Discussione:Lingua etrusca

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In data 8 settembre 2022 la voce Lingua etrusca è stata sottoposta a un vaglio.
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Intervento di Giorgio Mugnaini (senza titolo)[modifica wikitesto]

Ho aggiunto Volterra e Perugia perché l'origine etrusca del loro nome è sicura, mentre non lo è altrettanto quella di Parma, che ho espresso in forma dubitativa.

Poi non ho capito bene che significa la parte sull'insediamento in zona uralica. Vorrebbe dire che gli Etruschi venivano dagli Urali? A me non risulta proprio. -- Lucio Di Madaura - 17:57, 23 gen 2006

Ci sono molti problemi gravi:

  • l'origine degli etruschi non e` chiara;
  • L'ergativita` dell' etrusco non e`provata;
  • dall'asia minore non provengono popoli di area ugro-finnica. Questo e` riconosciutamente falso e lo ho eliminato;
  • I popoli dell'asia minore, eccetto gli Hatti (da non confondersi con gli Ittiti, nella medesima area), parlavano di fatto lingue indoeuropee anche se di una varieta` molto antica;
  • non c'e' alcuna prova che i Villanoviani parlassero una varieta` di Etrusco, (probabilmente no). (Aggiunta di Ugo del 21/1/11: è accettato che i villanoviani parlassero etrusco. Cfr anforetta Melenzani, museo di Bologna)

Si raccomanda di corregere ed utilizzare informazioni non controverse o almeno di metterle in forma dubitativa. -- Giorgio Mugnaini - 17/2/2006

modifiche a lingua etrusca[modifica wikitesto]

mi sono permesso di apportare alcune modifiche di due tipi: seguendo le segnalazioni precedentemente scritte su questa discussione, e correggendo di conseguenza; apportando alcuni ampliamenti tratti da mie conoscenze: ho ampliato il capitolo sulla fonetica e soppresso quello sulle regole grammaticali, che ho sostituito con uno nuovo "morfologia", che ho cercato di rendere il piu' approfondito possibile.

mancano i font per i caratteri etruschi[modifica wikitesto]

Ci sarebbe da modificare i font etruschi per l'alfabeto e i simboli dei numeri. Dato che i simboli per l'alfabeto etrusco caricati sui Commons di Wiki sono abbastanza limitati è stato fatto un accrocco pazzesco usando caratteri dal greco al fenicio al runico ecc. ecc. A mio avviso sarebbe tutto da rifare, disegnando tutti i caratteri etruschi che mancano nei Commons per poi caricarceli. Ricostruendo almeno un alfabeto etrusco arcaico e uno classico, includenti tutte le varianti di una lettera. Stesso discorso per i simboli dei numeri che sarebbero da creare ex novo come font e caricarli in wiki.

fine delle mie modifiche sostanziali[modifica wikitesto]

ho terminato quanto era in mio potere modificare.  ;) nel senso che non posso modificare quanto suggerito riguardo ai caratteri, perchè non ho i font per l'etrusco e non saprei nemmeno dove trovarli...  :(

Basterebbe disegnare i caratteri su un foglio, poi scannerizzarlo sul computer e caricare il file grafico su wikipedia. Come modello si può usare ad esempio lo schema in en:Image:Etruscan alphabet.png --82.59.177.193 20:29, 15 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Date inizio e fine attestazione etrusco[modifica wikitesto]

Segnalo due inesattezze riguardo al periodo di attestazione della lingua etrusca:

  • Le prime iscrizioni a noi note risalgono all'inizio dell'VII secolo a.C. (alcune iscrizioni tarquiniesi e qualche alfabetario);
  • Le ultime risalgono all'inizio del I d.C. (un paio di iscrizioni).

--Tartawiki

aggiunta di citazione[modifica wikitesto]

Sono l'utente Shelburn e non ho ancora capito come funziona la cosa, e chiedo scusa. La mia intenzione è semplicemente quella di aggiungere una citazione - che era richiesta - all'articolo di pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_etrusca

e in particolare nel paragrafo: Area di diffusione e influenza della lingua etrusca nell'antichità

l'ultima frase dice: Alcuni studiosi [citazione necessaria] collegano l'etrusco anche alla lingua retica, parlata dai Reti nell'area alpina fino al III secolo d. C.

Appunto volevo colmare questa richiesta di citazione Nel libro L'enigma svelato della Lingua Etrusca di Giulio M. Falchetti Newton & Compton editori prima edizione settembre 2000 si dice che Helmut Rix avrebbe recentemente dimostrato in modo scientificamente definitivo e inconfutabile che la lingua dei Reti sarebbe strettamente imparentata con l'etrusco

L'articolo di Helmut Rix è "Il problema del retico" ed è pubblicato negli Atti del Convegno della Società Italiana di Glottologia "Varietà e continuità nella storia linguistica del Veneto" che si è svolto nel mese di ottobre del 1996.

Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 213.140.21.237 (discussioni · contributi).

lessi quando usci' il libro del prof. Bernardini Marzolla (qui citato) e la sua ricostruzione e tesi di una stretta parentela tra etrusco e sanscrito mi parve molto ben fondata. Tra l'altro mi sembra che non sia in contraddizione colla testimonianza di Erodoto in quanto ovviamente anche il lidio ed il lemnio potrebbero altrettanto bene ricondursi al sanscrito. Pochi sono i monumenti di queste lingue, ma per quel che ricordo mi pare che vi sia la certezza di una loro parentela sia coll'etrusco sia col sanscrito, essendo tutte lingue indoeuropee assai arcaiche. Quanto al passo di Festo che accenna ai Sardi mi domando se non si tratti piuttosto di un equivoco interpretativo col nome della capitale della Lidia. La questione dei Reti mi lascia perplesso se non altro perche' tale popolo alpino non sembra avere alcun rapporto storico cogli Etruschi, qualora non si ammetta che il popolo etrusco non si fosse insediato su un territorio assai vasto. Livio comunque e' una fonte attendibile tantopiu' che era di Padova. V. Pisani nel suo libro sulle lingue dei popoli dell'Italia antica cita pochissimi frammenti epigrafici. Non ho potuto leggere il saggio di Helmut Rix, comunque anche qualora egli fosse riuscito a dimostrare la parentela di Retico ed Etrusco, cio' non escluderebbe affatto di per se' l'origine anatolica e la provenienza marittima degli Etruschi. A quanto ho potuto desumere dalla lettura di Wikipedia, pare che lo studioso tedesco abbia addirittura creato una famiglia linguistica a parte denominata tirrenica, di cui decreta pure la non indoeuropeita'(sarebbe ciuoe' un afamiglia linguistica isolata). Mi pare che camminiamo sulle orme della peggiore e piu' stolta tradizione degli studi etruscologici, in cui gli studiosi si piccano di ritagliare un'area nuova ed autonoma, e quindi una sfera di potere accademico per se'. Corporativismo culturale...Anche qui, se si ammette che si tratti di una lingua indoeuropea assai arcaica non e' difficile dimostrarne la parentela coll'etrusco, cosi' come si potrebbe dimostrarne la parentela col sanscrito e con altre parlate arcaiche come p.es. il russo, il sardo etc.RrllRrll (msg) 08:17, 20 ago 2009 (CEST) (msg) 17:37, 18 ago 2009 (CEST)[rispondi]

mi pare altresi' azzardato definire come si fa nell'articolo che l'etrusco sia una lingua agglutinante e suggerirne piu' o meno esplicitamente una parentela colle lingue uraliche. (lasciamo stare le altaiche). Ho appreso che recentemente M. Alinei ha pubblicato un libro in cui sostiene che l'e. sia un antica forma d'ungherese. Tale tesi ha pure trovato accesi sostenitori. Mi stupisce che un linguista serio abbia potuto prendere un tale abbaglio. L'e. puo' apparire lingua agglutinante ad una lettura superficiale. In realta' cio' e' dovuto alla natura flessiva della lingua ed ai suoi lunghi e strani gruppi consonantici. Cio' pero trova facile spiegazione se si segue la tesi interpretativa di Bernardini Marzolla. Il sistema vocalico IE originale si e' alterato fortemente per effetto della forte accentuazione fino ad esser pleonastico ed obliterato. Chi abbia studiato il sanscrito o anche abbia avuto contatti con parlanti Indiani di Hindi sa di che si tratta. La parentela tra due lingue non puo' esser provata su somiglianze occasionali, sempre possibili, bensi' sulla base di una similarita' o derivazione riconducibile a leggi precise, quelle ben note alla glottologia. Cio' detto puo' darsi che Alinei sia riuscito a provare la parentela tra lingue uraliche ed IE attraverso il suo studio comparativo dell'e. e dell' ungherese. Mi auguro che sia cosi', perche' e' indubbio che IE ed uralico sono due gruppi imparentati. Comunque nello studio del nostro tema dobbiamo cercare qual e'la parentela provabile e significativa (rilevante) dal punto di vista della storia delle lingue.116.52.147.42 (msg) 14:49, 25 ago 2009 (CEST)[rispondi]

da dove sono state ricavate le informazioni sulla lingua etrusca? la voce è completamente carente di fonti--FiorixF1 (msg) 14:37, 1 lug 2010 (CEST)[rispondi]

Nell'introduzione: "persona dall'etrusco φersu".
Che io sappia l'etimo più accreditato è dal latino persona (maschera teatrale).
Salvador (msg) 06:32, 1 feb 2011 (CET)[rispondi]

La voce dice che il latino (neretto mio) persona viene dall'etrusco φersu. Anche io ho vaghi ricordi del genere. --Carlo M. (dillo a zi' Carlo) 10:12, 1 feb 2011 (CET)[rispondi]

Confermo quanto ha scritto Carlo M., la parola latina persona deriva dall'etrusco φersu, è una derivazione piuttosto nota.--Tins cvil (msg) 14:10, 19 feb 2011 (CET)[rispondi]

Violazioni di copyright?[modifica wikitesto]

«Nella fase più arcaica la a era pronunciata in modo abbastanza simile alla o delle lingue italiche (per esempio il latino Louci- era riprodotto in etrusco arcaico come Lavci-). Successivamente fu pronunciata sempre più centrale, similmente alla a italiana, e fu la u ad avvicinarsi sempre più alla o italica (in neo-etrusco Louci- è Luvci-). Per quanto riguarda l'accento, nella prima metà del V secolo si diffuse una pronuncia con un forte accento di intensità sulla prima sillaba, fenomeno comune a molta parte dell'area italiana, che interessò anche il latino e l'osco-umbro. Ciò provocò la sincope delle vocali interne atone, che determinò una delle più importanti differenze tra etrusco arcaico e neoetrusco (es. alice > alce ["diede"]).»

Attenzione: i due paragrafi riportati qui sopra sono copiati parola per parola da Etruscologia di Massimo Pallottino. Il libro è stato ristampato almeno fino agli anni '80, quindi dubito che il copyright sia scaduto... Altri brani mi sembrano copiati integralmente da L'enigma svelato della lingua etrusca di Giulio Facchetti, pubblicato negli anni '90 o 2000 (ma non ho verificato, non avendo il libro con me). 93.62.144.26 (msg) 11:58, 16 set 2011 (CEST)[rispondi]

Tastiera per digitazione font etruschi[modifica wikitesto]

Se può essere utile, segnalo questo strumento: http://www.litterae.eu/tevu/ Per altro potrebbe tornare utile anche per il Wiktionary.

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Lingua etrusca. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 19:08, 19 lug 2019 (CEST)[rispondi]


secondo Rix, phi, theta e chi nell'etrusco erano fonemi palatalizzati, cioè un po' come p, t, k palatalizzati nel russo. secondo la maggioranza dei sapienti (secondo la wikipedia inglese) erano però come nel greco aspirati come nel greco antico, cioè [kʰ] ecc. (cf. qui: Rix postulates several syllabic consonants, namely /l, r, m, n/ and palatal /lʲ, rʲ, nʲ/ as well as a labiovelar spirant /xʷ/ and some scholars such as Mauro Cristofani also view the aspirates as palatal rather than aspirated but these views are not shared by most Etruscologists. Rix supports his theories by means of variant spellings such as amφare/amφiare, larθal/larθial, aranθ/aranθiia. / https://en.wikipedia.org/wiki/Etruscan_language)

-> La scrittura e la lingua. In: M. Cristofani (ed.): Gli Etruschi. Una nuova immagine. Giunti Martello, Florenz 1984, S. 210–238. 245 S.

NB: nell'IPA /θ/ è la th (sorda) inglese (thing, Smith) o la theta (thita) del greco moderno, non la theta del greco antico o dell'etrusco.

digamma era /w/ come nel greco antico; e non [v] (valore moderno di v nell'italiano, francese ecc.) Wathiik (msg) 10:21, 2 feb 2021 (CET)[rispondi]

L'Etrusco ha il Keigo?[modifica wikitesto]

Il Keigo, un tipo di linguaggio onorifico presente in alcune lingue come il giapponese ma molto raro nelle lingue indoeuropee (il latino e il greco ad esempio non lo avevano, quindi non a caso l'italiano non lo ha) ma l'Etrusco non è indoeuropeo, quindi vorrei sapere se l'Etrusco ha il Keigo (risultando quindi l'unica lingua parlata in Italia ad averlo). --5.89.159.67 (msg) 01:43, 2 giu 2023 (CEST)[rispondi]