Discontinuità (geologia)
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Dentro il globo terrestre, esistono zone dove si osservano alcune modificazioni brusche della velocità di propagazione delle onde sismiche; queste zone corrispondono a dei cambiamenti fisici del mezzo percorso. Le discontinuità fisiche delimitano i differenti grandi involucri della Terra.
Le principali discontinuità individuate sono:
- la discontinuità di Conrad, corrispondente a un piano sub-orizzontale nella crosta continentale ad una profondità che va da 15 a 20 km
- la discontinuità di Mohorovičić (normalmente abbreviata in Moho), situata a una profondità compresa fra 5 e 90 km, segna il limite fra la crosta (oceanica o continentale) e il mantello, e mostra una variazione della natura dei materiali. La Moho è compresa fra 0 e 15 km sotto la crosta oceanica, 30 km sotto una crosta continentale di tipo zoccolo e a una più grande profondità (fino a 80 km) sotto le catene di montagne recenti.
- la discontinuità di Gutenberg, situata a 2900 km, marca il limite fra il mantello inferiore e il nucleo esterno - che si comporta come un liquido.
- la discontinuità di Lehmann, situata a 5100 km di profondità, delimita il nucleo esterno e il nucleo interno (detto anche "seme solido").
Oltre a queste, sono state identificate altre discontinuità minori, per lo più localizzate in qualche specifica zona su un ambito territoriale regionale o relativamente ristretto.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Deuss, A. & Woodhouse, J. H., 2002: A systematic search for mantle discontinuties using SS-precursors, Geophysical Research Letters, Vol. 29, No. 8, DOI: 10.1029/2002GL014768
- Stixrude, L. & Lithgow-Bertollini, C., 2005: Mineralogy and elasticity of the oceanic upper mantle: Origin of the low-velocity zone, Journal of Geophysical Research, Vol. 110, B03204, DOI: 10.1029/2004JB002965