Demetrio il cronografo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Demetrio (in greco antico: Δημήτριος?, Demétrios; Alessandria d'Egitto, ... – prima del 204 a.C.), detto il cronografo o il cronista, è stato uno scrittore e storico egizio di origine ebraica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Demetrio, di origine ebraica[1], probabilmente visse ad Alessandria d'Egitto e scrisse in greco.

Potrebbe essere datato all'epoca di Tolomeo IV (222-204), che cita come terminus di una delle sue cronologie.

Sui capi dei Giudei[modifica | modifica wikitesto]

Il suo scritto è andato quasi completamente perduto e solo pochi frammenti sono sopravvissuti all'interno di successivi testi, come la Praeparatio Evangelica di Eusebio[2], gli Stromateis di Clemente Alessandrino[3] ed in alcune citazioni del libro Sui Giudei dello storico Alessandro Poliistore (utilizzato da Eusebio)[4]

Della sua opera restano, nello specifico, sei frammenti. Il primo[5] parla del sacrificio di Isacco[6].

Il secondo è il più lungo che abbiamo[7] e parla della storia di Giacobbe, dall'emigrazione in Mesopotamia alla morte.

Demetrio si sforza di stabilire una cronologia biblica, e fornisce le date di ogni evento della vita di Giacobbe, arrivando addirittura a specificare l'anno ed il mese di nascita di ognuno dei suoi figli. L'estratto si conclude con la genealogia di Levi fino a risalire ad Aronne e Mosè.

Il terzo frammento[8] è un estratto della storia di Mosè, con la genealogia di Ietro per poter dimostrare che Sefora, la moglie di Mosè, era una discendente di Abramo e Keturah. Il quarto frammento[9] narra la storia dell'addolcimento dell'acqua di Mara (Esodo 15-:22-27[10]).

Il quinto frammento[11] è molto breve e tratta delle armi israeliti citate nel capitolo 14 dell'Esodo.[12]

L'ultimo frammento è stato conservato da Clemente di Alessandria[13], che assegna alle cronache di Demetrio il titolo di Περὶ τῶν ἐν τῇ Ἰουδαίᾳ Βασιλέων. Questo frammento cerca di determinare con esattezza il periodo dell'esilio delle Dieci tribù perdute d'Israele, e quello delle tribù di Giuda e Beniamino fino a Tolomeo IV, nel cui regno visse probabilmente Demetrio.

Metodo e meriti[modifica | modifica wikitesto]

Dall'ortografia dei nomi propri e da varie espressioni utilizzate, è evidente che Demetrio utilizzasse il testo biblico dei Septuaginta. Per la determinazione di alcune date si basò sull'esegesi biblica in uso tra gli ebrei palestinesi. Flavio Giuseppe utilizzò le cronache di Demetrio per le sue Antichità giudaiche, adottandone il sistema cronologico.[14].

Demetrio non è un apologista nel senso classico: il suo principale obiettivo è la cronologia patriarcale, infatti, e non viene dato peso alle questioni teologiche[12].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Watson E. Mills e Roger Aubrey Bullard, Demetrius the Chronographer, in Mercer dictionary of the Bible, 1991, p. 208, ISBN 978-0-86554-373-7..
  2. ^ Eusebio, Praeparatio Evangelica, IX 19, 4; IX 21, 1-19; IX 29, 1-3,15-16.
  3. ^ Clemente Alessandrino, Stromateis, I 21, 141.
  4. ^ Craig A. Evans, Ancient texts for New Testament studies: a guide to the background literature, Hendrickson Publishers, 2005, p. 63, ISBN 978-1-56563-409-1.
  5. ^ Riscontrabile nella Praeparatio Evangelica IX 19, 4.
  6. ^ Genesi, Gen 22, su laparola.net.
  7. ^ Anch'esso nella Praeparatio Evangelica, IX 21, 1-19.
  8. ^ Praeparatio Evangelica IX 29, 1-3.
  9. ^ Praeparatio Evangelica IX 29, 15.
  10. ^ Eso 15-:22-27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ Praeparatio Evangelica IX 29, 15-fine.
  12. ^ a b J. Hanson, Demetrius the Chronographer, a new Translation and Introduction, in James Charlesworth (a cura di), The Old Testament Pseudepigrapha, vol. 2, 1985, pp. 843–847, ISBN 0-385-18813-7. (845)
  13. ^ Stromateis I 21, 141.
  14. ^ 1901–1906 Jewish Encyclopedia, "Demetrius"

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN6146094202500330891 · CERL cnp00405128 · LCCN (ENn2016013226 · GND (DE119272822 · J9U (ENHE987007433794005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2016013226