Discussione:Luisa Ferida

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L'articolo non è obiettivo,ad esempio dice che la Ferida fu fucilata "con l'accusa, dimostratasi infondata al vaglio di prove e testimonianze (inesistenti), di aver praticato torture ai danni di partigiani imprigionati a Villa Triste.", Ricavato da "http://it.wikipedia.org/wiki/Luisa_Ferida" ma non c'è alcuna prova che l'accusa fosse infondata.L'accusa non era poi tanto che lei avesse personalmente torturato i partigiani,ma che sotto l'effetto della cocaina assistesse alle torture per eccitarsi. L'articolo è solo elogiativo e non rileva nemmeno una lieve critica nei confronti della Ferida,e dà per acquisito e comprovato il fatto che la Ferida non avesse niente a che vedere con la banda Koch, mentre sullo stesso wikipedia l'equilibrato articolo sul fascismo (http://it.wikipedia.org/wiki/Fascismo), riferisce che Valenti e Ferida frequentarono la banda Koch:"A una di queste formazioni – la banda Koch – si unirono anche due celebri attori dell’epoca (Osvaldo Valenti e Luisa Ferida), attratti dalla larga disponibilità di cocaina e dalla possibilità di sperimentare “emozioni forti”".

Luisa Ferida- Discussione[modifica wikitesto]

Beh, fino a prova contraria la legge prevede che si debba dimostrare la colpevolezza degli imputati, non la loro innocenza. L'articolo è il risultato di decenni di ricerche sull'argomento, della consultazione di tutte le monografie pubblicate fino ad ora, fra le quali non ve ne è una sola che porti prove e documenti atti a dimostrare la colpevolezza di Valenti e della Ferida. Ciò che è accertato è soltanto la presenza saltuaria di Valenti a Villa Triste. C'era una donna, forse la Marchi, amante di Koch, forse Alba Cimini Giusti, che era solita spacciarsi per la Ferida approfittando della penombra delle celle di tortura, sicchè non esistono prove sulla effettiva presenza della Ferida a Villa Triste. Nessuno, nel corso dei numerosi processi svoltisi per i fatti di Villa Triste, ha mai dichiarato in sede giudiziale di essere stato torturato da Valenti, men che meno dalla Ferida che, lo ribadisco a chiare lettere una volta per tutte, "NON AVEVA FATTO NIENTE, VERAMENTE NIENTE". Queste sono le testuali parole di Vero Marozin, non di qualcuno che aveva interesse a discolparli!!! Più di un partigiano prigioniero a Villa Triste ha affermato di aver ricevuto da Valenti gesti di umana pietà, nessuno ha mai affermato di essere stato torturato da lui, sicchè sono le accuse ad essere prive di supporto probatorio.

Due osservazioni preliminari: (1) Sarebbe proprio il caso di firmare i propri interventi, perché l'anonimato toglie credibilità e (2) se hai tanta documentazione a corroborare il tuo argomento, perché non ti degni di citarla nella voce? Ora, mentre la questione della partecipazione di Valenti e Ferida alle atrocità che si consumavano a Villa Triste si potrebbe chiarire (tu dici) in base alle tante fonti (che non citi, caro signor X), riguardo a un'altra affermazione nell'articolo io ho una fonte che non concorda affatto con quel che dici tu. E si tratta della presunta responsabilità di Pertini.
Nel famoso reportage Il sangue dei vinti di Giampaolo Pansa - che certo non è uno che ci va leggero con le atrocità commesse dai partigiani - la responsabilità dell'uccisione di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida viene attribuita al solo comandante della Divisione Pasubio, Giuseppe Marozin detto "Vero". La Pasubio, che durante la guerra aveva operato nella zona di Vicenza, si era portata a Milano dopo il 25 aprile '45. Dice Pansa: "Fu lui [Marozin] a far giustiziare, sulla base di accuse non provate, due attori del cinema molto noti: Osvaldo Valenti, 39 anni, e Luisa Ferida, di 31. Vennero accoppati all'alba del 30 aprile, in via Poliziano" (p. 59).
Ora, come mai Pansa, che pure non perde l'occasione di denunciare le malefatte dei partigiani, non fa minimamente il nome di Pertini? Eppure tocca diverse imprese nefande di Marozin, quindi c'è da sospettare che abbia letto quel libro. Forse non lo trova attendibile?--Latinese (msg) 21:01, 15 lug 2008 (CEST)[rispondi]

In che senso non attendibile? Stai sostenendo che Reggiani (l'autore del libro) si sarebbe di sana pianta inventato dichiarazioni processuali (quelle di Marozin su Pertini) che in realtà non ci sarebbero invece state? --Cristiano72 (msg) 19:48, 16 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Caro Cristiano, non credo che il probelma sia Reggiani; il problema è Marozin. Lui, nel libro di Pansa, che ho letto anch'io, esce fuori come un bastardo assetato di sangue, che non ha sulla coscienza soltanto Valenti e Ferida. Ora, ti meraviglia tanto che al processo Marozin cerchi di scaricarsi la colpa accollandola a qualcun altro? "Eseguivo ordini, non è colpa mia." Una solfa già sentita, no? Ora la vera domanda è: ci sono altre fonti che confermino quello che ha dichiarato Marozin, che, bada bene, aveva tutto l'interesse personale a discolparsi accusando qualcun altro? Io non so rispondere, ma mi pare strano che Pansa si sia lasciato scappare questa malefatta (se è veramente avvenuta) di un personaggio molto più prestigioso di Marozin. Per cui, sono dubbioso anch'io. Senza per questo, sia chiaro, mettere in dubbio la serietà di Reggiani.--213.140.21.227 (msg) 20:08, 17 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Giustissimo. Voglio essere chiaro: neanche io intendo mettere in dubbio la buona fede di Reggiani: se ha scritto nel suo libro che Marozin ha dichiarato quel che ha dichiarato, non vedo ragione di contestarlo. Ma il mio dubbio è l'attendibilità delle accuse di Marozin, che nell'articolo vengono prese come verità rivelata. Mi chiedo se non si potrebbe cambiare il testo in questo modo: attribuire l'attuazione del fatto a Marozin, e riportare che lui, durante il processo eccetera, dichiarò che glielo aveva ordinato Pertini. Comunque, prima di intervenire sul testo, voglio andare a vedere cosa dice in dettaglio il libro di Reggiani, e magari anche quello di Marozin.--Latinese (msg) 17:39, 19 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Beh, io non ho testimonianze o fonti nuove rispetto a quelle citate. Posso dire che mio padre, in servizio presso una grande banca milanese dal 1943 al 1945, si prese in pieno tutti gli avvenimenti della RSI e liberazione. Egli (votava democristiano ed era un conservatore in tutto, quindi non si può dire che parlasse per odio di parte)raccontò spesso a ma e mio fratello che Ferida e Valenti erano NOTORIAMENTE frequentatori di villa Triste e, secondo lui, chi non voleva rogne (anche fascisti repubblichini convinti come il suo amico pilota Bertuzzi - quello che morì con Mattei) non andava a frequentare certi ambienti.Mio padre prese delle foto di nascosto (che ancora conservo) di Mussolini, Petacci e gerarchi a Piazzale Loreto e ci ricordava sempre che qualche mese prima proprio in quel punto i milanesi furono costretti da quelli della "Muti"a passare davanti a più di una decina di civili fucilati.Ho visto le foto di quell'eccidio quindi so che è vero. Credo che, in ogni caso, non si possa parlare di come furono condotti i processi e gli avvenimenti in relazione ad oggi. Noi, oggi, discutiamo davanti ad un piatto di spaghetti di prove, di diritti dell'imputato, di separazione delle carriere ecc ecc. Ma ALLORA era troppo l'odio scatenato da un regime disastroso per 23 anni che aveva ridotto l'Italia ad una prigione e portato ad una guerra ingiusta e criminale. Se vogliamo dirla tutta, chi poteva ripagare gli anni di prigione comminati a Pertini e a migliaia di Italiani per odio politico? Gramsci morto in carcere, Salvemini all'esilio,Parri all'esilio, Turati morto in esilio, Carlo e Nello Rosselli ammazzati in Francia, Amendola ammazzato di botte come Matteotti, Piero Gobetti ammazzato di botte...etc etc. CHI LI RIPAGAVA? E' IL GIUDIZIO MORALE (come disse Pertini) che già condannava i caporioni fascisti a morte! E lo ribadisce uno come me convinto abolizionista della pena di morte. Oppure pensate che a tutti loro doveva "andare grassa" come al carissimo vigliacco Graziani che, fiutando l'aria, si consegnò agli americani ed in tal modo salvò la pellaccia? (La sua pellaccia di presunto eroe, in realtà capace solo di far sommariamente impiccare patrioti libici) Ferida e Valenti ebbero (se non altro) la responsabilità MORALE di sostenere un regime infame ed essendo personaggi pubblici quella responsabilità era enormemente maggiore di altri anonimi fascisti. Poi, oggi, possiamo discutere quanto ci pare di giusto processo e gravità dei reati, ma ALLORA cosa si poteva spiegare a madri e padri ai quali avevano ammazzato i figli diciottenni solo per non essersi presentati alla leva della RSI? Pensateci prima di dar fiato alla bocca! Tante cose sto scrivendo a Pansa, e, vi prego, non datemi del comunista perchè non lo sono mai stato. Solo vi voglio infine ricordare, da non comunista, che l'esaltazione del fascismo (fino a prova contraria) in Italia E' UN REATO (secondo le leggi) mentre ciò non si può dire per l'apologia del comunismo. I partigiani (come fenomeno) sono degli eroi e solo noi in questa disgraziata Italia ancora ci arrovelliamo su questo. In Francia nessuno (a parte Le Pen) neanche l'ultra conservatore De Gaulle, si è mai sognato di dire che i Maquis erano dei criminali perchè facevano attentati sanguinossissimi contro i tedeschi e i collaborazionisti francesi. Pensateci.sami1951

Caro Latinese, Due risposte: 1) Non vedo tanta differenza fra il non firmarsi ed il firmarsi con uno pseudonimo come fai tu, comunque ti accontento e mi firmerò Gabri 70. 2) Di fonti ed autori sull'argomento posso citartene quanti ne vuoi, poi sta a te andare a leggerti i libri, cosa che dubito farai perchè credo tu abbia una tua verità precostituita che prescinde da ogni lavoro di ricerca. Comunque ti cito i seguenti autori che hanno scritto sull'argomento: Aldo Lualdi, Romano Bracalini, Gian Marco Montesano, Italo Moscati, Odoardo Reggiani, Massimiliano Griner, Silvio Bertoldi... Non uno di questi autori cita prove e testimonianze certe sulla colpevolezza della Ferida, mentre tutti portano elementi a sua discolpa. Citi un'omissione di Pansa e la porti a sostegno delle tue tesi. Pansa scrive pochissime righe su una vicenda che richiede ben altro approfondimento. Mi pare del tutto evidente che aveva intenzione semplicemente di citare il fatto e di occuparsi di altre vicende. Non so come si possa argomentare dicendo "Pansa NON dice, Pansa NON scrive". Lo trovo un argomento alquanto risibile. Gabri70

Anche uno pseudonimo, se firmato usando l'apposito campo che tu NON hai usato permette di rintracciare chi ha scritto un determinato commento. Scrivere come hai fatto tu serve a rendersi del tutto non rintracciabile, e questo la dice lunga sulla tua onestà intellettuale. Poi francamente non capisco cosa vuoi e che cerchi. Guarda che io non sostengo che la Ferida fosse responsabile di torture a danno dei partigiani. Quello che trovo del tutto discutibile è il fango gettato su Pertini sulla base delle dichiarazioni del solo Marozin, che aveva in realtà tutto l'interesse a gettare la responsabilità dell'esecuzione (perlomeno discutibile nel caso di Valenti, assolutamente ingiustificabile nel caso della Ferida) su qualcun altro. A meno che tu non voglia dire che anche Lualdi, Bracalini, Montesano, Moscati, ecc. accusano (portando documentazione e prove indiscutibili) Pertini. A meno che la storia non sia diversa: che a te interessa per motivi politici infangare Pertini, e che la Ferida, poveretta, altro non è che un pretesto. Allora, puoi portare altre testimonianze oltre a quella di Marozin che l'ordine di fucilare Ferida e Valenti lo diede Pertini, senza sentire ragioni?--213.140.21.227 (msg) 17:33, 3 set 2008 (CEST)[rispondi]

Caro Sami1951, Trovo un po' sconcertanti le tue argomentazioni. Questa Italia sarà anche disgraziata, ma per altre ragioni (mafia, politica corrotta, burocrazia soffocante, ecc,ecc) certamente non per un sacrosanto dibattito politico volto ad accertare responsabilità su fatti che appartengono ad un passato ancora recente sul quale credo sia diritto di ogni cittadino italiano sapere la verità. Troppo spesso fatti imbarazzanti per una qualsiasi parte politica sono stati accantonati senza un'ombra di verità. Trovo un po' inquietante il fatto che tu affermi perentoriamente "i partigiani furono eroi" senza distinguere e rifiutando di prendere in considerazione il fatto ormai acquisito che tale movimento, accanto a tante persone animate da sinceri ideali, schierava gente di dubbia moralità, gente saltata sul carro dei vincitori e riciclatasi dopo essere stata fervente fascista, e criminali comuni che evitarono le patrie galere camuffando dietro gli ideali antifascisti gli episodi di criminalità comune di cui erano stati protagonisti. Non ti dice nulla il fatto che tutti i gioielli della Ferida,accuratamente inventariati dalla madre della stessa (valore stimato: 10 milioni di euro di oggi!!)siano spariti dalla casa milanese dei due, unitamente a dodici bauli contenenti vestiti, pellicce, argenterie, orologi preziosi e quant'altro? A me si, a me questo dice molto. Tuo padre avrà senz'altro sentito le DICERIE che circolavano all'epoca su Valenti e la Ferida. Ma i soli che avrebbero potuto parlare di torture perpetrate dai due erano i prigionieri di Villa Triste. Ci fu un processo a carico di Pietro Koch (lui si, regolarmente processato, altro fatto incredibile, ma lui forse non aveva pellicce e gioielli da portar via....) e sfilarono in tribunale anche molti prigionieri di Villa Triste. NESSUNO DI LORO dichiarò in sede processuale di aver subito torture da Valenti e dalla Ferida, (eppure i due erano già sottoterra, non ci sarebbe stato neppure bisogno di sostenere un confronto) mentre molti testimoniarono contro Koch. Qui non si tratta di fare apologie del fascismo, cosa c'entra? Si tratta di esaminare singoli episodi di violenza e cercare di fare un po' di luce, semplicemente chiarendo che gli eroi furono eroi e che gli assassini furono assassini. Per quanto il contesto storico fosse indubbiamente particolare, questo non può e non deve giustificare episodi efferati di violenza gratuita a danno di persone inermi ed innocenti che ci furono da ambo le parti. E' incredibile sostenere una sorta di legge del taglione del tipo: "tu hai ammazzato mia sorella, io sono pienamente giustificato ed eticamente non colpevole se ammazzo tua nonna o tua madre". Simili argomentazioni mi sconcertano. Io preferisco cercare di capire, di conoscere, di distinguere. Il semplice fatto di essere stato partigiano darebbe anche a Marozin la patente di eroe. Non scherziamo! Noi ci penseremo, come esorti in chiusura del tuo intervento, ma tu, se ti riesce, scendi dal tuo pulpito e tira via quei paraocchi..... Gabri70

Caro Gabri, questo tuo ragionamento fa acqua. Continui a mescolare il saccheggio della casa di Valenti e Ferida con la loro morte, come se il primo spiegasse la seconda: cioè i due sarebbero stati uccisi per impossessarsi dei loro gioielli. Be', in una situazione come quella sarebbe stato facile rubare il tesoro della coppia senza torcere loro un capello, visto che non c'erano né Polizia né Carabinieri a far rispettare la legge. Tra l'altro c'è anche la seria possibilità che i ladri siano andati a fare il loro colpo dopo aver saputo dell'esecuzione dei due, senza aver nessuna relazione con chi gli ha sparato. Inoltre, dimentichi che Valenti faceva parte della X MAS e girava con la loro divisa, e si sapeva delle atrocità commesse da quel reparto. La morte dei due (giustificabile o meno che sia) ha motivazioni politiche la questione dei gioielli mi sembra, messa così, tangenziale. A meno che tu non abbia prove documentali per sostenere la tesi che Valenti e Ferida vennero eliminati col preciso scopo di mettere le mani sui loro averi. Infine: se, come tu (e Pansa, e anche dei partigiani, guarda un po') affermi, dopo il 25 aprile, quando ormai il Fascismo era sbaragliato, tra le file dei partigiani s'infiltrarono anche personaggi che con la resistenza non c'entravano niente (e secondo Pansa Marozin era probabilmente uno di questi), chi ti dice che non siano stati questi elementi a svaligiare la casa? Continuo a pensare che tu usi queste due figure per dare addosso alla Resistenza di allora, magari per un fine politico di oggi...--213.140.21.227 (msg) 19:23, 3 set 2008 (CEST)[rispondi]

Caro Latinese, Sono sempre più sconcertato dalla superficialità delle tue argomentazioni e dalla saccenteria con cui le propini. I tuoi interventi contengono solo attacchi scomposti alla mia persona e tue congetture personali. Non un fatto riportato, non una fonte citata..Evidentemente ciò che dico ti disturba molto ma, non avendo argomenti concreti da contrapporre, pensi di invalidare ciò che affermo screditando la mia persona. E' di plateale evidenza che continui ad intervenire su un argomento sul quale non hai alcun desiderio di fare chiarezza e di acquisire informazioni. Ti ho segnalato autori e fonti consultabili da tutti ma questo non ti interessa. Mi viene il sospetto che TU abbia moventi politici da portare avanti, nel qual caso, però, credo che con un simile modo di argomentare tu finisca solo per danneggiare la tua parte politica. Quanto a me, è tutto molto più semplice: me ne frego della politica, trovo che la Ferida sia una delle attrici più interessanti prodotte dal cinema italiano e vedendo alcuni suoi film è nato il desiderio di approfondire la vicenda. Tutto qui. E non so proprio come tu ti permetta di dire "Cosa vuoi e che cerchi". Mah... Continua pure a pensare ciò che vuoi, ma per cortesia, cerca di portare notizie, informazioni, questo dovrebbe essere lo scopo di tale forum, di cui ti ricordo l'argomento, visto che eri troppo impegnato ad attaccare me e lo hai perso di vista: LUISA FERIDA. Se non sai nulla della sua storia, perchè ti ostini ad intervenire? E veniamo al dettaglio di ciò che mi si contesta. 1) Ho sentito con le mie orecchie ITALO MOSCATI in un documentario di History Channel "STORIA PROIBITA DEL '900 ITALIANO", trasmesso da LA7 in data 02/09/2008, (se ti interessa realmente approfondire, procuratelo!) affermare come dato acquisito e comprovato il fatto che Pertini ordinò la fucilazione di Ferida e Valenti. La risposta al tuo piccato quesito è: SI, gli autori che ti ho citato parlano di precise responsabilità di Pertini non basate solo sulle dichiarazioni di Marozin. Tanto è vero che negli anni '50 lo stesso Pertini fu chiamato in tribunale a rispondere di qugli episodi.

Be', allora credo che sia tutto a vantaggio tuo e della Wikipedia se le fonti a comprova le citi nell'articolo, con tanto di note e numeri di pagina; questo migliorerebbe alquanto l'articolo.


Non è fango, caro Latinese, è cronaca. Al fango che per decenni è stato buttato sulla povera Ferida non ci pensi: bollata come sadica torturatrice, accusata di crimini mai commessi, diffamata a lungo anche dopo la morte per giustificare ad oltranza un'uccisione ingiusta (nonchè la razzia dei suoi averi...). Ce ne furono molti di episodi simili in quegli anni terribili, d'accordo, ma i tempi sono ora maturi per parlare chiaramente di chi fu vittima e di chi fu carnefice, affinchè chi subì violenze ingiuste possa almeno avere una parvenza di risarcimento postumo. 2) Sulla questione dei gioielli poi. E' incredibile la saccenteria con la quale continui a pontificare su argomenti sui quali dimostri in modo plateale ed evidente una totale mancanza di informazione. Ti informo io, allora: negli anni '50 Marozin fu processato non solo per l'accusa di duplice omicidio, ma anche per l'accusa di malversazione (fonte da consultare, se ne hai voglia, naturalmente: Gian Marco Montesano- "Il caso Ferida-Valenti- oro argento e piombo"- ed. Andromeda), con una incredibile assoluzione non "perchè il fatto non sussiste" ma "perchè il fatto non costituisce reato", sentenza talmente assurda da un punto di vista giuridico da far pensare che fosse sovradeterminata politicamente. La faccenda dei gioielli non è affatto "tangenziale", come dici tu! Esiste un'intervista di Giuseppe Grazzini (EPOCA n. 392 del 1958) a Vero Marozin in cui quest'ultimo ammette la "confisca" dei gioielli ma è molto evasivo quando gli viene chiesto: "Che fine hanno fatto?". Dice: "Non so, non ricordo, parte è stata restituita, credo, alla mamma della Ferida- circostanza smentita categoricamente da quest'ultima n.d.r.- gli altri andarono a Milano". Poi afferma: "Ma erano poca roba, sa? Erano quei vetri che mettono le ballerine, roba di figura ma di poco prezzo". Peccato che la mamma della Ferida avesse accuratamente inventariato tutti i "vetri" della figlia. L'elenco venne fuori nel dopoguerra (V. Odoardo Reggiani- op. cit- per l'elenco completo dei "vetri"). Un autentico tesoro, altro che vetri delle ballerine!!! Sulla faccenda c'è anche la testimonianza diretta di Annunziata Rossi, proprietaria della cascina in cui Valenti e Ferida furono tenuti prigionieri dagli uomini di Marozin gli ultimi 10 giorni della loro vita, a cui la Ferida aveva consegnato i suoi gioielli. (v. ancora Epoca n.392-1958- Intervista ad Annunziata Rossi di Giuseppe Grazzini). Gli uomini di Marozin chiesero ad Annunziata Rossi di prendere la borsa coi gioielli della Ferida e di consegnarla. Altro che faccenda marginale, mi pare una faccenda decisamente centrale!! Mi pare,caro Latinese, che se qui c'è qualcuno che giudica coi paraocchi delle ideologie, quello sei proprio tu! Quanto a me, è inutile che tenti di appiopparmi patenti da neofascista e simili solo perchè desidero fare luce su questa storia troppo a lungo rimasta in ombra. Mi dispiace deluderti, ma aborro qualunque forma di estremismo politico, sia esso nero o rosso, perchè credo fermamente che l'estremismo, di qualunque matrice, sia sinonimo di intolleranza. Detto questo ti saluto cordialmente Gabri70

Forse non ci siamo capiti: quel che io contesto è il lavoro fatto in modo approssimativo e abborracciato. Se uno ha fonti documentarie che comprovano una data tesi, fonti talmente forti da poter far considerare l'ipotesi addirittura un fatto, e non una semplice ipotesi, dovrebbe citarle nella voce dell'enciclopedia, e non nella pagina di discussione. Allora si avrebbe del valore aggiunto rispetto al materiale attualmente presente. Dal momento che nella voce finora si citava unicamente il libro di Marozin, chiunque (non solo io) potrebbe pensare che fosse solo lui ad accusare Pertini di essere il mandante (messa così la faccenda, uno potrebbe facilmente dubitare). Se invece c'è una pluralità di fonti tra loro indipendenti, la voce ne risulta rafforzata. Secondo me tu stai perdendo tempo a scrivere queste tirate nelle pagine di discussione: se conosci tanto bene l'argomento, e hai materiali a comprova, riscrivi la voce, cita le fonti, fai quel che c'è da fare. (Quanto alla mia parte politica, poi mi spiegherai esattamente qual è. Ma non in questa sede: c'è una mia pagina di discussione in quanto contributore registrato. Tutta questa polemica qui non serve a molto, credimi. Non trovi grottesco che la Discussione sia molto più lunga della voce stessa?)--Latinese (msg) 17:36, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]

D'accordissimo con te su quest'ultimo tuo intervento. Qualche volta, però, se si desidera realmente saperne di più su un argomento, basterebbe semplicemente chiedere a chi presumibilmente ha qualche informazione in più, anzichè dire "non è vero quello, non credo quell'altro..." senza sapere ciò di cui si parla. Ci saremmo risparmiati questa inutile e direi quasi surreale polemica e ti avrei subito fornito le fonti. Tutto qui. Ma perchè, poi, continui a richiedere fonti che non hai la minima intenzione di andare a consultare? La voce dell'encinclopedia, poi, dopo le tue modifiche, mi pare ancora più approssimativa ed abborracciata. Quando avrò tempo cercherò di rimediare.....Comunque ti ringrazio per la lezione su come si fa, su come si scrive, ecc....Ne farò tesoro. Il fatto però che tu sostenga che nella voce è segnalata solo la fonte di Marozin, fa sorgere il sospetto che tu la voce non l'abbia neppure letta. Basterebbe il libro di Odoardo Reggiani, segnalato nella voce, a chiarire benissimo l'argomento. Trattasi infatti di un'inchiesta accurata, rigorosa ed estremamente esaustiva, basata su ricerche storiche documentatissime e testimonianze di prima mano. Ma questo, forse, a te non interessa..... Gabri70

Caro Gabri70 Mi spiace ma devo insistere nella mia argomentazione. Non credo proprio di avere paraocchi di alcun tipo e sono purtroppo SCONCERTATO dal fatto che tu trovi SCONCERTANTI le mie argomentazioni. Questa Italia fa schifo perchè è vittima del suo pressapochismo storico e politico, con gente che non sa nulla del passato e per questo non capisce neanche il presente. IL GIUDIZIO MORALE, STORICO, ETICO, POLITICO sul ventennio è quello che mi porta a dire che I PARTIGIANI (COME FENOMENO, COME SCELTA DI CAMPO ) FURONO EROICI. Mi credi così scemo da non sapere che all'interno delle loro formazioni c'era gente di tutti i tipi? Credi che non sappia di crimini e misfatti che alcuni di loro perpetrarono? Credi che non sappia che IL VOLTAGABBANISMO, o se preferisci IL TRASFORMISMO era ed è uno dei tratti caratteristici di questo popolo di ignoranti? Ma non per legge del taglione, non per vendetta EBBE RAGIONE PERTINI: si dovevano fucilare SUBITO i responsabili principali di un crimine durato 23 anni! Mio padre non era certamente presente a villa triste, ma c'era a Milano quei giorni, sapeva sentiva subiva parlava. Ti ho detto che era amico di Bertuzzi, uno degli aviatori della RSI più decorati.Credi che non parlassero?Che non sapessero? Gli autori che tu citi e che ho letto (non tutti) sono, guarda caso, di parte destra compreso Pansa (che invece continua a proclamarsi di sinistra anche se ultimamente scrive di avere dei dubbi...bontà sua) Potrei anche aggiungerti SPAMPANATO ...ma a che serve? Ti ripeto: non si uccide la figlia per le colpe della madre...SI UCCIDE LA MADRE! Le responsabilità di quelli come Valenti e Ferida andavano ben oltre la partecipazione alle torture di villa Triste: erano quelle di chi fece ed indicò ad una generazione intera UNA SCELTA DI CAMPO SCELLERATA sapendo di difendere il sopruso, l'abuso, la tirannia, l'ingiustizia, il vizio e la corruzione. Non avevamo bisogno di Fini per sapere che il fascismo fu un male assoluto, ma lo ringrazio per averlo detto. Sami 1951

Caro Samy1951, anche io, molto controvoglia, mi trovo costretto a replicare alle tue confuse argomentazioni. Parli di un periodo che hai vissuto solo attraverso i racconti di tuo padre, come io l'ho vissuto attraverso i racconti dei miei nonni. Ciò nonostante impartisci lezioni a destra e a manca con un evidente disprezzo per il Paese in cui vivi, fatto di gente ignorante e non illuminata dalla VERITA', quella che tu, naturalmente, hai ben chiara, senza dubbi e senza incertezze. Cosa c'entra la Ferida, attrice, che, ti ricordo, è l'argomento di discussione, con i responsabili del "crimine lungo 23 anni" di cui parli? Non solo Pansa, caro Samy, anche Enzo Biagi, fra gli altri, giornalista di sinistra ma illuminato dall'intelligenza del dubbio, aveva espresso pesanti perplessità sulla vicenda Ferida-Valenti. Sembri animato da furore giustizialista, da sete di VENDETTA, che è ben altra cosa dalla sete di giustizia. Qui non si sta discutendo di fascisti, comunisti, socialisti, nè di guerra civile nel suo complesso, ma di un singolo fatto di sangue per il quale si deve stabilire se ci fossero gli estremi per un'esecuzione oppure no. Continui a parlare delle VOCI che sentiva tuo padre a Milano su Ferida e Valenti. Voci, appunto. "La Ferida non aveva fatto niente, veramente niente". Parole di Vero Marozin, partigiano. Fatti, non voci. Processo a Pietro Koch: nessuno testimonia di aver subito atti di violenza da Ferida e Valenti. Nessuno. Fatti, non voci. Marozin nel dopoguerra ammette la "confisca" del tesoro di Valenti e Ferida, ma dice di non ricordare dove finì. Fatti, non voci. Fatti che tu, armato dei robusti paraocchi con i quali fai le tue disamine moralizzatrici, rifiuti di vedere. Quando si è giovani si può sbagliare la scelta di campo, farsi abbagliare, illudere da gente più esperta. Ne sa qualcosa Dario Fo, paladino dell'antifascismo ma, in gioventù, militante volontario della Decima Mas, come Osvaldo Valenti, ne' più, nè meno. Ne sa qualcosa Giorgio Bocca, autore di articoli fascistissimi per fascistissime riviste, che solo dopo l'8 Settembre 1943 cambiò direzione, forse capì prima di altri dove tirava il vento, forse era più intelligente, ma essere poco intelligenti non può essere una colpa. Opportunismo dopo? Opportunismo prima? Crisi di coscienza? Mah, ai posteri l'ardua sentenza. La sicumera con la quale tu pretendi di separare il bene dal male con una linea netta, questo mi sconcerta. Dubito sempre di chi non dubita, caro Samy1951, anzi, ne ho quasi paura. Non vorrei conoscerti, nè capitare sotto le forche caudine dei tuoi giudizi lapidari. Ti lascio alle tue granitiche certezze, che non invidio affatto. Saluti Gabri70 P.S. ma ti hanno detto che al mondo esistono innumerevoli altri Paesi? Se il tuo ti fa così schifo, perchè non emigri altrove? PS2: dovremmo informare Giampaolo Pansa su quali sono le sue posizioni politiche, visto che tu sembri saperne più di lui.....

Circa questo inserimento "Ma l'invocata "sede giudiziale" non era competente: il Tribunale di giurisdizione unica e inappellabile dopo la Dichiarazione di Insurrezione Nazionale Generale da parte del C.N.L.(A.I.) del 25 aprile 1945 era quello istituito presso Il Comitato di Liberazione Nazionale (Alta Italia), che emise e fece eseguire la condanna a morte di Benito Mussolini e dei massimi gerarchi fascisti. Va ricordato che il C.N.L.(A.I.) era composto da: Partito Comunista Italiano (PCI), Democrazia Cristiana (DC), Partito d'Azione (PdA), Partito liberale italiano (PLI), Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) e Partito Democratico del Lavoro (PDL). Questo è storico". Tutta la pappardella non è pertinente con la voce, qui non si sta discutendo la validità di un ordine emanato da un determinato ente che nel momento in cui emanava poteva anche essere legittimo, anche se è tutto da vedere visto che la Ferida era sicuramente innocente. Il riferimento alle sedi giudiziarie è fatto a quelle vere e legittime che operarono in seguito e non in clima insurrezionale e che ovviamente non avrebbero mai condannato la Ferida. Che il CLN fosse composto da un certo numero di partiti è già specificato nella relativa voce e qui nuovamente non è pertinente dato che non serve specificarlo di volta in volta altrimenti non servirebbero i link.--Jose Antonio (msg) 22:24, 24 giu 2013 (CEST)[rispondi]

Ferida, Marozin, Pertini[modifica wikitesto]

Anche qui la vicenda mi sembra abbastanza impertinente, ma sorvoliamo per ora su quest'aspetto. Modifico così e spiego che cosa non va. Intanto il silenzio è un atteggiamento da cui non si può desumere nulla: se tu mi accusi di qualcosa e io taccio può darsi che non abbia di che replicare ma può anche darsi che ignori la tua accusa come risibile. Dunque scrivere anche se Pertini non negò mai tali fatti, resi pubblici dallo stesso Marozin nel 1965 suggerisce indebitamente, tramite una pseudoconcessiva in funzione di avversativa, che i fatti fossero veri. L'affermazione è quindi capziosa e anche inutile perché riporta un non-fatto, come tale estraneo a Wikipedia che riporta solo fatti (verificabili). Presuppone di nuovo che i fatti fossero veri nel parlare di fatti resi pubblici, laddove c'è solo una dichiarazione difensiva, non supportata da altre fonti. Anche l'espressione confermino il diretto coinvolgimento (addirittura con l'articolo determinativo e l'aggettivo diretto...) presuppone sostanzialmente che il coinvolgimento esista e sia, appunto, suscettibile di conferma (la congiunzione tuttavia che precede, invece, è una diffusa tecnica di «compensazione» stilistica del tutto inutile). --Erinaceus (msg) 14:21, 28 apr 2015 (CEST) P.S. La frase è frutto di apporti successivi disordinati, sia chiaro perciò che non è una critica a chi in buona fede ha «aggiustato» la forma nel tentativo evidente di assicurare un punto di vista neutrale.[rispondi]

Wikipedia NON è un blog ![modifica wikitesto]

Wikipedia NON è un blog ! Quando la finirete con tutte queste discussioni ?

Per correttezza[modifica wikitesto]

Segnalo che sono autore, da sloggato, di questa versione della voce.--NuM3tal95 (msg) 18:17, 14 ago 2021 (CEST)[rispondi]