri esperti del settore, i quali, però, hanno rinunciato ad inserire un loro commento, dopo essersi resi conto del tuo tono a dir poco "condiscendente". Capisco perché voci alla stregua di quelle inerenti alle contigue sub-regioni del Monteacuto e della Planargia siano rimaste pressoché vuote. "A bon entendeur, salut!" (Giovanni Deriu).
Premesso che nessuno mette in dubbio le tue conoscenze e il tuo ottimo lavoro sinora svolto nella voce:
  • Controllando la storia della voce la parte sulla Comunità Montana del Logudoro-Meilogu risulta non essere mai apparsa su questa pagina: guarda con i tuoi occhi: questa è la prima versione della voce, seguita dalla seconda. Cliccando di volta in volta su differenza successiva sulla destra vedrai l'evoluzione versione per versione della voce. Questo per la cronaca è l'intervento dove 5 anni fa è stata inserita (presumo da te) la parte sugli ultimi decenni, e di quella comunità montana non v'è alcuna traccia neppure li.
  • Per il termine nostro (ri)vedi Wikipedia:Localismo#Lessico_utilizzato. Se te l'ho fatto notare è solo per una questione esclusivamente a) di trasparenza (perchè è giusto tu sappia il perché di tale modifica) b) di informazione su questa convenzione di stile per tenerne conto in futuro. Tutto qui, poi sicuramente in altri contesti ci sono altri usi, ma Wikipedia ha i suoi (e consentimi, dopo quasi 8 anni che sono su quest'enciclopedia e poco meno di 10000 edit su varie voci un minimo penso di conoscerli da sapere come intervenire), e su tali convenzioni dobbiamo basare il nostro lavoro.
  • Infine sul discorso studiosi Wikipedia è scritta su base volontaria, non è obbligatorio parteciparvi. Chi vuole collaborare è il benvenuto, ma sempre tenendo conto che non vige l'anarchia, e che ci si deve confrontare con regole e altri utenti. Per fare un paragone musicale, non si tratta di un gruppo di solisti che suonano ognuno secondo il proprio gusto, ma di un'orchestra senza direttore, dove i musicisti collaborano a definire l'arrangiamento migliore per ogni pezzo. E in cui il suonatore di triangolo ha voce in capitolo quanto il primo violino. Un saluto! --Alex10 msg 15:11, 10 giu 2013

Eppure ricordo di aver disquisito finanche della "V.a Comunità Montana del Logudoro-Meilogu". Tappa obbligata. Il mio contributo alla nostra voce esisteva ancor prima dell'agosto 2009, quando, dopo averlo letto, un noto archeologo-docente universitario mi propose di ampliarlo per inserirlo, alla stregua di parte generale, in una pubblicazione da lui coordinata e concernente gli scomparsi insediamenti umani del Meilogu medioevale. Ne scaturirono ugualmente sia il libro cartaceo (2011) sia l'ebook (2012) attinenti all'assetto territoriale dell'odierno Meilogu dall'XI al XXI secolo, citati nella Bibliografia. Lascio cadere il resto: Laisse béton, come cantava Renaud Séchan (Giovanni Deriu).