Discussione:Maurizio Ferrara

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Si potrebbe valorizzare l'affinità culturale con l'anima romanesca del PCI dell'epoca, che ruotava intorno ad un altro grande poeta dialettale, Antonello Trombadori. Mi pare infatti che quel partito valorizzasse esperienze "gemellari" o di vera e propria "adozione spirituale", come avvenne nella variante napoletana tra Giorgio Amendola e Giorgio Napolitano e nella variante siciliana tra Gerardo Chiaromonte e Michelangelo Russo e tra Napoleone Colajanni ed Emanuele Macaluso.--Consbuonomo 01:44, 22 set 2007 (CEST)[rispondi]




faccio notare a tutti che Marcella Di Francesco, moglie di Maurizio Ferrara e madre di Giuliano (e di Giorgio che si è dedicato al teatro) è stata segretaria particolare di Palmiro Togliatti. Contrariamente a quanto riferito nella voce Maurizio Ferrara e Giuliano Ferrara. Maurizio è stato sopratutto giornalista dell'Unità, ha scritto articoli per Rinascita, come d'altronde la moglie che vi collaborava insieme a Togliatti, che della rivista è stato fondatore. Maurizio è stato iscritto al PCI sin dal secondo dopoguerra, dopo la lunga carriera giornalistica (è stato corrispondente dell'Unità da Mosca dove è rimasto tre anni con l'intera famiglia), il partito decise di farne uomo politico e la sua fama nonchè popolarità lo hanno portato a fare l'amministratore della provincia di roma e poi il senatore. le notizie che riporto si possono trovare nel libro-intervista di Giampiero Mughini a Maurizio F. (Ferrara con furore: storia di un comunista borghese e della sua famiglia, Leonardo editore, 1990), in cui fra le altre cose dice del figlio Giuliano "se ha tradito (riferendosi al PCI)lo ha fatto per qualcos che andava tradito".