Diga di Akosombo

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Akosombo
La diga con la fuoriuscita d'acqua
StatoBandiera del Ghana Ghana
DistrettoAkosombo
FiumeFiume Volta
Usoproduzione energia idroelettrica
ProprietarioVolta River Authority
Inizio lavori1961
Inaugurazione1965
TipoTerrapieno
Altezza114 m
Spessore660 m
Coordinate6°17′59″N 0°03′34″E / 6.299722°N 0.059444°E6.299722; 0.059444
Mappa di localizzazione: Ghana
Diga di Akosombo

La diga di Akosombo è una diga sul fiume Volta, situata nella zona sud-orientale del Ghana, che dà origine al più vasto lago artificiale al mondo, il lago Volta. Il bacino idroelettrico che si forma rifornisce di energia elettrica il Ghana e i paesi circostanti dell'Africa occidentale, tra cui il Togo e il Benin.

La diga di Akosombo vista dall'Hotel Volta

La progettazione della diga, larga 660 metri e alta 114 metri, iniziò intorno al 1940, quando ancora il Ghana era colonia britannica con il nome di Costa d'Oro. Per la sua realizzazione, tra il 1961 e il 1965 furono spesi circa 130 milioni di sterline, finanziati in parte con l'intervento della Banca Mondiale, degli Stati Uniti e del Regno Unito.

Nei periodi di siccità, quando scarseggia l'acqua nel lago Volta, il bacino è in grado di produrre un minore quantitativo di energia. L'Autorità ghanese del fiume Volta, che si occupa della gestione della fornitura dell'energia elettrica, è stata spesso criticata per la politica di privilegio nei riguardi dei contratti di fornitura con i paesi vicini, rispetto alla soddisfazione delle necessità delle città del Ghana, che soffrono frequenti black-out per limitare forzatamente il consumo energetico.

Altri utenti privilegiati per l'approvvigionamento dell'energia sono le industrie produttrici di alluminio, come la Kaiser Aluminium e la Volta Aluminium Company; la costruzione della diga, infatti, è dovuta in parte alla necessità legate allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo nella regione. Parte delle materie prime per il pieno sfruttamento dell'attività industriale, però, devono comunque essere importate, e la popolazione del Ghana, che non percepisce benefici, né direttamente con una efficiente erogazione dell'elettricità, né indirettamente sotto il profilo economico, ne contesta la dispendiosità e il gravoso impatto ambientale.

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