Discussione:Alfeo (divinità)

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Il mito di Alfeo e del suo amore per Aretusa ha collegamenti evidenti con tradizioni massoniche ed iniziatiche. Secondo la leggenda Alfeo, per inseguire la sua amata fuggita a Siracusa, devia il corso del fiume omonimo che scorre nella regione greca dell'Acadia (Alfeo, da alfa, prima lettera dell'alfabeto greco e simbolo dell'origine) e lo fa correre sotto terra fino in Sicilia, sfociando nella fonte chiamata Aretusa. Per gli studiosi la leggenda simboleggia la colonizzazione della Magna Grecia; nella tradizione massonica invece il fiume Alfeo è considerato sacro, simbolo di continuità tra l'Arcadia, a sua volta simbolo di collegialità fraterna, e la fratellanza che ne scaturisce. Wilbur Smith in un suo libro ambientato nel XVIII secolo collega il mito massonico ad un ordine cavalleresco-marinaro sedicente propagine dei Templari sfuggiti alla persecuzione di Filippo il Bello in Inghilterra; nel romanzo la formula di riconoscimento degli adepti richiama l'Arcadia ed il flumen sacro. Non solo, i cavalieri dell'ordine sono chiamati nautonniers, titolo che viene associato al gran maestro di un antico e potente ordine massonico. Il tema dell'Arcadia e del fiume sacro è stato ampliamente discusso nel XVIII e XIX secolo da molti intellettuali dell'epoca, sempre con riferimenti a leggende e tradizioni più ampie e complesse. Pittori di fama inserirono il tema dell'Arcadia nelle loro opere, e nobili famiglie francesi hanno la parola Arcadia sul loro stemma nobiliare. Si tratta di un simbolismo antico ed affascinante, adottato in cerchie intellettuali di varia natura; il fascino del sotterraneo, del collegamento simbolico attraverso il tempo e lo spazio, dell'unità nascosta, della speranza di una resurrezione intellettuale. Alfeo è l'origine, la tradizione, il passato ed il furturo.