Discussione:Assemblaggio a secco

Sulla necessità di unire alla voce muro a secco

Non so chi ha posto in testa alla voce "Assemblaggio a secco" la scritta che tale argomento può essere assemblato con la voce relativa ai "muri a secco". Non occorre essere dei tecnologhi per capire che si tratta di due discorsi assai differenti e ciò risulta evidente anche ad una lettura superficiale dei due testi. Nella voce " assemblaggio a secco" si parla di una tecnologia riferita alla architettura contemporanea industrializzata, con i "muretti a secco" si parla invece di una tecnica costruttiva primordiale, rifacendosi ai manufatti delle campagne meridionali (Puglia, Sicilia et similia). Concettualmente sempre di "secco" si parla, ed in un dotto escursus storico si può anche passare dai nuraghe sardi ai capannoni prefabbricati della pianura padana, dalle piramidi alle opere di Renzo Piano (sempre di assemblaggi a secco si tratta)ma a me pare che l'intento degli estensori della scheda "assemblaggio a secco" fosse di illustrare una specifica tecnica costruttiva industrializzata contemporanea. Lo hanno fatto forse in maniera troppo succinta, generica, e senza alcuna esemplificazione dei differenti metodi e materiali (legno, acciaio, calcestruzzo, vetro, ceramica ecc.)attraverso i quali si articola e differenzia la tecnica a secco.Comunque la scheda è corretta ed il discorso è del tutto in tema col titolo attribuitogli. Questo contributo ha come unica fonte il mio cervello, che non è coperto da copyrigth. Bye, bye

Hai perfettamente ragione. Si tratta di due argomenti del tutto differenti. Le pagine devono rimanere distinte.--93.144.75.169 (msg) 12:37, 15 feb 2014 (CET)

Ho rimosso l'avviso. Tra l'altro, mi accorgo solo ora che c'era una discussione che era giunta già alla medesima conclusione, anche se nessuno vi aveva dato seguito: la discussione è archiviata in Discussioni progetto:Architettura/Archivio/Archivio07#Unione voci.--93.144.75.169 (msg) 12:53, 15 feb 2014 (CET)