Discussione:Materia (filosofia)

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Buon lavoro[modifica wikitesto]

Ci voleva qualcuno che sistemasse il tutto, buon lavoro ;) --Gazal Cotre (msg) 11:45, 17 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Fisica e filosofia[modifica wikitesto]

Lascerai però il paragrafo su fisica e filosofia che avevo scritto io (la filosofia può occuparsi ancora del concetto di materia, purchè tale riflessione sia scientificamente aggiornata: ad esempio esistono in circolazione filosofi della fisica molto preparati, con un serio background scientifico - alcuni di questi soono o sono stati anche dei fisici - ). A parte questo, per il momento preferisco non intervenire (mancanza di tempo: appena posso torno con i miei contributi), ti lascio lavorare in pace. Avevo creato io questa voce, disambiguando.--Gazal Cotre (msg) 08:57, 18 ott 2008 (CEST)[rispondi]

per conservare la propria dignità e autorevolezza, la filosofia non ha bisogno di rincorrere né la scienza né la filosofia della scienza né la storia della scienza. Anzi, questo patetico tentativo di imitazione ha svilito la prima forma di sapere. Resta tuttora valida la distinzione aristotelica fra scienze di ciò che è necessario e scienze del possibile. Le versioni moderniste presentano la storia della filosofia come una sequela di opinioni nelle quali il disaccordo prevale sull'accordo, quasi che fossero state dette da persone che non ne avevano alcuna cognizione di causa. Nelle loro biografie non si ravvisa alcuna brava di denaro, onori e ricchezze e nemmeno l'ambizione ad essere ricordati per sempre, dato che le dottrine orali spesso prevalgono sul numero di opere scritte. E' proprio sugli opposti universali, sulle teorie che dividono i filosofi, che innanzitutto occorre chiedersi se non vi siano state delle falsificazioni per crearle ad arte. Lo scopo è semplice: mostrare che nemmeno il più saggio e virtuoso fra gli uomini è capace di vedere la Verità, conoscerla e esprimerla, come se la ricerca della verità fosse un'inutile fatica, non preferibile ad un "sano" godimento della vita. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 84.223.68.31 (discussioni · contributi) 22:39, 15 dic 2020 (CET).[rispondi]

Nomi e nozioni greche di materia[modifica wikitesto]

Senza citare un minimo di fonti, Filosofico.net afferma che Platone utilizza due termini per la parola materia: chòra, specifico di Platone per indicare uno spazio informe e ricettacolo delle forme, opposto al classico ule che si rinviene anche in Aristotele. Se esistente, la differenza fra i due termini non potrebbe di certo essere una casualità, bensì corrisponderebbe a due concetti filosofici distinti. Qui addirittura sono considerati sinonimi, ma si tratta di una fonte che in questo caso risulta decisamente da non prendere in considerazione. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 84.223.68.31 (discussioni · contributi) 22:29, 15 dic 2020 (CET).[rispondi]

ː Platone usa il termine Hyle nel senso comune di "legname", per il termine chòra si può vedere ad esempio il saggio di Franco Ferrari, "La chora nel Timeo di Platone. Riflessioni su «materia» e «spazio» nell’ontologia del mondo fenomenico", in Quaestio. Annuario di storia della metafisica, 7, 2007, pp. 3-23.

ː Aristotele nel quarto libro della Fisica scriveː "Per tale motivo Platone nel Timeo identifica la materia con lo spazio, perché il ricettacolo e lo spazio sono un'unica identica cosa. Tuttavia, Platone si esprime in termini diversi qui e nelle cosiddette Dottrine non scritte, dove si identificano il luogo e lo spazio. Ora, tutti sostengono che il luogo sia qualcosa, ma che cosa effettivamente sia solo Platone ha cercato di dirlo." (Fisica, Libro quarto, 2, 209b11-16), traduzione di Roberto Radice, Milano, Bompiani, 2011, p. 321.

ː In nota Radice commentaː "Aristotele sottolinea il fatto che a) Platone ha identificato materia e spazio, o, perlomeno, che li ha considerati come se fossero la stessa cosa. La chora è un mero spazio geometrico vuoto, mentre la hule è questo spazio «riempito», se pure ancora scevro di tutte le determinazioni. In definitiva, dal concetto platonico di chora manca quello di concretezza materiale, cioè della materia come principio distinto della natura. b) Platone ha identificato spazio e luogo. A tale riguardo Aristotele rimanda spesso alla differenza fra la dottrina dello spazio del Timeo e quella avanzata nelle dottrine non scritte."

Franco Ferrari nel saggio citato sopra commentaː "Naturalmente l’identificazione proposta da Aristotele (e accettata sostanzialmente da tutti i platonici successivi) rappresenta, come molti commentatori moderni non hanno mancato di rilevare, una forzatura delle tesi di Platone, il quale non parla di materia e soprattutto non opera expressis verbis l’identificazione che gli attribuisce il suo discepolo. Tuttavia, come si vedrà meglio in seguito, Aristotele è probabilmente meno inaffidabile di quanto molti interpreti siano disposti a riconoscere. In particolare, il suggerimento più significativo ricavabile dalle sue affermazioni, ossia l’invito a ricercare nel Timeo all’interno della trattazione della chora l’esposizione della concezione platonica della materia, mi sembra degno della massima considerazione e sostanzialmente corretto." (p. 5). Ontoraul (msg) 10:59, 16 dic 2020 (CET)[rispondi]

Nella Scolastica[modifica wikitesto]

Sono citati parecchi autori per una questione complessa che tentava di mettere d'accoro Platone e Aristotele, i filosofi islamici con sant'Agostino. San Tommaso e sant'Alberto sembrano contrapporsi a molte di queste tesi, per cui la sezione "Scolastica" dovrebbe essere separata in due parti.

Sarebbero necessarie più fonti, ma tra i vari pensatori si vede un filo comune che permette di costruire un discorso unico su un tema.

Buon compleanno Wikipedia. Saluti, MicheledisaveriospQuesto commento senza la firma utente è stato inserito da 84.223.69.127 (discussioni · contributi) 00:50, 15 gen 2021 (CET).[rispondi]