Uno dei primi teoremi della teoria dei numeri dimostrato in modo analitico è la divergenza della serie dei reciproci dei numeri primi, cioè

dove la variabile
indica un numero primo.
Per la dimostrazione è necessario un lemma riguardante la serie armonica.
Dalla definizione del numero di Nepero si ricava immediatamente che

per ogni
intero positivo, prendendo il logaritmo di entrambi i membri si ottiene

da cui

e infine

Considerando adesso la somma dei reciproci di tutti i numeri naturali fino a
si ricava
[1]
Quest'ultima disuguaglianza sarà fondamentale nella dimostrazione della divergenza della somma dei reciproci dei numeri primi.
Adesso definiamo il prodotto
come

Sapendo che
[2]
si ricava

dove l'insieme
è definito come

Evidentemente se
allora
quindi

e dalla disuguaglianza ricavata sulla serie armonica si ricava

Adesso sapendo che
per ogni
si ottiene

dove l'ultimo membro diverge per
tendente a infinito, quindi la serie dei reciproci dei numeri primi diverge.
Eulero fornì anche un'altra dimostrazione, partendo sempre dalla serie armonica. Usando l'espansione di questa come prodotto infinito scrisse:

usando le proprietà dei logaritmi; quindi espanse la somma come la serie di Taylor di
:

I termini
ecc., possono essere maggiorati come:

Il secondo addendo converge perché è minore della corrispondente serie in cui gli addendi sono presi tra tutti i naturali anziché solo tra i primi; quindi

Poiché la somma
cresce come
per
tendente all'infinito, Eulero concluse che

La dimostrazione di Erdős fa uso solo di metodi elementari.
Per assurdo sia
allora esiste un numero primo
tale che
.
Sia
un intero arbitrario, indichiamo con
il numero di interi minori o uguali a
che hanno solo fattori primi minori o uguali a
, indichiamo anche
. Abbiamo che

Ora stimiamo
, scriviamo
, ogni
si può scrivere nella forma

dove
è privo di quadrati e
, se
è divisibile solo per i primi minori o uguali a
, allora lo è anche
. Ci sono meno di
possibili scelte per
e meno di
scelte per
, da cui

e quindi

si dimostra facilmente per induzione e utilizzando il postulato di Bertrand che per l'ennesimo numero primo si ha
e di conseguenza
, quindi possiamo scegliere
e troviamo

che è assurdo e conclude la dimostrazione.
Come nella dimostrazione precedente, notiamo che se la serie dei reciproci dei primi convergesse, allora esisterebbe
tale che
, dove con
indichiamo il
-esimo numero primo. Consideriamo ora il numero
: si osserva immediatamente come
per
non sia divisibile dai primi
. Dunque, la decomposizione in fattori primi di
richiede i primi successivi a questi, ossia
. Se ne deduce quindi che

poiché ogni termine della sommatoria a sinistra si può trovare sviluppando sufficientemente la doppia sommatoria a destra. Per la disuguaglianza ottenuta dall'ipotesi iniziale, segue però che

e la serie a destra, geometrica di ragione
, converge a 1, quindi per il criterio del confronto anche la serie
converge. Ciò è una contraddizione, poiché è immediato verificare come questa serie in realtà diverga: per il criterio di confronto tra serie e integrale, la nostra serie converge se e solo se converge il seguente integrale,
, che però diverge, poiché
![{\displaystyle \int _{1}^{+\infty }{\frac {1}{1+Qx}}dx=\lim _{c\rightarrow +\infty }{\frac {1}{Q}}\left[\ln(1+Qx)\right]_{1}^{c}=+\infty .}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/49f16fc2a8334749dd2492f44c29cdfd7c376301)
Quindi, come volevasi dimostrare, la serie dei reciproci dei primi diverge[3][4].
- ^ Questa è una serie telescopica che si riduce a
.
- ^ Questa è la formula (vista "al contrario") della serie geometrica, per cui, dato
(in questo caso
), si ha
.
- ^ Clarkson (1965) (PDF), su ams.org.
- ^ Tom M. Apostol, Introduction to Analytic Number Theory. URL consultato il 24 giugno 2024.