Diodato Pallieri

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Diodato Pallieri

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandato9/12/1849 –
1856
LegislaturaIV, V
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioCavour
Sito istituzionale

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato24/05/1863 –
1877
Legislaturadalla VIII (nomina 24/05/1863)
Tipo nominaCategorie: 15, 16
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione per l'esame del Codice civile (5 gennaio 1864)
  • Membro della Commissione di finanze (4 dicembre 1865-23 gennaio 1878)
  • Membro della Commissione per la Biblioteca (10 dicembre 1867-2 novembre 1870) (13 dicembre 1871-3 ottobre 1876)
  • Membro della Commissione per l'esame del disegno per l'abolizione dei vincoli feudali nel Veneto e nel Mantovano (20 dicembre 1869)
  • Membro della Commissione di contabilità interna (13 dicembre 1871-23 gennaio 1878)
  • Commissario di vigilanza al debito pubblico (18 dicembre 1865-21 febbraio 1876), (23 novembre 1876-23 gennaio 1878)
  • Commissario alla Cassa delle surrogazioni militari (22 maggio 1867-14 agosto 1869)
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneMagistrato

Il conte Diodato Pallieri (Moretta, 20 agosto 1813Roma, 2 giugno 1892) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da illustre famiglia di ufficiali superiori dell'esercito piemontese, suo padre fu l'ultimo colonnello del reggimento della Legione reale leggera, sciolta nel 1821, e che poi servì da modello al generale Alessandro Lamarmora per la formazione del Corpo dei Bersaglieri. Suo cugino e tutore era il conte Gaspare Coller, che fu il primo Presidente del Senato del Regno.

Il conte Diodato, laureatosi in legge, veniva ammesso come volontario nell'Ufficio del Procuratore Generale presso la Camera dei Conti, e successivamente nominato Giudice nel Tribunale di Pinerolo, Sottintendente Generale dell'allora provincia di Savona, sostituto procuratore Generale presso la Camera dei Conti, e nel 1849 Segretario Generale del Ministero dell'Interno.

Venne eletto deputato nel dicembre dello stesso anno nel collegio di Cavour senza che avesse posta la sua candidatura; appena ammesso nella Camera si dimise dalla carica di Segretario Generale, che reputava incompatibile con l'indipendenza del Deputato.

Nel 1854 andò Prefetto a Genova.

Nel 1858 venne mandato in missione diplomatica a Parigi per affari concernenti al Principato di Monaco.

Nel 1859, dopo l'abbandono del Ducato di Parma da parte della reggente Maria Luisa di Borbone-Francia, l'amministrazione temporanea delle provincie parmensi venne retta dal conte Pallieri. Ivi promulgò lo Statuto Albertino e le principali leggi politiche e amministrative del Regno di Sardegna.

Nel maggio del 1863 venne creato Senatore del Regno.

Sua figlia, Rosalia Pallieri (Torino, 4 settembre 1853 - Torino, 1920), sposò il conte Cesare Balladore (Voghera, 27 marzo 1836- Voghera, 1907) ed ebbero come figli Diodato Balladore Pallieri (1873-1951), Olimpia Balladore Pallieri (1876-1962) e Lorenzo Balladore Pallieri (1879-1953).

Giorgio Balladore Pallieri è suo pronipote.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore del Reale Ordine di Carlo III (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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