Discussione:Biancaneve

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Letteratura
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla verificabilità della voce. Un aspetto del tema non è adeguatamente supportato da fonti attendibili. Alcune fonti andrebbero sostituite con altre più autorevoli. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
BLievi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. Mancano alcuni file o altri sono inadeguati. (che significa?)


Non sono sicurissimo ma la favola originale dei grimm non finisce come è descritto nell'articolo con un bacio del principe che risveglia Biancaneve. In realtà il principe vista la bara di cristallo preparata dai nani in cui giace da molto tempo biancaneve chiede ai nani di dargli la bara con biancaneve (forse necrofilo) perchè la possa ammirare per tutta la vita nel suo castello. I nani, dapprima nicchiano, poi gliela lasciano. Mentre i servitori trasportano la bara uno scivola (o inciampa su una radice) e la bara cade. La caduta fa uscire dalla boocca di Biancaneve il torsolo avvelenato e così la ragazza si risveglia--Duffo 09:59, Ago 10, 2004 (UTC)

Io vorrei linkare la storia "La principessa e i sette cavalieri" di Alexandr Puskin, sicuramente c'e' un legame fra le due storie anche se non so esattamente quale Utente:s_vecchiato

Il riferimento alla vita reale della Von Erthel che parla di un giocattolo che registra la voce e la riproduce... nel '700! Direi che è da modificare, no? - 235205153 - 3 gennaio 2013 -

@S vecchiato: le trame delle due storie sono simili (a mio avviso). Ma perché ti dai della gallina ovipara? --Sete strette 02:55, 24 feb 2013 (CET)[rispondi]

C'è qualcuno che sa spiegarmi il perchè di due pagine quasi identiche nel titolo (Biancaneve e Biancaneve e i sette nani) e dal contenuto similare, là ove, invece, dovrebbe essere identico? Carlotm (msg)

Perché almeno fino a qualche giorno fa la pagina Biancaneve era pensata per parlare del personaggio, mentre questa era la fiaba dei fratelli Grimm. La distinzione si è attenuata di molto negli ultimi giorni, con una serie di interventi che ha "confuso" la separazione (vedi per esempio questa versione, dove l'incipit è chiaro).
Secondo me, le varie aggiunte fatte alla pagina Biancaneve sulle revisioni della trama della fiaba andrebbero messe in questa pagina, e l'altra voce andrebbe chiamata Biancaneve (personaggio) per chiarezza. Una volta chiarito quell'aspetto, si può poi decidere se il titolo Biancaneve e i sette nani sia corretto o no per questa pagina. --Marcol-it (msg) 15:07, 11 feb 2014 (CET)[rispondi]

Ho contribuito a modificare questo file con la convinzione errata che parlasse della storia e non del personaggio, dato che la pagina di Biancaneve non riportava nessun riferimento particolare al "personaggio" né ad altre versioni della fiaba che non fossero la sinossi del film Disney. Mi dispiace se involontariamente ho confuso le due cose, vorrei contribuire all'editing trasferendo alcuni paragrafi da una parte e dall'altra. ---s_vecchiato (msg) 16:01, 11 feb 2014 (CET)[rispondi]

Mi sembrerebbe più corretto riportare la pagina Biancaneve all'edizione del 10:52, 2014 feb 11‎, caso mai aggiungendo quel che manca e togliendolo dalla pagina Biancaneve e i sette nani, piuttosto che l'operazione inversa.
La pagina Biancaneve non è mai stata una pagina sul personaggio. A parte l'incipit, nessun capitolo ha mai trattato la materia in tal senso. E il corretto titolo della fiaba dei fratelli Grimm è appunto Biancaneve.
Mi parrebbe perciò molto più lineare completare Biancaneve specificando in maniera molto chiara trattarsi della fiaba scritta dai fratelli Grimm e modificare Biancaneve e i sette nani in Biancaneve (archetipo popolare) dove raccogliere informazioni circa la sua origine nel contesto della cultura popolare europea e approfondendo l'accenno al sistema di classificazione di Aarne-Thompson. Questa seconda pagina sarebbe senz'altro molto più interessante che non quella sul personaggio Biancaneve che finirebbe per essere, come già avvenuto, una ripetizione della pagina riguardante l'omonimo racconto. --Carlotm (msg) 23:50, 11 feb 2014 (CET)[rispondi]

Verso la fine della Trama, dice:

Nel frattempo erano state fatte arroventare sulle braci due scarpe di ferro, che LA STREGA viene costretta ad indossare

Quale strega?? La matrigna? Se è lei, è la prima volta in tutta l'esposizione della storia che ci si riferisce a lei come strega (prima chiamata "regina" e "matrigna"), e non c'è nessun elemento nella storia che faccia supporre che si tratti di una strega (incantesimi, magie, niente). Inoltre non è chiaro perché all'improvviso viene sottoposta a un qualche tipo di punizione. E poi DA CHI?

Sembra che manchi un pezzo di storia. Naturalmente io sono ignorante e tutti conoscono benissimo la storia, ma visto che la voce in Wikipedia dovrebbe servire proprio per chi non la conosce, credo che questo punto andrebbe chiarito.

Teo8976 (msg) 15:14, 12 dic 2017 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Biancaneve. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:46, 18 feb 2019 (CET)[rispondi]

E' grave dimenticare l'ispirazione italiana di Giambattista Basile.[modifica wikitesto]

Giambattista Basile scrisse e raccontò le sue fiabe ben prima di Charles Perrault e dei Fratelli Grimm, quindi è evidente l'ispirazione italiana se si comparano e confrontano alcuni aspetti comuni a tante fiabe degli scrittori a lui successivi e posteri.[1] La diffusione fu facilitata perché lo stesso Basile era feudatario e frequentava persone della corte regia napoletana, che poi viaggiando tra le varie corti o per legami di parentela, portavano le sue fiabe oltre le Alpi (a tal proposito si veda la famiglia Corvi di Sulmona stettamente imparentata con i Tabassi, questi imparentati con la Casata degli Hohenzollern).[2][3] La tesi di Giuliano Palmieri si potrebbe riconnettere a questi fatti, perché le fiabe di Giambattista Basile si erano diffuse anche in ambiente veneto durante il periodo in cui lo scrittore rendeva servizio come soldato mercenario per la Repubblica di Venezia e poi all'estero. Il capolavoro Lo cunto de li cunti pubblicato postumo negli anni 1634-1636 contiene fiabe ispirate da personaggi italiani realmente esistiti, come il caso de' "Lo cuorvo" ("Il corvo"). Questa fiaba racconta di un Re, titolo usato per facilitare la comprensione ai bambini e far comprendere che si tratta di uno che comanda, che un giorno vede un corvo morto nella neve, e il contrasto del sangue rosso sul bianco lo colpisce tanto da non desiderare altro che una sposa dalla pelle bianca e le guance rosse.[4] Queste è una delle prime ispirazioni per Biancaneve, che verrà poi ripresa anche nelle favole successive dei Grimm. Il personaggio di Biancaneve sembra essere ispirato alla Marchesa Giovanna Zazzara, di famiglia originaria della città di Acquileia poi fondatrice di Venezia, luogo dove si usava tingersi il viso di bianco e le guance di rosso.[5][6] La marchesa Giovanna Zazzara o Zazzera si sarebbe poi sposata più volte con esponenti della famiglia Corvi di Sulmona, ispirando così a Giambattista Basile la favola "Il corvo" e l'idea del matrimonio con quel Re che diventarà in tante fiabe poi identificato con il Principe Azzurro.[7] Infatti, la famiglia Corvi è ricordata anche da una leggenda che narra di una venerazione e amore per i corvi, che sono appunto neri come il colore corvino dei capelli di Biancaneve al quale fa riferimento il cognome Zazzara.[5][8] Successivamente, l'idea di Biancaneve presa da Giambattista Basile è stata sovrapposta e modificata con racconti e situazioni locali, assumento molteplici varianti.[9][10][11][12] --95.250.174.126 (msg) 02:23, 19 nov 2022 (CET)[rispondi]

Non va dimenticato che la famiglia Corvo era quella del "monarca feudistarum" ("re del diritto feudale"). La famiglia Corvo è la famiglia di Andrea d'Isernia (1230 circa – Napoli, 1316), detto "monarca feudistarum" della "Lex Lombarda". Anche se "monarca feudistarum" è un titolo onorifico, il matrimonio tra Annibale e Giovanna Zazzera ha ispirato il personaggio della sposa nella favola di Basile "Lo cuorvo": una donna veneziana dalla carnagione chiara come la neve e con elementi contrastanti che ricordano il rosso sangue nella neve.
Si racconta che al matrimonio tra Giovanna Zazzera e Annibale molti invitati vestissero di bianco e rosso, perché era così lo stemma della famiglia Zorzi. Giovanna Zazzera (o Zazzara in Abruzzo) sarebbe la discendente del fratello del doge Marino Zorzi, ossia di Pietro Zorzi (che prese a vessillo un drappo bianco macchiato di sangue per la battaglia di Curzola).
In qualche modo Giovanna Zazzera, di origine veneziana in quanto discendente di Pietro Zorzi, avrebbe ispirato Basile per il suo personaggio che poi diventò Biancaneve. Quindi in qualche modo avevano un titolo che ricordava quello di monarca o Re. Senza dimenticare che il titolo di baroni in passato era un titolo che conferiva una autonomia, anche nella decisione di dichiarazioni di guerra: i baroni dovevano tenere in considerazione solo il Re o l'Imperatore. Il titolo di barone era un titolo speciale.

Fonti di ispirazione in Abruzzo[modifica wikitesto]

La favola di Biancaneve attraverso molti elementi, sembra ispirata alla favola "Il corvo" di Basile, come il contrasto tra il bianco e il rosso sangue e il desiderio di una fanciulla con determinate caratteristiche[13][14][15][16], a loro volta ispirati dalla Chione ("Neve")[17][18] di Ovidio (nato a Sulmona) e personaggi storici ed eventi d'Italia sempre collegati alla città di Sulmona, come Giovanna Zazzera (o Zazzara, di origine veneziana)[19][20][21][14][16] e il suo matrimonio con Annibale Corvi[19][14][15][16]. Quindi il matrimonio unito alla letteratura latina di Ovidio e greca di Porfirio, che scrisse riguardo la possibilità di acquisire poteri magici mangiando il cuore di un corvo (rappresentato a Sulmona da una fanciulla della famiglia Corvo, una trasposizione dell'uccello corvo), ispira la parte con elementi di cannibalismo della versione dei fratelli Grimm. E sempre in Abruzzo troviamo la favola de "La Bella Venezia" raccolta da Antonio De Nino o anche da Italo Calvino, che ha nuovamente questo riferimento tra Abruzzo e Venezia. --87.5.255.74 (msg) 17:20, 30 gen 2023 (CET)[rispondi]

  1. ^ Giambattista Basile, su notesedizioni.it.
  2. ^ Stemmi delle famiglie nobili con cui i Tabassi contrassero matrimoni, su giovannitabassi.it.
  3. ^ Famiglia Tabassi, dalle origini ai giorni nostri - Le discendenze e i feudi, su giovannitabassi.it.
  4. ^ Il corvo (di Giambattista Basile), su fiabe.fandom.com.
    «Milluccio è il re di Frattombrosa e l'unica cosa di cui si preoccupa è la caccia. Un giorno vede un corvo morto nella neve, e il contrasto del sangue rosso sul bianco lo colpisce tanto da non desiderare altro che una sposa dalla pelle bianca e le guance rosse. Suo fratello Iennarello si offre di cercarla e va a Venezia.»
  5. ^ a b CASATA ZAZZARA (PDF), su francofrancescozazzara.files.wordpress.com. URL consultato il 19 Novembre 2022.
    «Dopo una veloce e sintetica ricostruzione della nascita di Venezia dalle ceneri di Aquileia ,della sua

    autorevolezza nel prevalere fra le Repubbliche marinare d’Italia e della sua protezione da parte dell’apostolo San Marco ,il gesuita famoso anche per essere stato fra i piu’ importanti testimoni nella santificazione di Filippo Neri , fa risalire il suo ( ed il mio ) cognome alla lunga crescita dei capelli fin sulle

    spalle (de la Zazzera) del 49° Doge Marino Zorzi , ritiratosi in eremitaggio nell’anno 1311»
  6. ^ Zazzara – Famiglia, su gentedituscia.it.
  7. ^ Nobili Npoletani - Famiglia Corvi, su nobili-napoletani.it.
    «Annibale Corvi (n. 1570 † 1638), figlio di Vincenzo feudatario di Fontecchio, di S. Pio e Roccascaligna, impalmò nel 1597 la nobildonna napoletana Giovanna Zazzara, figlia del marchese Giovanni Vincenzo e della nobildonna Isabella Strina. La predetta Giovanna Zazzara, rimasta vedova, sposò nel 1606 Annibale II Corvi, sindaco di Sulmona che acquisì il titolo di marchese di Zazzara.»
  8. ^ Origine del cognome Zazzara, su cognomix.it.
  9. ^ Giambattista Basile – Le fiabe, Medusa, ISBN : 978-88-87655-04-9.
  10. ^ Giambattista Basile – Le fiabe, su lnx.medusaeditrice.com.
  11. ^ Giambattista Basile: vita e opere, su studenti.it.
  12. ^ Da Basile ai fratelli Grimm. Le fiabe più belle di tutti i tempi sono nate in Basilicata, su rivistanatura.com. URL consultato il 19 Novembre 2022.
    «“Lo Cunto de li Cunti” è una raccolta di 50 fiabe, scritte in dialetto meridionale, ispirate dai racconti di antiche storie che l’autore, in viaggio tra la Lucania e la Campania, amava ascoltare. Le rievocazioni di antiche leggende, fatterelli, storie di paese, episodi magici accesero la fantasia del Conte che riuscì a trasformare le narrazioni in favole meravigliose.»
  13. ^ Giambattista Basile, Lo cuorvo (Il corvo), in "Lo cunto de li cunti", prima pubblicazione 1635.
    «Milluccio è il re [...]. Un giorno vede un corvo morto nella neve, e il contrasto del sangue rosso sul bianco lo colpisce tanto da non desiderare altro che una sposa dalla pelle bianca e le guance rosse.»
  14. ^ a b c Libro dei nobili veneti, messo in luce [by J.T. Leader]. Di Nobili veneti · 1866, p. 93.
    «Portavano prima per arma una scacchiera azzurra et oro , finchè Pietro Zorzi nel conquisto di Curzola , avendo perduta la sua insegna , levò un drappo bianco con una tressa rossa di sangue in mezzo ; quale pianto per stendardo sopra le ...»
  15. ^ a b Curiosità veneziane ovvero origini delle denominazioni stradali di Venezia Di Giuseppe Tassini · 1882, pp. 684-685.
    «Ma , dopochè nel 1250 Pietro Zorzi , reduce dall ' aver resa tributaria alla Repubblica l'isola di Rodi , si volse a sottomettere Curzola , e , per incoraggiare le milizie , espose sopra un asta un lino bianco , tinto del suo sangue ...»
  16. ^ a b c Rerum Italicarum scriptores ab anno aerae christianae quingentesimo ad millesimumquingentesimum, quorum potissima pars nunc primum in lucem prodit ex Ambrosianae, Estensis, aliarumque insignium bibliothecarum codicibus. Ludov 22 · Volume 1, anno1733, p. 429.
    «Zorzi da Pavia . Un Ser Pietro Zorzi al conDuce Domino Petro Gradenigo . quisto di Curzola levò un lenzuolo con una tressa di sangue . Così portano la loro Marchese d'Este , d'Ancona , e di Arma . E un Marsilio Zorzi nel 1250 .»
  17. ^ Ovid, Metamorphoses, Book XI, 289
  18. ^ Graham Anderson, Fairytale in the ancient world, Routledge, 2000, ISBN 978-0-415-23702-4. URL consultato il 4 maggio 2017.
  19. ^ a b Famiglia Corvi, su nobili-napoletani.it.
    «Giovanna Zazzara ... sposò nel 1606 Annibale II Corvi, sindaco di Sulmona che acquisì il titolo di marchese di Zazzara»
  20. ^ Lattanzio Bianco, Discorso del dottor Lattanzio Bianco Napol. academico destillatore detto l'Acuto. Intorno al Teatro della nobiltà d'Italia, del dott. Flaminio De Rossi, oue particolarmente dell'origini, e nobiltà di Napoli, di Roma, e di Vinezia si ragiona, 1607, p. 128. «Così la fam. Zazzera di Venezia detta de Zorzi primeriamente, de cui nel 1311. della grazia comune e della sua unione al 901. Marino Zorzi di questa casa fù Doge eletto, & il 49. dell'ordine.».
  21. ^ Francesco Zazzera d'Aragona, Della nobilta dell'Italia parte prima. Del signor D. Francesco Zazzera napoletano., 1615, pp. 15.
    «... la Famiglia della Zazzera esser germoglio della Casa de Zorzi, oggi detta de Georgi, nobilissima famiglia Veneziana...»