Discussione:Cuccìa (Sicilia)

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Cucina
Siracusa
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Monitoraggio effettuato nel settembre 2013

Ci dividiamo?[modifica wikitesto]

Mi sembra che si tratti di due specialità molto differenti, salata quella calabrese, dolce quella palermitana, direi di dividere le voci. --Dedda71 (msg) 12:47, 16 dic 2008 (CET)[rispondi]

Bhè non so se sia il caso visto che comunque per la voce calabrese sono pochi i contenuti finora.

scusatemi ma la cuccìa non è un piatto tipico solo della città di Palermo ..che ultimamente tendfe ad appropriarsi anche di ricette tipiche di altre città della Sicilia!!la Cuccìa si mangia a nche a Trapani e a Siracusa!!esistono molte varianti solo nella città di Trapani!!dolci e salate!tutte da provare!!

Benone. Si tratta di due varianti, per cui sono d'accordo nel redigere due diversi lemmi (uno palermitano e uno calabrese), creando una nota-disambigua per entrambe. Non entro nel merito delle rivendicazioni di primogenitura (che mi sembra dimostrino quanto in Italia domini ancora un campanilismo che rischia ogni giorno di più, in un mondo orrendamente globalizzato, di apparire più che altro patetico) ma mi raccomando di scrivere in lingua italiana: spazi di separazione innanzi tutto e firmarsi, anche se solo con l'IP. --Cloj 15:04, 10 dic 2010 (CET)[rispondi]
Esiste anche a San Michele di Ganzaria, dove pure viene ritenuto pietanza tipica. Il prodotto è indubbiamente tipico degli ambienti rurali siciliani (quello dolce, quello salato piuttosto calabrese e in generale del sud Italia), una sola città non può presumere di dare la paternità a un prodotto tanto diffuso. Per tacere della sua natura tipicamente agreste: come può una città inventare un prodotto campagnolo?
Sull'ultima tua affermazione eccepisco solo facendo otare che Palermo fino al primo dopoguerra era una città prevalentemente agricola (eccezion fatta per il porto e i suoi cantieri) al centro di una conca che vantava la miglore produzione al mondo di agrumi. La cuccia rsale a secoli prima quando Palermo era una città di circa 20.000 abitanti. Ecco come fa una città ad inventare un prodotto campagolo... Come avrà fatto mai Napoli ad inventare l canescone o la torta pasqualina? E roma la coda alla vaccinara o i carciofi alla giudia? Le città mica nascono direttamente città (tranne in Cina!), prima sono borghi di campagna. :-)) --1felco (A Frà, che tte serve?) 11:04, 9 set 2013 (CEST)[rispondi]

Ho eliminato una parte scritta (probabilmente con un traduttore automatico) sulla kutia, un sweet grain pudding diffuso in alcuni paesi dell'Est europeo. Secondo voi si tratta dello stesso piatto? Ecco la parte "incriminata":

La "kutia" è tradizionalmente servita in Russia, Ucraina, Lituania, Bielorussia e in Polonia. La kutia è frequentemente il primo piatto nel tradizionale cenone dei dodici piatti della Vigilia di Natale. È raramente servito in altri periodi dell'anno. Chiamato koliva della Serbia e Romania (riservata di solito ai funerali) ci si mettono zucchero e uva passa. La kutia fece anche parte di una comune tradizione pasquale ortodossa della Russia imperiale, che tramonto' in popolarita' a risultato dell'ateismo ufficiale dell'ex Unione Sovietica, ma che sta avendo un risorgimento nella Russia e altre ex republiche sovietiche. Radonitsa è una delle feste in qui potrebbe essere servita. Pure adesso la kutia viene servita ai funerali in diverse parti della Russia come un pasto commemorativo.

Che ne pensate? Io, in assenza di fonti certe, farei una seconda voce. --Dedda71 (msg) 17:43, 25 gen 2011 (CET)[rispondi]

Nella sezione origine sostiene che è originario dall'antica Grecia e che in epoca bizantina veniva detta kollyba. Ora, non vorrei peccare di POV, ma mi pare che in Sicilia e in particolar modo a Siracusa i Greci erano molto presenti. Inoltre il tipo di pasto sembra essere associabile al culto demetriaco, un culto diffusissimo nella Sicilia greca e in particolare grazie alle campagne religiose di Gerone di Siracusa. Per tacere della presenza della corte imperiale bizantina in Siracusa nel VII secolo. Pertanto non mi pare difficile che il piatto possa essere di origine greca e quindi diffusosi nei paesi slavi (come scritto nell'articolo russo) e in Sicilia, in tempi e modalità diversi, sviluppando una caratterizzazione poi nelle rispettive ricette locali. L'unica costante appare essere il legame col solstizio d'inverno.

Cuccìa Calabrese[modifica wikitesto]

Ragazzi è inutile che ne fate una tragedia. La cuccìa c'è anche in calabria e non dovete permettervi a censurare questi contributi. A distanza di anni vedo che avete fatto sparire i contributi riguardo il piatto calabrese. Facciamo questa pagina di disambiguazione e ognuno per la sua strada, grazie --Saettadizeus (msg) 19:33, 13 feb 2012 (CET)[rispondi]

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Coincidenze in alcune (molte) pietanze siracusane e palermitane, perchè?[modifica wikitesto]

Mi porgo da un po' questa domanda... che va accentuandosi mentre approfondisco le ricette siracusane e nei libri vi trovo molto spesso una strana assonanza con Palermo; ovvero nei testi si dice "diffusa a Siracusa e a Palermo"... mi domando perché questo? Perché se ci si riflette questo non è normale, non dovrebbe essere così dato che Siracusa si trova nella Sicilia orientale e Palermo in quella occidentale; i piatti siracusani dovrebbero essere in comune con quelli di Catania, Ragusa e Messina, non con quelli palermitani.

Riflettendo sulle possibili cause, credo di averne trovata una che forse è all'origine di tutte le voci che apro e che vedo "invase" da tradizioni palermitane che sono molto simili alle più antiche siracusane. Però non posso mettere in voce la conclusione alla quale sono giunta, perché mi servirebbe che qualche fonte esterna potesse confermare il mio dubbio/sentore, per cui mi servirebbe la conferma di un'attestazione di fonti terze. Sperando quindi che qualcuno in futuro approfondisca la questione, io cerco intanto di spiegarla qui, a parole mie, premettendo che comunque non metterò in voce ciò, ma è solo l'esternazione di un dubbio:

Potrebbe essere che queste coincidenze culinarie, come ad esempio la Cuccìa di Santa Lucia (cibo che risale all'epoca greca), siano nate perché una colonia non indifferente di antichi Siracusani sia vissuta proprio a Palermo durante il medioevo?!

Le basi storiche si ci riflettiamo ci sarebbero:

Al tempo della conquista araba i Siracusani vennero presi dai nuovi dominatori, sfrattati dalla loro città (che venne data alla fiamme, da quel che si racconta), condotti a forza dentro Palermo e qui imprigionati per sette lunghi anni, fino a quando non fu mandato dall'imperatore di Costantinopoli un suo ufficiale con sufficiente denaro per liberarli tutti. Essi dunque vennero liberati a Palermo, ma poi, secondo le fonti, essi spariscono nel nulla... non si hanno più loro notizie.

In pochi, pochissimi, rimasero a Siracusa; pochissimi si salvarono dalla strage e dalle catene. La città dovette essere ripopolata dagli Iblei. Fino a qui la storia. Ma i prigionieri siracusani condotti via degli Arabi che fine fecero una volta liberi? E se essi in realtà rimasero stabilmente a Palermo mischiandosi tra la popolazione e quindi imprimendoli e tramandandoli le loro tradizioni culinarie? Ciò a mio avviso spiegherebbe perché i palermitani mangino un dolce che era tipico delle popolazioni dell'antica Grecia; tipico della sacralità dell'antica Siracusa. E questo discorso potrebbe valere anche per il radicamento di altri piatti come la minestra di fave (altro alimento caro ai greci e ai romani), particolamente diffuso sia a Siracusa che a Palermo... insomma, queste due città prima del medioevo ebbero pochissimi contatti, ma dopo gli Arabi cambiò tutto: Palermo si prese il titolo di "capitale di Sicilia" che fino ad allora era appartenuto saldamenrte a Siracusa.

Potrebbe essere? Mi auguro che si approfondisca tra le fonti, in modo da fare chiarezza. --Stella (msg) 11:35, 21 apr 2018 (CEST)[rispondi]

A Catania esiste la cuccìa[modifica wikitesto]

Non è affatto vero che la cuccìa è assente dalla città metropolitana di Catania, a Mirabella Imbaccari, San Michele di Ganzaria, San Cono e anche a Caltagirone esiste, non so chi abbia scritto una simile castroneria

Tz... caro amico/a (mancando la firma) sapessi quante "castronerie" esistono sulle voci siciliane^^ se ti scandalizzi per una semplice mancanza su questo dolce al cucchiaio è meglio che tu non vada avanti con le altre voci culinarie (e non solo)... anche se parlando tu del catanese forse non riceverai poi tante delusioni... Catania e Palermo sono state inserite quasi ovunque nella storia della cucina sicula; il dramma è per il resto dell'isola, quindi dont'worry... cercati una fonte e metti quel che manca sulla cuccia catanese, altrimenti temo che ti toccherà aspettare un bel po' prima che si supplisca a simile castroneria. --Stella (msg) 17:12, 12 ago 2019 (CEST)[rispondi]

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