Diocesi di Bassiana

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Bassiana
Sede vescovile titolare
Dioecesis Bassianensis
Chiesa latina
Vescovo titolareMariusz Leszczyński
Istituita1933
StatoTunisia
Diocesi soppressa di Bassiana
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Bassiana (in latino: Dioecesis Bassianensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Bassiana, nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena.

Pochissimo si conosce di questa antica sede episcopale ed è difficile attribuirle dei vescovi per le molte varianti presenti nei manoscritti. Stefano Antonio Morcelli ignora la sede Bassianensis. Audollent le attribuisce i vescovi Secondino (o Secondiano), presente al sinodo dei massimianisti, setta dissidente dei donatisti, a Cabarsussi nel 393; e Valeriano, che fu presente al concilio di Calcedonia del 451, probabilmente perché era stato esiliato dai Vandali. Entrambi questi vescovi sono assegnati da Morcelli a due diocesi inesistenti (Priscianensis e Vassinassensis).[1] Ai due vescovi sunnominati, Mesnage aggiunge anche Crescente, presente al concilio cartaginese presieduto da Grato nel 345/348.[2]

Dal 1933 Bassiana è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 10 giugno 1998 il vescovo titolare è Mariusz Leszczyński, vescovo ausiliare di Zamość-Lubaczów.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Crescente † (menzionato nel 345/348)[3]
  • Secondino (o Secondiano) † (menzionato nel 393)
  • Valeriano † (menzionato nel 451)

Cronotassi dei vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefano Antonio Morcelli, Africa christiana, Volume I, Brescia, 1816, pp. 257 e 347.
  2. ^ Per la datazione di questo concilio: Concilia Africae, ed. Munier, pp. 3-10. Anche: (FR) André Mandouze, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire, 1. Prosopographie de l'Afrique chrétienne (303-533), Paris, Éditions du Centre National de la Recherche Scientifique, 1982, p. 1318.
  3. ^ Attribuito da Morcelli alla sede Vagensis.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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