Discussione:American Gods

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Riporto nel cassetto i paragrafi eliminati; le informazioni sulle divinità potrebbero essere indicate, ma vanno trasformate in un paragrafo discorsivo unico.

Divinità
=== [[Mitologia norrena]] ===
* quando Shadow si trova sulla giostra scopre che il signor Wednesday è in realtà [[Odino]]: 
{{Quote|Mi chiamano Felice-della-Guerra, Spietato, Furore e Terzo. Sono Monocolo, l'Altissimo, e colui che Vede il Vero. Mi chiamano [[Grinmir]], sono l'Incappucciato. Sono il Padre Universale, e sono [[Gondlir]], portatore del bastone. Ho tanti nomi quanti sono i venti, tanti titoli quanti sono i modi per morire. I miei corvi sono [[Huginn e Muninn|Hugin]] e [[Huginn e Muninn|Munin]], Pensiero e Memoria; i miei lupi sono [[Freki]] e [[Geri]]; il mio cavallo è la forca.}}      È lui che durante tutto il romanzo cerca di arruolare le divinità per la battaglia. Alla fine scopriamo che tutto era un piano per il suo nutrimento: {{Quote|Sono rimasto intrappolato in questa fottuta terra per quasi milleduecento anni. Il mio sangue è debole, ho bisogno di nutrimento. […] Mi nutro della morte che mi viene dedicata.}}      e le morti di questa folle guerra sarebbero state tutte a lui dedicate. Il dio è anche il padre di Shadow, protagonista della storia.
* [[Loki (mitologia)|Loki]], il dio del caos e dell'inganno, prende le sembianze di Low Key, un amico di Shadow conosciuto in prigione e che sembra schierarsi dalla parte dei nemici, che lui chiama “squadra vincente”. Alla fine si scoprirà che era in combutta con Odino per la distruzione di tutti gli dei, e che per la riuscita del piano aveva interpretato il misterioso signor World, il capo delle nuove divinità.
* Easter, la dea germanica [[Eostre]] viene descritta come una donna formosa con i capelli così chiari che sembrano bianchi legati in due trecce e dimostra un'età indefinibile tra i venticinque e i cinquant'anni. All'inizio Wednesday non riesce a convincerla ad arruolarsi, perché comunque molta gente continua a festeggiare in suo nome, ma poi quando le fa capire che nessuno sa della sua esistenza, che nessuno sa che la festa di Pasqua è nata da lei, allora si convince. La ritroviamo alla fine, quando con un bacio fa resuscitare Shadow.

=== [[Mitologia egizia]] ===
* il signor Ibis che Shadow incontra a Cairo è l'incarnazione della divinità egizia con la testa di ibis, [[Thot]]. Durante il giudizio dell'anima di Shadow, prende il suo cuore e lo mette sulla bilancia.
* il signor Jacquel è il dio [[Anubi]], infatti nella sua incarnazione terrena si occupa di autopsie, come in tempi remoti si occupava dei morti. Il dio, nelle sembianze di un grosso sciacallo nero, si occupa del giudizio di tutte le azioni, buone e cattive, della vita di Shadow.
* incontriamo la dea [[Bastet]] la prima volta sotto forma di gatta nella casa di Ibis e Jacquel ed è la donna con la quale, durante una delle notti passate in quella casa, Shadow fa l'amore; la ritroviamo durante il viaggio che Shadow fa nella veglia davanti ai tre sentieri dove, in cambio della direzione da seguire, chiede a Shadow il suo cuore.
* [[Horus]], a quanto dicono Ibis e Jacquel, preferisce restare in forma di falco e si nutre di animali investiti dalle automobili. Solo quando Shadow è appeso all'albero lo vediamo in forma umana: un giovane dalla pelle molto scura con la fronte alta e i capelli neri e ricci. Lo ritroviamo, poi, quando Easter sta resuscitando Shadow: Horus, trasformatosi in falco, prima vola fino al campo della battaglia per avvisarla che Shadow ha bisogno di aiuto, poi, si alza in volo e fa uscire il sole per riscaldare il corpo freddo di quest'ultimo.

=== Mitologia africana ===
* Il signor Nancy è in realtà la divinità africana [[Anansi]] ed è così che Shadow lo vede sulla giostra: 
{{Quote|[...] e allo stesso tempo, nello stesso punto, vedeva un ragno ingioiellato grande come un cavallo, gli occhi una nebulosa smeraldina, che lo fissava tronfio e impettito, e contemporaneamente un uomo di altezza incredibile con la pelle color tek e tre paia di braccia […] e vedeva anche un ragazzino nero vestito di stracci, il piede sinistro gonfio e pieno di mosche; per ultimo, dietro tutte queste cose, Shadow vedeva un minuscolo ragno nero nascosto sotto una foglia appassita d'ocra.}}      Il signor Nancy ritorna molte volte nella storia insieme a Chernobog.
* Elegba non fa parte della storia di Shadow, ma ne viene raccontata la storia dell'arrivo in America attraverso una storia del signor Ibis. Arriva nel 1778 insieme a due gemelli di colore venduti dallo zio agli schiavisti.

=== [[Mitologia slava]] ===
* [[Chernobog]]: in questo caso la divinità e l'incarnazione umana hanno lo stesso nome. È un dio dell'oscurità e malvagio, che uccide con il suo martello. Proprio quello che vuole fare a Shadow per aver perso una partita a dama, ma quando poi si presenta per farsi uccidere lo risparmia, perché ormai ha preso il suo posto la sua controparte buona e luminosa, il fratello [[Bielebog]].
* le tre sorelle Zarya (o [[Zorya]]) sono le divinità slave guardiane della costellazione dell'[[Orsa Maggiore]], come dice una delle sorelle: 
{{Quote|Il Grande Carro di Odino, lo chiamiamo. […] Nel posto da dove vengo io crediamo che ci sia una cosa, una... non una divinità ma qualcosa di simile, una creatura cattiva, incatenata a quelle stelle. Se scappasse si mangerebbe tutto il mondo. E perciò ci sono tre sorelle che giorno e notte sorvegliano il cielo senza sosta. Se si liberasse, quella cosa tra le stelle, il mondo finirebbe, puf, così.}} Utrennjaja è la dea del mattino e apriva sempre i cancelli per far uscire il sole; Vechernjaja è la dea del crepuscolo e riapre i cancelli per far rientrare il sole; infine Polunochnaja è la dea della notte e la più piccola delle tre sorelle. Mentre Shadow è a casa di Chernobog, proprio quest'ultima gli regala la luna, sotto forma di una rara moneta d'argento da un dollaro con la testa della Libertà e inoltre lo aiuta a trovare la giusta strada nel suo viaggio verso il mondo dei morti.

=== Mitologia dei nativi d'America ===
* il nome del personaggio Whiskey Jack non è altro che una storpiatura in lingua inglese del nome della divinità pellerossa, [[Wisakedjak]]. Nella storia Whiskey Jack non accetta di combattere per il signor Wednesday.
* [[John Chapman]] è un pioniere statunitense e non è propriamente un dio, quanto una figura leggendaria divenuta nota con il nome di [[Johnny Appleseed]] a causa della sua abitudine di piantare meli. Lo troviamo a casa di Whiskey Jack e come lui non accetta di combattere per Wednesday.

=== [[Mitologia irlandese]] ===
* Mad Sweeney è un [[Leprechaun|leprecauno]], una sorta di elfo o gnomo della mitologia irlandese. Il personaggio però non ha le caratteristiche del leprecauno, infatti è sempre ubriaco, ma di whiskey e altri alcolici e non di birra irlandese. La prima volta che si incontra con Shadow è in realtà ingaggiato da Wednesday per fare a botte con Shadow e vedere di che pasta era fatto. Quella stessa sera gli mostra un trucco con le monete d'oro, che consiste semplicemente nel prenderle dall'aria o meglio dalla riserva, il tesoro del sole, che c'è quando arriva l'arcobaleno, quando comincia un'eclissi o una tempesta e sempre la stessa sera gli regala una moneta d'oro che lui a sua volta dà a Laura e che la tiene in vita. Infatti più tardi Mad Sweeney va a reclamare quella moneta dicendo che era quella sbagliata e visto che non può riprendersela si uccide.

=== [[Mitologia induista]] ===
* La donna che prende la parola durante la riunione nella Sala di Odino e che Wednesday chiama Mama-ji è in realtà la dea [[Kalì]] e viene così descritta da Shadow: 
{{Quote|[...] Shadow vedeva la vecchia signora, [...] ma dietro di lei vedeva anche qualcosa di enorme, una donna nuda e nera come una giacca di pelle nuova, con le labbra e la lingua rosse come il sangue arterioso. Intorno al collo portava una collana fatta di teschi, e nelle sue innumerevoli mani teneva coltelli, e spade, e teste mozzate.}}

=== [[Makeda|La Regina di saba]] ===
Un'interessante storia parallela che abbiamo modo di seguire nel romanzo è quella della dea Bilquis, reinvenzione in chiave [[Succubo|succuba]] del leggendario personaggio della Regina di Saba, citata nel primo libro dei Re e nel secondo libro delle Cronache della [[Bibbia]], nel [[Corano]] e nel libro sacro della tradizione etiope, il [[Kebra Nagast]]. Bilquis è infatti descritta come una prostituta che "batte" per le strade della periferia di [[Los Angeles]] sfruttando la disponibilità degli uomini che, grazie all'atto sessuale, si ritrovano ad adorare la dea che li inghiotte letteralmente e ne assorbe l'essenza.
Bilquis pur non prendendo parte rilevante alla storia viene comunque coinvolta nel contesto della lotta per la sopravvivenza degli déi in quanto viene scovata dal "ragazzo tecnologico" che la ucciderà senza troppi ripensamenti.
Il personaggio storico-biblico non è propriamente una divinità ma probabilmente Gaiman fa riferimento più alle leggende islamiche che riportano Bilquis come sorella di Shams, il Sole e figlia di al-Hadhad, uno [[Jinn]]. Nel libro Bilquis è infastidita dall'alta frequenza con cui deve depilarsi, riferimento alla leggenda secondo cui la Regina di Saba avesse gambe pelose e zoccoli caprini.

=== [[Lista di divinità|Altre divinità]] ===
Molti altri dèi sono soltanto nominati o ricordati dai vari personaggi, ad esempio: [[Mitra (divinità)|Mitra]] viene ricordato da Jacquel, dicendo che probabilmente se ne è tornato in Medio Oriente a spassarsela; scopriamo, da Wednesday, che [[Thor]] si è suicidato negli [[anni 1930|anni trenta]]:
{{Quote|Continuo a pensare a Thor. Tu non l’hai conosciuto, Thor. Un omone grande e grosso come te. Cuore d’oro. Non troppo svelto di cervello ma capace di levarsi la camicia per dartela. E si è ucciso. Si è messo la canna di una pistola in bocca e nel 1932, a Philadelphia, si è fatto saltare le cervella.}}
Viene nominato [[Gesù]] da Jacquel, rivolgendosi a Shadow: {{Quote|[...] Gesù se la passa piuttosto bene da queste parti. Ma ho incontrato un tale che mi ha detto di averlo visto fare l’autostop in Afghanistan e nessuno si fermava a tirarlo su. Sai com’è, tutto dipende dal contesto.}}
[[Gwydion]] offre i suoi servigi per la battaglia, a cui partecipano, tra gli altri, anche le [[Morrigan]], [[Mitologia ugrica#Mondo Superiore|Isten]], [[Baron Samedi]], e poi le [[Veela|vila]], le [[Rusalki|rusalka]], i [[rakshasa]], i [[Pixie (folletto)|pixy]], gli [[ifrit]].
Le [[Norne]] preparano Shadow per la veglia funebre di Wednesday e lo legano all'albero [[Yggdrasill]]; inoltre la prima di loro, [[Urðr|Urdhr]], offre da bere l'acqua della fonte omonima - che lei stessa custodisce - , l'acqua dell'eterna giovinezza, a Laura: in questo modo il processo di putrefazione che questa stava subendo viene quasi del tutto annullato, seppur non in maniera permanente; [[Ratatoskr]] aiuta Shadow quando questo è legato all'albero, portandogli dell'acqua da bere in una noce.
Durante la veglia, [[Ganesh]] appare a Shadow in sogno:
{{Quote|[...] adesso c’era una creatura con la testa da elefante, un pancione, una zanna rotta, che si avvicinava in groppa a un enorme topo. Davanti a Shadow sollevò la proboscide e disse: «Se prima di cominciare questo viaggio tu mi avessi invocato, forse ti sarebbero stati risparmiati molti guai». Poi l’elefante prese il topo, che all’insaputa di Shadow era diventato minuscolo senza per questo aver cambiato dimensioni, e cominciò a passarselo da una mano all’altra, a farlo scorrere tra le dita, da un palmo all’altro, e Shadow non si sorprese quando alla fine il dio con la testa da elefante mostrò tutte e quattro le mani perfettamente vuote. Le scrollò, poi mosse le braccia, una dopo l’altra, con particolare scioltezza e restò a guardare Shadow con un’espressione impenetrabile.
«È nella proboscide» gli disse lui. Aveva visto bene la coda scomparire con un guizzo. L’uomo-elefante annuì con il testone e disse: «Sì. Nella proboscide o nel baule della macchina. Dimenticherai molte cose. Perderai molte cose. Darai via molte cose. Ma non perdere queste».}}
Alla fine della storia, Shadow comprenderà il significato delle parole di Ganesh e tornerà a Lakeside, dove ritroverà il cadavere di Alison McGovern proprio "nel baule della macchina", ovvero nella bagnarola di Hinzellmann.
Altre divinità nominate sono [[Bacco]], [[Ra]], [[Seth]], [[Shiva]] e [[Vishnu]].

--ƒringio · 15:02, 18 giu 2018 (CEST)[rispondi]