Dhyāna
Dhyāna è un termine sanscrito (in pāli jhāna) che letteralmente significa visione, ma generalmente ha l'accezione d'un tipo di meditazione. Dalla traslitterazione di questa parola nell'ambito delle filosofie orientali derivano i termini Chan in cinese e Zen in giapponese.
Buddhismo[modifica | modifica wikitesto]
Nel Buddhismo si identificano quattro fasi progressive di avanzamento nella pratica della meditazione:
- il primo dhyāna è «la gioia estatica nata dal distacco unito all'applicazione sugli oggetti di meditazione»;
- il secondo è «la calma interiore e l'unità della mente scevra di ogni applicazione sugli oggetti di meditazione»;
- il terzo è lo stato in cui il meditante «dimora spassionato ed equanime, consapevole ed attento, sperimentando nel corpo la gioia»;
- il quarto è quello in cui il meditante «deposti gioia e dolore, scomparsi antecedenti stati di letizia e di tristezza, raggiunge l'equanimità scevra di dolore e la perfetta purezza».[1]
Induismo[modifica | modifica wikitesto]
Nella filosofia dello Yoga, Dhyāna è il settimo degli otto passi descritti dal saggio Patañjali per raggiungere l'unione con Dio. La meditazione è il passo immediatamente precedente al Samādhi, ovvero l'unione del meditante con l'oggetto meditato, l'unione dell'anima individuale con l'Anima universale.
Al Dhyāna Yoga (l'unione con Dio attraverso la meditazione intensa) è dedicato il sesto capitolo del Bhagavad Gita.
Jangama dhyana è un'antica tecnica di meditazione impiegata per il raggiungimento del samādhi e la realizzazione del Sé. Oggi l'iniziazione alla tecnica è impartita da Shri Shivarudra Balayogi Maharaj.
Sant Mat[modifica | modifica wikitesto]
Nella Sant Mat il dhyan è una delle tre pratiche fondamentali e consiste di una forma di meditazione atta a vedere la Luce Interiore. È accompagnata dal simran o ripetizione del mantra ottenuto all'iniziazione e precede il Samādhi. Si stabilisce lo stato del Dhyan quando l'attenzione si focalizza completamente sul terzo occhio.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Saṃyutta Nikāya. Vincenzo Talamo (a cura di). Roma, Ubaldini, 1998. ISBN 8834012933
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Dhyāna, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.