Diocesi di Utica

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Utica
Sede vescovile titolare
Dioecesis Uticensis
Chiesa latina
Sede titolare di Utica
Sito archeologico di Utica
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXVI secolo
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Utica
Suffraganea diCartagine
Eretta?
SoppressaVII secolo
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Utica (in latino: Dioecesis Uticensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Utica, nel governatorato di Ariana nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Africa Proconsolare, suffraganea dell'arcidiocesi di Cartagine.

Sono oltre una decina i vescovi documentati di Utica. Aurelio intervenne al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 41º posto nelle Sententiae episcoporum.[1] Mauro fu accusato di apostasia durante la persecuzione del 303. Vittore prese parte al concilio di Arles del 314 assieme a Ceciliano di Cartagine; è ricordato nel martirologio romano alla data del 23 agosto. Quieto assistette al concilio cartaginese presieduto da Grato nel 345/348.[2]

Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte il cattolico Vittore e il donatista Gedudo. Morcelli aggiunge il vescovo Galloniano, presente al concilio cartaginese del 419, che secondo Mesnage apparterrebbe invece alla diocesi di Utina. Segue il vescovo Florentino, che intervenne al sinodo riunito a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484, in seguito al quale venne esiliato.

Faustiniano partecipò al concilio cartaginese del 525. Segue il vescovo Giunilio, scrittore ecclesiastico, che dedicò le sue opere a Primasio di Adrumeto. Nel VII secolo abbiamo il vescovo Flaviano, che assistette al concilio antimonotelita del 646; e Potentino, che fu esiliato in Spagna ed intervenne al concilio di Toledo del 684.

Dal XVI secolo Utica è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 17 novembre 2022.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Aurelio † (menzionato nel 256)
  • Mauro † (menzionato nel 303)
  • Vittore † (menzionato nel 314)
  • Quieto † (menzionato nel 345/348)
  • Vittore † (menzionato nel 411)
  • Galloniano ? † (menzionato nel 419)[3]
  • Florentino † (menzionato nel 484)
  • Faustiniano † (menzionato nel 525)
  • Giunilio † (menzionato nel 556 circa)
  • Flaviano † (menzionato nel 646)
  • Potentino † (menzionato nel 684 esule a Toledo)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 451.
  2. ^ Per la datazione di questo concilio: Concilia Africae, ed. Munier, pp. 3-10. Anche: (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982, p. 1318.
  3. ^ Il vescovo Galloniano, secondo Mesnage, potrebbe appartenere alla diocesi di Utina.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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