Diocesi di Sonsón-Rionegro

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Diocesi di Sonsón-Rionegro
Dioecesis Sonsonensis-Rivi Nigri
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Medellín
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
 
VescovoFidel León Cadavid Marín
Presbiteri367, di cui 329 secolari e 38 regolari
1.472 battezzati per presbitero
Religiosi109 uomini, 569 donne
Diaconi6 permanenti
 
Abitanti578.585
Battezzati540.500 (93,4% del totale)
StatoColombia
Superficie7.300 km²
Parrocchie69 (7 vicariati)
 
Erezione18 marzo 1957
Ritoromano
CattedraleSan Nicola
ConcattedraleSan Nicola
Santi patroniNostra Signora del Rosario di Arma
IndirizzoCalle 51 N. 47-31, Rionegro, Antioquia, Colombia
Sito webdiosonrio.org.co
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Colombia
La concattedrale di San Nicola, a Rionegro.

La diocesi di Sonsón-Rionegro (in latino: Dioecesis Sonsonensis-Rivi Nigri) è una sede della Chiesa cattolica in Colombia suffraganea dell'arcidiocesi di Medellín. Nel 2020 contava 540.500 battezzati su 578.585 abitanti. È retta dal vescovo Fidel León Cadavid Marín.

Patrona della diocesi è Nostra Signora del Rosario di Arma.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende 22 comuni nella parte sudorientale del dipartimento colombiano di Antioquia: Abejorral, Argelia, Cocorná, El Carmen de Viboral, El Peñol, El Retiro, El Santuario, Granada, Guarne, Guatapé, La Ceja, La Unión, Marinilla, Nariño, Rionegro, San Carlos, San Francisco, San Luis, San Rafael, San Vicente, Sonsón (eccetto i distretti di La Danta e San Miguel che appartengono alla diocesi di La Dorada-Guaduas). Fa parte della diocesi anche il settore chiamato Las Palmas del comune di Envigado, mentre il resto di questo comune appartiene all'arcidiocesi di Medellín.

Sede vescovile è la città di Sonsón, dove si trova la cattedrale di San Nicola. A Rionegro si trova la concattedrale, anch'essa dedicata a San Nicola. Nel territorio sorgono anche due basiliche minori: Nostra Signora del Carmelo a La Ceja, e San Giuda Taddeo a El Santuario[1].

Il territorio si estende su una superficie di 7.300 km² ed è suddiviso in 69 parrocchie, raggruppate in 7 vicariati.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Sonsón fu eretta il 18 marzo 1957 con la bolla In apostolici muneris di papa Pio XII, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Medellín.

Il 28 novembre 1958, con la lettera apostolica Inditam Dei Genetricem, papa Pio XII ha proclamato la Beata Maria Vergine del Sacratissimo Rosario di Arma patrona principale della diocesi.[2]

Nel 1959 fu istituito un seminario nazionale per le vocazioni adulte, dedicato a Cristo Sacerdote; l'anno successivo si iniziò l'attività del seminario diocesano, dedicato a sant'Alberto Magno.

Nel terremoto del 1962 fu distrutta la prima cattedrale della diocesi, che fu ricostruita a partire dall'anno seguente.

Il 27 ottobre 1962 ha ceduto una porzione di territorio a vantaggio della diocesi di Barrancabermeja.

Il 20 aprile 1968 in forza della bolla Quamquam Apostoli di papa Paolo VI la chiesa di San Nicola di Rionegro è stata elevata al rango di concattedrale e la diocesi ha assunto il nome attuale.

Nel 1982, nel XXV anniversario della diocesi, fu istituita la Universidad Católica de Oriente, con sede a Rionegro.

Il 18 giugno 1988 ha ceduto una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Girardota.

Negli anni novanta il vescovo Flavio Calle Zapata ha fronteggiato la disastrosa situazione sociale della diocesi, dilaniata dalla guerriglia delle FARC e dell'ELN, che ha comportato il versamento del sangue di molti civili innocenti, soprattutto campesinos, la semidistruzione di vari villaggi, l'emigrazione continua e di massa verso le città, l'impoverimento della regione e l'indottrinamento marxista-leninista di buona parte dell'infanzia e della gioventù. In questo difficile scenario, il vescovo ha saputo proporsi come messaggero e costruttore della pace.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2020 su una popolazione di 578.585 persone contava 540.500 battezzati, corrispondenti al 93,4% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1966 350.000 350.000 100,0 153 113 40 2.287 29
1970 390.000 390.000 100,0 144 119 25 2.708 41 484 33
1976 400.900 400.900 100,0 126 106 20 3.181 4 64 395 37
1980 419.600 428.200 98,0 147 112 35 2.854 90 476 39
1990 576.000 594.000 97,0 185 166 19 3.113 60 542 41
1999 716.000 739.000 96,9 239 212 27 2.995 54 642 52
2000 716.000 739.000 96,9 249 222 27 2.875 54 642 52
2001 716.000 739.000 96,9 259 232 27 2.764 54 642 52
2002 698.000 735.000 95,0 226 202 24 3.088 57 661 56
2003 550.000 565.000 97,3 230 198 32 2.391 89 670 56
2004 550.000 565.000 97,3 252 220 32 2.182 82 670 56
2010 602.000 608.000 99,0 284 249 35 2.119 110 578 65
2014 630.000 636.000 99,1 298 267 31 2.114 117 578 66
2017 558.300 593.800 94,0 305 281 24 1.830 1 131 440 68
2020 540.500 578.585 93,4 367 329 38 1.472 6 109 569 69

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, 6 dicembre 2017; Prot. 465/16
  2. ^ (LA) Lettera apostolica Inditam Dei Genetricem, AAS 51 (1959), pp. 256-257.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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