Epsilon Aquilae

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ε Aquilae
Epsilon Aquilae
ClassificazioneGigante arancione, sistema triplo
Classe spettraleK1 III
Distanza dal Sole154 anni luce
CostellazioneAquila
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta18h 59m 37,3574s
Declinazione+15° 04′ 05,873″
Dati fisici
Raggio medio10,14 R
Massa
Periodo di rotazione0,007348 anni
Velocità di rotazione<17 km/s
Temperatura
superficiale
4700 (media)
Luminosità
Indice di colore (B-V)1,08
Metallicità100% rispetto al Sole[2]
Età stimata1,7 miliardi di anni[3]
Dati osservativi
Magnitudine app.4,025
Magnitudine ass.0,42[2]
Parallasse21,22 ± 0,77
Moto proprioAR: -52,68 mas/anno
Dec: -73,81 mas/anno
Velocità radiale-48 km/s
Nomenclature alternative
Deneb el Okab, 13 Aquilae, HD 176411, BD+14° 3736, HIP 93244, HR 7176, SAO 104318

Coordinate: Carta celeste 18h 59m 37.3574s, +15° 04′ 05.873″

Epsilon Aquilae (ε Aquilae / ε Aql) è un sistema stellare triplo situato nella costellazione dell'Aquila. Il suo nome tradizionale è Deneb el Okab (o meglio Deneb Al Okab Borealis, per distinguerla da ζ Aquilae, situata più a sud e quindi chiamata più propriamente Deneb Al Okab Australis), dall'Arabo ذنب العقاب ðanab al-cuqāb che significa "la coda dell'aquila". Il suo nome in Cinese Mandarino è costituito da due parole Woo e Yuë; la prima parola sillabica è derivata da 吳 , un vecchio stato vicino alla provincia di Jiangsu, mentre la seconda da 粵 yuè, un vecchio stato nella provincia di Guandong; questi nomi sono condivisi con ζ Aquilae.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale; grazie alla sua posizione non fortemente boreale, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità dell'Antartide. Essendo di magnitudine +4,03, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

ε Aquilae è una gigante arancione di classe spettrale K (temperatura effettiva 4700 K). Con una magnitudine apparente di +4,02 ed una distanza dal sistema solare pari a 154 anni luce, la stella risulta 54 volte più luminosa del Sole e il suo raggio 10 volte maggiore è comparabile con quello di Polluce (β Geminorum)[2].

Dato il suo raggio circa 10 volte maggiore di quello del Sole, non molto elevato per una gigante, si ritiene che la stella si trovi in una fase ormai avanzata della fusione dell'elio in carbonio, tesi corroborata anche dagli alti tassi di bario, intermedio del processo tre alfa, individuati tramite l'analisi spettroscopica; ε Aquilae è quindi una stella al bario[1].

Generalmente, le stelle che presentano un'eccedenza di bario sono delle stelle doppie, in quanto esso è imputato al processo di trasferimento di massa tra la gigante, che evolve rapidamente in nana bianca, e una compagna posta in vicinanza. Deneb Al Okab Borealis sembra possieda una compagna distante 3,5 UA, che le orbita attorno in circa 1 270 giorni, senza che si possa essere certi delle caratteristiche di questo astro. La stella possiederebbe un'altra compagna, distante più di 3 700 UA, che le orbiterebbe intorno in circa 110 000 anni; si tratterebbe di una nana arancione di magnitudine 10. È possibile che un'altra stella sia implicata nel sistema, anche se, distante visualmente oltre 2 minuti d'arco, potrebbe essere semplicemente sulla linea di vista dalla Terra e non essere legata gravitazionalmente alla principale[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Deneb el Okab Borealis (Stars, Jim Kaler)
  2. ^ a b c d Piau, L. et al., Surface convection and red-giant radius measurements, in Astronomy and Astrophysics, vol. 526, febbraio 2011, pp. A100.arΧiv:1010.3649
  3. ^ Galactic disk stars vertical distribution. IV. (Soubiran+, 2008)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) HR 7176, su alcyone.de. URL consultato il 19 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2009).
  • (EN) Image Epsilon Aquilae, su aladin.u-strasbg.fr.
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