Discussione:Mala del Brenta

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Secondo voi è da assegnare a questa organizzazione il titolo di Mafia? Secondo me è un po' esagerato. Ho comunque inserito l'articolo. Fatemi sapere

Maximianus

Se non sbaglio la mafia è un´associazione specifica che sta in Sicilia e in parte in America. Narrano antiche leggende che mafia è la sigla di Mazzini Autorizza Furti Incendi e Avvelenamenti.

In poche parole la mala del Brenta non è una mafia, ma comunque un´associazione a delinquere, come la camorra e secondo me anche la massoneria è un´associazione a delinquere.

Wyszinski 00:35, 21 feb 2008 (CET)[rispondi]


La Mala del Brenta[modifica wikitesto]

La “Mala del Brenta”, è un'organizzazione criminale italiana, egemone nelle regioni settentrionali del Nord-Est. La Mala del Brenta si può considerare un'organizzazione criminale di stampo mafioso, poiché usufruisce di collegamenti con il mondo politico ed il controllo del territorio, tipiche caratteristiche di qualunque organizzazione del genere. La Mala del Brenta e' una delle organizzazioni criminali meno conosciute, e meno anazlizzate dai media, appartenenti al panorama malavitoso italiano.

Formazione[modifica wikitesto]

Nacque nella fine degli anni settanta come una piccola banda di delinquenti guidati da Felice Maniero, che metteva a segno estorsioni a locali della Riviera del Brenta e si dedicava anche allo spaccio di stupefacenti.

Organizzazione[modifica wikitesto]

La situazione cambio' in seguito all'incontro con dei capi Mafia in soggiorno obbligato in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia. La banda si organizzò e prese le sembianze di una associazione di criminalità organizzata che non esitava ad uccidere coloro che non rispettavano i termini delle estorsioni. La Mala del Brenta e' organizzata in diverse bande semi-indipendenti che controllano rispettive differenti zone del territorio.

Interessi finanziari[modifica wikitesto]

Oltre alle estorsioni ed all'usura, la Mala del Brenta trae profitto anche dallo sfruttamento della prostituzione, dal traffico di stupefacenti, dalle rapine a mano armata, dalla ricettazione fino alla truffa ed al riciclaggio di denaro sporco.

Da sempre la Mala del Brenta deve confrontarsi con altre organizzazioni, principalmente provenienti dal Sud Italia e dall'estero, che operano nel suo stesso territorio. Soprattutto nell'ultimo decennio, che ha segnato una nuova geografia etno-criminale nel Nord Italia, la Mala del Brenta, trae profitto da diversi traffici creati in join-venture con altri sindacati criminali.

Il Pentimento di "Faccia d'Angelo"[modifica wikitesto]

Le forze dell'ordine verso la metà degli anni novanta riuscirono a catturare il boss che, una volta pentitosi, rivelò i nomi dei vari membri dell'organizzazione. Dalle informazioni del pentito fu rivalutato il livello di potere e di egemonia dell'organizzazione, la quale, inizialmente, venne considerata solo come una banda di estorsori. Felice Maniero, infatti, rivelo' non solo alcuni nomi di associati malavitosi, ma anche di altre figure presenti all'interno delle forze dell'ordine e delle istituzioni che operavano a favore della malavita veneta organizzata.


La Nuova Mala del Brenta[modifica wikitesto]

Da dopo gli arresti degli anni novanta ci fu un periodo di ricostruzzione all'interno dell'organizzazione. Usufruendo dell'idea diffusa che la Mala del Brenta fosse ormai defunta, la Nuova Mala del Brenta, continuo' ad operare sul territorio. Le autorita' presero coscenza della costanza criminale dell'organizzazioe, solo quando smantellarono un complotto per assasinare il pentito Maniero, che doveva prevedere l'uso di lancia razzi e altre armi pesanti contro la caserma che ospitava momentaneamente l'ex-boss. Le forze dell'ordine ritengono responsabile la Mala del Brenta per diverse rapine a portavalori che sono state portate a termine nel 2007 e nel 2008. L'incasso delle varie rapine supera i 2 milioni di Euro. La presenza della Mala del Brenta sul territorio e' costante e, come ai suoi arbori, coinvogle diversi traffici e impensabili associzioni criminose

Tommaso Cuccia

Storicamente parlando, come tu dici, la parola "Mafia" tende unicamnete ad identificare la malavita organizzata siciliana, originaria del Nord-Ovest dell'isola, la "Stidda", invece e' il nome di quella del Sud-Est. In America la Mafia e' nata come organizzazione Siciliana, per poi divenire aperta a chiunque abbia un origine italiana, come succede tutt'oggi nelle 20 famiglie mafiose italoamericane.

Con Mafia, oggi si intende un'organizzazione criminale di ampio potere, egemone nel territorio, collusa con le istituzioni ed in grado di controllare affari e traffici anche al di fuori della proria terra d'origine.

Ci sono molti esempi di generalizzazione di questa parola. Negli USA, dove vivo, la parola mafia si mette dopo qualsiasi nazionalita', ed indica la malavita di quella specifica etnia: Russian Mafia, Japanese Mafia, Albanian Mafia etc... Nonsostante molte di queste organizzazioni abbiano il proprio "nome": Bratva, Yakuza, Triads, etc...

La Mala del Brenta, personalmente, puo' essere definita una Mafia. Le mie motivazioni? Eccole:

- Controlla il territorio attraverso taglieggiamenti, usura e lo spaccio di sostanze stupefacenti;

- E' collusa con le istituzioni italiane e straniere. Maniero era molto amico con il figlio del Primo Ministro croato, e , tutt'oggi i capi veneti della Mala continuano a stringere accordi con altre figure della ex-yugoslavia per il contrabbando attraverso l'Adriatico;

- Ha un eclettismo criminale tipicamente mafioso/imprenditoriale;

- Non si nega a join-venture con altre organizzazioni presenti sul territorio, fondamentale oggi giorno visto la presenza di sempre piu' mafie nel nord-est (da quelle italiane a quelle extracomunitarie);

- E' suddivisa in bande e cosche semi-indipendenti che controllano rispettivi traffici e zone del territorio;

- Come altre organizzazioni criminali ci hanno gia' mostrato, ha la capacita' di rigenerarsi dopo eventuali perdite di membri dovute ad importanti provvedimenti giudiziari. (Vedi l'arresto di Maniero);

E, per finire, come per la Mafia di cinquant'anni fa, gode di una totale liberta' da ogni pubblicita' "scomoda". Sembra che pochi ssappino della sua esistenza, altri gioiscono a pensarla morta e defunta, nonstante i fatti di cronaca piu' recenti. Tommaso Cuccia

E le fonti?[modifica wikitesto]

Prima di stravolgere la voce è opportuno citare le fonti (Wikipedia:Cita le fonti), in particolare va chiarito se l'organizzazione può essere definita una "mafia" e secondo chi. --MarcoK (msg) 10:56, 24 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Da buon veneto, mavi' rotto le b...e...[modifica wikitesto]

C'è tanto di citazione che spiega come l'associazione non abbia avuto il controllo del territorio. E sotto un imbecille ci lascia tranquillo che ha il controllo del territorio... io inizio a pensare che o la mafia vera e' talmente soft che tutto sommato uno puo' anche non accorgersene (e allora non capisco le guerre di mafia al sud, i morti ammazzati, i giudici saltati per aria..) e io ne ho avuto qui, in veneto, una e non me ne sono accorto, oppure qualche idiota che nemmeno conosce la realta' regionale si diverte a proseguire un giochetto iniziato da giornalisti altrettanto idioti che denominarono Mafia quella che era la mala del brenta.. magari sul tipo di guerra tra sud e nord.. i problemi del veneto ci sono, ma sono diversi. Chi ha il controllo politico, qui, sono gli imprenditori e i commercianti, che nominano i politici, di fatto, e si fanno fare le zone industriali, quelle edificabili, dove i loro interessi le richiedono... se si intende con questo mafia veneta ci sto, il resto di questa voce e' immondizia. e sbotto perche' sono stufo di vederlo. Un po' di serieta' non guasta, e questa voce non e' seria affatto --Borgolibero (msg) 17:37, 26 set 2008 (CEST)[rispondi]

Difficile considerarla Mafia[modifica wikitesto]

Gli interventi citati all'inizio della voce sono il primo giornalistico, il secondo di un magistrato (in altri casi Borraccetti ribadì che la Mala del Brenta NON aveva il controllo del territorio nè in Veneto, nè in Friuli, nè in Emilia, nè in nessun altro luogo, da ultimo all'indomani dell'operazione Rialto, nel 2006, nonché in varie relazioni della Procura di Venezia - se volete altre fonti specifiche chiedete e vi sarà dato). La differenza è evidente: come dice giustamente Borgolibero, mentre da un lato la necessità mediatica e di impatto giornalistico tende a "gonfiare" (quasi romanzare) un fenomeno come la Mala del Brenta, dall'altro la magistratura e le forze dell'ordine, giustamente, lo ridimensionano. "Controllo del Territorio" in senso mafioso non può significare solo estorsione ad alcuni commercianti (documentate nel caso della Mala del Brenta) od intimidazioni varie (anch'esse documentate), ma significa infiltrazione costante e capillare negli affari pubblici e privati di una comunità, nel sistema politico, giudiziario e socio-economico. Nel caso della Mala del Brenta tali infiltrazioni non ci sono mai state, la Mala del Brenta non era un Anti-Stato al tempo stesso ad esso complementare, come nel caso delle varie "mafie storiche nazionali" (Cosa Nostra, 'Ndrangheta, Camorra e, anche se non altrettanto, Sacra Corona Unita). Si trattava (ne parlo al passato, anche se non vi può essere certezza che sia stata completamente sradicata) di un'associazione criminale organizzata, questo è indubbio, con una buona logistica territoriale accertata almeno in Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, ma probabilmente anche in Lombardia ed in altre Regioni; logistica che però aveva la sola funzione di controllare alcuni traffici illeciti o serviva come base per rapine (attività in cui la Mala del Brenta era specializzata). Quanto all'internazionalità del sodalizio criminale, è evidente che l'ex Jugoslavia era un'ottima fonte per recuperare armi e droga, ma i rapporti con l'area balcanica non erano supportati da "luogotenenti". Si trattava di rapporti tra organizzazioni criminali, non già di presenza della Mala del Brenta al di fuori del territorio nazionale (quando invece si parla di internazionalità delle mafie storiche nazionali ci si riferisce a vere e proprie luogotenenze criminali estere, unite da stretti legami, anche formali; ramificazioni, non già semplici rapporti). Ecco perché, a mio avviso (supportato comunque da un personale studio sui sistemi criminali italiani ed esteri) l'accezione di "Mafia" nel caso della Mala del Brenta è errato, o deve essere comunque utilizzato nella consapevolezza delle profonde differenze che separano le 3 (4) mafie storiche dalla Mala Veneta. Chi parla di Mala del Brenta come "Mafia" evidentemente confonde il fatto di esercitare alcune attività tipiche dei sistemi mafiosi con l'essere, in concreto, un'organizzazione mafiosa. Che poi ad alcuni scrittori o giornalisti questo possa far comodo, è un altro discorso. Concludo dicendo un'ultima cosa, che poi è una domanda: se le istituzioni non avessero fermato il fenomeno della Mala del Brenta, questa sarebbe potuta diventare, col passare degli anni, una vera e propria Mafia, in senso stretto, dell'area veneta? Difficile rispondere, se non per supposizioni.

--Megalos (msg) 01:19, 4 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Se volete un'altra fonte in cui il Procuratore Capo di Venezia, Borraccetti, ribadisce la sua posizione sulla Mala del Brenta come radicalmente diversa dalle mafie storiche nazionali, e sulla non presenza del controllo del territorio nel Triveneto, vi consiglio di leggere la sua relazione del 25 ottobre 2004, precedente a quella citata nella voce, ma del medesimo tenore. Quanto alla cosiddetta "Relazione della Procura di Venezia del 15 giugno 1995", che sembrerebbe dare al sodalizio della Mala del Brenta una connotazione tipicamente mafiosa, non ve n'è traccia negli archivi. L'unico sito che ne fa riferimento è un sito in cui è stato effettuato un upload di un file pdf, senza alcuna relazione con il Ministero degli Interni, senza alcuna relazione con il Ministero della Giustizia, senza alcuna relazione con una testata giornalistica, con un'istituzione universitaria o con quant'altro potrebbe renderla, di fatto, attendibile. Non è presente il nome del soggetto che l'ha posta in essere e, anche questa è una cosa sospetta, non è presente l'intera relazione ma, forse non troppo casualmente, solo la parte relativa, nello specifico, alla Mala del Brenta. Forse, se il documento avesse rilevanza, sarebbe il caso di trovare una copia integrale della relazione presumibilmente emessa dalla procura di Venezia il 15 giugno 1995 (anche perché una relazione di questo tenore da parte della procura sarebbe assai lacunosa e priva del formalismo che contraddistingue ogni relazione ufficiale). --Megalos (msg) 12:17, 4 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Mi prendo la responsabilità di sistemare per quanto riguarda la sua natura di mafia, che è termine ben preciso, almeno su wikipedia, a discapito dei discorsi giornalistici che lasciano il tempo che trovano (e talvolta magari, già successo, copiano pure da wikipedia). Comunque, si intende, lo faccio per gli utenti non veneti, per evitare a loro errori. Se si ritrova materiale a supporto della testi, apriamo un bel dibattito, ma non lascierò ulteriormente informazioni senza fonti su wikipedia in voce simile. Piu' che per la Mala, perchè la mafia è cosa serissima --Borgolibero (msg) 12:26, 4 ott 2008 (CEST)[rispondi]

Ho fatto le modifiche di cui sopra. Depreco lo stile di stesura della voce, simile a una ricerca personale sui giornali dell'epoca, senza alcuna necessità di richiamarsi a fonti. Ho inserito il template per il richiamo delle fonti, invito l'utente Megalos e tutti gli altri che ne disponessero a linkarle, grazie, --Borgolibero (msg) 12:42, 4 ott 2008 (CEST)[rispondi]
Passavo di qua, e ho provveduto a wikificare la sezione "Nuova Mala del Brenta", anche se devo dire che non ne ho mai sentito parlare, comunque l'intera voce sembra scritta da un giornalista, e per questo sarebbe da rivedere completamente.--Jok3r WhY So SeRiouS? 23:03, 16 ott 2008 (CEST)[rispondi]


E' un peccato che queste ultime osservazioni non si siano tradotte in una profonda modifica della voce. Per capire l'inattendibilità di quanto scritto basta notare che nella bibliografia è citato un romanzo come fonte. In effetti, senza nulla togliere alla pericolosità del fenomeno della criminalità organizzata, la voce sembra proprio un romanzo o, più che altro, una serie di illazioni sensazionalistiche, come il controllo assoluto del territorio e la ramificazione internazionale.

è scritta meglio la voce in inglese che quella in italiano --151.49.146.209 (msg) 07:15, 12 ott 2014 (CEST)[rispondi]

il soprannome[modifica wikitesto]

salve, vorrei segnalare che il soprannome di Maniero citato in questo articolo è di pura invenzione giornalistica, nessuno l'ha mai chiamato così, il soprannome con cui veniva chiamato era "cotola". --151.49.145.137 (msg) 20:18, 18 mag 2012 (CEST)[rispondi]

io sapevo che il soprannome 'faccia d'angelo' era un'invenzione giornalistica ma mi pareva che i soprannomi di Maniero fossero 'felix' o 'felicetto'. Saluti.

era cotola, in riferimento all'eccessivo attaccamento che dimostrava verso la madre.--151.49.65.101 (msg) 14:17, 26 ago 2017 (CEST)[rispondi]

mafia o cosa?[modifica wikitesto]

riguardo alla diatriba se chiamarla mafia oppure no, vorrei far notare che la caratteristica delle mafie non è la criminalità in se, ma il controllo del territorio tramite l'influenza culturale sulla società, cosa che la banda del brenta era ben lungi dal poter fare in un contesto che non porta certo la mentalità antropologica di società come quella siciliana. la banda del brenta era ne più ne meno che la speculare versione veneta della romana banda della magliana o della milanese banda della comasina. ritenete esatto quindi definirla mafia? --151.49.145.137 (msg) 20:26, 18 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Mala del Brenta. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 03:52, 23 mar 2018 (CET)[rispondi]

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 15:24, 17 dic 2019 (CET)[rispondi]

Toni elogiativi?[modifica wikitesto]

Non vorrei che sia il mio occhio, quindi chiedo conferma e invito gli/le utenti a pore attenzione. ravviso solo io un tono elogiativo in alcuni punti? Ad esempio il testo del Resto del Carlino, così decontestualizzato (e senza fonte), dà un po' quell'idea lì. Può essere una sensazione soggettiva, però. Pongo all'attenzione con punto di domanda. Grazie mille. --95.235.112.82 (msg) 10:43, 26 dic 2022 (CET)[rispondi]