Dipartimento d'emergenza e accettazione

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La shock room in un DEA dopo il trattamento di un trauma

Il dipartimento di emergenza accettazione (abbreviato in DEA, talvolta dipartimento di emergenza-urgenza accettazione) rappresenta un’aggregazione funzionale di varie unità operative in una azienda ospedaliera italiana: esse mantengono la propria autonomia e responsabilità clinico-assistenziale ma riconoscono la propria interdipendenza, adottando un comune codice di comportamento assistenziale, al fine di assicurare una risposta rapida e completa, in collegamento con le strutture operanti sul territorio, per affrontare i problemi diagnostico-terapeutici dei pazienti in situazioni di emergenza.[1][2]

Nel Dipartimento di Emergenza Accettazione (sia di I che di II Livello) devono obbligatoriamente essere presenti di base le unità operative di pronto soccorso ed anestesia e rianimazione, con dotazione di posti letto di terapia intensiva. Eventuali unità operative mancanti sono garantite da altro presidio o azienda ospedaliera presente nella stessa città.[3]

I DEA afferiscono a due livelli di complessità, in base alle unità operative che li compongono sono distinti in DEA di I Livello e DEA di II Livello.

Tipologia[modifica | modifica wikitesto]

DEA di I Livello[modifica | modifica wikitesto]

I presidi ospedalieri di I Livello, con bacino di utenza compreso tra 150 000 e 300 000 abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di I Livello, dotate delle seguenti specialità: medicina interna, chirurgia generale, anestesia e rianimazione, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia (se prevista per numero di parti/anno in numero di 1000 unità con scarto del 25%), pediatria, cardiologia con unità di terapia intensiva cardiologica (U.T.I.C.), neurologia, psichiatria, oncologia, oculistica, otorinolaringoiatria, urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono.

Devono essere presenti o disponibili in rete 24 ore su 24 i servizi di radiologia almeno con tomografia assiale computerizzata (T.A.C.) ed ecografia, laboratorio, servizio immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (quali traumi, patologie cardiovascolari e stroke) devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i centri DEA di II Livello. Devono essere dotati, inoltre, di letti per “osservazione breve intensiva” e di letti per la terapia subintensiva (anche a carattere multidisciplinare).[4][5]

DEA di II Livello[modifica | modifica wikitesto]

I presidi ospedalieri di II Livello, con bacino di utenza compreso tra 600 000 e 1 200 000 abitanti, sono strutture dotate di DEA di II Livello. Tali presidi sono istituzionalmente riferibili alle aziende ospedaliere, alle aziende ospedaliero-universitarie, a taluni istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e a presidi di grandi dimensioni della Azienda sanitaria locale (ASL). Tali presidi sono dotati di tutte le strutture previste per l'ospedale di I Livello, nonché di strutture che attengono alle discipline più complesse non previste nell'ospedale di I Livello, ovvero unità di cardiologia con emodinamica interventistica attiva 24 ore su 24, neurochirurgia, cardiochirurgia e rianimazione cardiochirurgica, chirurgia vascolare, chirurgia toracica, chirurgia maxillo-facciale, chirurgia plastica, endoscopia digestiva ad elevata complessità, broncoscopia interventistica, radiologia interventistica, rianimazione pediatrica e neonatale (terapia intensiva neonatale), medicina nucleare e altre eventuali discipline di alta specialità; devono essere presenti 24 ore su 24 i servizi di radiologia con almeno T.A.C. ed ecografia (con presenza medica), laboratorio e servizio Immunotrasfusionale.

Nelle regioni con popolazione inferiore ai 600 000 abitanti, con uno scostamento del 6%, l'attivazione o la conferma dei presidi ospedalieri di II Livello è subordinata alla stipula di un accordo di programmazione integrata interregionale con le regioni confinanti in modo da garantire il rispetto del valore soglia del bacino di utenza sopra indicato.[4]

Altre componenti di particolare qualificazione, quali le unità per grandi ustionati o le unità spinali ove rientranti nella programmazione regionale, sono collocati nei DEA di II Livello.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]