Discussione:Kunoichi
Leggo nell'articolo: "Erano anche addestrate nell'usare oggetti comuni come armi, per esempio usare le loro scarpe di legno per fratturare ossa, nascondere una lama nel loro ventaglio o usare un ombrello come uno scudo."
Ma dai, che cavolate da manga sono queste? Vi sembra realistico e verosimile da qualunque parte non sia un manga/anime usare un ombrello tradizionale di carta come scudo? Scudo da cosa? Shuriken di marzapane? — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 213.140.22.122 (discussioni · contributi) 09:05, 28 set 2011 (CEST).
- Premesso che una vera soluzione della questione non può che essere ricercata in adeguate fonti,
- visto che questa discussione è stata inserita addirittura nel Bar generale, provo a dare un minimo di risposta: Non mi pare affatto che quanto scritto nella voce sia del tutto non plausibile. In spazi ristretti come una casa (a maggior ragione in una stanza giapponese), quindi a distanza ravvicinata (nella voce c'è appunto scritto che "Veniva loro insegnato il combattimento ravvicinato, piuttosto che l'uso di armi a distanza") un attacco con alcuni oggetti comuni contro una persona, magari già buttata a terra o presa alla sprovvista mentre è seduta, può essere efficace se non letale (mi viene in mente la similitudine con un classico dei gialli occidentali, l'attizzatoio del camino). E l'ombrello (magari segretamente rinforzato), vero che di certo non è resistente come uno scudo vero per cui non può parare un colpo di Wakizashi o un lancio di Shuriken già in completa esecuzione, ma può (magari con ulteriore sorpresa) essere aperto addosso al braccio e all'arma di chi stava reagendo al primo attacco a sorpresa impedendone o perlomeno intralciandone l'esecuzione. (Non per altro viceversa chi doveva essere pronto a difendersi da attacchi di vario tipo anche non sul campo di battaglia si allenava a estrarre e approntare all'uso un'arma nel modo più veloce e fluido possibile, vedi Iaidō e altre discipline simili).
- Piuttosto quello che mi lascia perplesso (ma anche qui dovremmo guardare le fonti) è il passo "L'arma da loro più usata era il neko-te, delle unghie metalliche che venivano poste sulle dita e legate tramite dei nastri di pelle." che mal si presta a persone che come scritto si affidavano molto al travestimento. (E già che ci siamo, sono perplesso anche seguendo il link alla voce Ninpō che mi sembra contraddittoria e poco chiara) --79.17.150.185 (msg) 21:44, 9 feb 2012 (CET)
- Se il telo dell'ombrello era di carta, ma le stecche erano di bambu e l'ombrello, più che come scudo, venisse usato chiuso per deviare la lama avversaria, trovo tutto plausibile. Si tratta di saper sfruttare quello che si ha a disposizione e sorprendere l'avversario; ti crede disarmato, ti assale con foga, ma tu lo sorprendi deviandogli la lama, e perde la guardia e tu cogli l'occasione di assestargli un colpo deciso colla punta dell'ombrello caricata con tutta la forza. Serve allenamento.--Bramfab Discorriamo 23:18, 9 feb 2012 (CET)
- Fintanto che non ci sono fonti c'è poco da discutere. Ognuno può dire la sua ma nulla è verificabile. Se volgiamo risolvere il problema la prima cosa da fare è quindi trovare riferimenti. --82.60.173.152 (msg) 12:57, 10 feb 2012 (CET)
- Ho aggiunto una fonte trovata in rete sul neko-te.--Mauro Tozzi (msg) 15:58, 10 feb 2012 (CET)
- Una fonte di altervista.org. Non proprio il massimo:-( . Stasera vedo se riesco a repierire qualcosaltro (anche se in lingua italiana mi risulta difficile trovarlo). --151.51.30.26 (msg) 18:45, 10 feb 2012 (CET)
- La fonte inserita alla seconda nota (^ Glenn Morris, Shadow Strategies of an American Ninja Master, Frog, 1996, page 70. ISBN 1-883319-29-3) rimanda ad una pagina inesistente. --JocAss (msg) 01:11, 18 ott 2012 (CEST)
- Una fonte di altervista.org. Non proprio il massimo:-( . Stasera vedo se riesco a repierire qualcosaltro (anche se in lingua italiana mi risulta difficile trovarlo). --151.51.30.26 (msg) 18:45, 10 feb 2012 (CET)
- Ho aggiunto una fonte trovata in rete sul neko-te.--Mauro Tozzi (msg) 15:58, 10 feb 2012 (CET)
- Fintanto che non ci sono fonti c'è poco da discutere. Ognuno può dire la sua ma nulla è verificabile. Se volgiamo risolvere il problema la prima cosa da fare è quindi trovare riferimenti. --82.60.173.152 (msg) 12:57, 10 feb 2012 (CET)
- Se il telo dell'ombrello era di carta, ma le stecche erano di bambu e l'ombrello, più che come scudo, venisse usato chiuso per deviare la lama avversaria, trovo tutto plausibile. Si tratta di saper sfruttare quello che si ha a disposizione e sorprendere l'avversario; ti crede disarmato, ti assale con foga, ma tu lo sorprendi deviandogli la lama, e perde la guardia e tu cogli l'occasione di assestargli un colpo deciso colla punta dell'ombrello caricata con tutta la forza. Serve allenamento.--Bramfab Discorriamo 23:18, 9 feb 2012 (CET)
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