Arcidiocesi di Tijuana

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Arcidiocesi di Tijuana
Arcidioecesis Tigiuanaënsis
Chiesa latina
Conf. episcopale regionaleNoroeste
 
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
Diocesi suffraganee
Ensenada, La Paz nella Bassa California del Sud, Mexicali
 
Arcivescovo metropolitaFrancisco Moreno Barrón
Arcivescovi emeritiRafael Romo Muñoz
Presbiteri228, di cui 161 secolari e 67 regolari
10.466 battezzati per presbitero
Religiosi111 uomini, 478 donne
Diaconi20 permanenti
 
Abitanti2.512.650
Battezzati2.386.400 (95,0% del totale)
StatoMessico
Superficie3.821 km²
Parrocchie101
 
Erezione20 gennaio 1874
Ritoromano
CattedraleNostra Signora di Guadalupe
IndirizzoApartado 226, Calle Décima y Av. Ocampo 8585, 22000 Tijuana, B.C.N., México
Sito webwww.iglesiatijuana.org
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Messico

L'arcidiocesi di Tijuana (in latino: Arcidioecesis Tigiuanaënsis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Messico appartenente alla regione ecclesiastica Noroeste, in Messico. Nel 2020 contava 2.386.400 battezzati su 2.512.650 abitanti. È retta dall'arcivescovo Francisco Moreno Barrón.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi comprende i municipi di Tijuana, Playas de Rosarito e Tecate, nello stato messicano della Bassa California.

Sede arcivescovile è la città di Tijuana, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora di Guadalupe.

Il territorio si estende su una superficie di 3.821 km² ed è suddiviso in 101 parrocchie.

Provincia ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]

La provincia ecclesiastica della Bassa California, istituita nel 2006, comprende l'arcidiocesi di Tijuana e le seguenti suffraganee:

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi missionari a raggiungere la penisola della California furono i gesuiti, che nel 1697 fondarono la missione di Loreto, punto di partenza dell'evangelizzazione di tutta la California, sia quella messicana sia quella statunitense. Nel XVIII secolo furono erette le missioni di Santa Gertrudis (1752), San Francisco Borja (1762) e Santa Maria (1767), che oggi si trovano nel territorio dell'arcidiocesi di Tijuana.[1]

Nel 1768 i gesuiti furono espulsi dal Messico per ordine del re Carlo III di Spagna. Le missioni californiane passarono ai francescani, i quali tuttavia si interessarono soprattutto della California del Nord, grazie in particolare all'opera missionaria di Junípero Serra. Per questo motivo le missioni della penisola della California furono cedute ai domenicani, che giunsero a Loreto nel 1773.[2]

Mentre le missioni della California del Nord fiorirono e si moltiplicarono, quelle della California del Sud soffrirono della situazione politica della prima metà dell'Ottocento e della crisi dell'ordine dei domenicani: nel 1855, in tutte le missioni della California meridionale, v'erano solo 2 sacerdoti domenicani.[3]

Il 27 aprile 1840 papa Gregorio XVI eresse la diocesi della California, con sede a San Diego. Tuttavia, a seguito del trattato di Guadalupe Hidalgo del 1848, la California fu divisa fra Messico e Stati Uniti. Il governo messicano si oppose a che la California messicana fosse governata da un vescovo straniero, e impedì al vescovo José Sadoc Alemany y Conill di esercitare la sua giurisdizione sulla Bassa California. Questa fu data in amministrazione dapprima a José Maria González Rúbio, vicario di Alemany e messicano di nascita, e poi, nel 1853, agli arcivescovi di Città del Messico.[4][5]

Il 23 marzo 1855 la Santa Sede nominò Juan Francisco Escalante y Moreno, vescovo titolare di Anastasiopoli, primo vicario capitolare della Bassa California. Questi pose la sua sede a La Paz, dove dette avvio alla costruzione della chiesa di Nostra Signora della Pace, oggi cattedrale della diocesi di La Paz nella Bassa California del Sud. Morì nell'aprile del 1872 e venne sepolto nella chiesa da lui costruita.[6][5]

Gli succedette il carmelitano Ramón María de San José Moreno y Castañeda, vescovo titolare di Eumenia, che soffrì diverse persecuzioni da parte delle autorità civili: per due volte fu incarcerato, subì tre attentati contro la sua vita e infine fu espulso dal Paese.[7]

Le missioni della California messicana prosperarono nel centro-sud della penisola, mentre la parte settentrionale fu evangelizzata da sacerdoti missionari provenienti da più parti, tra cui si distinsero: Antonio Ubach, prete della diocesi di Monterey, che per molti anni fu l'unico sacerdote che operò nel territorio dell'odierna arcidiocesi di Tijuana; il domenicano tedesco William Dempflin e il suo confratello James Reginald Newell, missionari itineranti tra i diversi villaggi nel nord della Bassa California; e i sacerdoti diocesani Luciano Osuna, Celso García e Guillermo Luis Dye.[8] Luciano Osuna edificò la prima chiesa a Tijuana nel 1888 e i primi battesimi registrati nel territorio risalgono al 1894.[9]

Il 20 gennaio 1874 fu ufficialmente eretto il vicariato apostolico della Bassa California con il breve Quod Catholici nominis di papa Pio IX, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Città del Messico.

Quando il francescano Buenaventura del Purísimo Corazón de María Portillo y Tejeda, vescovo titolare di Tricca e successore di Ramón María de San José Moreno y Castañeda, venne trasferito a Chilapa, la Santa Sede non nominò più vicari apostolici per la Bassa California, la cui sede rimase vacante per quasi 40 anni.

La sede fu data in amministrazione ai vescovi di Sonora, mentre nel 1891 il vicariato apostolico entrò a far parte della provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Durango. Nel 1895 la Santa Sede affidò l'amministrazione del vicariato apostolico al Collegio dei Missionari dei Santi Pietro e Paolo di Roma. Infine, verso la fine del 1939, il vicariato fu affidato ai Missionari dello Spirito Santo.[6]

Il 12 dicembre 1909 fu inaugurata a Tijuana la nuova chiesa di Nostra Signora di Guadalupe[10], sul cui sito si trova oggi la cattedrale dell'arcidiocesi.

Eccetto la breve parentesi tra il 1921 e il 1922, durante i quali il vicariato apostolico fu governato da Silvino Ramírez y Cuera, vescovo titolare di Verinopoli, la sede rimase ancora senza guida fino al 1948, anno in cui venne nominato Alfredo Galindo Mendoza.

Con l'arrivo dei Missionari dello Spirito Santo nel 1939, il vicariato apostolico visse una nuova giovinezza. Furono aperte nuove missioni e nuove chiese furono edificate soprattutto nel nord a Tijuana, Mexicali e Ensenada negli 1940-1949. Il superiore dei Missionari dello Spirito Santo, Felipe Torres Hurtado, trasferì la sede del vicariato apostolico da La Paz a Ensenada e poi, nel 1944, a Tijuana.[11] A Ensenada fu istituito il Seminario Misional de Nuestra Señora de La Paz, aperto ufficialmente l'8 dicembre 1940; verrà trasferito a Tijuana nel 1946. Nuove congregazioni religiose, soprattutto femminili, aprirono le loro case nella penisola californiana, contribuendo enormemente all'evangelizzazione del vicariato apostolico.[12]

Il 13 luglio 1957 il vicariato apostolico della Bassa California venne diviso in due, con l'erezione della prefettura apostolica di La Paz nella Bassa California (oggi diocesi). Lo stesso giorno, in forza del decreto Cum propter della Congregazione di Propaganda Fide, assunse il nome di vicariato apostolico di Tijuana.

Il 13 giugno 1963 il vicariato apostolico fu elevato a diocesi con la bolla Pro apostolico munere di papa Paolo VI. La nuova diocesi originariamente apparteneva alla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Hermosillo.

Il 25 marzo 1966 cedette un'altra porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Mexicali.

Il 4 marzo 1967, con la lettera apostolica Lauretanae Virgini, papa Paolo VI ha proclamato la Beata Maria Vergine di Loreto patrona principale della diocesi.[13]

Il 25 novembre 2006 con la bolla Mexicani populi di papa Benedetto XVI fu istituita la provincia ecclesiastica della Bassa California con l'elevazione della diocesi di Tijuana al rango di arcidiocesi metropolitana, a cui furono assegnate come suffraganee le diocesi di La Paz nella Bassa California del Sud e di Mexicali.

Il 26 gennaio 2007 l'arcidiocesi ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Ensenada.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 2.512.650 persone contava 2.386.400 battezzati, corrispondenti al 95,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 285.000 300.000 95,0 43 12 31 6.627 53 170 21
1965 625.000 650.000 96,2 80 52 28 7.812 37 449 24
1970 508.250 535.000 95,0 43 43 11.819 297 27
1976 675.000 730.000 92,5 90 55 35 7.500 2 47 356 25
1980 965.000 1.057.000 91,3 82 53 29 11.768 2 40 335 34
1990 1.788.000 1.925.000 92,9 150 97 53 11.920 2 108 388 47
1999 2.778.420 2.985.767 93,1 204 134 70 13.619 2 156 562 82
2000 2.570.000 2.770.000 92,8 214 137 77 12.009 4 151 586 85
2001 2.600.888 2.800.888 92,9 212 134 78 12.268 12 182 521 88
2002 2.631.377 2.894.514 90,9 215 140 75 12.238 12 136 520 93
2003 2.475.397 2.912.232 85,0 221 142 79 11.200 12 148 548 97
2004 2.755.776 2.900.000 95,0 260 182 78 10.599 11 161 575 106
2010 2.170.000 2.284.000 95,0 214 150 64 10.140 11 125 430 95
2014 2.245.000 2.363.000 95,0 221 158 63 10.158 10 115 435 99
2017 2.316.860 2.439.400 95,0 234 159 75 9.901 26 115 464 99
2020 2.386.400 2.512.650 95,0 228 161 67 10.466 20 111 478 101

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, p. 9.
  2. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, pp. 9-10.
  3. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, p. 10.
  4. ^ Ugarte, p. 25.
  5. ^ a b Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, p. 12.
  6. ^ a b Ugarte, p. 58
  7. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, p. 13.
  8. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, pp. 14-17.
  9. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, pp. 22-23.
  10. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, pp. 24-25.
  11. ^ Lorenzo Joy, Las Primeras iglesias de Tijuana, pp. 20-21.
  12. ^ Muñoz Núñez - Jaimes Martínez, De vicarios y obispos. El establecimiento de la diócesis de Tijuana.
  13. ^ (LA) Lettera apostolica Lauretanae Virgini, AAS 59 (1967), pp. 610-611.
  14. ^ Contestualmente nominato vescovo titolare di Burca.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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