Dermulo
Dermulo frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 46°20′14.17″N 11°03′44.24″E / 46.33727°N 11.06229°E |
Abitanti | 200 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38012 |
Prefisso | 0463 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 022838 |
Cod. catastale | D276 |
Cartografia | |
Dermulo (Dermùl[1] in noneso[2]) è una frazione del comune di Predaia in provincia di Trento. Fu Comune autonomo fino al 1928. Il paese ha circa duecento abitanti; elementi caratteristici della frazione sono la diga di Santa Giustina, l'Eremo e la chiesetta di San Filippo e Giacomo. La diga, alta 140 metri, è stata costruita nel 1940 e molte persone persero la vita costruendola. L'Eremo è difficile da raggiungere, trovandosi sul dirupo che porta al torrente Noce. La chiesetta di San Filippo e Giacomo è stata costruita circa nell'anno 1778.
Il toponimo[modifica | modifica wikitesto]
Secondo il linguista Carlo Battisti, il toponimo "Dermulo" è di probabile origine retica, analogamente a quello di Armo, un antico comune della Val Vestino, oggi frazione di Valvestino; difatti nel 1218 Dermulo era chiamato "Armulo"[3].
Comunicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Dermulo è una località importante per il traffico veicolare, infatti è il luogo dove si dividono le strade per l'Alta Val di Non (SS43dir), la Bassa Val di Non (SS43) e la Val di Sole (SS42). Inoltre è in attività la stazione della Ferrovia Trento-Malé-Mezzana, inaugurata nel 1964 in sostituzione della preesistente tranvia, dalla quale partono altresì i mezzi inter di Trentino trasporti verso Fondo - Dambel - Don - Ruffré-Mendola (linea 630) e verso Coredo - Smarano - Sfruz (linea 627).
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Enrico Quaresima, Vocabolario anaunico e solandro, Firenze, Leo S. Olschki, 1991 [1964], p. XXIV, ISBN 88-222-0754-8.
- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ Carlo Battisti, Filoni toponomastici prelatini nel bacino del Noce, in Studi Trentini, annata IX, 1928.
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