Diocesi di Summa

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Summa
Sede vescovile titolare
Dioecesis Summensis
Chiesa latina
Vescovo titolareAlejandro Daniel Giorgi
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Summa
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Summa (in latino Dioecesis Summensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Summa, forse identificabile con le rovine di Zemma nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Nelle lettere di sant'Agostino, Summa (o Zumma) è segnalata come sede primaziale della Numidia. Nella conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, Silvano, vescovo cattolico, viene come secondo nell'elenco dei vescovi, dopo l'arcivescovo di Cartagine e si firma: «Silvanus primae sedis provinciae Numidiae subscripsi». Suo competitore donatista era il vescovo Felice.[1] Silvano è documentato ancora in altre occasioni: il 14 giugno 412 presiedette, come primate di Numidia, al concilio di Zerta e sottoscrisse per prima la lettera sinodale indirizzata a donatisti; fu poi a capo del concilio antipelagiano celebrato a Milevi nel 416 e sottoscrisse per primo la lettera sinodale indirizzata a papa Innocenzo I. Silvano morì prima del 25 maggio 419: a questa data è documentato come primate di Numidia Valentino di Baia.[2] Non sono noti altri vescovi per questa antica diocesi.

Dal 1933 Summa è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 14 febbraio 2014 il vescovo titolare è Alejandro Daniel Giorgi, vescovo ausiliare di Buenos Aires.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Silvano † (prima del 411 - prima del 25 maggio 419 deceduto)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 426, Felix 47.
  2. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, pp. 1081-1083, Silvanus 6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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