Ding (vaso)

Un ding o ting (cinese: 鼎; pinyin: dǐng) è un antico vaso cinese munito di piedi e coperchio.
I ding possono essere fatti di ceramica o di bronzo in varie forme. I più antichi risalgono alla Dinastia Shang. Le iscrizioni sui ding e sugli zhong sono studiati come importante esempio di iscrizioni su bronzo.
Nella storia e nella cultura cinese, il possesso di un antico ding è spesso associato al potere e al dominio sulla terra. Pertanto, il ding è spesso utilizzato come implicito simbolismo per il potere. Il termine "interrogare il ding" (cinese: 问鼎; pinyin: wèn dǐng) si usa spesso con il significato intercambiabile di conquista del potere.
Forse i più famosi ding antichi sono i "Nove Ding". Si dice che questa serie di nove vasi fosse stata fatta dal Re Yu della Dinastia Xia quando divise il suo territorio in nove province[1], ed il possesso di tutti e nove i pezzi era considerata un segno della legittima autorità su tutto il regno (come si diceva allora, "tutto sotto il cielo").[2] L'ubicazione dei nove ding attualmente è sconosciuta, ma si dice che siano stati persi in qualche momento durante la dinastia imperiale Qin, dopo essere passati tra varie dinastie reali e stati feudali.[3]
L'architettura del Museo di Shanghai è fatta in modo da assomigliare ad un ding di bronzo.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Art: The Great Bronze Age of China Archiviato il 24 febbraio 2007 in Internet Archive.
- ^ 中国质量鼎・中国用户满意鼎活动组委会-首页信息-A Brief Introduction of the Campaign of Awarding-中国质量鼎,中国用户满意鼎,质量鼎,授鼎活动,鼎,中国质量协会-Powered By SiteEngine Archiviato il 5 febbraio 2007 in Archive.is.
- ^ Food for Thought: Archeological Findings Point to Chinese Dietary Culture Archiviato il 4 febbraio 2007 in Internet Archive.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Vasi di bronzo cinesi, su nga.gov. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2004).
- Foto di un ding, su epochtimes.com.
- Il Da Ke Ding, nel Museo di Shanghai, su shanghaimuseum.net. URL consultato il 14 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2009).